Brescia è molto bella, ma pare che lo sappiano in pochi. Certamente è un itinerario che non sfugge agli amanti delle città d’arte italiane, mentre il turista medio tende a identificarla come una delle tante città lombarde ordinate, ricche, ma senza nulla di particolarmente interessante.
Invece Brescia, “leonessa d’Italia” come la definì Carducci per il coraggio mostrato durante le 10 giornate di rivolta con gli austriaci (23 marzo-1 aprile 1849), di cose da offrire ne ha tante.
Partiamo dalle piazze: quella della Loggia, ancora oggi tristemente famosa per l’attentato ma così bella con l’edificio da cui prende il nome e i portici, riparo ideale per le fredde giornate d’inverno; poi piazza dei Duomi, ben due, uno antico e uno più giovane che si contendono l’attenzione dei turisti; infine piazza del Foro con il teatro e il Capitolium, testimonianze della Brescia romana.
Poi tante chiese, una splendida pinacoteca e, sopra tutto, il Castello che guarda la città, le prealpi e la Franciacorta. A proposito, a Brescia si mangia bene e si beve meglio, perché questa è terra di vini e grande cucina. Quindi è il caso di ricredersi su questa città lombarda e scoprirla quanto prima, perché c’è tanto da vedere e fare per chi ama l’arte, la natura e il buon cibo. In questa pagina vi consigliamo le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Brescia durante un week end o una vacanza.
Se state cercando un hotel a Brescia vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 133 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com.
Piazza della Loggia
1
Piazza della Loggia, o Piazza Loggia come è chiamata dai bresciani, è uno dei luoghi di ritrovo della città e il biglietto da visita più bello per ammirare lo stile veneziano di Brescia, quando era dominata dalla Serenissima. Infatti questa piazza, realizzata nella metà del Quattrocento, sorge al posto di un mercato medievale e ospita alcuni dei palazzi più belli e storici della città.
La loggia da cui la piazza prende il nome è l’inconfondibile edifico bianco con tre archi e la cupola a forma di carena, che domina una grande facciata di marmo bianco riccamente scolpita.
Edificata nel 1492, oggi è la sede degli uffici della giunta comunale. All’interno, un grande scalone rinascimentale porta al primo piano, al Salone Vanvitelliano, progettato appunto da Luigi Vanvitelli nel 1773.
Sul lato opposto alla loggia si trova la Torre dell’Orologio, realizzata nel 1540 e famosa per i Màcc de le Ure (i matti delle ore), le due statue di bronzo che ogni ora colpiscono la campana. Sulla torre spicca un grande orologio meccanico del 1544 che indica anche le i segni zodiacali e le fasi lunari.
Alla sinistra della torre svetta l’edifico del Monte di Pietà vecchio, 1484: sulla facciata si trovano una serie di iscrizioni di epoca romana recuperate durante gli scavi in questa zona.
Di sabato la piazza ospita il mercato, e tutto l’anno è il ritrovo perfetto per un caffè ai tavolini e per un po’ di shopping nei negozi sotto i portici.
Oltre alla lapide commemorativa, una serie di formelle nella strada che dalla Piazza porta al Castello ricorda l’attentato terroristico fascista del 28 maggio 1974, in cui una bomba uccise 8 persone e ne ferì 102.
Piazza Paolo V o dei due duomi
2
Piazza dei Due Duomi, com’è nota in modo ufficioso Piazza Paolo VI, è una bella piazza medievale nel cuore di Brescia. Su questa piazza si affacciano appunto le due cattedrali della città: la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, il duomo nuovo, e la Concattedrale Invernale di Santa Maria Assunta, il duomo vecchio. La piazza ospita inoltre il il Palazzo del Broletto con la sua inconfondibile torre in pietra merlata: l’edificio pubblico più antico della città, realizzato a partire dal 1200.
Perché ci sono due duomi a Brescia? In realtà, il duomo nuovo è diventata la chiesa ufficiale delle funzioni in un secondo momento, ma oggi queste due belle chiese si possono ammirare insieme, una di fianco all’altra.
Il duomo vecchio è l’edifico rotondo di pietra: è stato realizzato nel 1100 e oggi è il tempio romanico circolare più grande in assoluto.
