Mostar è una città unica al mondo, colorata e pittoresca, disordinata e malinconica, ma anche magica e poetica, soprattutto al calar del sole, quando l’atmosfera diventa soffusa e rarefatta.
Chi sceglie di andare alla scoperta della capitale culturale della Bosnia ed Erzegovina sa che non potrà visitarla a cuor leggero, ma con la consapevolezza di immergersi in un passato allo stesso tempo affascinante e doloroso.
La città di Mostar sembra un piccolo borgo spuntato fuori da una fiaba orientale, circondato da verdi colline e attraversato da un fiume dalle acque blu: il Neretva. Un fiume che ha per decenni diviso la città in due “sponde”, quella croata e cristiana, da quella bosniaca e musulmana.
Simbolo di Mostar è lo splendido ponte che le ha dato il nome, lo Stari Most, costruito nel 1557 da Solimano il Magnifico e completamente distrutto dopo due giorni di bombardamenti il 9 novembre 1993 dall’esercito croato durante la sanguinosa guerra dei Balcani.
Le origini ottomane di Mostar, le sue splendide moschee in pietra e gli edifici in stile orientale, oggi convivono con le ferite dei bombardamenti di guerra ancora visibili sui palazzi più moderni.
Tutto ciò contribuisce a fare di Mostar una città ricca di contrasti e sfumature, dove nuovamente convivono cristiani e musulmani, nonostante la separazione ancora percepibile tra la riva destra e sinistra del fiume.
Dopo la dolorosa guerra civile che l’ha devastata, Mostar è riuscita faticosamente a ricostruirsi, fisicamente e moralmente, rappresentando oggi una città simbolo di pace e della vera rinascita bosniaca. Il suo centro storico è tra i più animati e colorati al mondo, i suoi ristoranti offrono esperienze gastronomiche sorprendenti, e il suo Ponte Vecchio attira ogni anno milioni di turisti.
Chi crede che per visitare Mostar servano soltanto poche ore si sbaglia. Il nostro consiglio è di pernottare almeno una notte in città per poterla riscoprire dopo il tramonto, quando si svuota della folla di turisti “mordi e fuggi” e si dona in tutto il suo splendore.
All’avvicinarsi della sera, le fioche luci delle case si accendono, il profumo dei ristoranti si diffonde tra le strade e si può ascoltare in silenzio il canto dei muezzin proveniente dai minareti per invitare i fedeli alla preghiera.
Ecco quindi le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Mostar.
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Stari Most, il Ponte Vecchio di Mostar
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Quando si arriva a Mostar si è impazienti di ammirare con i propri occhi il monumento più caratteristico di questa piccola città gioiello: il Ponte Vecchio.
D’altra parte lo stesso nome Mostar deriva da Stari Most che in bosniaco significa “ponte vecchio”, mentre con il termine di mostari ci si riferisce alle due torri laterali, ovvero le “custodi del ponte”.
Il Ponte di Mostar, dichiarato Patrimonio Unesco nel 2005, è l’attrazione principale della città, e quando finalmente lo si scorge dopo aver percorso la strada principale della sponda orientale si resta senza parole per l’imponente eleganza di questo splendido arco a sesto acuto in pietra bianca, sospeso sulle acque incredibilmente blu del fiume Neretva.
Costruito a partire dal 1557 da Solimano il Magnifico, lo Stari Most rappresenta da sempre una delle meraviglie architettoniche di rilevanza mondiale ed era utilizzato già nel XVII secolo per competizioni sportive, ovvero le gare di tuffi che si tengono anche al giorno d’oggi.
Non sorprendetevi, quindi, se tra la folla di turisti che invadono il ponte nei mesi estivi, attenti a non scivolare sulle lastre di marmo bianchissime, scorgerete qualche aspirante tuffatore intento a chiedere soldi al pubblico prima di buttarsi da un’altezza di 25 metri!
Il Ponte di Mostar è famoso, purtroppo, anche per un altro motivo: la sua distruzione, avvenuta il 9 novembre 1993, causata dai bombardamenti dell’esercito croato durante la sanguinosa guerra dei Balcani.
Fortunatamente il ponte fu completamente ricostruito e riaperto nel 2004, diventando simbolo della pace e della rinascita bosniaca. Per ammirarlo in tutto il suo splendore vi consigliamo di percorrere il Ponte Storto accedendo alla spiaggetta sottostante.
