In questa guida vi consigliamo cosa vedere a Bassano del Grappa con tutte le informazioni pratiche per visitare musei, chiese e palazzi.
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Il Ponte di Bassano del Grappa
“Sul ponte di Bassano noi ci daremo la mano ed un bacin d’amor“. Questo è l’inizio di una canzone popolare dedicata agli Alpini della Grande Guerra. Per molti è il Ponte degli Alpini, per altri il Ponte Vecchio: non si può visitare Bassano del Grappa senza passare almeno una volta sul suo simbolo più rappresentativo!
Il ponte di Bassano ci ricorda il valore e il coraggio degli alpini che lo attraversarono durante la Prima Guerra Mondiale per andare a difendere l’Altopiano dei Sette Comuni dove fu combattuta la durissima battaglia contro l’esercito austro-ungarico. Ancora oggi noterete su alcuni edifici lungo le rive del Brenta i segni dei proiettili sparati dalle mitragliatrici durante la guerra,
Il ponte Vecchio risale al 1200 ma quello che vediamo oggi è una riproduzione fedele del progetto realizzato dal Palladio nel 1569. Nel corso dei secoli è andato più volte distrutto – da un incendio, dai bombardamenti tedeschi in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale e dalle piene del fiume – e ogni volta è stato ricostruito cercando di preservare il più possibile l’autenticità del disegno del Palladio. L’ultimo restauro è del 2021.
Il ponte Vecchio è in legno, coperto e pedonale: un ottimo punto da cui scattare qualche bella foto a Bassano da varie prospettive. Fermatevi per ammirare la vista sul Massiccio del Monte Grappa e sul Brenta affacciandovi da entrambi i lati.
Poi dirigetevi al Museo del Ponte degli Alpini che si trova al piano interrato del bar-taverna all’ingresso nord del ponte. È piccolo ma pieno di cimeli, uniformi e reperti storici ben organizzati e accompagnati da descrizioni interessanti. Il prezzo del biglietto è 3 euro, il museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 20 tranne il lunedì. Già che ci siete, ordinate un classico cicchetto al ristorante.
Castello degli Ezzelini a Bassano del Grappa
Il Castello degli Ezzelini è la parte più antica di Bassano del Grappa, non si possono visitare gli interni ma è una tappa da non perdere se si vuole apprezzare una bella vista sulla città.
La prima cosa che noterete è la Torre Bolzonella o Torre di Ser Ivano che nel Medioevo era scorporata dal castello e serviva come torre di vedetta: con i suoi trenta metri di altezza consentiva una visuale talmente ampia e strategica, da rendere il castello uno dei più inespugnabili d’Europa.
La cinta muraria è antichissima (si trova lì dal XII secolo!) ed è arrivata a noi in un ottimo stato di conservazione, mentre le altre parti della rocca sono state ricostruite successivamente. Il proprietario più famoso del castello fu Ezzelino III da Romano, il tiranno primogenito della famiglia degli Ezzelini che Dante Alighieri collocò all’Inferno nella sua Divina Commedia. Seguirono gli Scaligeri, i Visconti e infine la Repubblica di Venezia.
Il Castello degli Ezzelini è visitabile solo in occasione di aperture speciali e di mostre temporanee. Però si può, gratuitamente, fare una passeggiata lungo il camminamento delle mura e ne vale sicuramente la pena per godere di un bel panorama!
Prendendo come riferimento il Corpo di Guardia, si segue la cinta muraria e si arriva al punto dal quale ammirare il centro storico, la vallata sottostante e il Ponte degli Alpini. Sapevate che la prima opera di Giuseppe Verdi “Oberto, Conte di San Bonifacio” è ambientata proprio a Bassano del Grappa al Castello degli Ezzelini?
