Secondo un racconto del ‘400 ogni notte dal fondo del fiume Daugava (che attraversa Riga), una voce chiede a un passante se la costruzione di Riga è finita. Ogni notte l’interrogato di turno sa che deve rispondere no, perché secondo la leggenda quando la capitale lettone sarà completata sprofonderà nel fondo del fiume.
Dobbiamo allora sperare che Riga resti per sempre incompiuta, perché la è davvero meravigliosa: ha due centri storici, uno medievale e uno in stile Art Nouveau; è da sempre vivace, aperta, culturalmente progredita e cosmopolita.
Si dice che sia l’unica grande metropoli dell’Europa settentrionale (800.000 abitanti) e da quando è finito il comunismo sta dimostrando una voglia di ricominciare ed evolversi che non ha pari in Europa. Attira un numero crescente di turisti alla ricerca delle atmosfere sofisticate, tanto da spingere molti a definire Riga la “Parigi dell’est”.
Sono visibili ancora i segni dell’occupazione sovietica, che ha lasciato qui, come in molte altre parti, alcuni degli edifici più brutti di sempre che non sono però riusciti a disturbare l’armonia della Città Vecchia con le sue due piazze: del Duomo e del Municipio.
Il modo migliore per scoprire Riga è girovagare fino a incrociare vicoli e piazzette, alcuni edifici singolari come le case del Gatto, delle Teste nere e dei Tre Fratelli. Ma non fermatevi dove si fermano tutti i turisti: oltre il ponte ci sono due quartieri bellissimi (Lipsala e Kalnciema) e lungo la riva il quartiere russo e altre meraviglie da scoprire.
I prezzi degli hotel sono ancora bassi, la cucina buona e sostanziosa, i voli frequenti e convenienti. Quindi non resta che preparare le valigie.
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La Città Vecchia di Riga
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Riga si può dividere in dure grandi aree: quella che viene chiama Vecchia Riga (Vecriga) e la parte costruita a metà del 1800 (Centrs) in stile Art Nouveau o Jugendstil.
Vecriga è la parte più antica, stretta tra il fiume Daugava e il Canale Pils e mantiene intatta la struttura e la bellezza della città del 1600-700 quando Riga faceva parte della Lega Anseatica e dominava i commerci nel Nord Europa.
Riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità , Riga Vecchia è un dedalo di stradine che ha come riferimento costante le guglie del Duomo (vedi punto 3) e quelle delle chiese di San Pietro e San Giacomo.
Il centro della città è la Doma Laukums, la piazza della Cattedrale aperta solo nel 1935. Quando il clima lettone lo permette, qui si affollano turisti e cittadini ai tavolini dei tanti caffè.
Nella piazza affacciano il Palazzo della Borsa e quello (bruttino) della Radio Lettone. In Riga Vecchia si susseguono case di ricchi mercanti, alcune davvero magnifiche, come quella delle Teste Nere in Piazza del Municipio (vedi punto 4).
Non distante da questa casa c’è la Chiesa di San Pietro, con la torre 123 metri. Fino a 70 metri c’è un ascensore, oltre bisogna salire a piedi ma ne vale la pena. Seguendo la Pils Iela, un largo viale, si arriva al Castello di Riga del 1330, oggi sede della Presidenza della Repubblica.
Uno degli edifici più singolari e fotografati della Città Vecchia e la Casa del Gatto, in via Meistaru 10/12. Si trova nella parte più antica ma è in stile Art Nouveau per volontà di un ricco commerciante che, però, non fu accettato dalla corporazione della Gilda Maggiore.
Decise quindi di orientare il sedere dei due gatti verso la sede della corporazione che si trovava proprio di fronte. I potenti commercianti non la presero bene e, alla fine, lo costrinsero a “girare” i gatti.
Piazza del Municipio a Riga
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La Ratskaukums, Piazza del Municipio, è la piazza più importante di tutta la Città Vecchia di Riga. Qui affacciano il Municipio, la Casa delle Teste Nere, il Museo dell’Occupazione e, poco distante, l’unica Sinagoga di Riga.
Al centro della piazza c’è il Monumento ai fucilieri lettoni, che puntualmente qualcuno vuole abbattere: i fucilieri, infatti, facevano parte della squadra personale che difendeva Lenin, quindi inspira ai lettoni l’orgoglio di avere un corpo militare scelto ma anche il ricordo dell’occupazione sovietica.
In questo luogo sorgeva un tempo il municipio medievale e qui venivano bruciate le streghe.
Quel cubo grigio e brutto davanti al monumento è il Museo dell’Occupazione che racconta, anche in modo cruento ma istruttivo, gli anni dell’occupazione prima nazista e poi sovietica (1941-1991).
