Il parco delle Cascine di Firenze nasce come terreno per le battute di caccia di Alessandro e Cosimo I de’ Medici, nel 1563. L’area verde è delimitata per tre lati dall’acqua, con Arno, Mugnone e Macinante che assieme Piazza Vittorio Veneto, ne stabiliscono il perimetro. I Medici furono particolarmente attenti alla manutenzione e all’innovazione del parco delle Cascine. Furono installate piantagioni e colture selezionate con cure dalla nobile famiglia, tenendo conto, oltre alla funzione puramente estetica della vegetazione, degli esperimenti e delle ricerche che essi stessi conducevano sulla flora.  Il parco divenne ben presto un luogo per lo svago, non solo per la nobiltà , che in occasioni speciali, ne permetteva l’accesso anche al popolo fiorentino. La funzione “pubblica” del parco andò accrescendosi sempre più in seguito al passaggio della proprietà dai Medici alla famiglia Lorena.
Le Cascine diventa più bello
Le costruzioni più importanti presenti all’interno del parco delle Cascine sono state realizzate alla fine del settecento dall’architetto e botanico Giuseppe Manetti. Le nuove strutture costruite dall’architetto avevano la funzione di abbellire e sottolineare le scelte stilistiche della Signoria. Fu così che vennero costruiti l’abbeveratoio del Quercione, anche detta fontana delle boccacce, la piramide per il deposito del ghiaccio, e la Palazzina Reale in cui oggi è ospitata la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Firenze. La parte ovest del parco presenta due costruzioni originariamente create per accogliere gli uccelli che facevano parte dell’arredo, chiamate fagianiere, e oggi conosciute come pavoniere. La loro forma, che ricorda i tempi neoclassici, testimonia ancora una volta il gusto e la grande attenzione con cui sono stati curati i particolari all’interno del parco delle Cascine. La definitiva apertura al pubblico avvenne per volontà di Elisa Baciocchi all’inizio dell’Ottocento, dopo la realizzazione di diversi interventi di manutenzione, resi necessari in seguito agli effetti del tempo. Poco dopo, precisamente nel 1869, il parco fu ceduto al Comune di Firenze che, dopo averlo affidato a Felice Francolini per le ultime ristrutturazioni, lo aprì al pubblico definitivamente, adibendolo a luogo di svago e raccolta per diverse manifestazioni.
Le Cascine oggi
Il Comune di Firenze ha provveduto a prendersi cura del parco delle Cascine, ma nonostante ciò il luogo è divenuto, nelle ore notturne, una zona frequentata dalle prostitute. Il grande via vai generato soprattutto nei mesi estivi per le numerose manifestazioni organizzate in questi spazi, fa si che il luogo sia sempre molto frequentato e quindi, poco rischioso. Il parco è molto frequentato da podisti, ciclisti e cittadini che decidono di trascorrere qualche ora immersi nel verde. Nel 2003, proprio per confermare la volontà del Comune di Firenze a valorizzare il parco delle Cascine, è stato inaugurato il “Velodromo delle Cascine” dedicato all’indimenticato antagonista di Coppi, Gino Bartali. L’impianto è stato realizzato restaurando una costruzione del 1870, che ha poi subito interventi nel 1894, nel 1922, fino all’ultimo intervento che lo ha reso funzionale, nel 1947.