La vicenda ruota attorno alla famiglia di Ezzelino e gran parte dell’ambientazione si svolge nelle sale della Rocca. Restando in tema, durante la stagione estiva il teatro all’aperto Tito Gobbi all’interno delle mura del castello ospita le rappresentazioni e gli spettacoli del Festival OperaEstate.
La Grapperia Nardini
Non si può venire a Bassano del Grappa senza provare un grappino alla storica Grapperia Nardini. Soprattutto, non si può non ordinare il mezzo e mezzo, aperitivo alcolico della tradizione che rinfresca d’estate e riscalda d’inverno.
Per i turisti è l’aperitivo più gettonato e per i bassanesi è un rituale imprescindibile da generazioni. Un mezzo tira l’altro e così non ci si accorge di fare un “pieno”! Il locale si trova all’ingresso del Ponte Vecchio ed è sempre pieno di avventori.
Probabilmente vi ritroverete a bere una grappa veloce al banco ma se sarete fortunati riuscirete a sedervi nella saletta interna con vista sul Ponte Vecchio che da sola vale la fila per entrare.
Se siete appassionati di distillati sarà difficile uscire a mani vuote, potrete acquistare una delle innumerevoli grappe, amari o liquori tipici. E se non siete amanti della grappa dovreste comunque entrare nella Grapperia Nardini che vanta tra i suoi visitatori storici Ernest Hemingway.
Se non ti fermi qui, è come se non fossi stato a Bassano. Sapevate che la Grappa Nardini è la prima grappa d’Italia? Nasce tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, al tempo si chiamava “Aquavite di vinaccia”: veniva distillata e conservata in giare di rame di grandi dimensioni che ancora oggi si possono visitare all’interno del locale.
Man mano che la produzione si è specializzata questo ha permesso, generazione dopo generazione, di migliorarne la qualità tanto da farla diventare un’icona a livello internazionale. Su prenotazione è possibile partecipare ad una visita guidata alle storiche cantine della distilleria con inclusa una degustazione finale.
Orari della Grapperia Nardini
Orari d’apertura:
Da lun a giov: dalle 8:30 alle 21:30
Da ven a dom e festivi: dalle 8:30 alle 22:30
Piazza Garibaldi e Piazza Libertà a Bassano del Grappa
Dopo aver attraversato il Ponte degli Alpini ci dirigiamo verso le due piazze centrali di Bassano del Grappa attigue tra loro.
Piazza Garibaldi è anche conosciuta come Piazza della Fontana o Piazza delle Erbe per due ragioni storiche: il primo appellativo si riferisce all’antica fontana che permise alla città di approvvigionarsi dell’acqua, mentre “Piazza delle Erbe” perché qui per molto tempo si è svolto il mercato ortofrutticolo.
Su Piazza Garibaldi si affacciano la Chiesa di San Francesco in stile gotico-romanico che risale al XII secolo, la Torre Civica dell’Orologio e il Museo Civico. Al centro, la Fontana Bonaguro in marmo rosa è intitolata al sindaco che ne finanziò la realizzazione alla fine dell’Ottocento per portare l’acqua nel centro cittadino.
In piazza ci sono molti bar e c’è sempre tanta gente. Interessanti i palazzi storici che si prestano per scattare qualche foto da diverse angolazioni. Durante le feste natalizie Piazza Garibaldi ospita i tradizionali mercatini.
Piazza Libertà a Bassano del Grappa
Il giro a piedi continua in Piazza Libertà, la passeggiata domenicale per eccellenza dei bassanesi che la conoscono anche come “Piazza dei Signori”. C’è sempre un bel passeggio perché qui convergono molte delle vie centrali di Bassano del Grappa, quindi sostanzialmente è un passaggio quasi obbligato.
Come riferimenti segnaliamo il palazzo del Comune con la loggia quattrocentesca e il quadrante azzurro dell’orologio e la Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1300 e restaurata ex novo nel Settecento, con la facciata neoclassica e le sue alte colonne che attirano l’attenzione per la loro imponenza.
