Cremona è anche definita la città delle 3 T: sulle prime due non ci sono dubbi: Torrazzo, uno dei campanili più alti del mondo e simbolo della città ; e Torrone, che qui è nato 500 anni fa e che poi è diventato famoso in tutto il mondo.
Sulla terza T ci sono diverse scuole di pensiero: qualcuno dice sia Tognazzi, il grande attore (e grande cuoco) nato a Cremona, ma qualcun altro afferma che si l’iniziale delle T..tte, di cui le donne cremonesi sarebbero degne rappresentanti in tutto il mondo.
Al di là dei luoghi comuni, Cremona ha diverse cose da vedere che non si limitano a quelle indicate dalle 3 (o 4) T.
Il Torrazzo merita certamente una visita, perché dall’alto della torre si scopre tutta le bellezze di Cremona, con lo sguardo che spazia dai tetti e oltre il Po. La visita della città lombarda potrebbe iniziare proprio affrontando i suoi 502 scalini e 112 metri, per poi proseguire nel vicino Duomo, nel Battistero e nel Palazzo del Comune.
Di occasioni per fare una pausa ce ne sono diverse: una è certamente un pranzo con la consistente, saporita e genuina cucina che prende il meglio della Lombardia e dell’Emilia.
La seconda è una visita nelle liuterie storiche che da 500 anni realizzano i migliori violini del mondo. La terza sono le pasticcerie storiche che producono il torrone, tra cui le famose Sperlari e Vergari. Se poi non avanzano forze e tempo, intorno a Cremona ci sono altre meravigliosi borghi e città d’arte.
In questa pagina vi invitiamo a scoprire le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Cremona durante un week end o una vacanza.Â
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Piazza del Comune a Cremona
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In Italia la concorrenza sulle piazze è davvero alta: ce ne sono di meravigliose in piccole e grandi città . Quindi quando diciamo che Piazza del Comune (o del Duomo) a Cremona è una delle più belle d’Italia stiamo dando un giudizio importante ma siamo sicuri di aver ragione.
Colpisce subito il contrasto tra il rosso dei mattoni con il bianco del marmo del Duomo e del Battistero. Lungo il perimento si susseguono il Duomo di Cremona, il Battistero, il Torrazzo simbolo della città , la Loggia dei Militi e il Palazzo del Comune.
Potere civile e religioso, per secoli, concentrati in questo luogo: uno di fronte all’altro, a volte complici, a volte nemici. Il Duomo (punto 2) è uno dei più begli edifici romanici del Nord Italia, con uno straordinario ciclo di affreschi che le è valso il titolo di “Cappella Sistina della Pianura Padana“.
Accanto al Duomo c’è il Torrazzo (punto 3), simbolo di Cremona e torre in pietra più alta d’Italia. Il terzo edificio religioso della piazza è il Battistero (punto 2). Il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi (punto 4) sono i due edifici di architettura civile che dal 1200 abbelliscono la piazza.
La Cattedrale e il Battistero
2Il Duomo di Cremona (o cattedrale di Santa Maria Assunta) è uno degli edifici religiosi più belli dell’Italia settentrionale. Costruita in romanico nel 1100, ha subito rimaneggiamenti continui quindi oggi si possono scorgere elementi gotici e barocchi.
La facciata principale in marmo bianco di Carrara e rosso di Verona ha un grande rosone centrale, una loggia a due piani e un protiro con le statue di Sant’Imerio, la Vergine Maria e Sant’Omobono.
Alla base delle colonne del protiro ci sono due leoni superfotografati dai turisti in giro per la piazza. Nelle tre navate interne sono distribuiti alcuni capolavori d’arte e oreficeria: nel transetto settentrionale c’è la Grande Croce da altare di 3 metri realizzata con l’argento e l’oro preso ai milanesi dopo la battaglia del 1213 a Castelleone.
La croce è formata da oltre mille pezzi, 160 statue grandi e piccole e innumerevoli 50 busti di santi. Sotto il presbiterio c’è una cripta a tre navate in cui è conservata la meravigliosa Arca dei santi Marcellino e Pietro ( 1506).
Da ammirare il pulpito decorato con i resti dell’Arca dei martiri persiani che doveva custodire i resti dei santi Mario e Marta e dei loro figli Audiface e Abaco martirizzati a Roma. L’Arca era un capolavoro rinascimentale in marmo di Carrara i cui resti oggi sono sparsi per i musei di mezzo mondo, compreso il Louvre.
