Il Lago Maggiore detto anche Verbano, tocca due nazioni (Italia e Svizzera), due regioni (Piemonte e Lombardia) e tre province (Verbania, Novara e Varese). Già questo dovrebbe far capire la vastità di questo lago e anche la varietà di paesaggi che si possono incontrare.
Questo nostro itinerario sul Lago Maggiore parte da Arona sulla sponda piemontese, si incunea in territorio svizzero ad Ascona e Locarno per poi tornare indietro sulla sponda Lombarda fino alla Rocca di Angera. Lungo il percorso si incontrano borghi pittoreschi (Stresa, Cannobio, Cannero) isole piccole ma splendidamente tenute (Isole Borromee e di Cannobio), con palazzi sontuosi e giardini meravigliosi.
È un itinerario impegnativo, che a seconda del tempo a disposizione e della voglia di viaggiare può durare 3 giorni o un mese! Ci si può muovere in auto o con la Navigazione del Lago che ha fermate in tutti i luoghi più importanti del Verbano.
In questa pagina vi consigliamo gli 11 luoghi imperdibili del Lago Maggiore, anche se ovviamente ce ne sono molti altri che meriterebbero una visita!
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Arona sul Lago Maggiore
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Il luogo migliore per iniziare a godere dei panorami del Lago Maggiore sono gli occhi del “San Carlone” ad Arona. Per chi non lo conoscesse, il “Sancarlone” è una statua alta 23 metri dedicata a San Carlo Borromeo e si trova sul Monte Sacro di Arona. Fino alla costruzione della Statua della Libertà di New York è stata la statua visitabile più grande del mondo. Fu costruita per onorare San Carlo Borromeo nato il 2 ottobre 1538 proprio nella rocca di Arona, diventato nel 1565 arcivescovo di Milano e ricordato per l’aiuto fornito ai milanesi durante la peste.
La salita nella statua è ripida e un po’ complicata per anziani e bambini ma ne vale la pena!
Sempre nella parte alta c’è la Rocca di Arona, di cui restano solo rovine dopo la distruzione voluta da Napoleone.
Del centro storico di Arona si ammira soprattutto il Lungolago che costeggia i vicoletti ricchi di negozi, ristoranti e bar soprattutto nella zona intorno alla centrale Piazza del Popolo con affaccio sullo scenografico vecchio porto commerciale.
Nella piazza c’è l’antico Broletto e la Chiesa di Loreto, anche se le due chiese più importanti di Arona si trovano intorno a Piazza San Graziano.
Sulle scale della piazzetta, infatti, si affaccia la Chiesa dei Santi Martiri, o di San Graziano, romanica ma con facciata barocca e un interno goticheggiante.
La chiesa conserva sopra l’altare maggiore un capolavoro del 1400 di scuola leonardesca: la pala raffigurante la Madonna in trono fra angeli e santi, opera giovanile di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Sono presenti anche un San Carlo di Palma il Giovane e opere di artisti della scuola del Veronese.
Nella piazza ci sono anche due piccoli ma interessanti musei: il Museo mineralogico e il Museo archeologico (aperti sabato e domenica pomeriggio. A soli 100 metri c’è la Cappella Ossario Beolchi, gioiello dell’arte barocca e accanto la Collegiata di Santa Maria Nascente, la chiesa più importante di Arona con il polittico di Gaudenzio Ferrari (1511), raffigurante l’Adorazione del Bambino con il Padre Eterno e santi.
Stresa sul Lago Maggiore
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Lasciata Arona in direzione nord si incontra Stresa, altro gioiello del Lago Maggiore. La posizione panoramica, la ricchezza di ville e giardini, le Isole Borromee (vedi punto 3) e le tante manifestazioni hanno reso Stresa una delle destinazioni più eleganti ed esclusive del Lago Maggiore.
Come per Arona, il borgo si stende sul Lungolago con il paesaggio che varia soprattutto grazie alle tre isole che vivacizzano il panorama durante le stagioni. Oltre alle isole, i due luoghi più interessanti di Stresa sono il Parco Pallavicino e Villa Ducale.