Troviamo poi le due colonne con la statua del Leone di San Marco e la statua di San Bassiano patrono della città. Per un pit stop mangereccio fermatevi alla Bottega del Pane Beltrame, è una bottega storica e un’istituzione di Bassano dove mangiare la tipica pizzetta appena sfornata.
Palazzo Sturm - Museo della Ceramica e della Stampa
Attraversato il Ponte degli Alpini, girando subito a destra ci troviamo su via Ferracina ad un minuto a piedi dal Palazzo Sturm.
È uno dei palazzi più eleganti e storici di Bassano del Grappa, si sviluppa su sette livelli e vanta più di settanta sale affrescate – una più bella dell’altra.
Il palazzo ospita due collezioni: quella della ceramica e quella della stampa, interessanti per comprendere due tradizioni storiche di Bassano del Grappa.
Un’altra buona ragione per visitare Palazzo Sturm è la terrazza belvedere che regala una vista suggestiva sul Ponte Vecchio e sul fiume Brenta ed è un ottimo punto per scattare qualche foto alla città dall’alto.
Palazzo Sturm risale alla metà del Settecento e fu commissionato da un commerciante di seta bassanese, Vincenzo Ferrari. Fu l’ultimo proprietario – il barone Sturm – a dargli il nome attuale.
Dire che le sue sale sono belle è riduttivo, alcune sono dei veri tesori. A catalizzare l’attenzione gli affreschi settecenteschi del pittore veronese Giorgio Anselmi che rappresentano scene mitologiche e allegoriche.
Al piano terra c’è il Museo della Stampa intitolato ai Remondini, una delle famiglie di stampatori più importanti d’Italia: ammirate le loro opere che hanno fatto la storia della tipografia tra cui carte decorate, incisioni, disegni e giochi da tavolo.
Poi proseguite al piano nobile dove è allestito il Museo della Ceramica che complessivamente conta più di mille pezzi tra maioliche, vasi, porcellane, piatti, vassoi e altre manifatture dalle più antiche risalenti al Medioevo alle più moderne. Ai piani alti invece sono allestite le mostre temporanee.
Orari di apertura e costo del biglietto del Museo Sturm
Aperto tutti i giorni, anche festivi: dalle 10 alle 19
Giorni di chiusura: martedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Costo del biglietto
8 euro Intero; 6 euro Ridotto (over 65); 7 euro Ridotto giovani (dagli 11 ai 26 anni).
Poli Museo della Grappa
Nella “capitale della grappa” è d’obbligo una visita al museo dedicato al distillato italiano più famoso: il Poli Museo della Grappa. Tanto più perché l’ingresso è gratuito. Storico come la sua posizione, si trova a cento metri dal Ponte Vecchio in via Gamba all’interno dell’antico Palazzo delle Teste ed è gestito da generazioni dalla famiglia Poli.
Gli appassionati ci trascorreranno almeno un paio d’ore per documentarsi e fare assaggi prima di scegliere quale bottiglia acquistare ma anche chi non è amante della grappa si divertirà a curiosare nelle varie sale e probabilmente se ne uscirà con qualche bottiglia da regalare.
Il percorso si snoda in cinque stanze e si svolge in autonomia. Si inizia dalla stanza dove sono esposti alambicchi, boiler e macchinari accompagnati da descrizioni, poi si passa alla sezione dove si impara come avviene la lavorazione delle vinacce per ottenere la grappa e si conoscono i vari metodi di distillazione.
Se avete tempo, potete fermarvi a vedere un filmato che ripercorre la storia del distillato dal passato ad oggi, altrimenti proseguite nella sala delle Grappe mignon che è la più “gettonata” perché si possono annusare vari distillati grazie agli “Olfattometri”.
In pratica schiacciando un pulsante si può sentire il profumo dell’aroma scelto. Troverete anche una collezione di grappe rare dei primi del Novecento.