Il Duomo di Cremona ha una ricchissima decorazione pittorica che le è valsa l’appellativo di  “Cappella Sistina della Pianura Padana”. Nella navata centrale ci sono opere di Boccaccino, Bembo e Melone che rappresentano le storie della vita di Maria e della Passione. La massima espressione pittorica del Duomo si trova nella controfacciata: qui si susseguono la Crocifissione, la Deposizione e la Resurrezione del Pordenone.
Soprattutto la Deposizione, attira gli sguardi per la prospettiva in cui Cristo sembra scivolare dall’affresco verso lo spettatore. Il Battistero di Cremona è alto 34 metri e largo 20.50 metri. Fu costruito dal 1167 con pianta ottagonale (l’ottavo giorno è quello della Creazione e quindi del Battesimo) e una cupola che come innovazione anticipava di due secoli quella del Brunelleschi a Firenze. Nell’interno un bel fonte battesimale, la statua dell’Arcangelo Gabriele e tre altari.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Cattedrale e il Battistero
Il Duomo di Cremona e il Battistero sono aperti tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.
Giorni festivi: dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.
Ingresso: € 10,00. Biglietto unico che consente l’accesso al Museo Verticale del Torrazzo, al Battistero e al Museo Diocesano.
Il Torrazzo di Cremona
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502 faticosi scalini portano sulla vetta del Torrazzo, il campanile del Duomo di Cremona. Ovviamente la vista da qui è magnifica e giustifica pienamente la fatica che si fa per arrivarci. Inoltre, dall’alto dei 112 metri raggiunti, potrete vantarvi di essere saliti sulla torre in muratura più alta del mondo.
Il Torrazzo è il simbolo di Cremona e domina la piazza guardando dall’alto gli altri monumenti della piazza. In realtà è composto da torri di diversa epoca che si sono sovrapposte.
Al quarto piano è incastonato un orologio astronomico di 8,5 metri, due metri più grande del famoso Big Ben di Londra.
L’orologio rappresenta la volta celeste e permette di seguire molti fenomeni astronomici: fasi solari e lunari, è in grado di indicare il moto degli astri, le fasi lunari, eclissi, solstizi ed equinozi.
Nella torre campanaria ci sono 6 campane del 1744 che formano un concerto in la bemolle maggiore. Le campane sono dedicate ai santi, tra i quali Sant’Omobuono, patrono di Cremona. Nella sfera d’oro posta sulla sommità del Torrazzo è conservato un pezzo della Croce di Gesù e altre reliquie.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Torrazzo di Cremona
Orari d’apertura
Dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.40
Chiuso Natale, Pasqua, 15 agosto.
Costo del biglietto
Ingresso: € 10,00. Biglietto unico che consente l’accesso al Museo Verticale del Torrazzo, al Battistero e al Museo Diocesano.
Il Palazzo del Comune e la Loggia dei Militi
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Dal 1206 il potere civile e politico di Cremona si esercita in questo bel palazzo. La facciata in mattoni rossi si contrappone, anche geograficamente, al bianco e rosso del marmo del Duomo.
Il potere della Chiesa e quello Civile uno di fronte all’altro da più di 800 anni. L’interno originario prevedeva un solo grande salone per le riunioni politiche che fu poi diviso fino ad attenere l’attuale struttura: oggi abbiamo la Sala dei Violini, la Sala della Consulta e il Salone dei quadri, sede del Consiglio Comunale.
La Sala dei Violini ospitava il primo nucleo del Museo del Violino (punto 5), oggi spostato in Palazzo Affaitati.
Nel palazzo ci sono due grandi opere del Genovesino, uno dei protagonisti più originali e anche meno conosciuti della pittura del Seicento nel Nord d’Italia: la Moltiplicazione dei pani e dei pesci e l’Ultima cena, due tele di grandissimo formato nel Palazzo dal 1777, dopo che la chiesa di San Francesco a Cremona era stata trasformata in ospedale.
L’altro edificio civile della Piazza è la Loggia dei Militi, che prende il nome dalla funzione: qui si riunivano le Milizie cittadine. Costruito alla fine del 1200 ha un ampio porticato al piano terra e solo piano superiore illuminato da tre finestre ogivali sul lato lungo e una su quello corto. Sotto il porticato c’è il simbolo di Cremona: Ercole, il suo mitico fondatore, che regge lo stemma della città .
