Mantova è una città costruita intorno a tre laghi alimentati dal fiume Mincio.
Questo, forse lo sanno in pochi ma la rende una vera città d’acqua al centro della Pianura Padana, con un panorama urbano straordinario, soprattutto se visto dal Ponte di San Giorgio.
Forse questo è il modo migliore per iniziare la visita di questo gioiello della Lombardia, per poi avvicinarsi lentamente alla bellezze di questa meraviglia d’arte e architettura italiana.
Vi consigliamo di farlo a luglio o agosto, quando sul Lago Superiore fioriscono migliaia di fiori di loto.
Non si sa se per una leggenda legata a una ragazza orientale o un investimento in “farina di loto” non riuscito, sta di fatto che in questi due mesi il già meraviglioso panorama di Mantova si trasforma in un incanto orientaleggiante.
Superato lo stupore, siete pronti per essere nuovamente colpiti dalla maestosità di Palazzo Ducale e dalla raffinatezza di Palazzo Te.
Nei giri per Mantova (bastano due giorni) sarà per voi inevitabile incrociare più volte Piazza Sordello con il Duomo e Piazza Erbe con la Rotonda di San Lorenzo, la bella Casa del Mercante, la Torre dell’Orologio astronomico e il Palazzo della Ragione.
Dopo il terremoto del maggio 2012 la Camera degli Sposi di Mantegna in Castel San Giorgio è tornata visitabile. Un motivo in più per fare un giro in questa splendida città partendo dalle 12 cose da fare e vedere assolutamente a Mantova.
Se state cercando un hotel, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 50 hotel a Mantova con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com.
Indice di cosa vedere
Arrivare, parcheggiare e muoversi a Mantova
Mantova può essere raggiunta in auto, treno o aereo. L’aeroporto più vicino è quello di Verona a circa 30 km. Da qui si può raggiungere Mantova con un’ora di auto o in treno.
La stazione dei treni di Mantova si trova a pochi minuti dal centro storico. Mantova si trova sulla tratta Modena, Verona, Milano quindi si raggiunge in 45 minuti da Verona, 55 da Modena e in 2 ore circa da Milano.
Per raggiungere Mantova in auto l’autostrada di riferimento è quella del Brennero A22 con uscite di Mantova Nord a 4 chilometri dal centro e Mantova Sud a 11,5 chilometri dal centro. Se si arriva da Milano o Venezia, le uscite consigliate sulla A4 sono Desenzano, Sirmione, Peschiera del Garda e Verona Sud.
Chi arriva da Sud con l’Autostrada del Sole A1, dovrebbe uscire Modena per poi prendere l’autostrada del Brennero.
Parcheggiare a Mantova
Abbandonate già prima della partenza l’idea di muovervi in auto a Mantova. La città è quasi interamente pedonalizzata, con strade piccole e pochi posti auto.
Le telecamere della ZTL sono in agguato e basta un attimo per prendersi una multa. La scelta migliore è parcheggiare nei due parcheggi gratuite di Campo Canoa e Piazzale Montelungo. Da qui parte una navetta gratis che porta nel centro della città . (lunedì – venerdì 7.00 – 21.00; sabato e domenica 9.00 – 21.00).
Crociere sul Mincio
Una prospettiva interessante di Mantova la si può osservare dal Fiume Mincio. Dal lungolago partono crociere di diversa durata, anche con escursioni nel Parco del Mincio. Prezzi a partire da 20 euro.
Palazzo Ducale a Mantova
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Nelle oltre 500 stanze che il formano Palazzo Ducale di Mantova, la famiglia Gonzaga visse e governò dal 1328 al 1707, cioè fino a quando il duca Ferdinando Carlo fu costretto all’esilio.
Quella che per molti è una Reggia, di pari dignità di quelle di Parigi, Vienna o Caserta, è il risultato della fusione cinquecentesca di più edifici disposti tra il Lago Inferiore e Piazza Sordello.
Il nucleo originario sono il Palazzo del Capitano e la Magna Domus edificati dalla famiglia Bonacolsi. Con l’arrivo dei Gonzaga questi edifici si integrarono con nuove costruzioni, fino a formare la Corte Vecchia.
