Berlino è stata crocevia della storia degli ultimi 60 anni. Il muro che ha diviso la città dal dopoguerra al 1989 ha per troppo tempo oscurato gli inestimabili tesori della storia dell’Umanità concentrati a Berlino, quasi tutti custoditi nell’Isola dei Musei al centro del fiume Sprea.
Ma Berlino è anche la patria della musica elettronica, della moda e dei designer, che si muovono in un contesto urbano in cui la nuova architettura d’avanguardia convive ancora con rovine gotiche e postbelliche.
Una città in cui distruzione, divisione, riconciliazione, memoria e riscatto si rincorrono in un panorama eccentrico e cosmopolita.
Sotto la coltre austera e irrigidita da un passato oscuro e impossibile da dimenticare, Berlino è la città che non ci si aspetta. Qui vi consigliamo cosa vedere assolutamente a Berlino.
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Il Reichstag
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Questo palazzone di fine 1800, con sul frontone la scritta “Al popolo tedesco“, svolge dal 1894 il ruolo di sede del Parlamento tedesco. Per la sua lunga storia e per il ruolo svolto nella storia europea degli ultimi due secoli, il Reichstag è una delle cose da vedere assolutamente a Berlino.
In realtà, il Kaiser Gugliemo II non accettò mai la costruzione di quel luogo deputato alla democrazia, che infatti amava definire “Apoteosi del cattivo gusto” o anche “Casa delle scimmie“.
Oggi, richiama molti visitatori soprattutto per la cupola panoramica, uno dei posti migliori da cui ammirare Berlino. Soprattutto di notte, la vista panoramica ricompensa la lunga attesa per entrare.
Sfondo di una delle fotografie più famose al mondo, che segna la caduta del Nazismo e immortala un soldato sovietico mentre issa la bandiera con falce e martello sulla sua sommità, il Reichstag è ancora la sede del parlamento tedesco e come la maggior parte dei monumenti berlinesi, porta tutti i segni della Seconda Guerra mondiale e ha una storia tutta sua da raccontare.
Nato come edificio per ospitare le camere del Parlamento Tedesco, fu proprio da una delle finestre del Reichstag che nel 1918 venne proclamata la nascita della Repubblica Tedesca, segnando il tramonto della monarchia e della dinastia degli imperatori di Germania.
Nel febbraio del 1933, un terribile incendio appiccato dai nazisti distrusse quasi completamente il palazzo e durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come clinica per le nuove nascite. Per i 12 anni di Nazismo, il Parlamento svolse nessun ruolo e quasi mai si riunì.
Con la caduta di Hitler e l’assedio dell’Armata Rossa a Berlino, il Reichstag divenne un simbolo da riconquistare ad ogni costo. Pur di issare la bandiera con falce e martello sopra il palazzo, i russi sacrificarono più di 1300 uomini in una lunga e sanguinosa battaglia contro gli ultimi soldati nazisti.
Di quel momento storico resta la famosa foto del fotografo ucraino Evgenij Chaldej che ritrae un soldato russo mentre issa la bandiera sopra il tetto del Reichstag.
Un anno dopo la caduta del Muro, fu proprio al suo interno che il 2 ottobre 1990 si celebrò la cerimonia ufficiale della Germania riunificata. Solo nel 1999, ben 66 anni dopo il grande incendio, è ritornato ufficialmente il simbolo della democrazia tedesca ospitando nuovamente le camere del Parlamento.
La splendida cupola in vetro e acciaio che vediamo oggi è stata progettata dal rinomato architetto inglese Sir Norman Foster, come simbolo di apertura dopo il periodo buio della divisione e attraverso le sue vetrate si vede tutta Berlino e la zona interna del Parlamento.
Orari di apertura e costo del biglietto per la cupola del Reichstag
Orari di apertura:
La cupola del Reichstag è aperta tutti i giorni dalle ore 8 alle 24.
Ultimo ingresso alle ore 22.