Orari di apertura e costo del biglietto per il Palazzo del Comune e la Loggia
Orari di apertura: lunedì – sabato: 9.00 – 18.00. Domenica e festivi: 10.00 – 17.00
Costo del biglietto: gratis
Il Museo del Violino e le botteghe dei liutai
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Cremona e violini sono quasi sinonimi e finalmente questa tradizione che dura da 5 secoli ha trovato un museo degno. Dopo essere stata dispersa in diversi palazzi cittadini oggi a Palazzo dell’Arte c’è il Museo del Violino che permette di scoprire da vicino i violini realizzati da dai grandi Maestri: Amati, Stradivari e Guarneri.
Ma non solo: il Museo ha all’interno la bottega di un liutaio per scoprire come si costruisce uno strumento ad archi ed ascoltare riproduzioni di grandi concerti.
Vale la pena spendere qualche euro in più per sedersi nell’Auditorium progettato dall’ingegnere del suono Yasuhisa Toyota. Una sala da 460 posti in legno, con il palco al centro e il pubblico intorno, dove ogni oggetto è stato disegnato per raggiungere una straordinaria qualità del suono.
Ascoltare qui un’esecuzione dal vivo con uno Stradivari del 1727 è un’esperienza che non si dimentica.
La bottega nel museo è bella ma un po’ “fredda” perché ci si accorge che è ricostruita: nel centro storico, invece, alcune botteghe offrono delle visite guidate a contatto con un vero liutaio che racconta della tradizione, mostra gli strumenti di lavoro e le tecniche di realizzazione. Prezzi a partire da 50 € per una visita guidata di 40 minuti.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo del Violino
Indirizzo:Â Piazza Marconi 5, 200 metri da Piazza del Comune.
Orari di apertura:
Mercoledì, giovedì, venerdì: 11:00 – 17:00
Sabato, domenica e festivi: 10:00 – 18:00
Chiuso: 1 Gennaio, 25 Dicembre.
Costo del biglietto: Euro 12 €
La Chiesa di San Sigismondo
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C’è un capolavoro nascosto fuori dal centro storico di Cremona e basta una passeggiata per scoprirlo: è il Monastero di San Giuseppe in San Sigismondo. Non fatevi ingannare dall’esterno molto semplice, tipico di una chiesa di periferia.
L’interno nasconde uno dei cicli pittorici più belli del Manierismo lombardo. Fu costruita nel 1662 nel luogo dove 20 anni prima Bianca Visconti e Francesco Sforza si sposarono dando vita alla dinastia degli Sforza. In quell’occasione nacque anche il torrone (vedi punto 9). Al posto della piccola cappella nacque questa magnifica chiesa alla cui decorazione prese parte soprattutto Camillo Boccaccino, il più importante pittore cremonese dell’epoca.
L’unica navata è interamente ricoperta di affreschi: si susseguono il Cristo in gloria con i quattro evangelisti nel catino absidale e alle pareti Cristo e l’adultera e la Resurrezione di Lazzaro alle pareti.
Quando morì il Boccaccino le decorazioni furono affidate a Bernardino Campi che realizzò alcune delle opere migliori della chiesa come la Pentecoste con gli apostoli disposti a cerchio intorno al vortice dello Spirito Santo.
Notevoli le decorazioni delle 12 cappelle, le pale d’altare, le cancellate in ferro battuto e ottone, il coro ligneo, la cantoria e l’organo. Nel monastero adiacente alla chiesa vivono le suore di clausura domenicana che durante la messa serale entrano in chiesa per pregare e intonare canti. Quello è l’orari migliore per visitare la chiesa.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Chiesa di San Sigismondo
Indirizzo: La chiesa e il Monastero si trovano vicino all’Ospedale Maggiore
di Cremona. Sono circa 4 km a piedi oppure c’è l’autobus in direzione
Ospedale e Bagnara / Bonemerse.
Orari di apertura:Â dalle 6.45 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.
Il chiostro e il refettorio si visitano solo il 1 maggio di ogni anno.
Costo del biglietto: gratis
Il Museo Civico "Ala Ponzone"
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Cremona ha un piccolo ma meraviglioso museo che merita davvero qualche ora della vostra visita in città : è il Museo Civico “Ala Ponzone” che si trova in Palazzo Affaitati, nobile famiglia cremonese, che di per sé merita una visita.
Il museo raccoglie circa 2.000 opere tra quadri, sculture e strumenti musicali. Gran parte delle persone lo visita per due opere: un San Francesco in meditazione di Caravaggio e un Ortolano dell’Arcimboldo, ma non bisogna fermarsi qui.
La raccolta voluta della famiglia Ponzone, è stata arricchita con le opere provenienti da alcune chiese cremonesi soppresse: quindi lungo il percorso si possono ammirare opere del Boccacino, Campi, Gatti e Melone e alcuni grandi quadri della ex chiesa di San Domenico.