L’interno custodisce gli stupendi mosaici della Basilica paleocristiana che sorgeva in questo punto, i resti di un impianto termale romano e il sarcofago di Berardo Maggi, realizzato in marmo rosso di Verona all’inizio del Trecento.
Il duomo nuovo è oggi la chiesa più importante della città. Edificato a partire dal 1604 e completato nel 1825, è inconfondibile grazie alla sua facciata barocca di marmo e alla cupola, che con i suoi 80 metri è la terza più grande d’Italia dopo quella di San Pietro a Roma e quella di Santa Maria del Fiore a Firenze.
E all’interno ospita opere dal 1400 fino al 1700 tra cui un Crocifisso di legno del ‘400 e l’Arca di S. Apollonio, un monumento funebre, intagliato nel marmo e ricco di decorazioni, realizzato da Gasparo Cairano intorno al 1510.
Oltre alle due cattedrali, sulla piazza svetta il palazzo del Broletto. Rimaneggiato e ristrutturato varie volte, questo palazzo era il centro del governo delle Signorie e del Comune ed oggi occupa un intero isolato, con una grande corte interna. Le stanze del palazzo ospitano la polizia, gli uffici del comune, l’amministrazione provinciale e la prefettura.
Il Tempio Capitolino
3
Insieme al teatro e ai resti del Foro cittadino, il tempio Capitolino fa parte del complesso di rovine di edifici pubblici romani più importante dell’Italia del nord, dal 2011 Patrimonio Mondiale dell’umanità dell’UNESCO.
Questo tempio è il cuore del centro romano di Brixia, una delle città romane più importanti del nord perché si trovava lungo la via gallica.
Il Capitolium è dedicato alle tre principali divinità romane: Giove, Giunone e Minerva. Oggi si possono ammirare i resti del tempio con tre celle, una serie di colonne corinzie e all’interno i meravigliosi pavimenti di marmi policromi con decori geometrici del primo secolo d.C.
Sul fronte del tempio, un’iscrizione in latino lo data al 73 d.C., ma le ricerche hanno confermato che fu costruito sulle rovine di un tempio ancora più vecchio, di epoca repubblicana. All’epoca della sua costruzione era sopraelevato rispetto al teatro e al foro.
Orari di apertura e costo del biglietto del Tempio Capitolino
Indirizzo: Brixia, Parco Archeologico di Brescia Romana – Via Musei 55, 25121 Brescia. La biglietteria è al C.U.P. di Via Musei 81/b.
Orari di Apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Costo del biglietto: 8€ intero, 4,50€ dai 14 ai 18 anni, studenti e over 65, 3€ dai 6 ai 13 anni.
La Fondazione Brescia Musei comprende anche la Pinacoteca Martinengo, il Castello e Santa Giulia. Con l’acquisto di biglietti per due musei si applica la tariffa ridotta e sono previsti biglietti cumulativi scontati per i quattro musei.
Il Castello di Brescia
4
Il Castello di Brescia, simbolo della città, sorge sul Colle del Cidneo, nel luogo in cui vi fu il primo insediamento della città, nell’età del Bronzo. Di qui poi passarono i Celti, e i Romani: le gradinate di un tempio che qui edificarono si possono ancora vedere all’interno del mastio. Il castello è uno dei più grandi d’Italia, è perfettamente conservato.
Una visita a questo complesso è l’occasione per conoscere la storia di Brescia e delle popolazioni che l’hanno dominata, dall’Alto medioevo alla dominazione di Venezia nel 1426, fino alla conquista nel 1509 dei Francesi, al ritorno dei veneziani e al dominio austriaco.
Nel 1849, questo spazio fu teatro delle 10 giornate di Brescia e nel 1945 furono fucilati alcuni esponenti della Resistenza.
Oggi la visita al castello comprende vicoli, stradine, e vari itinerari che toccano uno dei vigneti più antichi e pregiati di tutto il Nord Italia, un doppio ponte levatoio, la camminata intorno al mastio, su cui ancora si vedono le merlature ghibelline, un magnifico panorama, tour sotterranei e due musei, il Museo delle Armi Luigi Marzoli e il Museo Del Risorgimento.