Chiusura: 24 e 31 dicembre, 15-19 luglio, 16-20 settembre e 7-11 ottobre.
Costo del biglietto: gratis ma è obbligatorio prenotare via fax (+49 (0)30 227 36436) o online qui in inglese:
Come arrivare:
Bus: linea 100 – fermata Reichstag/Bundestag
S-Bahn: linee S1 S2 S25 S26 fermata Brandenburger Tor
U-Bahn: linea U55 fermata “Bundestag”.
Sito ufficiale
Il Muro di Berlino
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“Mr Gorbaciov, tare down this wall!” esclamò il presidente americano Ronald Regan, durante un suo famoso discorso tenuto a Berlino nel 1987.
Solo due anni dopo, la notte del 9 novembre 1989, il Muro di Berlino venne abbattuto e con esso tutte le barriere ideologiche e politiche che per 28 anni hanno materialmente e crudelmente spaccato in due Berlino e la Germania.
Nell’agosto del 1961 il volto della città cambiò completamente: 170 km di cemento alto 10 m segnavano la divisione del mondo in due sfere, quella americana e quella sovietica.
Valicare il confine era impossibile, si contano almeno 136 persone morte nel tentativo di fuggire a Berlino Ovest, altri usarono i mezzi più disparati e impensabile nel disperato tentativo di oltrepassare il muro: mongolfiere, aerei superleggeri e documenti falsi con l’intestazione delle Nazioni Unite sono solo alcuni esempi.
Il 9 novembre 1989 le parole del presidente Reagan trovarono concretezza quando, in seguito alla caduta del Comunismo, gli esponenti del governo della DDR annunciarono che i berlinesi dell’est avrebbero potuto attraversare il confine e il muro cadde sotto i colpi dei martelli e dei picconi dei berlinesi.
Solo 1 km di cemento è rimasto intatto e nel 1990 artisti venuti da tutto il mondo hanno celebrato la riunificazione della Germania a colpi di bombolette spray, dipingendo i resti del muro con coloratissimi murales, alcuni dei quali sono diventati opere famose in tutto il mondo come “The mortal kiss” che immortala il bacio sulla bocca tra Honecker e Breznev, e il “Test the best” che raffigura l’auto “ufficiale” della Germania Est che sfonda il muro.
Questi e tanti altri graffiti compongono quella che oggi viene chiamata East Side Gallery, una vera e propria galleria d’arte all’aperto, tutelata dal governo tedesco come un monumento a tutti gli effetti.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Muro di Berlino
Orari di apertura: sempre.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare:
Bus: 248, 165, 265, N65
U-Bahn: linee 3, 5, 7, 9, 75 fermata Warschauer Straße; oppure la stazione ferroviaria di Ostbahnhof.
Checkpoint Charlie
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Teatro di uno dei momenti più caldi della Guerra Fredda, il Checkpoint Charlie era uno dei luoghi di passaggio tra la Berlino Est e la Berlino ovest, blindato e controllato dai militari americani, costruito nel tratto di muro dove confluiscono due delle arterie principali della città: tra la Friedrichstraße e la Zimmerstraße.
Fu qui che il 25 ottobre del 1961 i carri armati sovietici e americani si schierarono gli uni di fronte all’altro, in un’azione di forza terminata a favore delle truppe americane che si assicurarono il diritto di muoversi liberamente per Berlino.
Con la città spaccata in due, era necessario assicurare che nessun abitante della DDR cercasse di andare nella zona Ovest, per questo vennero installati diversi punti di controllo che prendono il nome dall’alfabeto fonetico della Nato: il Checkpoint Alfa separava la Germania Est dalla Germania Ovest; il Checkpoint Bravo separava la Germania Est dalla parte ovest di Berlino e il Checkpoint Charlie, il terzo nell’ordine, aveva l’arduo compito di vigilare il confine tra americani e sovietici.