Qui, tra cortili, giardini, stanze, è da non perdere il ciclo di affreschi che il Pisanello dipinse per volere di Gianfrancesco Gonzaga.
Nel 500 si aggiunge alla Corte Vecchia il Castello di San Giorgio dove si trova la celebre Camera degli Sposi di Mantegna (vedi punto 2).
Dal 1480, addossata alla Corte Vecchia viene edificata la Domus Nova e il Palazzo Ducale prende l’aspetto definitivo che ha oggi.
Purtroppo della sontuosità degli interni resta ben poco: con la fine delle fortune familiari, i Gonzaga furono costretti a vendere opere e arredi.
Il resto lo fecero le armate napoleoniche in Italia. Ancora visibile, per fortuna, la Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di Rubens.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Palazzo Ducale
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 8.45 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30).
Domenica e festivi infrasettimanali chiude alle ore 13.00 (tranne la prima domenica del mese).
Chiuso il lunedì.
Costo del biglietto:
Biglietto Castello di San Giorgio (con Camera degli sposi), Corte Nuova, Corte Vecchia, Museo Archeologico Nazionale. Intero € 13
Biglietto Corte Nuova, Corte Vecchia, Museo Archeologico Nazionale. Intero € 7
Ridotto € 2 giovani 18 – 25 anni
Come arrivare: nel centro di Mantova, ingresso da Piazza Sordello.
Castello di San Giorgio e Camera Picta
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Nel Castello di San Giorgio si trova la più importante opera d’arte di Mantova: è la camera picta o Camera degli Sposi dipinta dal Mantegna dal 1465 al 1474.
Grazie ad un’abile divisione degli spazi e all’uso eccezionale della prospettiva, Mantegna riesce a trasformare le pareti in uno spazio in cui entrano in scena i personaggi della Famiglia Gonzaga.
Nella prima parete (“della corte”), sono ritratti tutti i componenti della famiglia Gonzaga: il marchese Ludovico II e la moglie Barbara di Brandeburgo sono circondati dai figli e dai familiari.
Ludovico, girato verso il segretario Raimondo dei Lupi, riceve una lettera mentre la piccola Paola porge una mela alla madre. Da notare il cane Rubino e la nana che guarda verso lo spettatore.
La seconda scena (detta “dell’incontro”) è la celebrazione della linea dinastica: qui Ludovico II Gonzaga si trova al cospetto del figlio Francesco, nominato cardinale, che tiene per mano il fratello Ludovico che, a sua volta, dà la mano al nipote Sigismondo. Sullo sfondo c’è Roma Una curiosità : sono presenti tre firme di Mantegna.
La prima sopra la porta, in una targa tenuta da putti alati, la seconda proprio accanto, sul pilastro, dove l’artista si raffigura come una sorta di fiore. La terza, nelle nuvole a sinistra nella volta.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Camera degli Sposi
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 8.45 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30).
Domenica e festivi infrasettimanali chiude alle ore 13.00 (tranne la prima domenica del mese).
Chiuso il lunedì.
Costo del biglietto:
Biglietto Castello di San Giorgio (con Camera degli sposi), Corte Nuova, Corte Vecchia, Museo Archeologico Nazionale. Intero € 13
Biglietto Corte Nuova, Corte Vecchia, Museo Archeologico Nazionale. Intero € 7
Ridotto € 2 giovani 18 – 25 anni
Come arrivare: nel centro di Mantova, ingresso da Piazza Sordello.
Palazzo Te a Mantova
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Contrariamente a quello che alcuni pensano, il nome di Palazzo Te non deriva dalla famosa bevanda ma più probabilmente dal nome di un’isola, chiamata Teieto, poco distante da quella più grande e su cui sorse poi Mantova.
Agli inizi del 1500 Francesco Gonzaga fece costruire una piccola casa padronale e delle stalle per godersi la tranquillità dell’isola.
Fu solo nel 1524, quando Federico II Gonzaga si entusiasmò per un progetto di Giulio Romano, che iniziò la costruzione del Palazzo Te così come lo vediamo oggi.