Il Museo delle Armi raccoglie una delle collezioni di armi e armature europee più complete. Vi si possono ammirare ad esempio armature di lusso, personalizzate con decori a sbalzo, e una ricca raccolta di armi bianche e da fuoco.
Il Museo del Risorgimento, temporaneamente chiuso, è stato inaugurato nel 2005 e racconta nel dettaglio, le 10 giornate di Brescia e tutti gli eventi dalla seconda guerra di indipendenza in poi, con documenti, cimeli, dipinti e oggetti di uso quotidiano.
Orari di apertura e costo del biglietto del Castello
Indirizzo: Via Castello, 9 25121 Brescia. La biglietteria è al C.U.P. di Via Musei 81/b.
Orari di Apertura: il castello è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 22.30. Il Museo delle armi è aperto dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Costo del biglietto: l’ingresso al castello è gratuito, il biglietto del museo delle armi costa 5€ intero, 4€ dai 14 ai 18 anni, studenti e over 65, 3€ dai 6 ai 13 anni.
La Fondazione Brescia Musei comprende anche la Pinacoteca Martinengo, il Parcò Archeologico e Santa Giulia. Con l’acquisto di biglietti per due musei si applica la tariffa ridotta e sono previsti biglietti cumulativi scontati per i quattro musei.
Museo di Santa Giulia
5
Esteso su di un’area di 14 km quadrati, il Museo di Santa Giulia è unico in Italia perché sorge al posto del monastero femminile di S. Giulia e racchiude una basilica longobarda, una chiesa del ‘500 e i resti delle domus romane.
Questo museo testimonia la vita quotidiana, artistica e spirituale di Brescia dalla preistoria ad oggi, con 11.000 reperti. Tutta la zona è stata inserita nel 2011 nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La visita può iniziare dal pianterreno, dove si trovano le domus dell’Ortaglia, dai pavimenti in mosaico perfettamente conservati: sono case di epoca romana, dal I al IV secolo d.C., e si affacciano su di un orto e un giardino.
Si tratta di un percorso in cui si può passare da un ambiente all’altro e ammirare affreschi e mosaici, qui c’era una fitta rete di tubi a pavimento e a parete, che riscaldavano gli ambienti grazie a uno degli acquedotti della città.
La chiesa longobarda di San Salvatore è uno degli edifici longobardi più importanti in assoluto e fu realizzata nel 753 d.C. dal Re Desiderio come simbolo della sua monarchia. Merita una visita per le sue ricche sculture, tra cui due lastre di marmo con dei pavoni.
Si visita poi la chiesa di Santa Maria in Solario, l’oratorio delle monache, che da qui assistevano di nascosto alle funzioni. Risale al XII secolo e al piano inferiore custodisce una lipsanoteca, una cassetta d’avorio del IV secolo d.C. usata come reliquiario. Al piano superiore la sala è tutta affrescata, dalla volta di stelle alle scene sulle pareti. Qui si trova la Croce di Desiderio, una croce del IX secolo d.C. con decori longobardi e romani e ben 212 gemme.
Tra i reperti romani che circondano il chiostro rinascimentale si trova la vittoria Alata di Brescia, una figura di bronzo realizzata indicativamente nel I secolo. d.C., che raffigura una donna con le ali da angelo, avvolta da un mantello. È stata scoperta nella zona del Capitolium nel 1826, ed è l’unico caso di statua di bronzo conservata alla perfezione nell’Italia settentrionale: a causa del fatto che il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero Romano, tutti i simboli pagani furono distrutti. Questa Vittoria è arrivata fino a noi perché fu nascosta in un’intercapedine del tempio.
Orari di apertura e costo del biglietto del Museo di Santa Giulia
Indirizzo: via Musei 81/b 25121 Brescia (ZTL).
Orari di Apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Costo del biglietto: 10€ intero, 5,50€ dai 14 ai 18 anni, studenti e over 65, 3€ dai 6 ai 13 anni.
La Fondazione Brescia Musei comprende anche la Pinacoteca Martinengo, il Parco Archeologico e il Castello. Con l’acquisto di biglietti per due musei si applica la tariffa ridotta e sono previsti biglietti cumulativi scontati per i quattro musei.
