Capitale dell’isola, meta turistica da decenni, presa d’assalto a luglio e agosto, Palma de Maiorca continua ad avere il fascino di una meta turistica di classe, nonostante tutto. Circondata da località incantevoli e spiagge bellissime, è anche una città che accontenta che è in cerca di una vacanza culturale. Quasi tutti i più importanti monumenti di Palma de Mallorca sono concentrati nel Centro storico, dominato dalla mole de La Seu, la cattedrale in stile gotico.
Il Palazzo dell’Almudaina
Attaccata alla Cattedrale c’è il Palazzo dell’Almudaina, dove si ritiene che venne fondato il primo nucleo romano di Palma di Maiorca, nel 123 a.c. Il Palazzo riflette la sua immagine nel lago artificiale di Parc de la Mar, all’interno del quale c’è una grande opera in ceramica di Mirò insieme ed altre opere di artisti minori. Al piedi de la Seu s’incontrano le Voltes, un recinto con un patio centrale circondato da mura con alcune stanze dai soffitti a botte. Dal 1774, anno in cui s’inizio la costruzione, è stato destinato a diversi usi militari. Oggi è uno spazio espositivo all’aria aperta e un centro di esposizione dove c’è una mostra permanente sulla pittura di Maiorca dei secoli XIX e XX.
Intorno alla Cattedrale di Palma
Dietro La Seu, In Piazza del Mirador 5, c’è il Palazzo Episcopale, costruito subito dopo la creazione della prima diocesi Maiorchina nel 1238. Di origine gotica ha subito nei secoli diverse modifiche. L’edificio ha pianta rettangolare con un patio con una statua del Cuore di Gesù. Nella stessa piazza all’angolo del Palazzo Episcopale, c’è l’Oratorio de Sant Pau. In via de Sant Bernat s’incontra l’Hospital de Sant Pere y Sant Bernat la cui facciata ha tre grandi portali barocchi. Nella Calle Almudaina, c’è l’omonima porta, corrispondente ad una delle porte delle antiche mura romane. In epoca musulmana dava accesso alla zona residenziale della al-Mudayna, da cui prende il nome. Ai piedi del Palazzo de la Almudaina, c’è Hort del Rei, l’Orto del Re. Oggi è uno spazio aperto con un magnifico giardino dove si possono ammirare varie sculture di autori locali, tra cui alcune di Miró. Nello stesso spazio c’è l’Arc de la Drassana, un porticciolo largo circa 18 metri a forma semicircolare. Da qui entravano le navi della Flotta reale degli emiri, che avevano voluto il porto ai piedi della residenza reale.
In giro per il centro di Palma de Maiorca
Il Passeig del Born è uno degli spazi più importanti di Palma de Maiorca. Presenta caratteristiche dell’urbanesimo tradizionale con elementi classici e romantici. Qui emerge soprattutto il palazzo barocco di Can Solleric, convertito attualmente in sala di esposizione. Il terreno che occupa il Born, fino al 1613 era coperto da un torrente che dopo i 5.000 morti dell’inondazione di quell’anno fu deviato in Passeig Mallorca. Nel 1833 furono portate nel Born le Sfingi, che il popolo maiorchino chiama Leoni. In uno dei due estremi del Passeig in Piazza Joan Carles I c’è la Fuente de Las Tortugas, la Fontana delle Tartarughe, costruita per commemorare il giuramento come principessa della futura Regina Isabella II. Oggi qui si riuniscono il tifosi locali per festeggiare le vittorie del Maiorca Calcio. L’Avenida di Jaume III unisce il centro storico con la parte più nuova della città. Ha un tracciato rettilineo e uniforme, con archi e porticati. È la via commerciale più attiva ed esclusiva di Palma de Mallorca. In piazza Weyler c’è il Gran Hotel, una struttura di lusso che è stata la prima a ricevere i turisti di Maiorca. Oggi è un centro culturale, sede della Fundación la Caixa en Mallorca. Ospita un’esposizione pittorica permanente, dedicata a Anglada Camarassa. Questo edificio rappresenta una delle opere più importanti del Modernismo di Maiorca.
Plaza Major e dintorni
La Plaza Major è il centro nevralgico del centro storico dove arrivano le principali strade commerciali della città. La Plaza ha una pianta rettangolare con il perimetro porticato intorno al quale una volta c’erano gli edifici dell’Inquisizione. Nella Plaza de Cort c’è l’edificio del Comune che riproduce il modello di una tipica casa signorile di Maiorca. Il piano basso ha due portali chiamati dal popolo “Banco de los vagos o del Sinofos”, con incisa la frase “si no fos per…´ (se non fosse per…) dedicata a tutti gli scansafatiche dell’Isola che avevano sempre una scusa per non lavorare. Affianco all’edificio del Comune c’è Palau Reial, sede del Consell de Mallorca, edificio costruito nel 1882 e una delle migliori espressioni del neogotico maiorchino. Nella calle Conquistador 11 c’è Palau March, sede della Fundación Bartomeu March Servera, che contiene un presepe napoletano del XVIII secolo. Il quartiere de la Gerraria era un centro artigianale molto antico. Questa sua vocazione gli è stata restituita recentemente con la creazione del Passeig de l’Artesania.
Il quartiere ebraico e quello dei pescatori
Nei pressi di Call Major, c’è il Quartiere Ebraico che dal secolo XIII al XV occupava un’estesa zona del sud est della città. Nel 1435 gli ebrei di Maiorca furono obbligati a convertirsi al cristianesimo, I discendenti dei convertiti, conosciuti come “Xuetes”, e marchiati con appellativi spregevoli, sono stati emarginati dalla società di Maiorca fino agli anni ’60 del 1900. Le viuzze strette di questo quartiere lo rendono uno dei più belli e caratteristici di Maiorca.
El Puig de Sant Pere, dove si trova la chiesa di Santa Creu, è uno dei quartieri più antichi e tipici di Palma de Maiorca. È stato da sempre il nucleo di pescatori, marinai e artigiani. Conserva il tracciato viario delle cittadine arabe. All’interno delle mura rinascimentali del Baluardo de Sant Pere c’è il museo d’Arte Moderno y Contemporáneo de Palma. In questo quartiere c’è l’edificio della Llonja e il Consolat de la Mar, istituzione rappresentativa dell’attività nautica e commerciale di altre epoche e oggi sede della Presidenza del governo delle Isole Baleari.