Alla fine degli anni ’80, quando tutte le dittature comuniste iniziarono a crollare, i cittadini sfogarono anche sulle statue del regime la loro rabbia accumulata in decenni di repressione. Mentre tutti i nuovi governi dell’est si affrettavano a rimuovere dalle strade ogni simbolo dei vecchi regimi, Budapest fece una scelta diversa. Prese le 42 statue e le portò in uno spazio appena fuori dal centro per creare un Memento Park, un Parco della Memoria. Insieme alle statue sono stati raccolti in un piccolo museo, altre testimonianze della vita quotidiana sotto il regime. E’ un piccolo viaggio tra orrore e ironia, in uno dei periodi più tristi della storia dell’Ungheria.
Il Parco delle Statue
La sorprese iniziano subito, perché anche se portone d’ingresso ricorda un enorme palazzo tipico dell’architettura comunista, in realtà è finto. E’soltanto una scenografia sorretta da pali di 12 metri: una metafora perfetta per rappresentare la dittatura.
Vi accolgono Marx ed Engels ma, soprattutto, i piedi della gigantesca statua di Stalin (8 metri) buttata giù durante la rivolta del 1956 contro l’invasione sovietica.
Del monumento che si trovava in Piazza resta solo i due stivaloni. Un giro nel Parco è un percorso tra i personaggi che hanno fatto la storia del comunismo mondiale: non tutti sono facilmente riconoscibili. Lenin è uno dei protagonisti principali e lo si trova in diverse varianti. Solo la testa, piccole statue o gigante che con il braccio alzato indica la direzione verso un futuro comunista. Particolarmente imponenti sono la statua del Soldato Sovietico e il Memoriale della Repubblica dei Consigli che governò in Ungheria dopo la rivolta operaia del 1919. Poi quà e là sono sparsi monumenti alla classe operaia (due mani con una sfera al centro), al rivoluzionario Bela Kun e altri eroi ungheresi. Non stupitevi dell’aspetto un po’ “provvisorio” del parco, perché la costruzione iniziata nel 1993 non è mai stata portata a termine.
Il Museo del Comunismo e il negozio della Stella Rossa
Negli spazi al chiuso sono raccolti un po’ di materiali sulla dittatura comunista in Ungheria, dall’invasione sovietica del 1956 alla fine del comunismo. Dopo le statue, la parte più interessante del Parco delle Statue è il negozio che vende riproduzioni di oggetti dell’epoca comunista: locandine con Lenin, Marx e Stalin ma anche magliette e candele con l’effige di Lenin, accendini, libri, Cd con marce militari, orologi, film e molto altro.
Parlare al telefono con Lenin, Che Guevara e Fidel Castro
Sempre a metà strada tra ironia e orrore, è l’idea del telefono che permette di chiamare Stalin, Che Guevara, Lenin, Breznev, Fidel Castro e gli altri leader comunisti storici, per sentirsi raccontare cose strane sul futuro, il comunismo, l’umanità e così via.
Orari, costo dei biglietti e altre informazioni per visitare il Parco delle Statue di Budapest
Orari di apertura:
Lun-Dom: 10.00-18.00 (da Maggio a Ottobre),
Lun-Dom: 10.00-16.00 (da Novembre ad Aprile)
Costo del biglietto: 2200 fiorini (circa 6 €). Incluso nella Budapest Card.
Come arrivare: Fuori dal centro abitato di Budapest. Con un bus diretto dal centro città . Partenza ogni giorno alle 11 da Deák tér (ci si arriva con la metro N.1, N.2 and N.3). Troverete un bus con insegna Memento Park.