La prima, che si trova sul lungolago, è la più antica villa di Stresa. Fu costruita dalla famiglia Bolongaro intorno al 1770 ma è famosa perché dal 1850 al 1855 fu la casa dell’abate e filosofo Antonio Rosmini, il maggior pensatore italiano dell’800 che qui ospitava gli intellettuali dell’epoca, tra cui Alessandro Manzoni.
Nel 1857 la Villa fu la residenza da Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova (da qui il nome di Villa Ducale), la cui figlia Margherita fu poi regina d’Italia.
Di questo periodo resta, a Stresa, un dolce tipico di nome “Margheritina”. Si possono visitare il Museo storico di Antonio Rosmini, la camera dell’abate e il parco.
L’altra grande villa di Stresa è Parco Pallavicino, dimore del 1855, un luogo straordinariamente esotico nel cuore del Lago Maggiore. Nei 50 ettari del parco crescono rigogliose piante da tutto il mondo, perfettamente curate e abitano centinaia di specie di animali in libertà.
È uno zoo speciale, perché ospita animali nati in cattività, che hanno avuto traumi e incidenti e che non possono tornare nel loro ambiente selvatico. Animali tranquilli che interagiscono con gli ospiti e rendono Parco Pallavicino ideale soprattutto per i bambini nelle calde giornate estive.
Per chi ama l’Adrenalina, a Stresa c’è Alpyland, delle montagne russe davvero speciali! Con uno slittino a 2 posti si scende dalla vetta del Mottarone lungo una pista su rotaia lunga 1.200 metri con vista a 360° sulle Alpi e il paesaggio intorno.
Orari di apertura e costo del biglietto per Villa Ducale
Orari d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 9-12,00; 15-18,00.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: Corso Umberto I nel centro di Stresa.
Orari di apertura e costo del biglietto per Parco Pallavicino
Orari d’apertura: dal 18 marzo al 14 aprile: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso), chiusura parco ore 18.30;
Dal 15 aprile al 30 settembre: tutti i giorni dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso), chiusura parco ore 18.30;
Dall’1 al 29 ottobre: tutti i giorni dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso), chiusura parco ore 18;
Dal 30 ottobre al 1° novembre: tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 (ultimo ingresso), chiusura parco ore 17.30.
Costo del biglietto: 13 € adulti, 8 € ragazzi.
Come arrivare: Piazza Marconi, appena fuori dal centro.
Isola Bella
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A vederla così sembra impossibile che Isola Bella sul Lago Maggiore sia stata fino al 1400 un semplice scoglio abitato da pochi pescatori con solo qualche casa, due chiese e gli orti. Infatti, ci sono voluti circa 400 anni per trasformarla nel paradiso così come appare oggi al viaggiatore che arriva in barca da Stresa.
La trasformazione iniziò nel 1501 con i Borromeo, già proprietari dell’Isola Madre (vedi punto 4), che iniziarono la costruzione del Palazzo e del giardino. I lavori hanno attraversato tutti i secoli, concludendosi nel 1948 con Vitaliano IX che fece costruire il Salone Nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo.
La costruzione principale dell’isola è Palazzo Borromeo, trionfo del barocco italiano con le magnifiche Sala del Trono, Sala delle Regine, il Salone degli Arazzi e le Grotte. Cuore del palazzo è la Galleria Berthier, 20 sale e 130 quadri con capolavori (e alcune copie) di opere di Raffaello, Correggio, Tiziano, Guido Reni.
Isola Bella ha anche uno straordinario giardino barocco all’italiana costruito dal 1631 al 1671. Dieci terrazze colorano l’isola cambiando durante le stagioni e trovando la loro massima espressione nel Parterre delle azalee e nel Giardino d’Amore.
