Secondo una leggenda e l’opinione degli abitanti, Foligno è “centru de lu munnu“, cioè il centro del mondo, perché si trova al centro dell’Italia, che si trova al centro del Mediterraneo e così via…
Per la precisione, questo centro si identificava nel punto in cui poggiava un birillo di un biliardo dell’ormai chiuso Gran Caffè Sassovivo in Corso Cavour 60.
Oggi in quei locali c’è un negozio che vende detersivi ma un cristallo incastonato nel pavimento ricorda il punto esatto. Ovviamente l’idea di Foligno come centro del mondo potrebbe essere smentita dalla geografia e ha anche portato a diverse litigate con Rieti, che pure si definisce “centro del mondo”.
Ma a noi non interessa la disputa, quanto capire due cose: prima, l’amore che gli abitanti di Foligno hanno per la loro città; seconda, il fatto che Foligno, spesso fuori dai percorsi turistici più affollati, sia centro invece dell’Umbria sia in senso geografico che artistico-culturale.
Una bella cittadina, diversa dai piccoli borghi umbri ma ugualmente ricca di cose da vedere. Si parte sempre da Piazza della Repubblica con Palazzo Trinci, tripudio di musei e affreschi, il Palazzo Comunale e quello del Podestà.
Soprattutto sulla piazza domina il Duomo, centro religioso purtroppo inagibile dopo il terremoto del 2016. Si continua con i due oratori (Crocefisso e Nunziatella), due “cappelle Sistine” umbre ricche di decorazioni e la chiesa di Santa Maria Infraportas.
Medioevo, Rinascimento e arte contemporanea convivono in tutta la città, in special modo nella ex chiesa della Santissima Trinità di Foligno dove c’è una delle opere d’arte contemporanea più discusse degli ultimi decenni: è la “Calamita cosmica, un enorme scheletro che merita certamente una visita.
In questa pagina vi consigliamo le 10 cose da fare e vedere assolutamente a Foligno durante un week end o una vacanza. Se vi resta ancora qualche giorno, lasciate le meraviglie del centro storico di Foligno nei dintorni c’è l’Abbazia di Sassovivo e alcuni dei borghi più belli dell’Umbria: Montefalco, Assisi, Bevagna, Rasiglia e molto altro!
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Piazza della Repubblica
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Il primo posto in cui dirigersi, per immergersi da subito nelle atmosfere medievali di Foligno è senz’altro Piazza Grande, oggi denominata Piazza della Repubblica.
Qui un monumento ci ricorda che questo è il luogo dove san San Francesco si spogliò dei suoi beni e mise in vendita il cavallo e le merci per risanare la Chiesa di San Damiano che si trovava ad Assisi.
Nella piazza sono concentrati gli edifici di maggiore importanza di Foligno: il Duomo (punto 2), il Palazzo Comunale, il Palazzo dei Podestà e Palazzo Trinci (punto 3).
Il Palazzo del Podestà
Del Palazzo Comunale molti ricorderanno il crollo in diretta televisiva della torre durante i giorni del terremoto del 1997.
Il palazzo è duecentesco, ma venne completamente ricostruito tra il 1546 e il 1642. Danneggiato dal terremoto del 1832 fu realizzata la facciata in stile neoclassico tra il 1835 e il 1838.
Il Palazzo del Podestà, dimora delle riunioni popolari al tempo dei Comuni, unito a quello Orsini, che ospita un bel Museo della Stampa luogo storico imperdibile.
Qui, Johannes Numeister, allievo di Gutenberg stampò nel 1472, la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri. Sotto un vetro vicino al palazzo del Podestà si vede il pozzo “dei miracoli”, costruito nel medioevo.
Il Duomo di Foligno
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Il Duomo di Foligno, dedicato al patrono Feliciano, è uno degli esempi più significativi di romanico umbro con il suo ricco portale scolpito dai maestri Rodolfo e Binello.
Il Duomo fu costruito nel 1113 e nel 1201 iniziarono i primi lavori di ingrandimento della struttura con l’aggiunta di una facciata secondaria, mentre nei secoli XVI e XVII si realizzarono altri restauri che cambiarono completamente la costruzione originaria. Dell’autentica facciata a fasce bianche e rosse non resta molto.
L’interno del Duomo di Foligno
L’interno è stato realizzato da Giuseppe Piermarini secondo il disegno di Luigi Vanvitelli e ha la sua massima espressione nel baldacchino bronzeo innalzato sopra l’altare maggiore.
La chiesa si erge sull’area dove fu martirizzato nel 251 d. C. san Feliciano, evangelizzatore della città . La leggenda dice che, dopo essere stato torturato a lungo, Feliciano venne legato ad una biga e trascinato dai cavalli in corsa, finché poi esausto, morì.