Da qui potrete godervi lo spettacolo dei tuffi e rinfrescarvi vicino al fiume nelle bollenti giornate estive.
Il Ponte Storto di Mostar
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Dopo esservi allontanati dalla folla del Ponte Vecchio, cercate il meno conosciuto ma più suggestivo Ponte Storto (Kriva Ćuprija). Questo piccolo ponte in pietra bianca presenta la stessa struttura dello Stari Most, nonostante sia stato costruito in un’epoca precedente, e fu costruito sul Fiume Radobolja, a soli 150 metri rispetto al Fiume Neretva.
Secondo la leggenda, Il Kriva Ćuprija fu il modello a cui ci si ispirò per la realizzazione del Ponte Vecchio ed è quindi da considerare il più antico monumento architettonico conservato del periodo ottomano nella zona di Mostar.
Una passeggiata su questo piccolo ponte vi consentirà di esplorare una zona più defilata e anche più pittoresca della città, tra casette in pietra bianca e ristoranti tipici, con il sottofondo dell’acqua del torrente che scorre.
Percorrendo il Ponte Storto giungerete alla piccola spiaggia sulla sponda del Neretva, da cui potrete ammirare un punto di vista inedito sul Ponte Vecchio.
Il centro storico di Mostar
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Il cuore di Mostar è il suo pittoresco e colorato centro storico, animato ad ogni ora del giorno e della sera da un viavai di turisti che passeggiano tra le sue stradine in pietra lastricate con ciottoli rotondi, costellate di botteghe e negozietti tipici di souvenir.
Dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, il centro storico di Mostar comprende il quartiere più suggestivo della città, il Kujundziluk, ovvero il quartiere musulmano che si trova a sinistra del Ponte Vecchio.
Qui vi sembrerà di immergervi in un vero e proprio bazar orientale, composto da circa 500 botteghe di epoca ottomana dove potrete curiosare tra pashmine, borse, bracciali, lampade in vetro colorato, narghilè, tappeti, utensili per preparare il caffè bosniaco, oggetti in ottone, manufatti in pelle, tessuti e prodotti artigianali di vario genere.
Ma non è tutto. Sulla “via dell’oro”, così com’è conosciuto il percorso principale del quartiere, si susseguono edifici di culto appartenenti a religioni diverse – moschee, chiese, sinagoghe – che rivelano la multiculturalità di Mostar dove convivono pacificamente, oggi come secoli fa, persone di diversa fede religiosa.
Da non perdere la visita alla moschea di Koski Mehmed Paša che consente ai visitatori di salire sul minareto e di ammirare una delle più belle vedute panoramiche della città di Mostar e del suo splendido ponte.
Il mercato coperto di Mostar
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La visita a Mostar non è completa senza una passeggiata nel Mercato Coperto, situato nella parte musulmana della città. Si tratta di un vero e proprio bazar arabo, dove vi si può trovare qualsiasi genere di prodotto:
frutta e verdura locale, olio, spezie, miele, ma anche capi d’abbigliamento, gioielli e scarpe. Tutto è esposto su enormi banchi in pietra bianca, dove i commercianti fanno a gara tra loro per attrarre l’attenzione dei passanti. Esplorare il mercato di Mostar, soprattutto nelle ore di punta, è come tuffarsi a pieno nella cultura e nella quotidianità di questa città piena di vita, perdendosi tra la folla e immergendosi negli odori, sapori, colori e rumori caratteristici.
La moschea Koski Mehmed Paša a Mostar
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La moschea di Koski Mehmed Paša è un’altra tappa imperdibile del centro storico di Mostar. Si tratta di una moschea costruita interamente in pietra bianca e dalla cupola celeste che caratterizza, insieme al suo minareto, il paesaggio architettonico cittadino.
La costruzione della moschea risale al 1617 e fu restaurata diverse volte, senza mai essere intaccata nel suo aspetto originario.
Prima di accedere alla moschea attraverserete il suo cortile, dove si trova la fontana per le abluzioni che, fortunatamente, non ha subito molti danno durante i bombardamenti della guerra.
Come tutte le moschee bosniache anche quella di Mehmed Paša è molto sobria sia nelle decorazioni e scarna negli arredi, ed è ancora molto frequentata dagli abitanti della città.
La particolarità di questa moschea è la possibilità di salire sul minareto, arrampicandovi sui suoi stretti scalini.