A coronare il tutto c’è il Teatro Massimo con statue, obelischi e fontane e sulla cui cima svetta la statua dell’Unicorno, simbolo della famiglia Borromeo. L’isola è un piccolo mondo con alloggi, ristorante, bistrot e anche qualche negozietto per lo shopping!
Orari di apertura e costo del biglietto per Isola Bella
Orari di apertura: l’accesso all’isola è consentito da metà marzo a inizio novembre dalle 10 alle 18.30.
Costo del biglietto: 20 €. Biglietto combinato con Isola Madre 28 €
Come arrivare: con il traghetto da Stresa e dalle altre località del Lago Maggiore. Costo 3,90 €.
Isola Madre
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Già nell’846 sull’Isola Madre, allora chiamata “San Vittore”, c’erano poche case, una chiesetta e alcune piante d’ulivo per produrre l’olio da usare durante le messe. Da sempre proprietà della chiesa, nel 1501 passa ai Borromeo dando il via ai lavori che la trasformeranno rendendola come la vediamo noi oggi.
È la più grande delle isole del Lago Maggiore e merita una visita per il Palazzo Borromeo, ma soprattutto per i sontuosi giardini. Lo scrittore francese Gustave Flaubert ha detto che i giardini di Isola Madre la rendono il “luogo più voluttuoso visto al mondo”.
Magnolie, bambù, fiori di loto e ninfee, camelie, banani, rododendri e piante da tutto il mondo convivono con gli agrumi, i glicini e altre piante mediterranee.
Da non perdere un “omaggio” al grande Cipresso del Cashmir, arrivato nel 1862 come seme e cresciuto in 150 anni anche se danneggiato dalla tromba d’aria del 2006. Protagonisti del paesaggio e delle foto anche fagiani argentati e dorati e pavoni bianchi che passeggiano liberamente nei prati.
Il Palazzo Borromeo raccoglie gli arredi provenienti da varie dimore della famiglia in Lombardia. Da non perdere il Salotto Veneziano, un raffinato gioco visivo in cui sembra di stare sotto un pergolato retto da colonne. Una curiosità del palazzo è il teatro delle marionette, un viaggio nel mondo del divertimento di 200 anni fa. La famiglia Borromeo, infatti, si fece allestire un vero e proprio teatrino domestico dallo scenografo del teatro alla Scala di Milano. Insieme alle marionette sono esposti anche congegni meccanici che servivano a creare la nebbia, il fuoco, e rumori di scena.
Orari di apertura e costo del biglietto per Isola Madre
Orari di apertura: l’accesso all’isola è consentito da metà marzo a inizio novembre dalle 10 alle 18.30.
Costo del biglietto: 17 €. Biglietto combinato con Isola Madre 28 €
Come arrivare: con il traghetto da Stresa e dalle altre località del Lago Maggiore. Costo 5 €.
Isola dei Pescatori
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La più povera, semplice e forse affascinante delle Isole Borromee. Il nome ufficiale è Isola Superiore ma da secoli è chiamata Isola dei Pescatori per l’attività svolta sull’isola. Poche case con circa 20 residenti che vivono qui tutto l’anno vivendo quasi esclusivamente di pesca e attività turistiche. Il piccolo centro storico con le case a più piani indispensabili per sfruttare il poco spazio ed essiccare il pesce fuori ai balconi.
Tutta la vita si svolge nei vicoli del centro e sul lungolago, fino alla piacevole passeggiata sulla punta dell’isola. In estate l’isola attira molti turisti soprattutto per la cucina di pesce e il mercatino con artigianato locale.
Il monumento più importante dell’Isola dei Pescatori è la chiesa dedicata a San Vittore dell’XI secolo, meta ambita da molte coppie che desiderano sposarsi in questo scenario incantevole. Se si visita l’isola nei giorni di Ferragosto da non perdere processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua della Madonna attorno all’isola.
Orari di apertura e costo del biglietto per Isola dei Pescatori
L’accesso all’isola è libero.
Come arrivare: con il traghetto da Stresa e dalle altre località del Lago Maggiore. Costo 3,90 €.