Romano era stato il migliore allievo di Raffaello e come scrisse poi il Vasari, era un artista che progettava “non abitazioni di uomini, ma case degli Dei“. Se volete sapere che faccia aveva questo artista, c’è un suo ritratto dipinto da Tiziano accanto alla biglietteria!
Il Palazzo è ovviamente splendido: dalle facciate, all’esedra, alle infinite sale che si susseguono in una stupefacente sequenza di simboli e riferimenti alla vita dei Gonzaga e alla politica del tempo.
La Camera dei Giganti
Il culmine artistico si raggiunge nella Camera dei Giganti, un ciclo pittorico che per bravura tecnica e capacità innovativa è stato per molto tempo ineguagliato.
L’affresco riprende il momento in cui Giove punisce i giganti per il loro tentativo di sostituirsi agli dei.
Giulio Romano riesce a catapultare chi osserva nel centro della battaglia, grazie a una tecnica prospettica ottenuta dipingendo l’intera parete, dal pavimento al soffitto. Da non perdere.
Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo Te
Orari di apertura:
Nei mesi di ora solare
- Lunedì dalle ore 13.00 alle 18.30
- Da martedì a domenica dalle ore 09:00 alle ore 18:30
- Chiuso il 25 dicembre
Nei mesi di ora legale:
- Lunedì dalle ore 13.00 alle 19.30
- Da martedì a domenica dalle ore 09:00 alle ore 19:30
La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura dei musei.
Aderisce alla Mantova e Sabbioneta Card.
Costo del biglietto: 12 €. Ridotto 9 €. Visitatori tra i 12 e i 18 anni, 5 €
Come arrivare: da Piazza Erbe, Via Rome poi Via Principe Amedeo.
Chiesa di Sant’Andrea a Mantova
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Secondo la tradizione nella Chiesa di Sant’Andrea è custodito la terra con il sangue di Cristo che Longino, il centurione romano che gli trafisse il costato, raccolse ai piedi della Croce.
È il Sacro Graal, quindi, che Longino alla sua morte (37 d.C) sotterrò per evitare che andasse disperso. Per circa 800 anni se ne persero le tracce e fu Sant’Andrea a indicare dove ritrovare la prima urna.
Con questa scoperta, Mantova diventa sede vescovile e viene costruita una piccola chiesa in onore dell’Apostolo Andrea. Nel 1048 avviene il secondo ritrovamento della reliquia e delle ossa di S. Longino, a cui è dedicata una cappella.
La chiesa venne infine ristrutturata definitivamente a partire dal 1472, su progetto di Leon Battista Alberti, anche se la morte dell’artista e i successivi stravolgimenti ne hanno alterato l’impianto rinascimentale. La cripta conserva, con un sofisticato meccanismo a 12 chiavi, le reliquie che vengono tirate fuori solo il venerdì santo.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Basilica di Sant’Andrea
Orari di apertura:
- Lunedì 08:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00
- Martedì 08:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00
- Mercoledì 08:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00
- Giovedì 08:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00
- Venerdì 08:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00
- Sabato 10:30 – 12:00 e 15:00 – 18:00
- Domenica 11:45 – 12:15 e 15:00 – 17:00
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: in Piazza Mantegna, nel centro storico.
Rotonda di San Lorenzo a Mantova
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La Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più antica di Mantova. Costruita ad immagine della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme è a pianta centrale con un matroneo in alto.
Secondo la storia fu voluta da Matilde di Canossa evocazione del luogo in cui fu sepolto Gesù e in ideale collegamento con la vicina Chiesa di Sant’Andrea, dove il sangue di Cristo è conservato.
La costruzione dovrebbe essere intorno al 1000 ed è stata per molti secoli tappa del pellegrinaggio che portava al Duomo.
Nel corso dei secoli è stata “accerchiata” dai palazzi fino a scomparire del tutto.
Usata come magazzino e poi cortile, fu riconsacrata nel 1926 e riportata all’antico splendore demolendo le case che ne ostruivano la vista.
L’interno è a navata unica, con la parte centrale preceduta da un deambulatorio con otto colonne.