Dalla cima potrete ammirare il panorama più bello del centro storico di Mostar, con un punto di vista inedito sui tetti in pietra delle case ottomane, sullo Stari Most con le sue torri e sulle acque turchesi del fiume Neretva.
Orari di apertura e costo del biglietto della Moschea
Indirizzo: Mala Tepa 16, centro storico di Mostar
Come arrivare: a piedi
Costo del biglietto: 3 euro
La dimora ottomana Bišćevića Ćošak a Mostar
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Quando sarete stanchi di percorrere le strade del centro affollate dai turisti, sappiate che c’è un posto in cui potrete rifugiarvi e trascorrere del tempo in completa tranquillità.
La Bišćevića Ćošak si trova nella parte orientale della città e si può raggiungerla percorrendo una traversa della strada principale Marsala Tita.
Si tratta di un’autentica dimora ottomana costruita circa 350 anni fa, risparmiata durante i bombardamenti del ’93, restaurata e trasformata in una casa-museo da visitare.
Alla piccola casa, situata nel piano superiore, vi si accede scalzi salendo una scaletta in legno.
L’ambiente è vivacemente arredato con tipici tappeti orientali, stanze decorate e mobili in legno intarsiati. Il cortile, dal pavimento acciottolato, è allestito con panche basse, sedioline e tavolini che danno tutta l’idea di un cafè ottomano.
Infatti ci si può tranquillamente accomodare e ordinare un caffè turco o un tè, da gustare immersi in un’autentica atmosfera di relax.
Orari di apertura e costo del biglietto della Dimora
Indirizzo: Biščevića bb, centro storico di Mostar
Come arrivare: a piedi
Costo biglietto: 4 euro a persona
War Photo Exhibition e il monumento Don’t Forget
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Come è facile immaginare, anche a Mostar, come a Sarajevo e in altre città della ex Jugoslavia, è impossibile dimenticare la guerra. A ricordarla ci sono alcuni quartieri poco distanti dal centro storico dove l’atmosfera cambia completamente e dove ancora permangono edifici diroccati, grandi palazzi abbandonati, e quelli ancora abitati non temono di mostrare le loro numerose “ferite”: i segni dei bombardamenti che solo una ventina di anni fa devastarono una città e i suoi abitanti.
Se si desidera approfondire la conoscenza storica di ciò che accadde, è possibile visitare la mostra permanente War Photo Exhibition
Qui si possono comprendere le condizioni della città di Mostar e della sua popolazione durante la guerra, attraverso i toccanti scatti del fotografo neozelandese Wade Goddard che ne ha saputo cogliere l’essenza.
La mostra è situata nella torre occidentale del Ponte Vecchio e si accede tramite una scaletta.
Altro simbolo della tragedia della guerra, e del monito bosniaco a non dimenticare, è la pietra con l’incisione “Don’t Forget”.
Ce ne sono due, identiche, collocate ai lati del ponte, e non si può non fotografarle, cercando di trovare una spiegazione, che purtroppo non esiste, all’assurdità di ciò che è successo e che non dovrà più verificarsi.
Indirizzo: sullo Stari Most
Come arrivare: a piedi
orari di apertura:
- da luglio a settembre, tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
- da marzo a giugno e a ottobre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Costo del biglietto: 3 euro
I dintorni di Mostar: Blagaj, Pocitelj, Cascate di Kravice
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La visita alla città di Mostar è un ottimo punto di partenza per scoprire alcune splendide località dell’Erzegovina, una regione incontaminata e immersa nella natura.
La città più vicina (a circa 15 minuti da Mostar) è Blagaj, un villaggio idilliaco di appena duemila abitanti che attira i turisti grazie alla presenza di un monastero derviscio, situato in una posizione molto particolare e suggestiva.
Il Tekija, suo nome originario, è infatti incastonato nella roccia carsica che avvolge la città e si affaccia sulle acque blu della sorgente del Buna. Visitare il monastero ottomano costa solo 4 marchi (circa 2 euro) e l’esperienza è davvero imperdibile.
Il piccolo villaggio di Blagaj è completamente disteso sulle acque del Buna e le sue stradine sono circondate dalle acque del fiume.