Nell’estate del 1985 sono stati riscoperti nella sacrestia della cattedrale due busti ritratto in marmo che ritraggono Bartolomeo e Diana Roscioli, attribuiti a Gian Lorenzo Bernini.
Purtroppo bisogna rassegnarsi ad ammirarla da fuori: restaurata a seguito del terremoto del 1997, è stata dichiarata inagibile dopo il terremoto del 2016.
Palazzo Trinci
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Palazzo Trinci è la meta imperdibile di chiunque visiti Foligno anche per poche ore.
Questo importante palazzo situato nel cuore della città, a piazza della Repubblica, fu edificato tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo per desiderio di Ugolino Trincio grazie alla ristrutturazione di edifici medievali già esistenti.
Fu la dimora della signoria dei Trinci che governò la città dal 1305 al 1539.
Con la fine della loro supremazia e l’annessione di Foligno allo stato della Chiesa, il palazzo divenne la sede dei governatori pontifici fino all’Unità d’Italia, in seguito alla quale fu destinato ad uffici.
Il Museo della Città di Foligno
Il palazzo è attualmente la sede del Museo della città ed è tutto da scoprire. Al primo piano si trova una bellissima scala gotica, un tempo a cielo aperto, completamente abbellita da motivi geometrici.
Al secondo piano vi è un grande vestibolo, la sala Sisto IV, ornata di affreschi e motivi decorativi, coperta da un soffitto ligneo con al centro lo stemma del pontefice.
In fondo alla sala vi è la cappella affrescata da Ottaviano Nelli con “Storie della vita della Vergine“.
Le sale di Palazzo Trinci
Nella loggia affianco vi sono le Storie della fondazione di Roma e quella di Foligno. Dalla loggia si accede nella sala delle Arti Liberali e dei Pianeti, dove sono raffigurate le Arti del trivio e del quadrivio, la filosofia e i Sette pianeti, cui sono legate le Età dell’uomo e le Ore del giorno.
Queste figure si riferiscono all’articolato concetto allegorico secondo cui la vita si frammenta in sette periodi, ciascuno dei quali è influenzato da un pianeta. Anche il corridoio-cavalcavia che congiunge il palazzo con il duomo illustra il tema delle Età dell’uomo.
La parete posta di fronte è invece abbellita con gli Eroi dell’Antichità e i Prodi della tradizione medievale. La sala dei Giganti, cui si accede tramite un ambiente che si trova accanto alla sala delle Arti Liberali e dei Pianeti, è affrescata con enormi figure di Eroi della storia di Roma, da Romolo a Traiano, vestiti secondo le usanze della moda rinascimentale.
I Musei e la Pinacoteca di Palazzo Trinci
Al di sotto delle figure sono visibili i rispettivi nomi e versetti latini dell’umanista Francesco da Fiano. Oggi il Palazzo ospita diversi musei: Pinacoteca civica, Sala Giuseppe Piermarini, Museo archeologico, Museo dell’Istituzione Comunale, Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi.
Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo Trinci
Orari d’apertura: dal martedì alla domenica 10,00 – 13,00 / 15,00-19,00.
Chiuso: lunedì e 25 dicembre.
Costo del biglietto: 10 € incluse eventuali mostre e l’ingresso al Museo della Stampa.
14 € ingresso a eventuali mostre, Museo della Stampa, oratori cittadini e MAC.
Come arrivare: in centro, in Piazza della Repubblica.
Chiesa di Santa Maria Infraportas
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In Piazza San Domenico si trova una delle chiese più antiche della città e uno degli esempi più importanti di architettura romanica del territorio folignate. Si chiama così perché nel 1300, con l’allargamento delle mura di Foligno, si trovò tra le vecchie e nuove mura “infra portas“, appunto.
Santa Maria Infraportas, anche se ampiamente rimaneggiata, è ancora ricca di decorazioni votive di grande interesse: nella navata sinistra sul primo pilastro vi è una Madonna del Latte di Giovanni di Corraduccio, mentre sulla parete vi è una Madonna con Bambino e San Giovanni Evangelista su un fondo dipinto con un arazzo sorretto da Angeli, di Ugolino di Gisberto.
La navata di destra esibisce nelle nicchie immagini di Crocifissioni: sotto il primo arco vi è un Cristo portacroce di Niccolò Alunno, sul secondo pilastro Santa Lucia e Sant’Amico di Mezzastris e sotto il secondo arco un San Pietro martire di Niccolò Alunno.
Orari di apertura e costo del biglietto per Santa Maria Infraportas
Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 18
Costo del biglietto: gratis.
L'Oratorio della Nunziatella
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A pochi metri dal Duomo un piccolo edificio nasconde uno dei luoghi di devozione e d’arte più belli di Foligno. L’Oratorio della Nunziatella occupa lo spazio di quella che in realtà fino al 1489 era la casa di un ricco commerciante, Nicolò di Giacomo.