La chiesa era completamente affrescata ma le vicissitudini che ha attraversato durante i secoli hanno lasciato solo resti di affreschi, tra cui un “San Lorenzo sulla graticola“.
La cupola originaria fu perduta durante i lavori di ristrutturazione e per ricostruirla fu preso come riferimento quella della chiesa di San Bartolomeo ad Almenno, vicino Bergamo.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Rotonda di San Lorenzo
Orari di apertura:
Da lunedì a venerdì:
Estate: 10.00-13.00 e 14.30-18.30
Inverno: 10.00-13.00 e 14.00-18.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00
Costo del biglietto: gratis con offerta libera.
Come arrivare: in Piazza Erbe, nel centro storico.
Piazza Sordello e Duomo di Mantova
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La piazza più grande ed importante di Mantova è dedicata al poeta trovatore Sordello ma per secoli si è chiamata Piazza San Pietro.
Piccolo gioiello di armonia, Piazza Sordello è il luogo dove Mantova è stata fondata e in cui la bellezza della città lombarda trova la sua sintesi migliore.
Il Duomo di San Pietro è la chiesa più importante della città , anche se non bella quanto la vicina Sant’Andrea.
All’interno sono seppelliti i più importanti membri della famiglia Gonzaga.
La Torre e i palazzi di Piazza Sordello
Accanto al Duomo c’è la Torre che si trova in fondo alla piazza, mentre da sinistra si susseguono il Palazzo Vescovile, Palazzo degli Uberti col suggestivo vicolo Bonacolsi, Palazzo Castiglioni e il Palazzo Acerbi con la Torre della Gabbia.
Dall’altro lato della piazza si stagliano le suggestive sagome del Palazzo del Capitano e della Magna Domus, nucleo originario del Palazzo Ducale (vedi punto 1).
Alle spalle del Duomo c’è una casa del 1400 molto bella con una loggia e un giardino, da sempre abitata dal clero del vicino Duomo.
Questa casa è stata usata come scenografia per l’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi. Questo, insieme alla statua del buffone collocata nel 1978, ha trasformato questa abitazione nella Casa del Rigoletto, oggi luogo di selfie e punto informazione su Mantova dove ritirare cartine e altri materiali sulla città .
Piazza delle Erbe a Mantova
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Come accade per molte città venete e lombarde, anche a Mantova il nome di Piazza delle Erbe indica la secolare funzione di luogo commerciale della città , in particolare di mercato di frutta e verdura.
Oggi sono le botteghe sotto ai portici, i tavolini dei bar e quelli dei ristoranti a caratterizzare il cuore commerciale e turistico di Mantova.
Partendo dalla Rotonda di San Lorenzo (Vedi punto 5), nell’estremo angolo a destra c’è la Casa del Mercante singolare edificio a tre piani che era la casa di Giovan Boniforte da Concorezzo mercante di tessuti.
Sotto al portico, dove una volta c’era l’ingresso della casa-bottega, sono ancora visibili gli oggetti che il mercante vendeva: piatti, cucchiai, coltelli e bilance.
La Torre dell’Orologio e il Palazzo della Ragione
A sinistra della Rotonda si eleva la Torre dell’Orologio astronomico (1473) e accanto il Palazzo della Ragione.
Nella torre c’è un singolare Museo del Tempo (accesso dal salone di Palazzo della Ragione) con gli ingranaggi usati da chi per secoli si è occupato della manutenzione dell’orologio.
In realtà , la visita alla torre (Lunedì chiusa, Biglietto 3 €) è consigliata soprattutto per ammirare uno dei più bei panorami di Mantova, con la vista che spazia sui tre laghi .
Il Palazzo del PodestÃ
La piazza si chiude con il Palazzo del Podestà , detto anche “Palazzo del Broletto” (1227). Sul lato posteriore c’è una statua duecentesca di Virgilio in cattedra, che i mantovani chiamano più semplicemente, la vècia, la vecchia in dialetto.
La Loggia delle Pescherie e i laghi di Mantova
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Abbiamo già detto che Mantova è una città d’acqua tanto che Montesquieu la definì come “Una seconda Venezia”.