L’edificio più importante della piazza è la Casa delle Teste Nere, di cui vi raccontiamo il travagliato destino al punto 3. All’angolo tra le vie Grecinieku e Kungu c’è una bella casa-museo che racconta la vita di un ricco mercante di Riga nel 1600. Non distante dalla piazza, nella Peitavas Iela c’è l’unica sinagoga risparmiata dalla furia nazista.
La Casa delle Teste Nere
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Il più bell’edificio di Piazza del Municipio (alle spalle del museo) è la Casa delle Teste nere (Melngalvju nams) che prende il nome dalla corporazione di mercanti tedeschi celibi attiva a Riga già nel 1300. Qui i giovani, ricchi e felici mercanti organizzavano gli eventi a cui partecipavano anche gli altri abitanti di Riga.
L’edificio è in realtà una ricostruzione terminata nel 1998 perché la costruzione originale fu distrutta dai bombardamenti nazisti nel 1941.
Quel poco che restò in piedi andò ulteriormente in rovina durante l’occupazione sovietica solo perché ricordava nella storia e nell’architettura la Germania nemica.
L’edificio in forma gotica ha una facciata rinascimentale e conserva all’interno gran parte dell’arredamento originale. In effetti, per la sontuosità e la bellezza, non sembra affatto una ricostruzione. Nei sotterranei si possono vedere ancora le mura originale, il cellare che veniva usato come deposito per vino, grano e tessuti.
Nei secoli in questa casa hanno vissuto governanti e artisti, come Richard Wagner che la ebbe come casa dal 1837 al 1839 durante i sui concerti a Riga. C’è una ricca collezione di argenti, candelabri, mobili intarsiati e altri oggetti di arredamento. Tra le opere colpisce il soffitto affrescato con il L’apoteosi di San Maurizio, patrono della corporazione.
Orari di apertura e costo del biglietto
Orari di apertura: martedì-domenica 11-18.
Costo del biglietto: 6 euro
Il Duomo e la piazza di Riga
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Il Duomo di Riga (Doma Baznica) è l’edifico protestante più importante di tutte le Repubbliche Baltiche. La prima cosa che si nota è che il Duomo è leggermente più infossato rispetto agli altri edifici della piazza: questo perché è lì dal 1211 mentre gli edifici più recenti sono stati costruiti su stratificazioni successive della piazza.
Largo 43 metri e lungo 83, fu costruito per volontà del vescovo Alberto da Brema quindi nasce come luogo cattolico dedicato alla Vergine e consacrato dal legato papale Guglielmo da Modena nel 1226.
La costruzione iniziata in stile romanico ma sono glie elementi tardo-gotici del 1500 a prevalere.
La torre di 90 metri con la guglia barocca è il simbolo di Riga. L’interno è stato devastato durante la riforma luterana: il pezzo più pregiato è l’organo con 6718 canne considerato uno dei migliori del mondo.
Si susseguono tombe di mercanti, aristocratici e anche quelle dei due fondatori, Alberto da Brema e Meinardo. Da non perdere una visita al chiostro esterno del monastero annesso al duomo.
Nel Duomo si tengono spesso concerti che richiedono un biglietto di ingresso ma ne vale davvero la pena. Della piazza del Duomo abbiamo già detto al punto 1, mentre merita una visita I tre fratelli, il complesso residenziale più antico di Riga. Le case al 17, 19 e 21 costruite in stili differenti (gotico, rinascimentale e barocco) oggi ospitano il Museo dell’architettura e alcuni edifici pubblici.
Orari di apertura e costo del biglietto del Duomo
Orari di apertura:
Dal 1 maggio al 30 settembre:
Lunedì, martedì e sabato: 9:00-18:00;
Mercoledì e venerdì: 9:00-17:00;
Giovedì: 9:00 – 17:30;
Domenica: 14:00 – 17:00.
Dal 1 ottobre al 30 aprile
Tutti i giorni 10:00-17:00, Domenica 14:00 – 17:00.
Costo del biglietto: gratis
Il Centrs o Quartiere Art Nouveau di Riga
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Il nome Centrs dato a questo quartiere trae in inganno molti turisti, convinti che questo sia il centro storico della capitale lettone.
In realtà il Centrs (Centro) è stato costruito solo a metà del 1800 e questo spiega la straordinaria presenza di 800 edifici in stile Art Nouveau, Liberty o Judenstils: un panorama architettonico unico che solo Riga può vantare.
Non c’è un vero percorso da affrontare perché è bello girovagare per le strade chiuse nel quadrilatero composto da quattro strade, con la Alberta Iela davvero imperdibile.
Qui potete ammirare tutto quello che lo stile Jugendstil può offrire: decorazioni, statue, decori floreali, maioliche.Â
Gli edifici più belli sono quelli progettati da Eizenstejn, padre del famoso regista. Si trovano al numero 4, 6 e 8. Su Elisabetes Iela sono da osservare le case al 10B e al 33.