La visita continua nella sala bar dove si possono degustare distillati, liquori, creme e grappe di vario genere: fruttate, invecchiate, aromatizzate, barricate, giovani. L’assaggio è fondamentale per aiutarvi a scegliere quale bottiglia comprare a fine percorso! Da provare: la Tajadea, il liquore tipico di Bassano del Grappa speziato, con infuso naturale di corteccia di china.
Orari di apertura e costo del biglietto del Poli Museo delle Grappa
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19:30.
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio e Pasqua.
Costo del biglietto
Ingresso gratuito
Degustazione: 5 assaggi 3 euro a persona.
Viale dei Martiri a Bassano del Grappa
Per chi non si documenta sugli avvenimenti storici forse è solo un viale, un bel viale di Bassano del Grappa. Ma Viale dei Martiri è molto più di una passeggiata alberata, è un pezzo di storia a cielo aperto.
Si trova a 500 metri dal Ponte Vecchio e lo collega con Porta delle Grazie, una delle antiche porte di accesso alla città. In origine era circondato dalle mura medievali che vennero abbattute verso la fine dell’Ottocento per consentire alle ricche famiglie bassanesi di godere di una più ampia vista dai loro bei palazzi, infatti il viale si trova in una delle zone più panoramiche di Bassano.
Prima si chiamava Contrada delle Grazie, poi prese il nome di viale XX Settembre prima di essere intitolato ai partigiani morti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Viale dei Martiri è storicamente noto perché è stato teatro del tragico eccidio avvenuto il 26 Settembre del 1944 quando 31 giovani partigiani furono catturati durante una rappresaglia nazifascista sul Grappa e vennero impiccati proprio sui lecci del viale.
Oggi su ogni albero si possono leggere i loro nomi, tra questi solo uno è rimasto “ignoto” come riporta la targa a lui dedicata. Bassano del Grappa è insignita della medaglia d’oro al valore militare e ogni anno ricorda questo evento storico con una cerimonia di commemorazione.
Viale dei Martiri è un luogo della memoria ma è anche una delle passeggiate più suggestive per l’ampio panorama che offre sulla vallata circostante. Sedetevi su una delle panchine e godetevi la vista sulla Val Brenta fra il Monte Grappa e l’Altopiano di Asiago.
Come arrivare al Viale dei Martiri
Per chi arriva in auto, nei pressi di Viale dei Martiri si trovano dei comodi parcheggi che consentono di raggiungere agevolmente il centro a piedi (Parcheggio Prato Santa Caterina o Parcheggio 1 e Parcheggio Prato 2).
Museo Diffuso Alta Via del Tabacco
Gli appassionati di trekking possono dirigersi sui sentieri dell’Alta Via del Tabacco nella Valbrenta. Si tratta di un percorso escursionistico ma anche e soprattutto di un’esperienza culturale per approfondire la storia della coltivazione del tabacco nel Canal del Brenta, non a caso è stato chiamato “Museo Diffuso Alta Via del Tabacco“.
L’itinerario si snoda sulla rete sentieristica tra il Monte Grappa, l’Altopiano di Asiago e i paesini montani sui pendii fino a 400-500 metri di altezza rispetto al livello del fiume Brenta.
Storicamente questa zona è nota perché a partire dalla seconda metà del Seicento si iniziò a coltivare il tabacco che per secoli fu l’unica fonte di sussistenza per la gente che viveva in questi luoghi.
Oggi percorrendo mulattiere e sentieri, vedrete gli antichi terrazzamenti dove la pianta cresceva florida anche perché era sempre ben esposta al sole, incontrerete le cosiddette “masiere” cioè i muri costruiti per sostenere le coltivazioni e i nascondigli usati per il contrabbando del tabacco.