Un affresco raffigurante l’Annunciazione iniziò a lacrimare e dispensare miracoli, trasformando la casa in luogo di pellegrinaggio e portando alla costruzione di un edificio dedicato alla “Vergine Annunziata”.
Quell’immagine miracolosa è ancora visibile sull’altare della Nunziatella in un’edicola lignea finemente intagliata e dorata.
L’affresco del Perugino
L’altro motivo che spinge molte persone a visitare questo oratorio è la presenza di un affresco del Perugino, dipinto tra il 1497 ed il 1507, che raffigura il Battesimo di Gesù.
Pregevole anche l’affresco della Sagrestia, un “Compianto sul Cristo Morto” nei secoli attribuito a Raffaello, Mantegna e Lorenzo Lotto
Orari di apertura e costo del biglietto per l’Oratorio della Nunziatella
Orari d’apertura: dal 1 novembre al 31 Marzo la 2° la 3° e la 4° domenica del mese e festivi 10,00/13,00 – 16,00/19,00. Dal 1 aprile al 30 ottobre il sabato e la domenica 10,00/13,00 – 16,00/19,00. Solo visite guidate con partenze da Palazzo Trinci ore 10.15, 11.15, 12.15, 16.15, 17.15, 18.15
Costo del biglietto: 2,50 €. Incluso nel biglietto cumulativo per Palazzo Trinci.
Come arrivare: in centro, Via dell’Annunziata.
La Calamita Cosmica
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Nell’ex chiesa della Santissima Trinità di Foligno c’è una delle opere d’arte contemporanea più discusse degli ultimi decenni: è la “Calamita cosmica“, di De Domenicis artista di Ancona scomparso a soli 51 anni nel 1998.
Un enorme scheletro di 24 metri di lunghezza per 4 di larghezza. Una riproduzione perfetta, in 50 pezzi, del corpo umano con l’unica “anomalia” di un becco d’uccello al posto del naso.
L’artista realizzò questa monumentale opera in gran segreto nel 1988 e la espose prima a Grenoble, poi a Capodimonte a Napoli, a Parigi, a Milano, al Forte di Belvedere di Firenze fino ad essere acquistata dalla Cassa di Risparmio di Foligno per essere collocata nella chiesa. Ma cosa rappresenta l’opera?
La spiegazione viene del nome viene dall’asta dorata che parte dall’indice della mano destra e va verso l’alto: secondo l’artista è la connessione della vita reale con quella spirituale, la morte e la vita, cielo e la terra, mortalità e l’immortalità.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Calamita cosmica
Orari d’apertura: Venerdì: dalle 16:00 alle 19:00.
Sabato e Domenica: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00
Costo del biglietto: 6 € incluso ingresso al Centro Italiano di Arte Contemporanea.
Come arrivare: chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, via Garibaldi 153/a
Oratorio del Crocifisso
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Il modestissimo ingresso dell’Oratorio del Crocifisso non rende giustizia a questo gioiello del Barocco e alla ricchezza delle sue sgargianti decorazioni. Fu costruito a partire dal 1500 dalla Confraternita del Crocifisso, associazione benefica che aiutavi i poveri, i carcerati, le ragazze senza dote, gli orfani e i condannati a morte.
Ne facevano parte soprattutto nobili e ricchi borghesi ed ha continuato la sua attività fino al 2002. I soldi elargiti nel corso dei secoli hanno contribuito ad un abbellimento costante dell’oratorio e anche alla stratificazione degli stili architettonici.
Nella costruzione sono chiaramente visibili le tre fasi della costruzione: il soffitto a cassettoni del 1500 la cupola della parte centrale del 1600 e la parte sopra l’altare del 1700. In questa fase si realizzarono gran parte delle decorazioni e questo spiega il tripudio del Barocco nella “Cappella Sistina” di Foligno.
Orari di apertura e costo del biglietto per l’Oratorio del Crocifisso
Orari ingresso: sabato e domenica 10 – 13 / 16 -19.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: largo Federico Frezzi
Abbazia di Sassovivo
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Questa abbazia si trovo solo pochi chilometri fuori Foligno: arroccata alle pendici del Monte Aguzzo, si innalza temeraria sul cupo bosco di lecci che veste i fianchi dei monti limitrofi.
La struttura è una delle più antiche testimonianze della presenza benedettina nella Valle Spoletina e rappresenta uno dei rarissimi esempi di scultura e architettura romanica di un chiostro a monte.
Il primo edificio di questo complesso fu edificato nel 1082 dall’eremita Mainardo e agli inizi del 1200 fu ingrandito dall’abate Niccolò.