Su questa strada c’è il Museo Nazionale d’Arte mentre su Valdemara Iela il gigantesco complesso universitario e il Teatro Nazionale con interni interamente decorati in Jugendstil.
Il Monumento alla LibertÃ
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Un immenso spazio verde separa la Città Vecchia di Riga e il quartiere del Centrs. Al centro di quest’area c’è il Monumento alla Libertà , molto amato da tutti i lettoni. Sulla base di questa colonna alta 42 metri è incisa la frase “Per la patria per la libertà ” con intorno un decoro che raffigura il popolo lettone che canta e balla per la libertà .
Sulla punta della colonna c’è una figura femminile che rappresenta la libertà e che qui chiamano affettuosamente Milda.
In mano regge tre stelle che rappresentano le tre regioni storiche della Lettonia: Urzeme, Vidzeme e Latgola. Durante l’occupazione sovietica i russi hanno desiderato più volte buttarlo giù ma poi non l’hanno mai fatto.
Ma non sono pochi i lettoni che hanno perso la vita solo per essersi avvicinati al monumento. Non molto distante c’è un curioso orologio sponsorizzato dal 1935 dalla fabbrica di cioccolato Laima. Questo è uno dei punti di riferimento per darsi appuntamento a Riga e molti tour turistici partono da qui.
Durante la dittature sovietica l’orologio era usato per diffondere messaggi politici, tra i quali un costante e inquietante “non fate tardi al lavoro”. Negli ultimi anni l’orologio è stato ricostruito più volte. Ai piedi del Monumento alla Libertà si stende l’Esplanade, un parco ideale per prendere il fresco d’estate e farsi una passeggiata lontani dalle auto.
In zona sono presenti la grande Cattedrale Ortodossa costruita nel 1884 e trasformata in planetario durante l’occupazione sovietica. Più avanti è il Museo Nazionale d’Arte, interessante solo se volete farvi una cultura sui pittori lettoni.
La Piccola Mosca e il Mercato centrale
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Costeggiano il fiume Daugava a sinistra della Città Vecchia si entra direttamente negli anni ’80 e in un’altra nazione: qui c’è la Piccola Mosca, (Maskavas ForÅ¡tate) un quartiere abitato da sempre dai russi che assomiglia molto a una città sovietica e poco a Riga: case basse in legno, strade lastricate, austerità , decadenza ma anche botteghe e piccoli ristoranti pieni di autenticità .
Di sera, anche un po’ di criminalità , quindi da evitare. Sopra il quartiere svetta la sagoma della “Torta di compleanno di Stalin”, il palazzone dell’Accademia delle Scienze che fu costruito dalla città in onere del dittatore russo. C’è da dire che gli abitanti di Riga non hanno mai amato particolarmente questo edificio che però offre una terrazza con magnifica vista sul quartiere e tutta la capitale (ascensore 5 €).
Se amate i mercatini delle pulci, siete nel posto giusto: anche se ha un aspetto triste e decadente è divertente scartare tra maschera antigas, orologi dell’Armata Sovietica, proiettili per i carri armati e molta roba di dubbia provenienza.
Nel mercato di LatgalÄ«te, si chiama così, le pulci non sono solo un modo di dire! Nel quartiere russo è d’obbligo una visita al Mercato Centrale di Riga: prima di tutto per il luogo dove è diviso, perché sono 5 hangar dove una volta si costruivano i dirigibili Zeppelin e ora sono stati trasformati in mercato.
Colorati, vivaci, economici, se volete vedere cosa compra e cosa mangia un vero abitante di Riga, questo è il posto giusto. Ne quartiere russo c’è quel che resta della vecchia Sinagoga di Riga, distrutta dai nazisti con tutti i fedeli all’interno.
Lo stesso quartiere russo fu trasformato in ghetto: dei 40.000 ebrei di prima della guerra, solo 150 sopravvissero. Consigliamo di visitare il Museo del Ghetto, costruito in abitazioni dell’epoca che illustra la vita degli ebrei di Riga prima e durante il nazismo.
L'isola di Kipsala e il quartiere Kalnciema
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Il turista frettoloso si limita a visitare la Città Vecchia, il Centrs e qualche volta la Piccola Russia, ma ci sono quartieri di Riga da non perdere. Superato il ponte Vansu, ad esempio, ci sono due quartieri semi-sconosciuti ma meravigliosi.
Il primo è Kipsala, in realtà un’isola collegata alla terraferma con alcuni ponti.
Strade acciottolate, vecchie abitazioni affacciate sul mare, silenzio, verde e tranquillità sono le caratteristiche principali di questo quartiere: ma spuntano qua e là case di design di chi ha scelto questa zona per costruirsi una casa fuori dal caos del centro.
