Monte Castello di Vibio è un piccolo borgo con poco più di 1000 abitanti che si trova nel cuore dell’Umbria, in provincia di Perugia. Siamo a pochissimi chilometri da Todi, su una collina a 420 metri di altitudine. Sono davvero tante le cose da vedere nel piccolo borgo di Monte Castello di Vibio a partire dal centro storico, un vero scrigno che conserva i suoi gioielli. A Monte Castello si incontrano chiese, palazzi, piazze, la vicina Doglio, che è un piccolo castello con soli 88 abitanti, ma quello che più sorprende è che qui si incontra il teatro più piccolo del mondo. Un gioiello prezioso che tutti dovrebbero avere il piacere di conoscere.
Arrivare a Monte Castello di Vibio non è mai un caso, ma sempre una scelta. Monte Castello è un borgo situato su una collina e la strada per arrivarci termina proprio lì, all’ingresso delle sue mura, pertanto, non lo si incontra casualmente, bisogna arrivarci apposta. E per arrivarci, dalla E45 Perugia-Cesena, bisogna percorrere una strada in mezzo ad un meraviglioso paesaggio collinare. Una volta all’uscita Monte Castello di Vibio il paesaggio diventa sempre più tranquillo, come se si fosse entrati in un tempo che scorre più lentamente. Dalla strada si avvista Monte Castello dominare le dolci colline sottostanti e tutto intorno vedute panoramiche di estrema bellezza.
Storia di Monte Castello di Vibio
Monte Castello di Vibio deve il suo nome alla sua struttura di forte medievale situato su un colle, chiamato appunto “Monte Castello”. L’aggiunta Vibio invece, è probabilmente legata ad un possedimento terriero appartenente alla famiglia Vibia in Umbria. Fatto sta che la collina di Monte Castello era abitata già in età preromana. Da alcune ricerche sembra che si parli addirittura di una necropoli risalente all’età del Ferro. Quasi sicuramente la sua fondazione risale al Medioevo, e questo ce lo dimostra la struttura del suo forte, e naturalmente, il suo nome.
Cipriano Piccolpasso, architetto e pittore del ‘500, soggiornando a Monte Castello di Vibio ha affermato che qui si respira un’aria più pulita, più salutare e che quindi questo fosse un posto ideale dove poter vivere. Una specie di oasi dove si può vivere seguendo i ritmi della natura. Un contesto naturalistico che è stato anche oggetto di una ricerca antropologica sulla “vita di un paese di collina italiano”, svolto da un’antropologa americana che ha scelto proprio Monte Castello, come “il paradiso perduto”. Non ci resta che andare a scoprire cosa vedere a Monte Castello di Vibio.
Centro Storico di Monte Castello di Vibio
Tutto il centro storico di Monte Castello di Vibio è racchiuso tra le sue mura, come a proteggerlo in un abbraccio. Strade si intrecciano silenziose senza conoscere il rumore di un auto. In questo piccolo villaggio si sente nell’aria l’odore della vita semplice. Si gira per le strade del suo paese e ci si ritrova di fronte una realtà che sa di antico, dove è possibile ritrovare la bellezza. La bellezza nel paesaggio, nelle case, nei palazzi, nelle piazze, ma più di tutto nella gente che vi abita. La dimensione umana a Monte Castello di Vibio la si trova ovunque. La gente di oggi che è uguale a ieri.
Torre Porta di Maggio
Iniziamo il nostro itinerario dalla Torre Porta di Maggio, una delle numerosi porte d’accesso al paese di Monte Castello di Vibio. Questa porta è chiamata così perché esposta a sud-est e quindi ai venti primaverili, ed è l’unica rimasta a testimoniare il suo passato glorioso. I merli posti sulla torre sono infatti tipicamente guelfi – ossia piatti – questo perché il paese era un feudo papale. Oggi la Torre Porta di Maggio è la sede dell’archivio storico comunale che conserva importanti documenti relativi alla storia montecastellese dal XV secolo.
Superata la porta ci ritroviamo a dover scegliere tra due strade, iniziamo da quella a sinistra per arrivare a Piazza Garibaldi, dove si incontra la Chiesa di Santa Illuminata.
Chiesa di Santa Illuminata
La Chiesa di Santa Illuminata di Monte Castello di Vibio fu costruita su una precedente chiesa risalente al XV secolo. Al suo interno è venerato il SS. Crocifisso, una scultura lignea del 1400, che si dice abbia più volte operato delle grazie.