Con il muro è stato smantellato anche il Checkpoint Charlie e quello che vediamo oggi è una riproduzione realizzata nel 2000, con le suggestive gigantografie di due soldati: uno americano con lo sguardo rivolto verso Berlino Est e uno sovietico che guarda verso la zona Ovest, e il celebre cartello che annunciava “You’re leaving the american sector – state per lasciare il settore americano”.
I più appassionati possono visitare anche il museo “La casa del Checkpoint Charlie”, in cui è allestita un’esposizione permanente sulla storia del Muro e sono esposti gli oggetti più strambi usati per i più mirabolanti tentativi di fuga degli abitanti della Berlino Est.
Orari di apertura e costo del biglietto per Checkpoint Charlie
Orari di apertura: sempre.
Costo del biglietto: gratis. Museo 14,50 €.
Come arrivare: Friedrichstrasse
S-Bahn: S1, S2, S25, S3, S5 e S7 fermata Friedrichstrasse.
La Porta di Brandeburgo
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Con la Porta di Brandeburgo si completa il trio dei simboli-icona della Guerra Fredda, sfondo di una delle immagini che ha fatto il giro del mondo e baluardo della Berlino divisa.
Quando la notte del 9 novembre 1989 il muro venne abbattuto, migliaia di persone si radunarono proprio di fronte la porta, che dal 1969 era rimasta chiusa in quella “terra di nessuno” tra i due settori della città.
Ma la storia della Porta di Brandeburgo parte da molto lontano, quando nel 1788 Guglielmo II, grande appassionato di arte e mitologia greca, commissionò la costruzione di una delle 18 porte di accesso alla Città di Berlino sulla falsariga della porta d’ingresso all’Acropoli di Atene.
Sulla sommità di questo maestoso arco sorretto da 12 colonne alte 26 metri, svetta una Quadriga che raffigura la Dea della Vittoria a bordo di un carro trainato da 4 cavalli.
Come ogni monumento di Berlino, anche la scultura che sovrasta la Porta di Brandeburgo ha una sua storia travagliata da raccontare: nel 1806 fu il bottino di guerra di Napoleone quando conquistò la città, fu presa e portata a Parigi per poi ritornare a Berlino nel 1814, e durante la seconda guerra mondiale fu distrutta dai bombardamenti.
La Quadriga che vediamo oggi è stata rifusa nel 1953 e riposta su uno dei monumenti più significativi della storia del XX secolo.
Scopri di più sulla Porta di Brandeburgo.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Porta di Brandeburgo
Orari di apertura: sempre.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: Pariser Platz.
S-Bahn: linee 1, 2, 25 fermata Brandenburger Tor.
L'Isola dei Musei
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Dalla Porta di Brandeburgo si snoda la Unter den Linden, letteralmente il viale “sotto i tigli”, il boulevard più famoso di Berlino che si estende per oltre 1 km fino all’Isola dei Musei, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco sia per la singolarità architettonica e sia per l’inestimabile patrimonio custodito nei suoi musei.
Avreste mai detto di trovare un’isola proprio al centro del fiume che attraversa la città? E non un’isola qualunque, ma l’unica al mondo che può vantarsi di ospitare 5 musei di fila, ognuno con i suoi tesori che ripercorrono le tappe della storia dell’umanità.
L’Altes Museum, non a caso “Museo Vecchio”, è stato il primo dei cinque ad essere costruito, tra il 1823 e il 1830, che nelle sale del piano terra ospita collezioni di opere e oggetti del mondo dell’Antica Grecia, mentre il piano superiore è dedicato a uno straordinario viaggio nel tempo alla scoperta degli oggetti di vita quotidiana degli Etruschi e alle testimonianze della Roma antica e imperiale.
Altri reperti dell’antichità classica e le favolose opere egizie sono ospitate dal Neues Museum, il “Museo Nuovo”, sorto subito dopo l’Altes. Tra i suoi tesori può vantare il busto in pietra di Nefertiti, risalente al 1340 a.C., la Collezione dei Papiri e diverse opere della Preistoria europea.
