La cupola del Brunelleschi è la più grande cupola in muratura mai costruita e costituisce la copertura del Duomo di Firenze. Già nel 1315 fu pronta la base del tamburo, ma solo nel 1420, in seguito ad un concorso pubblico bandito dall’Opera del Duomo, ebbe inizio la costruzione vera e propria della cupola, completata fino alla base della lanterna nel 1436, con Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti come capomastri.
Per l’esecuzione del progetto fu diffuso una sorta di “dispositivo”, un programma dei lavori (attribuito allo stesso Brunelleschi), che sintetizzava in dodici punti, struttura, forma, dimensioni del manufatto e modalità di costruzione, ed in cui era contenuta già l’opera finita, persino con le sue variazioni, gli incidenti e le aggiunte del caso. Nel 1425 Ghiberti venne estromesso dai lavori, che passarono interamente in mano a Brunelleschi e il cantiere proseguì fino al 1436, quando venne celebrato ufficialmente il completamento della fabbrica.
Gli "spicchi" della cupola e altre meraviglie
La Cupola si erge su otto spicchi, “le vele”, organizzati su due calotte separate da uno spazio vuoto, forma studiata senz’altro per alleggerire la struttura che altrimenti sarebbe stata troppo pesante per i quattro pilastri sottostanti. Ci sono stati molti dubbi e studi nei secoli, sulla resistenza della cupola, ma la sensazione che si ha oggi, ammirando questo capolavoro dell’arte, è di sostanziale equilibrio e proporzione tra le sue parti. L’elevazione totale dell’intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di circa 117 metri: la lanterna è alta 21 metri, il tamburo 13 e la Cupola circa 34 metri.
Arrivati alla sommità troviamo la Lanterna, completata dopo la morte del Brunelleschi, da più artisti che per realizzarla, utilizzarono le macchine che l’architetto stesso aveva progettato, indispensabili per sollevare verso l’alto i materiali durante la costruzione della cupola. Anche la Lanterna ebbe una funzione molto importante per la statica globale dell’intera struttura, perché con il suo enorme peso, si incuneava nella struttura, contrastando le pericolose forze che dai costoloni agivano direttamente sulla Cupola.
Il tamburo, di forma ottagonale, su cui avrebbe dovuto poggiare la cupola, misurava circa 43 metri di ampiezza e si trovava a 55 metri di altezza. Queste dimensioni, che facevano superare quelle della cupola del Pantheon fino ad allora la più grande del mondo, erano notevolmente maggiori di quelle previste all’inizio, poiché c’era la reale necessità di rinforzarlo al massimo, per sostenere il peso della cupola.
I meravigliosi affreschi della Cupola
La Cupola del Brunelleschi rappresenta uno dei più alti esempi di architettura di tutti i secoli, a completamento dello stesso Duomo, che dal suo canto, costituisce uno spettacolare modello di arte vetraria nell’Italia del ‘300 e ‘400. La cupola, a forma ottagonale, costituisce una sorta di ingrandimento “all’infinito” del Battistero, poiché ne ripete il suo simbolismo, anche nella superficie del coro che ha dimensioni molto simili al Battistero stesso. In origine, per la sua decorazione interna, si era previsto un elaborato rivestimento a mosaico, su volere del Brunelleschi.
Ma nonostante le dritte che il maestro impartì ai decoratori, la tecnica del mosaico, allora poco praticata, non venne considerata, perché estremamente costosa e molto pesante per via delle tessere da applicare, che avrebbero aggiunto alla cupola un ulteriore peso.
Il Giudizio Universale di Vasari e Zuccari
I lavori cominciarono solo nel 1572, ad opera di Giorgio Vasari che intraprese la decorazione solo del primo giro delle fasce concentriche. Alla sua morte, gli successe Federico Zuccari, che in pochi anni terminò, mediante tecnica a tempera, l’immenso ciclo figurativo, uno dei più grandi del mondo per superficie dipinta e uno dei capolavori del manierismo. Il tema iconografico affrescato dall’artista è lo stesso che troviamo nel Battistero, il Giudizio Universale: 3600 metri quadri che illustrano la fede nel Paradiso ed in cui al centro sopra l’altare, è raffigurato il Cristo Risorto in mezzo agli angeli. Lo stesso Zuccari, nel testamento, ricordava con orgoglio di avere portato a termine l’opera, di cui menziona soprattutto il grande lucifero, alto ben 8 metri e mezzo.
La Cupola nasconde un segreto?
Sulla costruzione della Cupola del Brunelleschi sono state avanzate diverse ed innumerevoli ipotesi, anche relative alle ispirazioni che il maestro avrebbe preso per la sua realizzazione, dalla città eterna, o dal Medio-Oriente. In realtà l’architetto non aveva alcun riferimento tecnologico per risolvere il problema della costruzione di una cupola a spicchi, ma dovette inventare ex novo il procedimento costruttivo in tutta la sua meccanica. Infatti, tutte le altre cupole che si è cercato di proporre come modelli del Brunelleschi, o erano cupole autoportanti o centinabili, mentre quella di Santa Maria del Fiore, non permettendo nessun tipo di espedienti, si è imposta come un assolutounicum nella storia dell’architettura.
Orari di apertura e prezzo del biglietto per la Cupola del Brunelleschi
Orari di apertura:
Cattedrale: da lunedì a sabato 10:15-17. Ultimo ingresso 16:30. Chiusa la domenica e i festivi.
Cupola di Brunelleschi: Lun-Ven: 8:15 – 19:30. Ultimo ingresso 18:45. Sabato 8:15-17:15. Ultimo ingresso 16:30. Domenica e festivi : 12:45 – 17:15 Ultimo ingresso ore 16:30.
Battistero di San Giovanni: tutti i giorni 9-19:30. Chiuso per restauro dal 17 ottobre al 18 dicembre 2022.
Campanile di Giotto: tutti i giorni 8:15-19:45. Ultimo ingresso ore 19.
Costo del biglietto:
Cattedrale: gratis
Brunelleschi Pass (Cupola, Campanile, Museo, Battistero, Santa Reparata) : intero € 30, ridotto € 12 da 7 a 14 anni, gratis 0-7 anni.
Ghiberti Pass (Museo, Battistero, Santa Reparata): intero € 15, ridotto € 5 da 7 a 14 anni, gratis 0-7 anni.
Come arrivare: il complesso si trova nel centro storico di Firenze.