Torre Campanaria
Proseguendo su via Roma si giunge alla Torre Campanaria. Qui un tempo vi era il campanile che sorgeva adiacente alla chiesa di San Rocco, a Piazza Petrini. Questa chiesa però fu demolita e così si pensò di erigere un nuovo campanile in una posizione centrale del paese, con il suo monumento ai caduti. La Torre Campanaria fu restaurata nel 1985 ed è proprio come la vediamo oggi.
Piazza Vittorio Emanuele
Da questo punto si snodano caratteristici vicoli e angoli in cui è piacevole perdersi immaginando di essere stati catapultati indietro nel tempo. Girando tra i vicoli di Monte Castello di Vibio, inevitabilmente si giunge nella Piazza Vittorio Emanuele, ma per gli abitanti di Monte Castello, questo posto è semplicemente la “piazza”.
La piazza da sempre è il luogo dove si svolge la vita. La vita politica, quella economica, quella religiosa. Tutto confluisce in questo luogo che da secoli ascolta storie felici e meno felici che riguardano ogni singolo cittadino. Al centro della Piazza Vittorio Emanuele troviamo un pozzo-cisterna del XVI secolo, ricostruito negli anni ‘80 del novecento dopo essere stato distrutto per ordine del Podestà. Alcune sue parti sono rimaste intatte, come ad esempio la griglia di ferro datata al 1982. Piazza Vittorio Emanuele è anche un balcone sull’Umbria, da qui si può ammirare un panorama meraviglioso sulla valle e scorgere sullo sfondo la bella Todi.
Chiesa dei S.S Filippo e Giacomo
In questa piazza presiede imponente la Chiesa di San Giacomo e San Filippo, terminata nel 1851. La chiesa ha una pianta rettangolare divisa in tre navate. La navata centrale termina con un’abside semicircolare, dal lato opposto invece troviamo il coro illuminato da una finestra con vetrate decorate, raffiguranti la vita di Cristo. Al centro della chiesa spicca l’altare maggiore con ai lati le statue dei santi Filippo e Giacomo. Nella parte superiore spicca invece l’immagine della Madonna dei Portenti. Si tratta di un’immagine che raffigura la Madonna col Bambino e San Carlo di Borromeo. Il suo nome “Madonna dei Portenti” le è stato dato dai cittadini a lei devoti grazie alle sue virtù taumaturgiche.
Palazzo Comunale
Uscendo dalla chiesa si possono salire delle scalette in Via Pellegrini che accompagnano al Municipio di Monte Castello. Del Palazzo Comunale di Monte Castello di Vibio non si hanno molte notizie, solamente che è stato ristrutturato nel 1982 senza che queste modifiche abbiano alterato la sua architettura originaria. Nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale vi sono due lapidi murate con delle iscrizioni risalenti al XIV e XVII secolo.
Teatro della Concordia - Il teatro più piccolo del mondo
Proseguiamo adesso la nostra visita scendendo verso Via Roma alla ricerca di altre cose da vedere a Monte Castello di Vibio. Si arriva così a Piazza della Concordia, e qui da vedere troviamo sicuramente la cosa più importante: il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo. Per raccontare la sua storia dobbiamo tornare indietro di qualche secolo, nello specifico al secolo dei lumi. Siamo negli anni in cui cominciarono a diffondersi idee di rinnovamento in tutta Europa e dunque anche nel piccolo comune di Monte Castello di Vibio. Gli ideali di libertà che si portava dietro il periodo napoleonico, fece nascere in alcune famiglie nobiliari di Monte Castello l’esigenza di costruire un luogo dove poter trascorrere delle serate tra musica, poesia, concerti e rappresentazioni. Fece nascere l’esigenza di costruire un teatro che fosse a misura di paese.
Siamo nel 1808 e grazie agli esponenti di alcune famiglie del paese, nacque così il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo.
Fu inaugurato nel 1809 in un luogo dove ieri c’era una palazzina di tre piani e dove oggi è conservato un gioiello della cultura napoleonica. 200 metri quadri è lo spazio in cui sono stati distribuiti tutti gli spazi del teatro:
locali di servizio, platea, due ordini di palchi di undici logge ciascuno, il palcoscenico, il camerino, il magazzino e una sala riunioni. Una vera bomboniera che ha attirato gente da tutti i comuni intorno e che oggi fa conoscere Monte Castello di Vibio in tutto il mondo.