Nella Alte Nationalgalerie, invece, trova spazio la più importante raccolta di pittura e scultura tedesca del XIX secolo e una collezione di opere dell’Impressionismo francese e tedesco.
Il Bode Museum, dal nome dell’architetto che lo progettò, è stato costruito nel 1904 e vanta una splendida collezione di monete con circa 500.000 pezzi, oltre alle testimonianze di arte bizantina e sculture del Mondo Classico.
Completa la rosa dei musei il Pergamon Museum, punta di diamante dell’isola, che prende il nome dall’opera più importante in esso custodita: l’altare di Pergamo, risalente al II secolo a.C., cui seguono altre meraviglie architettoniche come la maestosa Porta del mercato di Mileto, costruita nel 120 a.C., e la Porta di Babilonia, costruita per volere del sovrano Nabucosondor e consacrata alla dea Ishtar, impreziosita da meravigliosi mosaici.
Orari di apertura e costo del biglietto per l’Isola dei Musei di Berlino
Orari di apertura:
I musei sono aperti tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Chiusi il lunedì.
Costo del biglietto:
Altes Museum: 10 €
Neues Museum: 12 €
Alte Nationalgalerie: 12 €
Bode Museum: 10 €
Pergamon Museum: 12 €
Come arrivare: Bodestrasse
Metro U-Bahn: U6 (Friedrichstrasse)
Metro S-Bahn: S1, S2, S25 (Friedrichstrasse); S5, S7, S75 (Hackescher Markt)
Tram: M1, 12 (Kupfergraben); M4, M5, M6 (Hackescher Markt)
Sito ufficiale
Il Duomo di Berlino
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A due passi dall’Isola dei Musei, si staglia imponente il sontuoso Duomo di Berlino, il cui aspetto attuale risale al 1904, dopo che nel 1894 l’imperatore Gugliemo II ordinò che fosse demolita la precedente della cattedrale, troppo semplice e classica, per far posto a un duomo che rispecchiasse adeguatamente la grandezza della religione luterana e la potenza della dinastia reale.
Nel suo stile barocco con forti influenze del Rinascimento italiano, il Berliner Dom è lungo 114 metri, largo 73 e alto 116, sovrastato da una maestosa cupola in rame, il cui interno è decorato con dipinti che raffigurano eventi del Nuovo Testamento e del periodo della Riforma.
Salendo 270 gradini, inoltre, si giunge alla sua sommità dalla quale si gode un incantevole panorama su Berlino.
Neanche il Duomo è sfuggito alla furia del bombardamenti della II guerra mondiale che ne danneggiarono gravemente il tetto, al punto che inizialmente ne fu sistemato uno provvisorio per preservare quel che restava dell’edificio e i lavori ricostruzioni iniziarono solo nel 1975.
La cattedrale venne riaperta nel 1993, dopo ben 18 anni, e per fortuna ancora oggi è possibile ammirare al suo interno l’altare maggiore, risalente al 1850; la Cripta degli Hohenzollern e il maestoso Organo Sauer di 7000 canne.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Duomo di Berlino
Orari di apertura: da lunedì a sabato dalle 09:00 alle 20:00; domenica e festivi dalle 12:00 alle 20:00; da ottobre a marzo chiuse alle 19:00.
Costo del biglietto: 9 €
Come arrivare: Am Lustgarten
Metro S-Bahn: 5, 7 e 75 fermata Alexander Platz
Il Memoriale dell'Olocausto
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Crocevia della storia del XX secolo, Berlino non poteva non dedicare un monumento a uno dei momenti più bui del nostro passato: in un’area distante appena 1 km dalla Porta di Brandeburgo, 2711 blocchi di cemento di altezza variabile compongono il Memoriale dell’Olocausto, un atto di commemorazione per i 6 milioni di ebrei sterminati durante il nazismo.