Pinacoteca Martinengo
6
La pinacoteca Tosio Martinengo custodisce una collezione di 480 opere degli autori più importanti dal 1200 al 1800, tra cui i protagonisti del Rinascimento, da Raffaello a Lotto, e i massimi esponenti dell’Ottocento tra cui Canova e Hayez.
Il percorso si snoda lungo 21 sale espositive ed è perfettamente integrato nella struttura architettonica del palazzo.
Il cuore della collezione è la pittura bresciana del Rinascimento, ma tra le opere da non perdere vi sono quelle di Raffaello: L’Angelo del 1500, il Cristo Redentore Benedicente del 1505 e la Madonna con il Bambino del 1520.
La collezione comprende anche una serie di arti decorative tra cui medaglie, smalti, avori e oreficerie. La raccolta si è arricchita nel corso del tempo, e oggi ospita anche dipinti giapponesi e cinesi.
Orari di apertura e costo del biglietto della Pinacoteca Martinengo
Indirizzo: Piazza Moretto 25121 Brescia. La biglietteria è al C.U.P. di Via Musei 81/b.
Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Costo del biglietto: 8€ intero, 4,50€ dai 14 ai 18 anni, studenti e over 65, 3€ dai 6 ai 13 anni.
Le chiese di Brescia
7
Oltre alle due cattedrali in Piazza Paolo VI e alle suggestive chiese del complesso di Santa Giulia, Brescia conta moltissime chiese, suddivise in 57 parrocchie. Tra queste ve ne sono alcune che meritano di essere visitate per il loro valore storico e architettonico.
La chiesa di Sant’Agata, in Via S. Agata 31, è stata realizzata a partire dal 1300 ed ha un portale rinascimentale con due statue barocche. All’interno si ammira un perfetto esempio di armonia tra stili quattrocenteschi e cinquecenteschi, con affreschi e stucchi del ‘600. Questa chiesa è stata rimaneggiata più volte, ed oggi si possono si può ammirare la sovrapposizione di stili, armoniosamente omogenei.
Una decorazione in terracotta policroma e le tre ampie volte a crociera sono gli elementi gotici della chiesa; le cappelle della navata risalgono invece al ‘500 e gli interni sono dominati da meravigliosi affreschi del 1683, uno dei primi esempi di decorazione barocche a Brescia. Sull’altare maggiore si trova il Martirio Di S. Agata In Croce, realizzato da Francesco Prata da Caravaggio.
La chiesa di Santa Maria dei Miracoli è un vero e proprio tesoro dell’arte rinascimentale e si trova in centro, in corso Martiri della Libertà.
Questa chiesa fu edificata nel 1488 per custodire l’immagine miracolosa della Madonna col Bambino che si trovava in un affresco fuori da una casa proprio da queste parti. La facciata della chiesa, in marmo di Botticino, è stata deodorata con grande maestria da Gian Gaspare Pedroni con motivi sacri e profani.
La chiesa dei santi Nazario e Celso è una delle chiese più grandi di Brescia e si trova in Via Matteotti. Questa chiesa è un classico esempio di struttura neoclassica, a iniziare dalla facciata, sorretta da otto grandi colonne corinzie, e dal portale principale, con il timpano ricurvo.
All’interno, questa chiesa si compone di cinque cappelle e custodisce delle opere d’arte molto preziose come la Madonna con Bambino e Santi Lorenzo e Agostino del XV secolo, e il Polittico Averoldi, di Tiziano Vecellio, che risale al 1522. L’origine di questa chiesa è medievale, ma nel corso dei secoli è stata ampliata e arricchita, fino a quando è stata rifatta completamente nel 1753 in stile neoclassico.
Teatro Grande
8
Il Teatro Grande di Brescia è stato fondato nel 1640 e oggi è il teatro più importante della città e Monumento Nazionale. Dalla fine dell’800 in poi ha messo in scena le opere liriche più celebri della tradizione italiana e qui ci fu la Prima della “Madama Butterfly” di Puccini.
In aprile e maggio ospita il Festival pianistico Internazionale e ogni anno a giugno la Festa dell’opera, in cui unico per un giorno intero si assiste gratuitamente alle opere più celebri della tradizione dell’opera, dall’alba fino a mezzanotte.