L'interno del Teatro Concordia
L’interno del Teatro Concordia è completamente in legno quercino e roverella. Ci sono due ordini di palchi che originariamente appartenevano alle famiglie proprietarie, dette caratanti, poiché la suddivisione era in carati.
I posti a sedere sono in totale 99 distribuiti tra 37 poltroncine in platea e 62 nei palchetti. Eppure conserva in sé tutte le caratteristiche di un grande teatro dell’ottocento.
Sulla ricostruzione della storia del teatro della Concordia, alcune date relative alla sua ristrutturazione sfuggono, ma quello che si sa per certo è che nel 1892 il giovane Luigi Agretti, di appena 14 anni, affrescò il soffitto a volte del teatro, decorò i palchetti e la sala delle riunioni, iniziata precedentemente dal padre Cesare Agretti. Il soffitto è decorato a tempera e vuole raffigurare un finto telo che copre l’intero perimetro. Al centro è raffigurato lo stemma di Monte Castello di Vibio sorretto da tre putti.
A Cesare Agretti dobbiamo anche le decorazioni del palco centrale raffiguranti due mani che si stringono, simbolo della Concordia a cui fu intitolato lo stesso teatro e il telone sullo sfondo raffigurante Monte Castello di Vibio.
Storia del Teatro Concordia
Tantissime le rappresentazioni che il piccolo Teatro Concordia ha ospitato a partire dal 1912: commedie, proiezioni cinematografiche, operette, veglioni e feste da ballo. Successivamente le attività cessarono per riprendere nel 1941, ma anche stavolta a causa del deterioramento dello stabile, fu firmato un decreto di inagibilità. Fu in questo periodo che i proprietari del teatro decisero di rifondare la società iniziale sotto il nome di Accademia dei Soci del Teatro della Concordia per riuscire a riaprire il teatro. Negli anni ‘50 del 900 il teatro fu riaperto ma l’anno successivo cominciò un declino che durerà circa 30 anni. Solo nel 1993 dopo un restauro e diversi interventi, il teatro fu restituito al comune di Monte Castello di Vibio e a tutti i suoi cittadini.
Orari di apertura del Teatro della Concordia
Oggi l’attività del Teatro Concordia è completamente attiva e offre un calendario piuttosto vario, grazie soprattutto al lavoro svolto dai volontari dell’associazione. Il teatro è aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi nei seguenti orari:
- da aprile ad ottobre, 10:00 – 12:30 e 16:00 – 18:30;
- da novembre a marzo, 15:00 – 17:30.
Nei mesi di luglio e agosto il Teatro Concordia è aperto anche dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:
- luglio, 10:00 – 12:30;
- agosto, 10:00 – 12:30 e 16:00 – 18:30.
La visita guidata al Teatro della Concordia prevede un contributo a piacere.
Per informazioni sull’intera programmazione teatrale consigliamo di visitare il sito ufficiale: www.teatropiccolo.it
Cosa mangiare a Monte Castello di Vibio
Tra i prodotti locali di Monte Castello di Vibio, sicuramente non ci sorprende trovare l’olio extravergine. Monte Castello si trova infatti sulla strada dell’olio extravergine di oliva DOP Umbria, in un territorio che è ricco di uliveti. Altra specialità locale è l’agnello alla scottadito. Si tratta di costolette di agnello che devono essere mangiate talmente calde e con le mani, da scottarsi le dita, da cui il nome. Questa specialità la si trova sopratutto durante la Festa della Madonna delle Carceri.
Festa della Madonna delle Carceri
La Festa della Madonna delle Carceri a Monte Castello di Vibio è ormai una tradizione che si ripete dal 1971, ogni anno, il 2 luglio. Durante la festa vengono organizzati spettacoli all’aperto, giochi e tanto altro. Una manifestazione che coinvolge non solo i residenti di Monte Castello ma anche tanti turisti.
Il Castello di Doglio
Prima di lasciare il meraviglioso borgo di Monte Castello di Vibio consigliamo di visitare la piccola frazione di Doglio, un antico castello dove vi abitano solo 88 persone circa. Doglio si trova su un colle boscoso a 480 metri sul livello del mare, ma dista solo pochi chilometri da Monte Castello e vale la pena visitarlo.