Per la costruzione del monumento venne indetta una gara internazionale per la quale sono stati vagliati oltre 500 progetti, scegliendo infine quello dell’architetto statunitense Peter Eisenman.
Inaugurato nel 2005, la sua idea era quella di disporre lastre di altezza variabile, da 20 cm fino a quasi 5 m, concentrando quelle più alte verso il centro, per dare un aspetto non lineare e labirintico al monumento, al punto che camminando tra le grigie e squadrate stele di cemento, il memoriale diventa sempre più stretto e irritante, in modo che il visitatore possa avvertire il contrasto tra il prima e il dopo il suo ingresso.
Per chi volesse completare quest’esperienza suggestiva, che lascia non pochi spunti di riflessione, consigliamo di visitare il Punto Informazioni che si trova sottoterra, nell’angolo a sud-est del monumento.
Una mostra permanente ripercorre le storie di diverse famiglie ebree e nella “Stanza dei nomi” troverete brevi biografie di tutte le vittime con i loro nomi e anno di nascita.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Memoriale dell’Olocausto
Orari di apertura:
Campo di stele: sempre.
Centro Informazioni: da aprile a settembre: martedì-domenica dalle 10:00 alle 20:00; da ottobre a marzo: martedì-domenica dalle 10:00 alle 19:00; mai: dal 24 al 26 dicembre; il 31 dicembre aperto fino alle 16:00.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: Cora-Berliner-Straße
Metro S-Bahn: fino a Brandenburger Tor o Potsdamer Platz.
Metro U-Bahn: fino a Potsdamer Platz o Mohrenstraße.
Cosa vedere in Alexander Platz
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Disordinata, frenetica, corredata da discutibili opere architettoniche, Alexander Platz è da sempre la piazza più famosa di Berlino.
Il suo nome risale al 1805, quando in occasione della visita a Berlino dello zar Alessandro I, la piazza che ospitava il mercato del bestiame e della lana, Ochsenmarkt (mercato dei buoi, appunto), venne ribattezzata Alexander Platz.
Di seguito, la piazza è stata teatro dei principali eventi della storia berlinese e snodo cruciale per il traffico della capitale: ben 20 linee di tram e bus si intersecano in questo punto.
L’aspetto che conserva oggi è una chiara testimonianza dell’architettura socialista, tutta circondata da ingombranti palazzoni come “La Casa dell’insegnante”; “La Casa del viaggio”; “La Casa dell’Industria elettronica”.
Ma l’edificio-icona di Alexander Platz è senza dubbio la Torre della televisione, che con i suoi 365 metri di altezza, ogni metro per ogni giorno dell’anno, domina dall’alto la città ed è la struttura più alta dell’Europa Occidentale.
Un ascensore che sale alla velocità di 6 metri al secondo, porta i visitatori alla sfera d’acciaio, a quota 203 metri, dalla quale si gode una spettacolare vista su tutta Berlino.
Infine, corredano la piazza alti due simboli iconici: l’Urania Weltzeituhr, l’orologio che segna le ore delle principali città del mondo, e la Brunnen der Völkerfreundschaft, la fontana che domina il centro dell’area pedonale della piazza ed è dedicata all’amicizia tra i popoli.
Orari di apertura e costo del biglietto per Alexander Platz
Orari di apertura: sempre.
Torre della Televisione: da marzo a ottobre dalle 09:00 alle 24:00; da novembre a febbraio dalle 10:00 alle 24:00.
Costo del biglietto per la Torre: 11 €.
Come arrivare: Alexander Platz
Metro S-Bahn: linea 5, 7 e 75 fermata Alexander Platz
Metro U-Bahn: linea 5, 8 e 2 fermata Alexander Platz
Potsdamer Platz a Berlino
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La Potsdamer Platz che vediamo oggi non ha nulla a che spartire con la piazza che a inizio del 1800 divenne una delle più famose d’Europa. Con la costruzione per la ferrovia per Potsdam (da cui il nome) questa piazza vide sorgere palazzi, caffè, hotel e uffici fino a diventare una delle più trafficate del mondo.