Gli ambienti del teatro si visitano su prenotazione e permettono di scoprire la storia e lo sfarzo di questi luoghi. La sala delle statue nome dalle 16 statue di gesso degli artisti più importanti italiani e di Brescia, tra cui Giuseppe Verdi.
Il foyer è una sala con decori sfarzosi del ’700, ritrovo nell’Ottocento di fumatori e giocatori. Il salone della scenografia si trova al primo piano sul palcoscenico: qui venivano costruite e progettate le scene dei fondali.
La sala grande, il meraviglioso salone centrale di questo teatro, è stata realizzata nel 1810 a forma di ferro di cavallo e comprende cinque ordini di loggiati, di cui tre palchi e due gallerie. Nel passato ospitava la borghesia e la nobiltà e l’ultimo piano era destinato al popolo.
La sala è dominata dal rosso granata delle tappezzerie, e da una serie di decorazioni di cartapesta e legno intagliato in oro e avorio. il soffitto è decorato con affreschi e stucchi dorati e sul fondo della sala c’è il palco reale, con la decorazione interna neoclassica che è quella originale del 1810.
Orari di apertura e costo del biglietto del Museo di Palazzo Bellomo
Indirizzo: corso Zanardelli, 9/a – Brescia
Per le visite: promozione@teatrogrande.it. Tel. 030-2979311
Brescia sotterranea
9
Per conoscere Brescia al di là delle più classiche visite a musei e monumenti, si può partecipare ad un tour nei sotterranei. Oltre a vedere cosa c’è in superficie, a volte è interessante scoprire anche cosa c’è sotto una città: Brescia Underground non è una visita guidata nel senso canonico del termine, è un’esperienza che piacerà senz’altro a chi è propenso a sperimentare situazioni alternative.
Si entra da una porta rossa in zona piazza della Vittoria e poi da lì, si va giù con caschetto, torcia e stivali lungo gli antichi canali fino a raggiungere il tombino che sbuca in superficie in Contrada del Carmine.
Verrebbe da pensare ad un un posto umido, buio e – diciamocelo – anche sporco. E invece le acque dei fiumi che scorrono sotto il centro storico sono pulite e non c’è rischio di fare “brutti incontri” tranne qualche innocuo ragnetto.
In base alle proprie preferenze si può scegliere tra diversi tour: “Sotto Sopra per Tutti” permette di visitare i sotterranei senza bagnarsi perché il percorso è dotato di passerelle, è più semplice, dura 2 ore ed è adatto anche ai bambini dai 5 anni in su.
E poi c’è il tour più emozionante e completo “Nelle arterie della Leonessa” della durata di 3 ore che si svolge con attrezzature date in dotazione ed è consigliato a partire dai 14 anni.
La visita è interessante perché permette di scoprire la storia dell’antica “Brixia” e dei corsi d’acqua Bova e Celato un tempo vitali per le attività economiche della città. La bravura delle guide rende l’esperienza coinvolgente dall’inizio alla fine.
Orari di visita e costo del biglietto per Brescia Underground
I tour si svolgono tutto l’anno nel weekend, tranne in caso di cattivo tempo. La prenotazione è obbligatoria.
Tour Sotto Sopra per Tutti: Adulti 5 euro; Bambini 2 euro.
Tour Nelle Arterie della Leonessa: 15 euro
Per informazioni: Cascina Aurora, Via Raffaello 165, 25127 S. Polo – Brescia. Tel. 349 0998697
L’associazione speleologica Bresciana permette di visitare anche i sotterranei del castello di Brescia, scoprendo torri, gallerie e bastioni con visite guidate di vari livelli. Disponibili sia per gruppi individuali che per comitive fino a 15 persone, queste visite permettono di accedere alla gran parte degli ambienti sotterranei del Castello, tra cui la torre, il magazzino dell’olio, le cisterne di acqua e le polveriere.
Per informazioni: Via Privata de Vitalis, 7- 25127 Brescia. Tel. 338-7766622
La Biblioteca Queriniana di Brescia
10
Se siete appassionati di libri, di arte e di antichità (ma anche se non lo siete), dovreste fare un salto alla Biblioteca Queriniana. È una biblioteca prestigiosa infatti possiede un patrimonio librario di grande valore.
