Cracovia è stata la città di Karol Wojtyla, la città in cui colui che sarebbe diventato il primo Pontefice polacco studiò, lavorò, operò come umile servo di Dio. Il 1° maggio 2011, Papa Wojtyla è stato proclamato beato. Una giornata che entra a pieno titolo nella Storia, un evento religioso attesissimo che consacra la figura dell’Uomo che ha, per molti versi, cambiato la storia dell’umanità .
Se si vuole conoscere la storia di colui che è stato uno dei più grandi personaggi del secolo scorso, occorre visitare i luoghi più significativi dal punto di vista storico e religioso in qualche modo legati al Santo Padre. Del resto, Karol Wojtyla non ha mai dimenticato questi luoghi dove ha trascorso buona parte della sua vita ed è tornato spesso come Papa.
Un viaggio ricco di spiritualità alla ricerca delle tracce del passaggio del papa che, più di ogni altro, è arrivato al cuore della gente e dell’uomo di pace che ha conquistato l’ammirazione anche dei non fedeli.
La Cracovia di Papa Wojtyla: gli anni da studente
La visita può iniziare dal quartiere Debniki in cui Karol Wojtyla visse appena giunse a Cracovia, all’età di 18 anni, e dalla casa in cui alloggiò in Via Tyniecka 1.
Nella parte vecchia della città si trova l’antica Università Jagellonica dove il giovane Karol studiò Filosofia e dove tornò per insegnare Etica. Non molto lontano dal Rynek, la Piazza del Mercato ha sede il Palazzo dei Vescovi (Via Franciszkanska 3) dove occorre far una sosta. Qui, nel 1944, Wojtyla si trasferì da studente del seminario clandestino dell’Arcidiocesi di Cracovia e qui fu ordinato sacerdote nel 1946.
Gli anni da Vescovo
In seguito, Wojtyla si fermò in questo palazzo prima come Vescovo di Cracovia e dopo, durante i suoi viaggi in Polonia, come Vescovo di Roma. Famosa la finestra da cui si affacciava per salutare i fedeli.
Il pellegrinaggio può continuare recandosi in Via Kanonicza 21 dove si trova la casa in cui Wojtyla abitò per circa dieci anni quando era Vescovo di Cracovia (1958-1967) ed in cui le foto, i vestiti, i libri, persino gli sci raccontano quel periodo. Nei pressi della casa si trova il Seminario maggiore dove il giovane Wojtyla si avvicinò alla teologia.
Le chiese di Cracovia frequentate dal Papa
La visita non può che continuare con le numerose chiese della città in cui il Pontefice ha pregato, celebrato messe, confessato.
Nella Basilica di San Francesco d’Assisi, Wojtyla fin da ragazzo, andava a pregare ogni giorno sempre sulla stessa panca, dall’altare della Chiesa di Maria proferì le sue prediche, nella Chiesa di San Stanislao Kostka celebrò la sua prima messa.
La Basilica di San Floriano fu la sua chiesa parrocchiale, nella Cattedrale del Wawel celebrò la cerimonia in memoria di suo fratello e dei suoi genitori defunti e poi, come Arcivescovo di Cracovia, ne fu titolare per molti anni.
Spostandosi nella periferia di Nowa Huta, il quartiere degli operai costruito come modello della società socialista, si può visitare l’Arca del Signore, la chiesa che gli abitanti del quartiere sono riusciti a costruire dopo 20 anni di lotta con il governo e la polizia comunista. La chiesa è stata eretta proprio nel posto in cui nel 1967 il Vescovo Wojtyla mise la prima pietra.