Il borgo di Caprarola

Il borgo di Caprarola nel Lazio: monumenti, chiese, cosa mangiare e altre informazioni utili per visitare il paese in provincia di Viterbo.

Il borgo di Caprarola
Il borgo di Caprarola

Il borgo di Caprarola si stende lungo una strada dritta in leggera pendenza che divide in due il borgo. Superate abitazioni medievali e palazzetti rinascimentali, si arriva fino a Palazzo Farnese, uno dei capolavori dell’architettura laziale. Lungo la salita si incontrano botteghe, si aprono scorci sui Monti Cimini e sull’intatta natura circostante. Tutto concorre a fare di questo cammino una delle più belle passeggiate che si possano fare in un borgo italiano. 

In giro per il Borgo di Caprarola

La potente famiglia romana dei Farnese ha avuto per secoli in questa zona il centro del proprio potere.

Così, intorno al 1530, Alessandro Farnese (futuro Papa Paolo III), dà incarico ad Antonio da Sangallo di costruire una fortezza a Caprarola.

Qui si sentiva sicuro, vicino a Roma, e in un territorio ricco e dall’aria buona. Con l’elezione a Papa la costruzione si ferma ma viene ripresa un po’ di tempo dopo dal nipote Alessandro Farnese che passa l’incarico al Vignola di continuare la costruzione a pentagono abbozzata dal Sangallo.

Ma al Farnese non bastava costruire una residenza magnifica: voleva che avesse anche un ingresso trionfale. Quindi il secolare borgo di Caprarola fu ridisegnato intorno ad una lunga strada in salita (la via Dritta): furono abbattute case, chiese e castelli.

La strada è realizzata in parte come ponte, in parte costruita su terrapieni riempiti. Per far contenti i nobili, scontenti degli abbattimenti, Alessandro Farnese autorizzò la costruzione di nuovi palazzi che ancora oggi possiamo vedere: palazzo Sebastiani, Mariani, Restituti, Moscheni , l’Ospedale di S.Giovanni e la chiesa di S.Marco.

Da non perdere anche la chiesa della Madonna della Consolazione, il Palazzo delle Scuderie Farnese e la Chiesa di Santa Teresa, con alcuni quadri di Guido Reni.

Palazzo Farnese

Palazzo Farnese
Palazzo Farnese

Dopo una salita un po’ faticosa, si ha la giusta ricompensa con l’apparizione scenografica di Palazzo Farnese.

Il Vignola fece tagliare la collina per dare al palazzo una collocazione “superiore” per isolarla dal resto del borgo e conferirle una vista panoramica.

Dalla doppia scala si accede a un balcone su cui ci si può riposare un po’ ammirando un magnifico panorama su tutto il borgo di Caprarola e il territorio circostante.

Da questi ambienti si accede al cortile di forma circolare con due porticati sovrapposti e volte affrescate. Qui in estate si svolgono concerti e manifestazioni culturali.

Le meraviglie degli interni iniziano subito: a partire dalla Scala Regia, una scalinata a chiocciola retta da trenta colonne doriche.

I gradini, molto ampi, tradiscono il lusso per la comodità di Alessandro Farnese nipote: non voleva salirli a piedi, quindi li fece costruire a grandezza di cavallo!

La Scala Regia di Palazzo Farnese
La Scala Regia di Palazzo Farnese

Da questa scalinata si accede al Piano Nobile e alcune delle sale più belle del palazzo. Si susseguono la camera da letto (Camera dell’Aurora) e la Stanza dei Fasti Farnesiani, con affreschi che raccontano la vita dei Farnese.

Segue l’Anticamera del Concilio e la Sala dei Fasti di Ercole, decorata da Federico Zuccari, che racconta il mito della creazione del vicino Lago di Vico.

Secondo la leggenda fu Ercole a creare il lago con un colpo di clava! Una delle stanze più belle del palazzo è la Stanza delle Geografiche o del Mappamondo, in cui è possibile vedere qual era la conoscenza del mondo al tempo dei Farnese.

Una stanza singolare è quella Sala degli Angeli O Dell’Eco chiamata così per i particolari effetti acustici. Sul retro del palazzo ci sono dei magnifici giardini all’italiana e la Casina del Piacere usata da Luigi Einaudi come residenza estiva del Presidente della Repubblica.

Informazioni per la visita

Il Palazzo Farnese è sotto la tutela della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio ed è visitabile tutti i giorni . Chiuso il lunedì (lunedì di Pasqua aperto), a Natale, Capodanno e 1° Maggio.

VISITE AL PALAZZO E AI GIARDINI

Le visite al Palazzo Farnese sono:
TIPO A –visita accompagnata nel Piano dei Prelati, la Scala Regia, il Piano Nobile e i Giardini Bassi.

TIPO B –visita accompagnata come sopra fino ai giardini Alti e alla Palazzina del Piacere.
Orari di apertura sono: dalle 8.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30).

Gli Ingressi si effettuano ogni 30 minuti salvo diversi accordi.
GIORNI FERIALI : dalle 8.30 alle 12.00   visite tipo B
dalle 12.30 alle 13.30     “       “   A
dalle 14.00 alle 16.00     “       “   B
dalle 16.30 alle 18.30     “         “ A
GIORNI FESTIVI:ingresso con orario libero.
Si effettuano visite solo di tipo A.
Il prezzo del biglietto è di €. 5.00/ persona. Gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65 anni.

L’Associazione Guide Turistiche della Provincia di Viterbo organizza delle VISITE GUIDATE nei giorni festivi nei seguenti orari: 10.00; 12.00; 15.00, 17.00 (estivo);

Le visite guidate comportano un supplemento di€. 2.50 a persona sul prezzo del biglietto.

La sala del Mappamondo
La sala del Mappamondo

Il Lago di Vico

A poca distanza da Caprarola c’è uno dei laghi più belli e meglio conservati d’Italia: è il lago di Vico, di origine vulcanica, interessante area naturalistica. Il lago è ideale per una passeggiata nella natura, soprattutto in primavera ed estate.

Cosa mangiare a Caprarola

La cucina di Caprarola vive dei prodotti tipici della zona: carne, verdure, nocciole, castagne, pesci di lago. Roma non è lontana, quindi i piatti tipici come amatriciana e carbonara rientrano in tutti i menù. Storica è la produzione di dolci con le nocciole e le castagne (“Sagra della Nocciola” ultimo week end di Agosto e 1 Settembre) tra i quali tozzetti, amaretti, verginelle. L’olio della zona è eccellente ed è il condimento principe di tutti i piatti.