Un piccolo mondo a parte, un prezioso scrigno perfettamente conservato in cui dromedari, spiagge perlate e armoniche strutture architettoniche, attraggono ogni anno moltissimi turisti in cerca di una piccola oasi di benessere e rilassatezza. Quando sarete a Lanzarote, vi sembrerà di mettere piede sulla Luna, per il suo terreno vulcanico, dovuto alle straordinarie eruzioni del 1730 e 1736 e del 1824, che seppellirono villaggi e fertili vallate. Un paesaggio davvero suggestivo, incontaminato, semi-desertico, ma allo stesso tempo rigoglioso di bellezza, reso vivo dalle meravigliose e brillanti sfumature del mare, dalla terra scura e vigorosa e dalla sabbia fine e sottile. Le affascinanti terre vulcaniche nere, schizzate qua e là dai colori della vegetazione e della coltivazione, vi sorprenderanno per i contrasti di ambienti e colori, che vi legheranno a questi luoghi in modo incontrastabile.
La storia esplosiva di Lanzarote
Nel XVI sec. il marinaio genovese Lanzarotto Marocello diede il suo nome all’isola, che per diverso tempo fu ritenuta genovese. Nel 1402 i normanni Juan de Bethencourt e Gadfier de la Salle subordinarono Lanzarote al dominio della Corona di Castiglia e da qui cominciarono le incursioni verso le altre isole, che però non andarono a buon fine e videro la sottomissione della sola Fuerteventura. Nel 1730 a Lanzarote si verificò una devastante eruzione vulcanica che causò l’affioramento, accanto al Timanfaya, di un massiccio montagnoso denominato el Montanas del Fuego. Questo enorme cataclisma, che durò ben sei anni, lasciò un terzo dell’isola avvolto da un mare di lava. Nel 1824 la sciagura si verificò nuovamente poco più a nord, a causa dell’eruzione del vulcano Tinguatà n. Ma poco alla volta e lentamente, la vita ricominciò a scorrere in questo territorio dalla curiosa, e allo stesso tempo affascinante, fisionomia.
Monti, parchi e fortezze di Lanzarote
Tutti gli eventi che hanno modificato e modellato il territorio di Lanzarote hanno dato luogo a sorprendenti paesaggi come quello del Parque Nacional de Timanfaya o delle Montanas del Fuego o de Timanfaya, che includono 300 coni vulcanici. Il capoluogo e porto principale di questa isola è Arrecife, celebre per le scogliere della costa meridionale che si affacciano verso il mare aperto. Protetta dal Castillo del San Gabriel, del XVI sec., che accoglie il Museo Arqueologico y Etnografico,
Lanzarote possiede anche un’altra roccaforte, il Castillo de San Josè, che è stato trasformato nel Museo Internacional de Arte Contemporaneo, grazie al contributo di Cèsar Manrique che ha saputo trasmettere agli isolani una grande considerazione e una riverenza particolare nei confronti delle loro opere ambientali e architettoniche. Il lavoro di Manrique si può apprezzare anche nel Jameos del Agua, una singolare laguna di acqua salata che si trova in una grotta vulcanica, sullo strapiombo panoramico del Mirador del Rìo e presso la Fundaciòn Cèsar Manrique, dimora dell’artista edificata su cinque bolle vulcaniche naturali formatesi per l’eruzione del 1730 e 1736. Questa ammaliante e suggestiva costruzione sulla lava fu realizzata da Manrique nel 1968, per esaltare le concordanze e l’armonia tra l’arte e la natura. Sul versante meridionale del parco è situato El Golfo, un meraviglioso lago verde smeraldo, in netta contrapposizione al colore scuro della sabbia della costa, che si è formato in un cratere alla base dei rilievi vulcanici. Los Hervideros si contraddistingue per i suoi tortuosi paesaggi rocciosi che conducono alle Salinas de Janubio, dove vi incanterete osservando un fenomeno naturale dovuto alla formazione di cumuli di sale, di un bianco brillante, e di minuti stagni salati all’interno di un cratere. Tra le più belle spiagge di Lanzarote vi segnaliamo le calette di sabbia bianca di Papagayo e la Playa Blanca.