Il Chiostro dell’Abbazia di Sassovivo
Sulle pareti del chiostro ci sono impronte di intonaco dipinto che fanno ipotizzare lo sviluppo di una decorazione su tutta la superficie; in particolare nella parte nord potrete apprezzare una lunetta affrescata che ritrae l’immagine della Vergine in trono con il bambino in braccio.
Il Monastero
Dal chiostro potrete accedere al Monastero ed al vasto refettorio con la parete di fondo ornata con un affresco del 1595 raffigurante l’Ultima cena. All’inizio del Quattrocento iniziò il periodo di declino dell’Abbazia finché non fu soppressa nel 1814 e nel 1834 furono ceduti ai vescovi di Foligno i diritti del complesso dai monaci.
Nel 1979 presero possesso della struttura i Piccoli Fratelli e le Piccole Sorelle della Comunità Jesus Caritas.
Orari di apertura e costo del biglietto per l’Abbazia di Sassovivo
Orari Museo: l’Abbazia è aperta dall’alba al tramonto.
Biglietto: gratis.
Come arrivare: autobus E402 o E4019 dalla stazione di Foligno.
Rasiglia
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Ci vogliono solo un paio di ore per visitare il borgo di Rasiglia una frazione di montagna a pochi chilometri da Foligno.
Ma la sensazione che il villaggio lascia al visitatore resta impressa per sempre. Rasiglia è conosciuta come la “Piccola Venezia dell’Umbria” o “Borgo dei ruscelli” perché tutto è costruito intorno all’acqua della sorgente di Capovena.
Anche se l’acqua oggi è un’attrazione turistica, per secoli è stata l’unica risorsa di questo territorio che ha saputo sfruttarla per far funzionare mulini e opifici.
Purtroppo, dopo il boom turistico degli ultimi anni, Rasiglia condivide con Venezia anche il sovraffollamento, soprattutto in primavera e nei fine settimana.
Qui, fino a poco tempo fa, era difficile veder passare qualche auto. Ora, invece, spesso c’è traffico e il comune ha dovuto creare nuovi parcheggi.
Ma questo non devo scoraggiare la visita: basta non recarsi durante i ponti primaverili o autunnali e nei fine settimana per ritrovare intatto tutto il fascino di questo borgo.
Scopri RasigliaI dintorni di Foligno
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Foligno si trova al centro di una fitta rete di borghi umbri che meritano tutti una visita. Quindi, se vi resta un po’ di tempo, ecco alcune mete imperdibili a pochi chilometri: partiamo da Bevagna e Montefalco, borghi meravigliosi patria della tela il primo e del vino Sagrantino il secondo.
Stessa distanza per Spello, borgo in salita ricco di opere del Perugino e del Pinturicchio e un po’ più in là Assisi, città di San Francesco. Se vi piacciono le aree verdi e i corsi d’acqua, nei dintorni ci sono due mete incredibili: le Fonti del Clitunno e Rasiglia, la “Venezia umbra“, un borgo interamente costruito intorno ai canali di un fiume. Ovviamente siamo in provincia di Perugia e la distanza maggiore non dovrebbe scoraggiare un giro nella più importante città umbra.
Cosa mangiare a Foligno
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La cucina di Foligno è legata alla tradizione gastronomica umbra, per questo è semplice, genuina e di qualità. Paste fresche, sughi di carne, salumi, formaggi, olio eccellente e vino buono sono i veri protagonisti delle tavole. Tra i primi piatti sono protagonisti gli stringozzi e gli umbrichelli, tipi di pasta fatta a mano molto doppia che si accompagna a sughi di maiale o cacciagione (lepre, cervo).
Tipica di Foligno è la pasta al Rancetto (sugo di pomodoro, pancetta, pecorino e maggiorana.) e alla norcina (panna e salsicci). Quando è stagione, il tartufo è uno dei condimenti che si ritrova spesso in primi e secondi.
Non manca mai dalle tavole la “torta al testo” (una schiacciata di farina, acqua e olio d’oliva).
Qui siamo in provincia di Perugia, quindi nei menu dei ristoranti troviamo le ricette tipiche della provincia: la “faraona alla leccarda“ (condita con una salsa a base di fegatini di pollo, odori e vino bianco); la parmigiana di gobbi: un piatto a base di cardi, mozzarella, sugo di carne e parmigiano.
Per completare il pranzo, i dolci: le pinoccate, a base di pinoli, e il torcolo, una ciambella con uvetta e canditi, sono quelli più famosi. Foligno ha anche un suo dolce tipico: è la Rocciata, una specie di strudel fatto con mele, uva e pinoli a cui è dedicata una festa a fine anno.
Per i vini, obbligatorio assaggiare le due DOC di Montefalco: il Sagrantino e il Rosso di Montefalco.
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