Chi non vuole arrivare a Jurmala per farsi un bagno serie, di solito viene su quest’isola, anche se il colore dell’acqua è tutt’altro che invitante!
Da visitare a Kipsala la casa-memoriale della famiglia Zanis Lipke (gratis, bussare al citofono per entrare) e alla sua famiglia che durante il nazismo salvarono 60 ebrei dalla deportazione. Oltre Kipsala c’è l’affascinante quartiere di Kalnciema che sembra più un pezzo di Svezia che di Lettonia.
Case in legno con colori pastello, vecchie di qualche secolo in cui oggi si alternano botteghe con prodotti biologici, piccole pasticcerie, boutique di giovani stilisti e artisti, bar con musica dal vivo.
Da non perdere il sabato mattina il mercato contadino con prodotti che arrivano da fuori Riga ma anche gli altri giorni della settimana per le luci, la musica e l’atmosfera rilassata.
Al ritorno verso il centro conviene fare una piccola deviazione per prendere non il ponte Vinsu ma l’Akmes all’inizio del quale c’è un futuristico edificio che ospita la straordinaria Biblioteca Nazionale Lettone.Â
Cosa mangiare a Riga
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Se volete una panoramica veloce della cucina di Riga, entrate nel Mercato Centrale e osservate i banchi del pesce (aringhe, salmoni, persici), delle verdure (cavoli, barbabietole), della carne affumicata (maiale, pollo e manzo) e dei funghi (baravika) e i sottaceti che i lettoni amano alla follia. Questi sono le basi fondamentali della cucina lettone a cui si aggiungono le patate (Kartupeļi ) e…la panna acida, che qui mettono praticamente dappertutto.
Con questi ingredienti si preparano le aringhe fritte, le sardine affumicate (come colazione!) il salmone alla piastra, il persico con i funghi, molte zuppe. Sulle tavole non manca mai il pane di nero (rupjmaize) e i speka piradzini, involtini di pane, pancetta e cipolle servite come primo o per accompagnare.
Ci sono anche i pelmeni, molto simili ai nostri tortelloni per chi dovesse sentire nostalgia dell’Italia. Tra le zuppe la più amata è la skabputra con orzo e panna acida e la borsch con barbabietola.
Se vi piacciono le insalate dai sapori forti è da provare la rasols, con piselli, patate, carote salsiccia e una quantità spropositata di maionese. Tra i piatti di carne vince lo spezzatino con le patate anche se i lettoni non si fanno mancare davvero nulla nel piatto.
Da bere vince la birra, con moltissime marche locali artigianali, praticamente assente il vino perché nessuno è riuscito a convincere l’uva a crescere da queste parti. Il pasto si finisce con il Balsam, un liquore d’erba e molto alcol.
I dintorni di Riga
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A un italiano potrà sembrare bizzarro, ma anche a Riga si va al mare. Ovviamente si va nel Baltico, che non ha una temperatura proprio gradevole ma basta abituarsi. La spiaggia preferita dagli abitanti è Jurmala, a circa 25 km dal centro di Riga.
Lo scenario fatto di lunghe spiagge, ville costruite direttamente sull’acqua, bar e ristoranti chic, la fanno sembrare una località della Normandia più che della Lettonia. Il successo di questa località che si raggiunge con il treno o l’autobus dalla Stazione centrale di Riga, è dovuto al fatto che gli oligarchi dell’Unione Sovietica amavano passarci le vacanze e la trasformarono in una specie di Costa Azzurra della Lettonia.
Se avete molto più tempo e voglia di spostarvi, ricordiamo che Riga è al centro delle 3 repubbliche baltiche e da qui si possono raggiungere in 3-4 ore anche Tallinn, capitale dell’Estonia e Vilnius, capitale della Lituania.
Dove dormire a Riga
HA Riga e dintorni ci sono circa 1100 strutture ricettive, quindi sistemazioni di ogni tipo e per tutte le tasche: hotel, ostelli e appartamenti a prezzi relativamente accessibili. La presenza di turisti si concentra soprattutto in primavera, estate e primo autunno, quando il terribile clima lettone è ancora gradevole. A Natale Riga diventa magica, come tutte le città del nord, con un vantaggio in più: convivendo diverse religioni, in pratica il Natale cattolico, ortodosso e protestante si protrae fino a metà gennaio. Quindi, se decidete di andare in città  in questi periodi è necessario con largo anticipo per trovare un buon compromesso prezzo-qualità . Con il successo turistico della città i prezzi stanno un po’ crescendo ma sono comunque ancora abbordabili. Per una doppia nel centro storico in un hotel a 3 stelle i prezzi variano da 40 a 80 euro per notte.
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