Informazioni per la Fundaciòn Cèsar Manrique
Orari di apertura:Â mar a sab 10 luglio a 31 ottobre ore 10:00 a 19:00. Lun a sab 10 novembre a 30 giugno ore 10:00 a 18:00, domenica 10:00 a 15:00. Chiuso il 1o gennaio.
Costo del biglietto: 8 €
Parque Nacionale de Timanfaya: una passeggiata sulla Luna
Le enormi distese di lava solidificata che tratteggiano l’isola di Lanzarote, portano a considerare Timanfaya come “la terra dei vulcani”. La fisionomia di queste terre è stata delineata dalle numerose eruzioni vulcaniche e dall’attività magmatica dell’isola. E’ veramente impressionante osservare dal belvedere naturale di Montana Rajada il grandioso mare di lava che arriva fino alla costa del mare stesso: continue oscillazioni e forme contrastanti disegnate dalla lava. Il parco si divide in due ecosistemi, il terrestre e il marittimo. Il primo, caratterizzato da un paesaggio lunare, è ricco di coni di origine vulcanica, scogliere, coltivazioni e spiagge.
Nell’ecosistema marittimo lo scenario è costituito da soffioni e caldane, spiagge nere, lastroni e bassifondi. Il parco ha veramente un grande impatto visivo sul pubblico e ha condizionato nel bene e nel male la vita degli abitanti dell’isola, che ormai lo considerano come una risorsa naturale insostituibile. L’accesso libero a piedi è consentito esclusivamente sul litorale del Parco Nazionale, tramite il percorso che si snoda lungo la costa del parco. Il resto del percorso è visitabile con l’accompagnamento di guide turistiche.
Le grotte di Lanzarote: Grotta de los Verdes e de los Jameos del Agua
La grotta de los Verdes ha origine dall’attività , estrosa e spettacolare, delle eruzioni vulcaniche. E’ situata nella zona settentrionale di Lanzarote ed è inclusa nel sistema di canali sotterranei lunghi circa 6 Km. Le sue gallerie si sono formate nel corso dell’eruzione vulcanica del monte La Corona sono visitabili tramite un percorso lungo circa 2 Km. La particolare illuminazione presente in questa galleria è molto suggestiva e dà luogo a degli emozionanti effetti scenici. La Grotta del Ios Jameos del Agua abbraccia gelosamente al suo interno un meraviglioso lago naturale che è collegato al mare. E’ possibile visitare la casa dei Vulcani, con le annesse spiegazioni scientifiche sull’attività vulcanica, o godersi una piacevole serata sul lago accompagnata da una vivace musica folkloristica.
Informazioni per la Grotta de Ios Verdes
Orari di apertura: lun a dom ore 10:00 a 18:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Costo del biglietto: intero 8 €, gratuito al si sotto degli 11 anni.
Informazioni per la Grotta di Ios Jameos del Agua
Orari di apertura: la mattina dal lunedì alla domenica ore 10:00 a 18:30. La sera martedì, venerdì e sabato ore 19:00 a 20:00. Costo del biglietto: di mattina 8 €, di sera 9 €.
Nell’ecosistema marittimo lo scenario è costituito da soffioni e caldane, spiagge nere, lastroni e bassifondi. Il parco ha veramente un grande impatto visivo sul pubblico e ha condizionato nel bene e nel male la vita degli abitanti dell’isola, che ormai lo considerano come una risorsa naturale insostituibile. L’accesso libero a piedi è consentito esclusivamente sul litorale del Parco Nazionale, tramite il percorso che si snoda lungo la costa del parco. Il resto del percorso è visitabile con l’accompagnamento di guide turistiche.
Cosa mangiare a Lanzarote
La cucina locale di Lanzarote spesso e volentieri sorprende i visitatori con i suoi piatti semplici ma allo stesso tempo molto attraenti. Molto saporite, le specialità di Lanzarote sono rinomate per il grande pregio degli ingredienti utilizzati, più che per la loro complessità d’elaborazione.L’ingrediente che più spesso impreziosisce e accende i sapori dei piatti di Lanzarote è il mojo, salsa piccante o al sapore di aglio, che ben si associa al pesce, alla carne e alle patate.