La leggenda racconta che la fondazione di Amalfi fu un tributo d’amore che Ercole, figlio di Giove, volle dedicare alla sua amata.
La fanciulla che infiammĆ² il cuore di Ercole, si chiamava Amalfi e aveva gli occhi dello stesso colore del mare.Fu per questo che alla sua prematura morte, l’addolorato compagno volle seppellirla in un luogo bellissimo, in cui il mare avrebbe per sempre abbracciato le spoglie mortali della sua donna. Sulla tomba della sua amata, Ercole fondĆ² Amalfi, e la sua forza fu una qualitĆ sempre evidenziata nella storia della cittĆ .Ā
Un po' di storia di Amalfi
Questa forse ĆØ solo leggenda, mentre la storia reale di Amalfi ĆØ cosƬ antica che le sue origini vanno ricercate al tempo della lotta dei romani contro le popolazione barbare.
La particolare posizione della cittĆ , ha fatto dell’attivitĆ marittima la principale fonte di guadagno di Amalfi, permettendole inoltre, di stringere importanti rapporti commerciali con Bisanzio e l’Egitto. Delle quattro Repubbliche marinare, fu probabilmente la prima a riuscire ad ottenere l’indipendenza, a dotarsi di una propria struttura politica e darsi un codice giuridico, conosciuto come “Tavole amalfitane”.
La sua indipendenza risale al 839, ma giĆ da diverso tempo la cittĆ amalfitana godeva di un buona flotta e di ottimi commercianti che stringevano rapporti economici con tutti i paesi del mediterraneo. E’ stato sicuramente questo il periodo piĆ¹ florido della cittĆ di Amalfi che cadde rapidamente quando, nel 1137, fu saccheggiata dai militari della Repubblica marinara di Pisa, dopo aver subito una serie di inondazioni che l’avevano giĆ oltremodo indebolita.
La cittĆ risorgerĆ con l’avvento del Romanticismo italiano, quando sarĆ riscoperta come luogo turistico dai grandi viaggiatori, soprattutto inglesi e tedeschi. Attirati dalla rigogliosa natura della Costiera e dallo storico passato, dal 1700 Amalfi ritorno ad essere un centro di grandissima attrazione per i viaggiatori di tutta Europa. Oggi Amalfi ĆØ il “capoluogo” della bellissima Costiera Amalfitana, dichiarata “Patrimonio dell’umanitĆ in Italia” dall’UNESCO.
In giro per Amalfi
La cittadina non ĆØ molto grande e si gira a piedi in poco tempo. Dopo la visita d’obbligo al Duomo, le pause piĆ¹ frequenti sono quelle che riguardano le botteghe con souvenir e prodotti tipici di cui ĆØ piena la cittadina.
Una sosta per una delizia al limone o per le altre squisitezze della Costiera Amalfitana, ĆØ d’obbligo.
Partendo dalla parte bassa della cittĆ , che costeggia il mare, un arco conduce alla zona del centro storico e poi alla piazza principale da cui parte una leggera salita che porta verso la parte alta della cittĆ . Ristoranti e trattorie accompagnano il cammino dei turisti, richiamandoli come le mitiche sirene che vivevano nelle acque della vicina Sorrento.
Il Duomo di Amalfi: la chiesa dal volto cancellato
Se qualcuno ha mai visto una foto o una cartolina di Amalfi, sicuramente avrĆ notato l’immagine del Duomo che unisce due Chiese originariamente separate. I lavori di ristrutturazione alla quale ĆØ stata sottoposta la struttura, ne hanno alterato in modo significativo il disegno originale.
Nel 1861, un tratto del coronamento, tenuto in pessimo stato, crollĆ² a causa delle fortissime raffiche di vento. I danni alla cattedrale furono molto lievi, ma si optĆ² lo stesso per operare un restauro completo. In seguito a questa decisione, la secolare stratificazione delle varie scuole scultoree che si erano alternate nell’abbellimento della facciata, furono completamente cancellate, per dare spazio ad una ricostruzione dello stile originale della Chiesa.
Secondo alcuni studiosi, se ci si fosse limitati a restaurare la parte di coronamento, oggi la Chiesa presenterebbe uno stile unico, una sorta di mosaico dei tempi, nel quale si potrebbero ammirare le varie influenze. Gli stessi studiosi sostengono che sotto la facciata attuale, la Chiesa nasconda ancora tracce della stratificazione secolare che, per qualche motivo ancora sconosciuto, i politici del tempo hanno voluto cancellare senza alcun appello.
La carta amalfitana: passione secolare
La carta prodotta ad Amalfi, chiamata “Charta Bambagina”, ĆØ molto usata per pubblicazioni particolari quali edizioni editoriali di pregio, carta da lettera, inviti, biglietti da visita e importanti attestati.
La sua pregiata fattura ha origini molto antiche: pare, infatti, che alcune cartiere fossero attive giĆ al tempo in cui Amalfi era una Repubblica Marinara. Ottenuta con un procedimento molto particolare, rappresenta un pezzo di storia antichissima, che affonda le sue radici nella cultura e nel fascino di Amalfi.
La “Charta Bambagina” ĆØ molto preziosa perchĆ© oltre alla normale cellulosa utilizzata per qualunque tipo di carta, viene mescolata con stracci di lino, canapa e cotone macerati. Un procedimento lento e meticoloso che richiede tecnica e pazienza, considerato che la poltiglia derivata dal trattamento delle stoffe, viene messa in forma di pagina rigorosamente a mano.
Notizie ufficiali riguardante la pregiata carta di Amalfi si trovano in un editto di Federico II che ne proibiva l’utilizzo per gli atti notarili, sia per il suo alto costo, sia per la delicatezza che la rendeva meno duratura della carta tradizionale. Il divieto non fu accolto e la carta continuĆ² ad essere prodotta e utilizzata.
L’alluvione che colpƬ la cittĆ di Amalfi nel 1954, tra gli altri gravissimi danni, causĆ² la distruzione di quasi tutti i laboratori. Grazie alla passione e alla tradizione conservata da due famiglie amalfitane, la preziosa carta viene prodotta ancora oggi, con lo stesso procedimento che l’ha resa cosƬ famosa in passato.
La regata storica: le Repubbliche Marinare in gara
La regata storica ĆØ una manifestazione durante la quale si sfidano le cittĆ delle ex Repubbliche marinare, e si svolge tutti gli anni in un giorno compreso tra la fine di maggio e l’inizio di luglio.
Nata negli anni 50, la manifestazione itinerante, oltre alla gara, vede la rievocazione dei costumi dell’epoca, con figuranti in abiti del tempo, che ricreano situazioni tipiche dell’epoca.
Ogni anno, a turno, le cittĆ di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia ospitano la “Regata Storica”, per onorare l’antica storia delle ex Repubbliche marinare. I rappresentati del Leone di Venezia sono in testa alla classifica delle vittorie: su 60Ā edizioni disputate, se ne sono aggiudicate ben 33. Al secondo posto della classifica svetta il Cavallo alato di Amalfi con 10Ā vittorie, seguito dal Grifone genovese e dall’Aquila pisana che ne hanno vinte 8.
Come arrivare ad Amalfi
Amalfi si trova lungo la statale che unisce tutti i paesi della Costiera Amalfitana. Per informazioni su come arrivare e muoversi in Costiera Amalfitana leggete la nostre pagine Come arrivare in Costiera Amalfitana e Come muoversi in Costiera Amalfitana.