Se siete di passaggio in centro a Brescia, vale la pena fare una piccola deviazione rispetto ai classici giri turistici per entrare a visitarla anche perché è centralissima, non vi porterà via molto tempo ma vi mostrerà tanta cultura e bellezza. Inoltre, l’ingresso è gratuito.
L’entrata si trova all’incrocio tra Via Mazzini e Via Carlo Cattaneo. Alle spalle c’è il Duomo Vecchio e, accanto, la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
La biblioteca risale alla metà del Settecento e prende il nome dal vescovo Angelo Maria Querini che ne commissionò la realizzazione all’interno del Palazzo Vescovile di Brescia.
Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Battista Marchetti che diede in lascito più di mille volumi della sua collezione privata e nel corso degli anni la raccolta continuò a crescere grazie a ricche famiglie bresciane, librerie private e monasteri che fecero le loro donazioni.
Oggi la Biblioteca Queriniana raccoglie circa 600.000 testi tra manoscritti antichi, codici e libri moderni riguardanti ogni tipo di materia. È un punto di riferimento per molti bresciani che vengono a studiare o semplicemente a consultare qualche volume approfittando del clima di silenzio e concentrazione.
Dal pian terreno si sale al piano superiore attraverso uno scalone, qui troviamo l’atrio impreziosito da stucchi, statue e affreschi che dà accesso alle sale di lettura. Interessante anche il giardino vescovile proiettato verso via Mazzini.
Periodicamente vengono organizzati tour guidati in occasione dell’allestimento di mostre temporanee. Contestualmente si visitano le sale storiche della biblioteca e si scoprono aneddoti e segreti sui preziosi volumi che custodisce.
Orari di visita e costo del biglietto per la Biblioteca Queriniana
Aperta tutti i giorni dalle 8:45 alle 18; sabato dalle 8:30 alle 12:30.
Chiusa: domenica e lunedì.
Costo del biglietto: gratis
Cosa mangiare a Brescia
M
La cucina di Brescia è gustosa e saporita, a base di carne e latticini, e cereali, tra cui spicca la celebre polenta taragna, in un territorio che riserva vini di eccellenza, con tantissimi Doc.
Si può partire dall’aperitivo, il Pirlo, da gustare nei locali del centro, con scorza di limone, vino bianco, bitter rosso, seltz, accompagnato dal bertagnì (baccalà fritto).
Gli antipasti sono un trionfo di salumi e formaggi, e tra i primi sono da provare i malfatti, gnocchi con pane, latte, burro, uova, spinaci freschi e noce moscata, lessati e conditi con burro e salvia. I casonsèi bresciani sono deliziosi ravioli fatti in casa, con ripieno di carne o verdure, insaporiti da burro e salvia fresca e grana.
Tra i secondi tipici di Brescia da assaggiare il manzo cotto in olio extravergine, che richiede una lunga cottura e ha la consistenza di una crema, e lo stracotto di asino, cotto nel vino e insaporito con cipolle e concentrato di pomodoro.
La polenta taragna, il cui nome deriva presumibilmente dal bastone per mescolare la polenta, è ricca di farine tipiche come quella di grano saraceno. Oggi la tradizione della polenta rivive grazie alla farina di mais macinata a pietra e accompagna tutti i piatti.
E i dolci? I più tradizionali sono la bussolà, la persicata e il biscotto bresciano, magari da provare alla Pasticceria Veneto, del pasticcere bresciano Iginio Massari, nominato il Miglior Pasticcere del Mondo al World Pastry Stars di Milano.
La bussolà, dal veneto salvagente, è un dolce tondo con il buco al centro a base di burro, lievitato e profumato, mentre la persicata è una deliziosa gelatina in tocchetti di pesche e caramello. Il biscotto bresciano è semplice e nutriente, e secondo tradizione è poco dolce e perfetto da inzuppare.
È difficile poi citare un solo vino di Brescia, perché la zona della Franciacorta offre vini per tutti i gusti e di ottima qualità. Comunque, il vino Bresciano autoctono è il bianco Invernenga, disponibile in produzione limitata. Tra gli altri, da assaggiare il Garda classico il Botticino, il Lugana. Ovviamente, tra gli spumanti il docg Franciacorta.
Hotel a Brescia
Se state cercando un hotel a Brescia vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 133 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com.