Poco prima della guerra che l’avrebbe distrutta, durante il Nazismo fu una delle piazze più vivaci d’Europa.
Con la guerra e poi la divisione di Berlino con il muro, Potsdamer divenne una terra di nessuno e tale rimase fino alla riqualificazione. A quel punto il governo tedesco la divise in 4 aree e la vendette ad altrettanti investitori. Alla rigenerazione contribuirono i più grandi studi di architetti del mondo, tra cui anche Renzo Piano. Oggi è una piazza ultramoderna, con edifici innovativi, centri commerciali, la Daimler – Chrysler, il futuristico Sony Center, la torre Debis in pietra e vetro, la torre Kollhoff con la piattaforma panoramica e molto altro.
Tiergarten e Colonna della Vittoria a Berlino
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Al confine con Potsdamer Platz c’è Tiergarten, il polmone verde di Berlino, un’enorme spazio verde per molti secoli riservato ai sovrani e ai nobili che usavano questa specie di foresta cittadina per la caccia di cinghiali e fagiani. Fu Federico II nel 1740 a trasformare Tiergarten in un parco pubblico.
Il parco, così come lo vediamo oggi, fu trasformato dall’architetto paesaggista Peter Lenné che si ispirò a un romantico giardino inglese con sentieri, laghetti e anche uno zoo. Durante la Seconda Guerra Mondiale gli alberi del parco furono usati dai berlinesi per riscaldarsi e il terreno per coltivare patate.
Ripristinato dopo la guerra è tornato ad essere la passeggiata preferita dai berlinesi, che amano prendere il caffè in uno dei tanti chalet, in particolare al Café Am Neun See lungo la riva dell’omonimo lago.
Il Tiergarten è attraversato da ovest ad est da una grande strada che va dalla Porta di Brandeburgo e termina in una rotonda, Grosser Stern (Grande Stella). La strada si chiama “del 17 giugno”, in ricordo della rivolta dei lavoratori di Berlino Est del 1953 soffocata dall’Unione Sovietica.
Al centro della rotonda c’è la Colonna della Vittoria (Siegessäule) costruita per celebrare le vittorie militari prussiane del tardo XIX secolo sulla Danimarca, l’Austria e la Prussia. Oggi questa colonna è anche simbolo della comunità gay cittadina in quanto punto d’arrivo della annuale Christopher Street Parade.
Da non perdere una salita sulla Colonna fino piattaforma panoramica con vista sul parco del Tiergarten e su Berlino.
Unter den Linden a Berlino
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“Sotto i tigli” (Unter den Linden) è insieme a Friedrichstrasse il viale più famoso di Berlino. Inizia dalla Porta di Brandeburgo e arriva fino all’Isola dei Musei. Lungo il percorso si susseguono ristoranti, chioschi, negozi, il tutto a ridosso delle attrazioni più importanti di Berlino.
Il viale fu voluto nel 1647 da Federico Guglielmo di Hohenzollern facendo piantare alberi di noci e tigli per attraversarlo al fresco durante l’estate. Federico II il grande, invece, volle i palazzi che ancora oggi rendono questo viale cosi elegante e tanto amato da berlinesi e turisti.
Si possono ammirare la Staatsoper, Opera della corte reale di Prussia; la St. Hedwigs Kathedrale, realizzata sul modello del Pantheon di Roma; l’Alte Bibliothek con la facciata ricurva, ribattezzata dai berlinesi “Kommode” (comò) per la sua somiglianza con una credenza barocca.
Dopo la distruzione portata dal Nazismo e dalla Guerra Fredda, Unter den Linden è tornata a splendere è oggi è una delle cose da vedere assolutamente a Berlino.
Il Castello di Charlottenburg
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Lo Schloss (castello) di Charlottenburg si trova appena fuori Berlino ed è uno dei pochi edifici della capitale rimasto a testimoniare i fasti di questa grande famiglia tedesca.
