Sarà per la suggestiva atmosfera medioevale, i palazzi d’altri tempi, le botteghe artigiane ma Bevagna ha un fascino indiscutibile che conquista subito il visitatore.
Il piccolo comune adagiato nella Valle Umbra è uno scrigno prezioso con i suoi monumenti, le case in pietra e le stradine lastricate che scoprono ad ogni angolo un pezzo di storia.
Difesa da una cinta muraria medioevale con sei porte, Bevagna conserva tracce dell’antica Mevania con i resti del teatro romano, quelli delle terme e del tempio che spuntano qua e là dagli edifici di epoca medioevale, epoca che ha segnato fortemente l’aspetto del caratteristico borgo sospeso in un eterno Medioevo.
Per fare un salto indietro nel tempo, serve solo sedersi nella scenografica piazza Silvestri con il duecentesco Palazzo dei Consoli e le chiese romaniche di San Silvestro e San Michele, o fare shopping nelle botteghe medioevali – la cartiera, il setificio, la cereria – dove maestri artigiani lavorano con tecniche di mille anni fa.
In giro per il centro storico di Bevagna
Cuore del borgo antico, Piazza Silvestri con la sua forma armoniosamente irregolare è considerata tra le più belle piazze medioevali umbre.
La centrale fontana ottocentesca e la colonna romana a capitello corinzio ne sottolineano l’inconsueta scenografia. Sulla Piazza si affacciano i più importanti edifici civili e religiosi. Da una parte, il gotico Palazzo dei Consoli (1270) con loggia al piano terreno coperta da volte a crociera, due ordini di bifore e un’ampia scalinata che conduce all’interno dove è ospitato l’ottocentesco Teatro Torti.
Accanto, la chiesa di San Silvestro, gioiello romanico risalente al 1195 con facciata incompiuta coronata da una trifora e due bifore, è unita al Palazzo da un’ampia volta.
Sul lato opposto della piazza è la chiesa di San Michele (fine XII sec.) che accoglie i visitatori con un bel portale decorato da una fascia a girali d’acanto ed una a mosaici di tipo cosmatesco, un robusto campanile, affreschi seicenteschi e la statua in argento di San Vincenzo al suo interno.
Ancora sulla piazza, la chiesa di San Domenico e Giacomo, eretta nel 1291 e dedicata al frate Beato Giacomo Bianconi. Al suo interno affreschi del ‘300 di scuola giottesca, sculture lignee (Madonna con Bambino e Crocifisso) della fine del ‘200, e sull’altare urna con il corpo del Beato Giacomo.
Il Ponte sul fiume Clitunno e l'Accolta
Uno degli ingressi a Bevagna avviene attraverso un ponte sul fiume Clitunno che offre uno straordinario scorcio sull’Accolta, il vecchio lavatoio pubblico del borgo umbro. Dopo una piccola cascata il fiume si butta nel Teverone e prosegue il suo cammino nella valle umbra. Il ponte è molto suggestivo ed è considerato uno dei più belli d’Italia.
Botteghe e prodotti tipici di Bevagna
Bevagna è famosa nel mondo per la tela che porta il nome del borgo: la “tela Bevagna”, ottenuta dalla canapa e molto apprezzata per la sua resistenza. Proprio la lavorazione della canapa è da secoli uno dei mestieri tramandati nel borgo di padre in figlio, anche per la produzione della famosa carta bambagina con cui si realizzano le pergamene.
Il Mercato della Gaite
Ogni anno, alla fine di Giugno, nella piccola cittadina umbra ha luogo una festosa manifestazione che trae ispirazione dal suo passato medioevale. Da un attento studio degli statuti comunali due – trecenteschi nasce il Mercato della Gaite, rievocazione della vita quotidiana dei bevanati nel XIV secolo.
Per dieci giorni il borgo si popola di personaggi in costume che ripropongono gli antichi mestieri, le botteghe storiche riaprono i battenti, le vie si riempiono di banchi che vendono oggetti artigianali e nelle taverne si possono gustare i piatti tipici della cucina umbra medioevale, il tutto accompagnato da spettacoli di giocoleria e concerti musicali.
Ma il Mercato della Gaite è anche una gara: i quattro rioni del paese ai quali un tempo era affidata la “gaita”, ovvero la guardia della città, si sfidano in 4 gare (gara del mercato, dei mestieri, gara gastronomica, tiro con l’arco), al termine delle quali il rione che ottiene il punteggio più alto viene premiato con il palio della vittoria.
Cosa mangiare a Bevagna
Bevagna vanta una ricca tradizione culinaria. Sapori forti e decisi caratterizzano i piatti della cucina locale, preparati con olio extravergine e prodotti genuini tra cui il prelibato tartufo, i funghi porcini e gli asparagi di bosco.
Tra i primi piatti non si possono non menzionare gli strangozzi, pasta tagliata a fettuccine larghe e condita di solito con sugo di pomodoro, e magari tartufo, e gli gnocchi al Sagrantino di Montefalco, rosso docg la cui area di produzione comprende anche Bevagna.
I secondi sono a base di carne (cinghiale, agnello, maiale) cotta per lo più alla brace. Semplici i dolci della tradizione: tozzetti e panicocoli.