Verbania
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Proseguendo verso nord e superata la foce del fiume Toce, si entra in quel triangolo di terra che si incunea nel Lago Maggiore su cui si stende Verbania, il comune più “affollato” del lago, anche se in realtà sono solo 30.000 abitanti. Importante centro economico, Verbania non ha l’aspetto del piccolo borgo ma è una vera cittadina visitata soprattutto per i giardini della meravigliosa Villa Taranto.
Nel lontano 1931 un capitano Scozzese di nome Neil Mc Eacharn acquistò la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese.
Questo angolo di Lago Maggiore gli ricordava la Scozia e decise di creare questo giardino per motivi estetici e botanici.
Estetici, perché ambiva a creare un posto unico e botanici perché era una sfida portare qui piante da tutto il mondo.
Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali.
Progetto riuscito, perché tra terrazze, vasche e cascatelle convivono circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 altre varietà. Il nome Villa Taranto fu un omaggio a un antenato del capitano, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone.
La villa dove visse il capitano non è invece visitabile perché oggi è sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano – Cusio – Ossola.
Da vedere a Verbania anche l’Oratorio di San Remigio e il Museo del Paesaggio con una significativa raccolta di opere d’arte del periodo 1800-900 degli artisti che hanno vissuto e ritratto il Lago Maggiore.
Orari di apertura e costo del biglietto per Villa Taranto
Orari di apertura: tutti i giorni, festività incluse con orario continuato.
marzo: 9:00 – 17:00 (ultimo ingresso) ore 18.00 chiusura cancelli
aprile – settembre: 9:00 – 18:00 (ultimo ingresso) ore 19.00 chiusura cancelli
ottobre – 1° novembre: 9:30 – 16:30 (ultimo ingresso) ore 17.30 chiusura cancelli
Costo del biglietto: 12 €.
Come arrivare: sul lungolago di Verbania in Via Vittorio Veneto 111.
Cannero Riviera e Cannobio
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Prima di entrare in territorio svizzero si incontrano due piccoli ma pittoreschi borghi: sono Cannero Riviera e Cannobio, uniti dall’atmosfera rilassata e incantevoli scorci sulle case dei pescatori, le insenature per le barche e la vista sul lago.
A Cannero Riviera attira fotografie e visitatori il gruppo di isolotti a pochi metri dalla costa. Questo luogo oggi spettrale ha ospitato nei secoli prima i cinque fratelli Mazzarditi che costruirono la fortezza “Malpaga” poi nel 1519 la “Vitaliana”, fortezza-residenza fatta costruire dal nobile milanese Ludovico Borromeo.
Poi ancora briganti, assassini e una banda di falsari. Un luogo tetro ma molto affascinante che da sempre ispira poeti, pittori e scrittori.
I ruderi che si vedono ancora oggi sono proprio quelli della Vitaliana anche se è in corso un prezioso progetto di ristrutturazione.
Un paesaggio molto simile offre Cannobio, ultimo borgo prima di entrare in territorio svizzero. Anche qui la vita si svolge intorno al lungolago, al vecchio porto dei pescatori fino a Piazza Vittorio Emanuele III, il principale centro di ritrovo del paese. Se avete pazienza e forza, è consigliabile una salita a piedi al borgo antico di Carmine Superiore, un antico ricetto medievale con vista sul lago.
Ascona
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Ascona è Svizzera, anche se a guardarsi intorno ci si sente in Italia: siamo nel Canton Ticino, si parla italiano e anche lo stile di vita è quello del Bel Paese. I prezzi degli hotel, dei negozi e dei ristoranti, però, ci ricordano che abbiamo superato il confine!
Ascona somiglia molte altre località del Lago Maggiore, con il meraviglioso lungolago, le case colorate e i ristoranti con tavolini a pochi metri dall’acqua.
Le palme fanno dimenticare di essere così a nord e trasportano in un’atmosfera tipicamente mediterranea. Rispetto alle altre località del Lago Maggiore, Ascona ha una netta predilezione per l’arte, i musei e le gallerie che costellano il lungolago e il centro storico.