Potrete percorrere i suoi ponti per ammirare da vicino lo spettacolo di una cascata alta circa 200 metri, e fermarvi a mangiare in uno dei ristoranti sul fiume, dove assaporare il piatto tipico del posto: trota alla griglia.
Un altro luogo incantevole da esplorare è Pocitelj, un borgo medievale scolpito nella roccia dove il tempo sembra essersi fermato.
Si tratta di una delle cittadine più antiche della Bosnia ed Erzegovina, dall’evidente passato ottomano, data la presenza di una suggestiva Moschea del 1563, e di una Scuola Coranica risalente al 1664.
Purtroppo non resta molto di questo splendido borgo che fu gran parte distrutto durante la pulizia etnica del 1993 da parte dei croati. Pocitelj si visita a piedi, arrampicandosi sulla montagna attraverso numerosi gradini per giungere alla splendida fortezza del XV secolo, da dove è possibile ammirare uno splendido panorama del fiume Neretva.
Lungo il tragitto potrete fermarvi ad assaporare il gustoso succo di melograno prodotto dagli abitanti del posto.
A meno di un’ora da Mostar c’è un luogo favoloso, considerato tra le attrazioni più belle della Bosnia-Erzagovina. Le cascate di Kravice sono una tappa davvero imperdibile, uno spettacolo naturale straordinario che nasce grazie al “salto” di 30 metri del fiume Neretva.
La particolarità di queste cascate è la loro forma ad anfiteatro, che fa sentire i visitatori dei veri e propri spettatori di un fenomeno unico al mondo. Il periodo più consigliato in cui visitarle è la primavera, stagione in cui ci sono meno turisti e l’abbondanza delle acque è maggiore, rendendo lo spettacolo più emozionante.
Ma in estate le cascate di Kravice sono balneabili e centinaia di visitatori approfittano delle alte temperature per nuotare tra le acque del fiume, fin sotto il getto della cascata. Chi non desidera fare il bagno può tranquillamente rilassarsi sulle piccole spiaggette che circondano l’anfiteatro naturale e godersi lo spettacolo, o noleggiare una canoa per un’esperienza più avventurosa.
Le cascate si raggiungono facilmente in macchina, parcheggiando l’auto nell’ampio parcheggio gratuito e molto attrezzato.
L’ingresso alle Cascate di Kravice costa 6 marchi (3 euro a persona) ed è anche possibile usufruire di un comodo trenino che raggiunge direttamente le cascate senza dover affrontare la lunga scalinata, al costo di 1 euro.
Cosa mangiare a Mostar
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Mangiare a Mostar, così come mangiare in qualsiasi altra località bosniaca, è un’esperienza davvero straordinaria.
Non solo perché è possibile pranzare o cenare in ristoranti situati in pieno centro e nei luoghi più turistici spendendo poco, ma anche per l’elevata qualità delle proposte gastronomiche e delle materie prime.
Tra le specialità da provare a Mostar c’è la trota alla griglia, pescata direttamente nel fiume Neretva, mentre per chi preferisce la carne c’è il celebre burek, una torta salata di origini truche composta da pasta fillo arrotolata e ripiena, a scelta, di carne, formaggio, patate o spinaci.
Da non perdere anche i ćevapčići, il tipico “kebab bosniaco”, delle piccole salsicce a base di carne tritata (di manzo, maiale e agnello) e spezie, accompagnate da cipolle crude e dal pane tradizionale bosniaco, il somun, o lepinja.
Per chi ama i dolci è da provare il baklava, preparato con strati di pasta sfoglia alternati con miele e noci, anch’esso originario dell’Impero Ottomano.
Dove dormire a Mostar
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Come in tante località della Bosnia, comprese le più turistiche, a Mostar non è difficile trovare un hotel, un bed and breakfast o un appartamento a prezzi abbordabili, anche nel centro storico. Ma se viaggiate in auto la soluzione migliore è trovare una struttura che consenta di parcheggiare la macchina nelle vicinanze, quindi necessariamente fuori dal centro che è chiuso al traffico veicolare ma facilmente raggiungibile con una passeggiata di pochi minuti. Nonostante il costante flusso turistico, soprattutto nei mesi estivi, a Mostar è ancora possibile pianificare un soggiorno low cost, pernottando in un hotel a tre o quattro stelle o in un bed and breakfast a partire dai 30/40 euro a notte in camera doppia in bassa stagione, mentre si raggiungono i 50/70 euro a notte in alta stagione.
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