Questo splendido edificio barocco prende il nome dalla regina Sofia Carlotta, moglie di Federico III di Prussia, che chiese la costruzione di un castello dove la famiglia reale potesse ritirarsi durante l’estate. Subito dopo la fine della costruzione, nel 1699, la colta e intelligente regina trasformò il castello in un luogo dove si incontravano pittori, musicisti, scrittori e filosofi dell’epoca.
Alla morte della regina, Federico III diede il suo nome al castello e cominciò un percorso di allargamento che portò alla costruzione della Orangerie. Il suo successore, Federico Gugliemo II Il Grande, contribuì al fasto di questa residenza con il Belvedere, la Sala da Tè e il parco. Infine, Federico Gugliemo III fu l’artefice della realizzazione del Pavillon e del Mausoleo.
Orari di apertura e prezzi dei biglietti per il Castello di Charlottenburg a Berlino
Indirizzo: Spandauer Damm 10-22
Come arrivare: Metro – U-Bahn linea 2, fermata Sophie-Charlotte.
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00
Chiuso: lunedì
Prezzi dei biglietti: 10€ – ridotto: 7€
Sito ufficiale
Friedrichstrasse
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L’impronunciabile nome in tedesco sta semplicemente a dirci che la strada è intitolata all’imperatore Federico I di Prussia. Da sempre è una delle strade principali della capitale tedesca, luogo di shopping ma anche di cinema e teatri.
Oggi l’atmosfera elegante del secolo scorso si è un po’ persa, anche come conseguenza della Seconda Guerra Mondiale, ma Friedrichstrasse non ha perso il suo fascino.
Negozi di lusso e non, grandi catene commerciali, cinema, un viavai senza sosta di auto e persone caratterizzano oggi questo viale lungo più di 3 km.
La presenza di alcuni teatri storici di Berlino (Berliner Ensemble, Metropol –Theater) rende Friedrichstrasse la strada dello spettacolo dove andare a cercare soprattutto “cultura” e divertimento.
Cosa mangiare a Berlino
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L’immagine retorica di un tedesco ben piazzato che beve birra e mangia wurstel e crauti non è poi tanto distante dalla realtà:
i tedeschi sono amanti della carne, in particolar modo degli insaccati, di cui vi è una grande scelta, e della cucina ricca e sostanziosa.
La carne viene accompagnata da crauti o patate (Sauerkraut o Kartoffel) con una netta preferenza per le patate che sono alla base anche dell’insalata (kartofellsalat) gli gnocchi (kartoffelklosse) e la zuppa (kartoffelsuppe), alla brace (Bratkartoffelln).
Il piatto più servito sulle tavole di Berlino è l’ Eisbein, pezzi di maiale bolliti con crauti. Il tutto accompagnato da birra, tanta. Alla birra si associano i pretzel mentre tra i dolci prevale il Krapfen.
Non tutti sanno che a Berlino ci sono alcuni dei più famosi ristoranti del mondo di Alta Cucina, oltre che tantissimi locali di cibo etnico e italiano.
Qualunque siano i vostri gusti non perdetevi i wurstel presso i chioschetti sparsi un po’ ovunque in città e i Kebab, specialità turca, preparati in modo magistrale in tutta Berlino
Dove dormire a Berlino
HA Berlino ci sono circa 1000 hotel di ogni categoria a cui si aggiungono centinaia di ostelli e appartamenti in affitto. Un’ottima offerta che tiene i prezzi bassi e permette di trovare sempre una camera adatta alle proprie tasche.
Nel Mitte (centro) si possono trovare camere in palazzoni panoramici a 40 euro a notte o piccoli hotel di design con prezzi intorno ai 100 €. La capitale tedesca è ben servita da metro, autobus e tram quindi potete prendere in considerazione una sistemazione più periferica per risparmiare un po’.
Se state cercando un hotel, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 1000 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com