La tradizione letteraria irlandese è una delle più importanti al mondo. “L’isola di smeraldo” è la patria di scrittori di fama internazionale, drammaturghi, poeti e novellieri. A Dublino sono nati James Joyce, Oscar Wilde, Jonathan Swift, Samuel Beckett, al Trinity College ha studiato Bram Stoker, mentre William Butler Yeats e Seamus Haeney hanno trascorso parte della loro vita nella capitale irlandese.
In una città d’eccellenza letteraria come Dublino, orgogliosa dei suoi figli illustri e della loro arte, non potevano di certo mancare importanti punti di riferimento culturale grazie ai quali viene celebrata la storia letteraria irlandese e si offre a tutti la possibilità di conoscerne l’immenso patrimonio.
Un viaggio nella storia letteraria del Paese attraverso documenti, fotografie, manoscritti originali e tanto altro.
Nel 1991, al n. 18 di Parnell Square, nei pressi di O’Connell Street, è stato inaugurato il Dublin Writers Museum, un piccolo museo dedicato alle più importanti celebrità letterarie irlandesi scomparse, legate alla città di Dublino.
Attraverso oggetti personali, documenti, fotografie, manoscritti, edizioni originali, il centro museale racconta la storia e le opere di autori di fama internazionale come Joyce e Swift, e dei premi Nobel Shaw, Beckett, Yeats, Haeney. Un percorso interessante che, articolato in due sale, testimonia e ripercorre la ricca tradizione letteraria irlandese degli ultimi trecento anni grazie ai suoi maggiori interpreti.
La prima sala riguarda la letteratura dal XVII al XIX secolo, la seconda, invece, quella del XX secolo. Non mancano poi curiosità e sorprese sulla vita dei “giganti” della letteratura. L’esposizione comprende, infatti, la macchina da scrivere di Behan, che pare abbia lanciato fuori dalla finestra di un pub in un momento di rabbia, il pianoforte di Joyce, il telefono nero in bachelite di Beckett (con un pulsante nero per escludere le chiamate in arrivo), una copia della prima edizione del Dracula (1897) di Stoker, due esemplari di Ulisse pubblicati a nel 1930.
Il Museo degli Scrittori ha trovato ospitalità in una magnifica residenza georgiana restaurata, appartenuta al magnate produttore di whiskey George Jameson (come ricorda il monogramma sulle vetrate), che da sola vale la visita. Ammirevole la Galleria degli Scrittori, al piano superiore, dove si alternano busti e ritratti dei più grandi interpreti della letteratura irlandese, ornata da colonne e fregi dorati, pregevoli stucchi di Michael Stapleton, e delicati dipinti sui pannelli delle porte, opera di Gibson. Il museo ospita mostre, letture e teatro all’ora di pranzo. Sono presenti, inoltre, un bookshop e un caffè dove tra un cimelio e l’altro, potrete concedervi una piccola pausa.