Da non perdere una visita al Museo di Monte Verità, dove negli anni ’20 del 1900 si organizzò una comune fatta di nudisti e vegetariani che attirò anche lo scrittore Herman Hesse.
Di quell’esperienza oggi resta un piccolo museo nello chalet Casa Anatta che racconta la storia di questa esperienza (1° aprile – 1° novembre, biglietto 12 franchi).
Interessante anche una visita al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, con la “Testa di ragazza” di Alexej Jawlensky, “La casa rossa” di Paul Klee e un acquarello di Hermann Hesse. Anche Ascona ha le sue isole sul lago e il suo giardino botanico d’eccezione. Le Isole di Brissago (aprile – novembre) ospitano il Giardino Botanico del Cantone Ticino con 2.000 specie provenienti da tutti i continenti. Ascona è famosa per il Festival Jazz che attira migliaia di visitatori ogni estate, imperdibile se passate dalla cittadina in estate!
Locarno
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A Locarno l’atmosfera si fa più nordica e svizzera, anche se il clima resta mite, i colori vivaci e l’ambiente tipico di un lago “italiano”. La vita nel centro storico si muove intorno a Piazza Grande con i bei palazzi colorati e i tavolini dei caffè all’aperto.
Da visitare assolutamente la Fondazione Ghisla Art Collection, a pochi metri dal porto turistico. Nella sede con un’architettura futuristica sono ospitate opere di artisti degli ultimi 80 anni tra i quali Basquiat, Picasso, Miró, Magritte, Lichtenstein, Warhol, Haring e Botero.
A 15 minuti dal centro c’è la Falconeria, un’antica tradizione di Locarno, uno spazio verde dove assistere anche allo spettacolare volo dei rapaci.
Locarno è famosa per il Festival tanto che ha, come a Los Angeles, ha una “Walk of fame” sul lungolago dove gli artisti Pop e Rock hanno lasciato nei decenni le loro impronte nel corso degli anni: tra questi Sting, Santana, Elton John, R.E.M., Joe Cocker e Zucchero.
Il monumento più importante di Locarno è il Santuario del Sacro Monte della Madonna del Sasso.
Ci si può arrivare in funicolare o con un breve percorso a piedi lungo il percorso della Via Crucis che offre bellissimi sul punto più alto e più basso della Svizzera.
Si tratta di uno dei luoghi storici e religiosi più importanti del Canton Ticino, con la pala della “Fuga in Egitto” del Bramantino e il “Trasporto di Cristo al sepolcro” del Ciseri (Venerdì, Sabato, Domenica, 09.30-12.30, 13.00-17.00, ingresso gratis).
Orari di apertura e costo del biglietto per la Fondazione Ghisla
Orari d’apertura: da marzo a gennaio.
Marzo-Ottobre: mercoledì – domenica: 13.30 – 18.00
Novembre-Gennaio: mercoledì – domenica: 13.30 – 17.30
Chiuso: lunedì – martedì.
Costo del biglietto: 18 €.
L'Eremo di Santa Caterina del Sasso
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Tornati in Italia superano il confine dall’altra sponda del Lago Maggiore e facciamo rotta verso l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Se avete mai visto una foto del Lago Maggiore, probabilmente ritraeva questo luogo. Qui siamo in territorio lombardo nel comune di Leggiuno in provincia di Varese.
Secondo la leggenda, l’eremo di Santa Caterina del Sasso ha origine nel 1170, quando Alberto Besozzi, mercante e usuraio della zona scampò a un naufragio facendo voto di andare a vivere da eremita in una grotta e costruito una cappella da dedicare alla Santa, ancor oggi visibile sul fondo della chiesa.
Quello che vediamo oggi è il risultato delle costruzioni avvenute tra il XIII e il XIV secolo, con la costruzione di tre chiese (aggregate un unico edificio solo nel XVI secolo) ma anche della sala capitolare del convento meridionale e di un edificio centrale anch’esso di pertinenza dei frati (il cosiddetto “conventino“).