Seguendo il Rio, un fiume che attraversa Mantova in più punti, si arriva prima di tutto alla Loggia delle Pescherie. Le si incrocia lungo il percorso che porta a Palazzo Te, anche perché si fanno notare.
Siamo in uno degli angoli più caratteristici di Mantova, uno scorcio ideale per una foto ma che nei nei secoli ha svolto una funzione fondamentale per la città .
Qui arrivava il pesce pescato nel Po e nei laghi di Mantova, che veniva poi venduto nei banchi dell’adiacente mercato.
Edificate nel 1536 su progetto dell’architetto di palazzo Te, Giulio Romano, erano dedicate al commercio del pesce.
Si trattava di due arcate con attici costruite intorno al ponte medievale che affacciava sul Rio. Accanto c’erano anche le Beccherie, demolite nel 1872.
Di quella costruzione originaria oggi resta solo una lunga file di colonne con il porticato sottostante, ma sono sufficienti per creare uno scenario incantevole, soprattutto al tramonto.
Il Mercato contadino di Mantova
Qui di sabato si svolge il Mercato contadino del Lungorio, imperdibile se siete a Mantova nel week end.
Sempre in tema d’acqua, non può mancare un’escursione a piedi sul lungolago di Mantova o una gita sul Mincio.
Le escursioni durano da 1 a 5 ore e portano intorno alla città , lungo il Mincio fino a Governolo dove c’è la chiusa con il Po, fino a San Benedetto per poi tornare in città . Prezzi a partire da 20 euro a persona per escursione su barca tradizionale o motonave.
Il Teatro Scientifico di Bibiena
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Partiamo dal nome, abbastanza singolare per un teatro: Bibiena, perché fu progettato e costruito tra il 1767 e il 1769 dall’architetto di Parma Antonio Galli Bibiena; scientifico, perché a volerlo fu il rettore dell’Accademia dei Timidi, conte Carlo Ottavio di Colloredo, per ospitare principalmente incontri scientifici.
Il Teatro di Bibiena svolge questa funzione ancora oggi, perché oltre a ospitare spettacoli e concerti è la sede dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti, la più antica e prestigiosa istituzione culturale di Mantova.
Bellissima la facciata costruita dal Piermarini e splendido l’interno a forma di campana con più ordini di palchetti in legno.
Il Teatro è famoso anche perché il 16 gennaio 1770, circa due mesi dopo l’inaugurazione, ospitò un concerto pianistico del giovane Mozart, che allora non aveva ancora quattordici anni ma era già un genio della musica.
Orari di apertura e costo del biglietto del Teatro
Orari di apertura:
Da martedì a venerdì: 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-18.00
Chiuso: tutti i lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Costo del biglietto: intero: € 3,00; ridotto € 1,50
Come arrivare: a piedi in Via dell’Accademia.
Il Museo di Palazzo D’Arco
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Non fate come tutti i turisti frettolosi che saltano il Museo di Palazzo D’Arco perché non lo ritengono interessante.
Questo splendido palazzo neoclassico, appartenuto per secoli alla nobile famiglia D’Arco, ospita oggi un piccolo ma meraviglioso museo.
Il percorso espositivo si snoda tra gli arredi originali lasciati dall’ultima discendente, la marchesa Giovanna.
I quadri di Palazzo D’Arco
Tra gli oggetti e i mobili appartenuti per secoli alla famiglia nelle ventiquattro sale si incontrano tele di Annibale Carracci, Bernardino Luini, Lorenzo Lotto, Tintoretto, Van Dyck, Rubens solo per citare i più famosi.
Fa parte del percorso la Palazzina del Falconetto con un ciclo di affreschi attribuiti al pittore veronese Giovan Maria Falconetto.
Nel 1510 l’artista dipinse una loggia classica (Sala dello Zodiaco) con pilastri decorati a grottesche.
Ad ogni arcata corrisponde un segno zodiacale accompagnato da un mito, una leggenda o una pagina di storia romana e lavoro legato al mese.