C’è anche una Stanza della musica con gli strumenti a pizzico provenienti dalla collezione Carlo Alberto Carutti. Da non perdere una visita alla recente sala del Platina, con Armadio del Duomo di Cremona realizzato in intarsio nel ‘500 dal Platina.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo Civico
Indirizzo: via Ugolani Dati, 4, 600 metri dal Duomo.
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 17. Festivi: 10 – 17
chiusura: lunedì (con eccezione del lunedì di Pasqua), 1 gennaio, 25-26 dicembre
Costo del biglietto: intero 7 €. Ridotto 5 €
Sperlari e le botteghe storiche
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Nel tempo in cui proliferano centri commerciali sempre più grandi, dovrebbe far parte di ogni viaggio in Italia la ricerca delle botteghe storiche. Cremona da questo punto di vista non delude: diverse botteghe hanno resistito ai cambiamenti del tempo e sono rimaste uguali al giorno della loro apertura. Prima di tutto Sperlari, alle spalle del Torrazzo in Via Solferino.
Da questa piccola bottega ricolma di torroni, cioccolato, confetture e mostarde è iniziata la storia di uno dei marchi più noti d’Italia.
Se volete provare un altro torrone artigianale, l’indirizzo giusto è Vergari, famoso in tutto il mondo per il tipico torrone cremonese.
Sempre in tema di dolci bastano pochi passi per arrivare alla Pasticceria Lanfranchi, fondata a fine Ottocento: solo qui si può assaggiare il Pan di Cremona e un’infinità di altre ghiottonerie.
Da non perdere la Pasticceria Duomo, nell’omonima piazza e la Pasticceria Ebbli in Via Cavallotti, ancora con mobili Liberty di fine ‘800. Siamo a Cremona, città del violino, quindi abbondano le botteghe di liuteria in cui scoprire come si costruisce un violino o altri strumenti a corda e archi.
Distribuite per il centro storico ce ne sono circa 150 e molte offrono un percorso guidato con un costo di circa 50 euro a persona per una visita da 40 minuti.
Cosa mangiare a Cremona
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Cremona è una terra ricca di acqua e pianura, dove da secoli allevamenti e coltivazioni danno prodotti eccezionali, alla base della cucina. Siamo al confine tra Lombardia ed Emilia e la cucina incarna il meglio delle due gastronomia.
Partiamo quindi dai salumi, tra cui spiccano il Salame IGP, quello all’aglio e il cotechino cremonese vaniglia (la vaniglia non c’entra niente!). Il primo piatto classico sono i marubini, tortelli cotti nel brodo di tre tipi diversi di carne: vitello, manzo e pollo con la variante del salame fresco da pentola. Sempre tra i primi trionfano i tortelli con la zucca, che qui hanno quella nota agrodolce dovuta alla presenza cospicua degli amaretti. Piatto unico invernale, goloso e grassoso e il Gran Bollito cremonese in cui i tagli di carne per il brodo diventano cinque. Con i bolliti ci va la famosa mostarda di Cremona, frutta candita con aggiunta di senape.
Tra i formaggi abbiamo il Grana, il Provolone, gli stracchini e il Pannerone. Il dolce tipico della città lombarda è il Torrone. Pare che sia nato per festeggiare il matrimonio tra Bianca Visconti e Francesco Sforza nella chiesetta di San Sigismondo (1642) e da allora ha fatto il giro del mondo. Si mangia da Vergari e Sperlari, due botteghe storiche (vedi punto 8). Il torrone è protagonista di una grande festa a ottobre.
Se passate da Cremona durante la vendemmia non perdetevi una fetta di Torta Bertolina fatta con uva fragolina. Sempre tipica è la Sbrizulusa, strettissima parente della più famosa Sbrisolona della Vicina Mantova.
I dintorni di Cremona
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Se vi resta ancora un po’ di tempo per girare, vi proponiamo qualche meta d’arte non troppo lontana da Cremona: per restare in Lombardia, prima di tutto Mantova, distante solo 1 ora così come Parma per chi vuole sconfinare in Emilia.
A 30 km c’è Crema con la sua magnifica Basilica ottogonale di Santa Maria della Croce e non molto distante il borgo di Soncino, uno dei più belli d’Italia. Qui si visita la Rocca Sforzesca, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Museo della seta e quello della Stampa. Non sono lontani anche il borgo di Pizzighettone con le case matte e la coloratissima chiesa di San Pietro e il borgo di Castelponzone con le tipiche case gialle e basse.
Hotel a Cremona
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