L’intenso rapporto tra Picasso e Barcellona inizia nel 1895, quando la famiglia del pittore si trasferisce in città . Qui Pablo vivrà fino al 1904, anno in cui decide di trasferirsi definitivamente a Parigi. Nonostante l’addio, il rapporto di Picasso con Barcellona sarà sempre intenso, rafforzato dalla presenza in città della sua famiglia e dei suoi amici. Quando la famiglia Ruiz-Picasso arrivò a Barcellona andò a vivere nel centro storico, la parte più viva di una città in forte crescita. Era il periodo in cui l’ingegner Ildefons Cerdà  stava realizzando l’espansione della città con l’Eixample. Il giovane Picasso si era laureato alla Scuola di Belle Arti dove aveva consolidato gli studi iniziati a La Coruña, città dove aveva vissuto fino al 1895. La mente fervida di Picasso trova a Barcellona l’ambiente ideale per iniziare a esprimere la propria genialità artistica. Barcellona è in pieno fermento, ricca, piena di opportunità . Picasso entra subito nei circoli culturali e artistici più importanti che allora avevano il loro centro nevralgico nell’osteria Els Quatre Gats.
Il Periodo Blu
Tra il 1900 e il 1901 Picasso vive tra Barcellona, Parigi e Madrid. Nella sua opera di questo periodo sono evidenti i riflessi dell’avanguardia barcellonese. In questi anni il pittore elabora il suo stile personale, identificato come Periodo Blu. Nel 1904 si trasferisce definitivamente a Parigi, ma non sarà un addio definitivo: tornerà a Barcellona molto spesso. In uno di questi ritorni, nel 1917 conoscerà la ballerina che dopo un anno diventerà sua moglie. Il Museo Picasso rappresenta il centro di riferimento per la conoscenza di questi anni di formazione di Pablo Picasso. Attraverso più di 3500 opere che formano la collezione permanente si svela il genio del giovane artista. Ma il Museo Picasso è anche l’attestazione del suo vincolo con Barcellona. Un vincolo stretto ed inseparabile che inizia durante la sua adolescenza e che, nonostante l’addio, si prolungò fino alla sua morte.
Le collezioni del Museo Picasso
La storia del Museo Picasso di Barcellona è la cronaca di una volontà ferma dell’artista di lasciare a Barcellona l’orma della sua arte. Una volontà che si materializza attraverso la tenacia di Jaume Sabartés, amico intimo di gioventù e segretario personale dal 1935 che, oltre alle negoziazioni che intraprese col Municipio di Barcellona per la creazione del Museo, donò la sua collezione. Il 9 marzo 1963, il Museo Picasso apre le porte al pubblico. La sua sede è il palazzo Aguilar, nel numero 15 della strada Montcada. Gli avvenimenti più importanti nella vita del museo sono due. Nel 1968, a causa della morte di Sabartés, Picasso dona il Ritratto di Jaume Sabartés e le 58 opere che compongono la serie Las Meninas; si impegna, inoltre, a donare le sue opere future dedicate all’amico. Nel febbraio del 1970, il pittore realizza una seconda ed importante donazione di un insieme di 920 opere di tecniche diverse, che fino ad allora erano state custodite dalla sua famiglia. L’incremento sostanziale del fondo museale implicò l’annessione dell’edificio vicino, il palazzo del barone di Castellet, e, posteriormente, del palazzo Meca. Attualmente sono stati annessi anche la casa Mauri ed il palazzo Finestres. Nuove acquisizioni e donazioni continuano ad ampliare le collezioni permanenti. Parallelamente è attiva un’intensa politica di esposizioni temporanee dedicate all’artista. Nel complesso sono circa tremila e seicento opere divise in tre sezioni: pittura e disegno, incisione e ceramica.
Le sezioni del Museo Picasso: pittura e disegno
Nelle opere di pittura e disegno esposte al Museo, si riconosce l’influenza dei primi anni formazione accademica avuta dalle Scuole di belle arti di La Coruña, Barcellona e Madrid. Le opere che vanno dal 1890 a 1897, rivelano come già in gioventù Picasso avesse raggiunto il pieno dominio della tecnica, grazie anche alla guida del padre, pittore e professore di disegno. Due opere chiave di questo periodo sono gli olii La prima comunione (1896) e Scienza e carità  (1897).
Quelli erano gli anni del contatto con l’avanguardia catalana, il modernismo che ritroviamo soprattutto nei ritratti degli amici e dei frequentatori della birreria Els Quatre Gats, centro della vita artistica ed intellettuale del momento. A partire dal 1900 Picasso fa una serie di viaggi a Parigi dove entra in contatto coi movimenti dell’avanguardia europea. Da questi incontri nascono Margot e La Nana (1901), lavori con colori stridenti, di marcata influenza postimpressionista. Questa policromia esuberante sparisce e cede passo ad un monocromatismo azzurro che impregna i protagonisti dell’iconografia picassiana degli anni 1901-1904. Inizia il Periodo Blu. Al Museo Picasso di questa epoca troviamo Abbandonati (1903) ed Il matto (1904). Nel 1905 Picasso dipinge il Ritratto della signora Canals che dà inizio al Periodo Rosa dell’artista. Questa transizione stilistica è evidente nelle opere Arlecchino, Il Paseo di Colombo, il Cavallo incornato. Sempre al Museo Picasso è da ammirare la serie interpretativa di Les Meninas di Velázquez, realizzata nel 1957. Un totale di 58 olii divisi che rappresentano uno studio completo di colore, composizione, ritmo e movimento.
Le sezioni del Museo Picasso: Incisioni
Nella storia dell’incisione, Picasso è un protagonista indiscutibile per la sua maestria assoluta, per le innovazioni che introdusse e per la sua opera prolifica, non solo per la quantità , ma anche per la ricchezza tecnica e tematica. Il Museo Picasso ha una collezione eccellente soprattutto del periodo che va dal 1962 al 1972. Nel 1968, dopo la morte dell’amico Jaume Sabartés, Picasso decise di donare tutta la sua produzione come omaggio all’amico.
Le sezioni del Museo Picasso: Ceramiche
Picasso, nella sua produzione artistica sterminata, non ha mai fatto troppe differenze tra arti maggiori e minori. Con la ceramica riesce a portare una tecnica dedicata prevalentemente alla decorazione a livelli artistici impensabili. La sezione dedicata alla ceramica conta quarantuno pezzi donati da Jacqueline Picasso nel 1982. Le opere, realizzate tra 1947 e il 1965 evidenziano le innovazioni iconografiche e tecniche introdotte da Picasso.
Orari e prezzi per la visita al Museo Picasso di Barcellona
Indirizzo:Â Calle Montcada nel Barrio Gotico
Come arrivare: a piedi nel Barrio Gotico.Â
Metro Linea 4 Jaume, Linea 1 Arc de Triomf, Linea 3 Liceu.
Orari di apertura:
Da martedì a domenica: 09.00-19.00
Giovedì: 09.00-21.00
Chiuso il lunedì
Costo del biglietto: 11 €.