Il Museo di Scienza Naturali
Il percorso si conclude con il Museo di Scienze Naturali dove è possibile ammirare le raccolte di fossili, animali imbalsamati e strumenti del Conte Luigi d’Arco, appassionato naturalista ed esperto botanico.
Orari di apertura e costo del Museo di Palazzo D’Arco
Orari di apertura:
La visita al museo è sempre guidata ed è consigliata la prenotazione.
Lunedì: 9.30 – 13.00
Martedì: 14.30 – 18.00
Da Mercoledì a Domenica: 9.30 – 13.00 | 14.30 – 18.00
Costo del biglietto: intero: 10 €; ridotto € 2
Come arrivare: a piedi in piazza Carlo d’Arco, 4.
Sabbioneta nei dintorni di Mantova
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Nel 2008 l’Unesco decise di dichiarare Mantova Patrimonio Mondiale dell’Umanità .
Al gioiello lombardo, però, aggiunse la vicina cittadina di Sabbioneta come esempio della città ideale rinascimentale.
Costruita in poco più di 30 anni per volontà di Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta è uno straordinario esempio di città fortificata pianificata e costruita da zero, allo stesso tempo città militare e residenziale, corte cittadina e rurale.
Diverse opere rendono Sabbionetà un luogo unico: il Teatro all’Antica, il primo costruito in Europa per svolgere questa funzione, quindi non ricavato da edifici preesistenti; la Galleria degli Antichi, la più lunga d’Italia dopo quella delle Carte geografiche in Vaticano e quella degli Uffizi a Firenze.
Tra gli altri edifici rappresentativi, Palazzo Ducale dimora del Duca quando era al governo e Palazzo Giardino, luogo di ozio e di riposo.
Oltre ad uno straordinario luogo urbano, Sabbioneta è anche inserita in una splendida cornice naturale al centro della Pianura Padana, a pochi chilometri dalla confluenza del Po con l’Oglio.
Informazioni per la visita a Sabbioneta
Dove: a 33 km da Mantova.
Come arrivare: in auto SS420 direzione Casalmaggiore, Parma. In treno Mantova-Casalmaggiore.
In autobus Mantova-Viadana.
Il Festival della Letteratura
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Se amate i libri e la letteratura, nonché incrociare per strada scrittori di tutto il mondo, non dovreste perdervi il Festival della Letteratura di Mantova. Si svolge ogni anno a inizio settembre e dura 5 giorni di presentazioni, spettacoli e concerti. Non è solo un festival dedicato ai libri perché c’è tutto quello che si può definire “cultura”.
Cosa mangiare a Mantova
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“Consistente” è l’aggettivo che più facilmente ci sentiamo di abbinare alla cucina mantovana, in cui prevalgono gli ingredienti di terra e le carni. Come potrebbe essere altrimenti?
Siamo al centro della Pianura Padana, la cui fertilità è stata usata dai mantovani soprattutto per coltivare zucche che poi ritroviamo in molti piatti, dai famosi tortelli ai dolci.
Da Mantova al Veneto si stendono chilometri di risaie in cui si coltiva il celebre “Vialone Nano”, che trova la sua espressione più elevata nel “Risotto alla pilota“, condito con salamella di maiale.
“Cucina di popolo e di principi“, così si definisce la tavola mantovana, e non è un caso che in molte ricette, note della spesa e inventari lasciati dai Gonzaga, il maiale comparisse sempre come re della tavola.
Avevano a corte un masalin (norcino) considerato “perfecto maestro de tal mestero“. Il mestiere era quello di far salami, coppa e pancetta, tradizione che vive ancora oggi a Mantova e dintorni. Tra i primi da non perdere anche i bigoli, tutte le paste fresche con l’uovo, gli agnolini (specie di tortellini).
Siamo inoltre in terra di Lambrusco, Parmigiano, Grana  e mostarde, che non mancano mai dalla tavola.
Tra i secondi regnano il brasato, lo stracotto, il bollito misto e il cotechino. Il dolce per eccellenza è la sbrisolona, torta delicata (nel senso che si spappola sulla forchetta) a base di mandorle.
