Il quartiere Nowa Huta a Cracovia

La città "ideale" del regime comunista, costruita intorno a un'enorme acciaieria che diede lavoro a oltre 40.000 operai.

Il tour di Cracovia può essere completato con una visita (anche breve, magari in tram) al quartiere industriale di Nowa Huta, costruito subito dopo la Seconda Guerra mondiale. Nowa Huta rappresenta il modello della città comunista: viali enormi, tanti spazi verdi, palazzoni in tipico stile socialista. Se avete letto 1984 di George Orwell, vi accorgerete che questa sarebbe la scenografia ideale della società totalitaria descritta nel libro.

Un'acciaieria, 40.000 operai, molti veleni

Quando venne costruito Nowa Huta (Nuova Acciaieria in polacco) l’obiettivo delle autorità comuniste era quello di creare un insediamento operaio alle porte della città, affinché gli ideali della classe operaia si contrapponessero a quelli della società cracoviana, ritenuta troppo conservatore e clericale.

Il grande sobborgo operaio nasce intorno all’acciaieria che fornisce il 50% della produzione complessiva di acciaio della Polonia, impiegando circa 40.000 operai che qui vivevano con le loro famiglie. La solo acciaieria era grande 5 volte il centro storico di Cracovia.
Nel corso degli anni, i gas tossici e i veleni dell’acciaieria si sono inesorabilmente abbattuti su Cracovia e dintorni. Oggi, fortunatamente, le autorità stanno rimediando ai danni causati dall’industrializzazione spinta altre ogni limite durante il regime comunista.

Qualcosa di bello da vedere anche a Nowa Huta

Nel quartiere si trova la monumentale chiesa di Santa Madre Regina di Polonia, a forma di arca, e per questo motivo anche chiamata Arka Pana (Arca del Signore).
La prima pietra di questa chiesa proviene dal sepolcro di Pietro e fu posta da Karol Woytila nel 1965, ma è solo nel 1977 che il quartiere vede realizzato il suo sogno. La costruzione della chiesa fu motivo di scontro tra operai e  autorità comuniste: Nowa Huta era stata progettata per non ospitare nessun edificio sacro. Da allora il quartiere divenne un centro del movimento contro il regime.

Se avete un po’ di tempo a disposizione, potete recarvi a Mogila, periferia sud-orientale, dove si trova il bel Complesso Conventuale dei Cistercensi (1222) formato dalla chiesa e dal monastero con un grande giardino. Dall’altro lato della strada potrete ammirare anche un’altra chiesa, quella di San Bartolomeo, la chiesa in legno più antica della Polonia (XV secolo).