Nel 1800 una frana portò 5 grossi massi proprio sopra il sepolcro di Alberto Besozzi, il fondatore dell’Eremo.
I sassi rimasero miracolosamente incastrati nella volta (da qui il nome dell’eremo), da cui però crollarono nel 1910.
Oggi il complesso è formato dal Convento meridionale, il cortile del torchio, il “Conventino” con una bella “Danza macabra” e il campanile di 12 metri. L’Eremo di Santa Caterina si raggiunge a piedi dal borgo di Quicchio o con l’approdo sul Lago Maggiore e l’ascensore nella roccia.
Orari di apertura e costo del biglietto per l’Eremo di Santa Caterina
Orari di apertura: tutti i giorni.
Dal 15 ottobre al 15 dicembre e dal 7 gennaio al 15 marzo:
- Dal lunedì al venerdì: dalle ore 13:30 alle ore 18:00
- Sabato, domenica e festivi infrasettimanali: dalle ore 9:30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Dal 16 marzo al 14 ottobre e dal 16 dicembre al 6 gennaio:
- Tutti i giorni dalle ore 9:30 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Costo del biglietto: 5 €.
Come arrivare: in auto da Stresa o con la Navigazione del Lago.
La Rocca di Angera
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Il nostro itinerario sul Lago Maggiore si conclude proprio di fronte a Stresa, punto di partenza, ma sull’altra sponda. Siamo a Angera famosa per la splendida Rocca costruita dai Visconti ma legata quasi completamente alla storia della Famiglia Borromeo che ne acquista la proprietà con Vitaliano I Borromeo il 18 gennaio 1449.
Nel corso dei secoli tutti i discendenti hanno trasformato la rocca in un “racconto” della storia familiare per illustrare l’antichità e la potenza del casato.
Negli ultimi anni la Principessa Bona Borromeo ha voluto voluto che la rocca ospitasse il Museo della Bambola e del Giocattolo più grande d’Europa. Da vedere prima di tutto le sale storiche con gli affreschi del ‘300.
La Sala della Giustizia da sola vale già una visita alla rocca: interamente affrescata poco dopo la battaglia di Desio del 1277 da un anonimo maestro che da questa impresa deriva il suo nome convenzionale di “Maestro di Angera”.
Il ciclo pittorico racconta la imprese di Ottone Visconti contro Napoleone della Torre. Nella Sala delle cerimonie c’è uno degli esempi più importanti della pittura tardo gotica lombarda a soggetto profano.
Un affresco della prima metà del XV secolo provenienti dal Palazzo Borromeo di Milano che furono portati alla Rocca di Angera nel 1946 dopo che un bombardamento distrusse il palazzo cittadino.
Come accennato, la Rocca di Angera ospita il Museo della Bambola e del Giocattolo: lungo 12 sale si susseguono oltre mille bambole realizzate dal XVIII secolo fino ad oggi ma anche giocattoli e modellini di mobili.
C’è anche una magnifica sezione dedicata agli automi con esemplari realizzati soprattutto tra il 1880 e il 1920, prodotti per lo più in Francia e in Germania.
All’esterno della rocca c’è anche un Giardino Medievale ricostruito seguendo quello che poteva essere lo spazio verde originario della Rocca.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Rocca di Angera
Orari di apertura:
Dal 18 marzo al 14 aprile: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso), chiusura museo ore 18;
Dal 15 aprile al 30 settembre: tutti i giorni dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso), chiusura museo ore 18;
Dall’1 al 29 ottobre: tutti i giorni dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso), chiusura museo ore 17.30;
Dal 30 ottobre al 1 novembre: tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 (ultimo ingresso), chiusura museo ore 17.
Costo del biglietto: 13 €. Rocca di Angera + Isola Bella + Isola Madre: 33 €.
Hotel sul Lago Maggiore
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