Questi piatti suggeriamo di provarli in alcune selezionate osterie, prenotando con largo anticipo: la prima è l’Osteria dei Ranari (via Trieste 11, tel 0376328431) pochi tavoli, ambiente tradizionale, cucina veramente tipica non a caso a marchio Slow Food.
Atmosfera simile all’Osteria delle quattro tette (Vicolo Nazione 4) che prende il nome dalle storiche due proprietarie che poi l’hanno ceduta negli anni ’80. Se passate da Mantova in estate è una buona idea mangiare da Da Bice la Gallina felice, in via Antonio Carbonati 4 che ha un bellissimo e fresco cortiletto.
La più famosa delle osterie è quella dell’Oca, Via Trieste, 10, molto richiesta quindi da prenotare.
Cosa vedere con la Mantova Sabbioneta Card
Per ottenere il massimo in termini di risparmio dalla vostra visita alla città di Mantova, dovreste prendere in considerazione la Mantova Sabbioneta Card. Pensate alla comodità di visitare la maggior parte delle attrazioni senza dovervi preoccupare di acquistare i singoli biglietti a tariffa intera (risparmiando più del 50% complessivamente).
Cosa include la Mantova Sabbioneta card
La Mantova Sabbioneta Card include ingressi gratuiti ai principali musei, agevolazioni e sconti su altri musei, attrazioni e scontistiche in strutture ricettive, negozi, ristoranti e bar convenzionati.
Il pass comprende anche trasporto illimitato su:
- Linea Urbana Zona A + B
- Linea Interurbana 17 (Mantova – Sabbioneta giorni feriali)
- Linea Interurbana 17S (Mantova – Sabbioneta domenica e festivi).
Cosa visitare gratis a Mantova con la card
Ecco dove si può entrare gratuitamente con la Mantova Sabbioneta Card:
- Palazzo Ducale e Museo Archeologico
- Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano
- Tempio di San Sebastiano
- Museo Diocesano Francesco Gonzaga
- Teatro Bibiena
- Palazzo d’Arco
- Palazzo della Ragione
- Torre dell’Orologio
- Musei di Sabbioneta
- Museo Tazio Nuvolari
La Mantova Sabbioneta Card è attiva per 72 ore dal primo utilizzo.
Come usare la card
È necessario passare presso la biglietteria delle singole attrazioni per ritirare il biglietto a titolo gratuito prima di entrare, presentandosi in leggero anticipo. È consigliabile la prenotazione sabato e festivi al Palazzo Te con Palazzo San Sebastiano e Chiesa di San Sebastiano.
Quanto costa la Mantova Sabbioneta Card?
La Mantova Sabbioneta Card costa 20 euro Adulti, 8 euro Ridotto famiglia (ragazzi da 12 a 18 anni accompagnati da un possessore della card a tariffa intera). Per la visita alla Camera degli Sposi (Castello di San Giorgio), gli adulti devono pagare un supplemento di 5,50 €.+ 1€ di prevendita.
Dove comprare la Mantova Sabbioneta Card
La Mantova Sabbioneta Card si può acquistare online o a Mantova presso gli infopoint turistici o alle biglietterie di:
- Palazzo Ducale
- Palazzo Te
- Palazzo San Sebastiano
- Teatro Scientifico Bibiena
- Palazzo della Ragione
- Infopoint di Mantova e Sabbioneta e l’Info Ticket Office APAM
Dove dormire a Mantova
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Città d’arte ma anche centro economico nel cuore della Pianura Padana, Mantova ha una buona capacità ricettiva. Più facile trovare posto a buon prezzo durante l’inverno e l’autunno, bisogna prenotare in anticipo se si vuole visitare la città in primavera o estate.
I prezzi sono medi, a partire da 70 € a notte per un buon hotel 3 stelle nel centro storico. Con la formula residence o negli hotel più distanti dal centro si possono trovare anche camere a partire da 40 euro per notte in doppia colazione inclusa.
Se state cercando un hotel a Mantova, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 50 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com.
Dintorni di Mantova
Nei dintorni di Mantova consigliamo una visita a Castellaro Lagusello, Venezia, Vicenza, Padova, Verona, Trento, Ferrara e al Lago di Garda.