Il Borgo di San Quirico D’Orcia

Il borgo di San Quirico D'Orcia in Toscana: monumenti, chiese, cosa mangiare e altre informazioni utili per visitare il paese della Val D'Orcia e la frazione di Bagno Vignoni.

San Quirico D’Orcia si trova nel cuore della Val D’Orcia, paesaggio toscano tutelato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Se avete mai visto una cartolina della Toscana con girasoli, file di cipressi, colline verdi e cieli azzurri, probabilmente è stata fatta da queste parti. Siamo in un luogo in cui il paesaggio è già opera d’arte, creato dalla natura ma curato da secoli dagli uomini. Lungo il percorso all’improvviso compaiono borghi incantevoli, fermi nel tempo: San Quirico d’Orcia e la sua frazione di Bagno Vignoni sono due di questi.

Un po' di storia di San Quirico D'Orcia

Nel più antico libro dell’Europa Occidentale, il Liber Linteius Zagrabiensis del III secolo prima di Cristo, si racconta di una località chiamata Ena e di una confraternita che qui operava. Ena non è altro che l’antico nome di San Quirico D’Orcia e testimonia la storia millenaria di questo borgo. Ma è solo nel Medioevo che San Quirico raggiunge il massimo splendore come luogo di passaggio dei mercanti umbri diretti a Firenze e dei pellegrini di passaggio lungo la Via Francigena.

In giro per San Quirico D'Orcia

Piccolissimo borgo che si gira a piedi in meno di un’ora, San Quirico D’Orcia assicura una bella passeggiata nei secoli e molte cose belle da vedere. Il monumento religioso più importante è la Collegiata insieme alla Chiesa di San Francesco e all’Ospedale di Santa Maria della Scala. Merita una visita il “Giardino delle Rose” con la Chiesa di Santa Maria Assunta, una magnifica pieve romanica con uno straordinario gioco di luci all’interno. Tra le architetture civili spiccano Palazzo Chigi e gli Horti Leonini, splendido esempio di giardino all’italiana(vedi paragrafi successivi). Fuori dal centro, nel cuore delle colline della Val D’Orcia c’è la Cappella di Vitaleta, solitaria e magnifica difesa da un piccolo gruppo di cipressi. E proprio i cipressi sono i protagonisti del paesaggio, alcuni talmente famosi da aver ricevuto anche un nome.

La Collegiata di San Quirico D'Orcia

La Collegiata è un magnifico esempio di edificio romanico con tre portali in tre stili differenti. Il primo portale è romanico in pietra arenaria e travertino, il secondo è decorato, il terzo è un incrocio tra il romanico e il gotico. L’interno è a una navata e l’opera più pregevole è lo splendido polittico di Sano di Pietro. Raffigura a Madonna col Bambino, gli angeli e i santi (fra i quali san Quirico) su uno sfondo dorato.

La Collegiata di San Quirico D'Orcia
La Collegiata di San Quirico D'Orcia

Gli Horti Leonini

Non si va in un borgo per passeggiare nei giardini ma gli Horti Leonini di San Quirico D’Orcia sono un ottimo motivo per fare un’eccezione. Furono donati nel 1581 da Francesco I de’ Medici a Diomede Leoni, da cui prenderanno il nome. Per la prima volta furono costruiti dei giardini senza villa, quindi non per la gioia del proprietario ma per essere aperti alla visita di tutti i pellegrini del vicino Spedale della Scala. Gli Horti hanno una struttura molto singolare: sono in lieve salita, con una parte bassa più bassa artificiale e una più alta naturale e boscosa. La parte bassa porta ad un prato a forma di croce che dovrebbe simboleggiare alcune le beatitudini o alcune virtù cristiane.

Gli Horti Leonini di San Quirico D'Orcia
Gli Horti Leonini di San Quirico D'Orcia

La Cappella della Madonna di Vitaleta

Lungo una strada sterrata che da San Quirico porta a Pienza all’improvviso si apre la visione della Cappella della Madonna di Vitaleta. La chiesa tardo-rinascimentale venne ricostruita in parte a fine 1800 ma deve la sua importanza alla Madonna attribuita ad Andrea della Robbia oggi conservata nella chiesa della Madonna di Vitaleta nel centro storico di San Quirico d’Orcia. La cappella è in assoluto uno degli edifici più fotografati della Val D’Orcia e dell’intera Toscana.

La Cappella della Madonna di Vitaleta
La Cappella della Madonna di Vitaleta

La Chiesa di San Francesco

La Chiesa di San francesco è chiamata dagli abitanti “della Madonna” perché qui è custodita la Madonna della Vitaleta conservata nell’omonima cappella. La Chiesa fu costruita sui resti del convento di San Francesco tra il 1867 e il 1870.

I cipressini

Se si prende la Cassia in direzione “I Triboli” si raggiunge uno dei punti più scenografici della Val D’Orcia. Due gruppi di cipressi fanno bella mostra di sé ai tanti turisti venuti a fotografarli. Isolati sulle colline e senza niente intorno, i cipressi anche se piccoli emergono come unici protagonisti del paesaggio. Sono un vero simbolo e rappresentano non solo la Val D’Orcia ma l’intera Toscana.

I Cipressi della Val D'Orcia
I Cipressi della Val D'Orcia

Bagno Vignoni

A 4 km da San Quirico c’è Bagno Vignoni, una frazione del borgo ma in realtà più famosa del borgo stesso. Una straordinaria piazza di acqua calda con intorno, case in pietra, balconi fioriti, piazzette, botteghe di artisti e artigiani. Scopri Bagno Vignoni.

Bagno Vignoni di notte
Bagno Vignoni di notte

Cosa mangiare a San Quirico D'Orcia

Siamo nel senese quindi olio, salumi e carne sono i protagonisti della tavola. Tra i prodotti tipici ricordiamo l’olio DOP “Terre di Siena” la cui lunga tradizione è festeggiata con una sagra nel giorno dell’Immacolata. Lo zafferano è stato l’oro di San Quirico D’Orcia per tutto il Medioevo ed era esportato soprattutto in Germania. Interrotta per 500 anni, la coltivazione è ripresa negli ultimi decenni. Il vino locale è l’Orcia DOC ingiustamente oscurato dai vicini Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano. Una quarantina di cantine attive forniscono una produzione ridotta ma di assoluta qualità. Tra i piatti tipici spiccano i pici (pasta) con ragù d’oca, la zuppa di pane, le carni chianine, le chiocciole (lumache) al sugo. Pienza e il suo pecorino sono vicinissimi, così come i dolci tipici della tradizione senese: panforte, ricciarelli, cavallucci e copate.