Lungo il percorso vi imbatterete anche nelle tracce delle trincee scavate durante la Prima Guerra Mondiale, degli antichi pozzi e ammirerete una varietà di specie animali e piante autoctone. Per quanto concerne le info pratiche, l’itinerario collega Bassano del Grappa (partenza dal Ponte Vecchio) e Costa di Valstagna, è ben segnalato e di facile percorrenza per escursionisti mediamente allenati.
Complessivamente il percorso è lungo circa 35 chilometri ed è consigliabile suddividerlo in tre tappe, ciascuna della durata mediamente di 4-5 ore: Bassano del Grappa-Campolongo; Campolongo-Valstagna e Valstagna-Costa.
Le stagioni migliori sono ovviamente la primavera e l’autunno, ma il tracciato è fattibile tutto l’anno con le dovute precauzioni e attrezzature ad-hoc, specialmente in inverno siccome in alcuni punti può formarsi il ghiaccio. L’itinerario regala scorci suggestivi sulla vallata sottostante e sui terrazzamenti del Canal del Brenta.
Cosa mangiare a Bassano del Grappa
La cucina di Bassano del Grappa è tipicamente veneta, nella sua variante vicentina che infatti dista solo pochi chilometri.
Prima di tutto, non preoccupatevi della reputazione di “mangiagatti” che i vicentini si portano dietro da un po’! È molto più probabile che nel piatto troverete il baccalà alla vicentina, senza dubbio il piatto tradizionale più conosciuto della città veneta. Sempre tipiche sono le sarde in Saor, mentre per il pesce di fiume consigliamo di assaggiare la trota del Brenta.
Prima del pesce, però, ci sono i primi: quindi risotti, non solo con i classici bisi (piselli) ma a seconda della stagione con i funghi, gli asparagi di Bassano, le zucchine, i carciofi, la zucca, le rane e così via.
A rivaleggiare con il riso ci sono i bigoli, (spaghetti grossi e ruvidi) che di solito si condiscono con cacciagione o animali da cortile. Tipici di Bassano del Grappa quelli all’anatra.
Tra i secondi, bisogna ricordare che questa è terra di formaggi Dop come l’Asiago, il Grana, il Provolone Valpadana e rare perle di gusto come lo Stravecchio di Malga.
Giunti ai dolci la scelta è soprattutto tra biscotteria secca, che viene dalla tradizione contadina: pandoli, pevarini, forti, zaletti e qualche dolce più elaborato come il panettone, le focacce e le trecce. Il Veneto è terra di vini e tra i DOC locali ricordiamo Colli Berici, Lessini-Durello, Breganze, Gambellara, Arcole e Vicenza. Ovviamente, da non dimenticare il celeberrimo Prosecco DOCG della zona di Valdobbiadene e Conegliano
Infine, ogni pasto finisce con un buon assaggio di Grappa la cui tradizione ha reso Bassano del Grappa celebre nel mondo.
Dintorni di Bassano del Grappa
Bassano del Grappa è al centro di un territorio ricchissimo di borghi, arte e natura. La prima destinazione da considerare è Vicenza, splendida città d’arte di cui in questa pagina potete scoprire 12 luoghi da visitare.
Il capoluogo di Provincia vi porterà via almeno un giorno interno, quindi se vi resta un po’ di tempo consigliamo di visitare i borghi di Valstagna e Marostica, con la particolare piazza a scacchi.
Si può anche, semplicemente, seguire il percorso del fiume Brenta in un percorso di 13 km fino al borgo di Solagna.
Per la natura, non c’è che l’imbarazzo di scegliere: le colline di Conegliano e Valdobbiadene, alla ricerca del Prosecco. Oppure l’altopiano di Asiago, con le mucche al pascolo e i caseifici dove provare l’omonimo formaggio.
Molto emozionante la salita al Monte Grappa con il Sacrario che contiene i resti di 22 950 soldati italiani e austro – ungarici che durante la Prima Guerra Mondiale si massacrarono a vicenda.
Hotel a Bassano del Grappa
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