L’Orto Botanico appare quasi come un sogno agli occhi del visitatore, che dopo aver lottato con il traffico di via Foria a Napoli si ritrova in una valle di verde e silenzio in cui riscoprire non solo la bellezza ma anche la straordinarietà della natura e di tutte le sue specie.
L’Orto Botanico di Napoli è uno dei più vasti e ricchi d’Italia. Fanno parte del suo esteso patrimonio non solo migliaia di specie erbacee, arboree e arbustive, provenienti da ogni parte del mondo, ma anche esemplari di quasi tutti i fiori esistenti.
Inoltre serre a diverse temperature, calde, fredde e temperate, consentono la coltivazione di piante di ogni latitudine. Passeggiando per l’Orto si resta affascinati da molte collezioni importanti come quella delle piante succulente, o quella delle felci arboree, o ancora inebriati dall’odore dell’antica raccolta di agrumi. Una sezione del giardino è destinata alle piante che hanno un valore pratico, come quelle medicinali, tintorie e da essenza.
Un orto sperato e poi finalmente realizzato
Già nel 1615 il viceré conte di Lemos aveva annunciato la realizzazione di un Orto Botanico a Napoli, ma il progetto non si concretizzò mai. Un secolo e mezzo dopo, nel 1777, Ferdinando IV ipotizzò di edificare un Museo di Storia Naturale e un Orto Botanico nella zona dell’ex Palazzo degli Studi che, secondo i suoi piani, doveva diventare il centro di tutte le attività culturali e scientifiche della capitale del Regno.
Ma fu necessario attendere il decennio di dominio francese per far diventare il progetto una realtà concreta. I lavori per la costruzione del complesso durarono a lungo e furono condotti con le migliori competenze scientifiche dell’epoca; finalmente nel 1807 venne alla luce, con decreto di Giuseppe Bonaparte, il Real Giardino delle Piante.Â
Quando i Borbone ritornarono al potere promossero con grande entusiasmo la realizzazione dell’orto botanico pubblico perché tramite questo complesso era possibile approfondire la conoscenza di piante utili allo sviluppo dell’agricoltura e della medicina.
Un orto sperato e poi finalmente realizzato
L’Orto Botanico di Napoli è organizzato per percorsi e giardini tematici: piante del deserto, velenose, da spiaggia, frutteti, agrumeti, mediterranee, piante citate nella Bibbia e così via. Ci sono anche campi sperimentali e un giardino tutto dedicato ai non vedenti.
Nell’Orto Botanico ci sono diverse strutture storiche, a cominciare dalla Serra Temperata, un’armonica costruzione restaurata di recente, con una lunga facciata dove le semicolonne doriche scanalate si alternano alle vaste aperture ad arco chiuse da vetrate.
Vicino l’ingresso principale dell’Orto si erge l’edificio dove risiede il dipartimento di Biologia vegetale della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Napoli.
Nella zona in cui l’orto confina con l’Albergo dei Poveri, è situato il “castello”, così denominato per le due bellissime torri circolari che contraddistinguono la facciata. Questa struttura accoglie il Museo di Etno-botanica e Paleo-botanica che ripercorre l’origine dei gruppi di piante venute alla luce sulla terra nel corso delle varie epoche, offrendo così una completa visuale storica delle specie viventi.
Informazioni per la visita all’Orto Botanico di Napoli
Dove: Via Foria
Come arrivare: La fermata della metro più vicina è quella Cavour della Metro Linea 1 e 2.
Orari di apertura: l’Orto Botanico di Napoli è aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Per visitarlo è necessario chiamare al numero (+39) 081 253 3937 lasciando il proprio cognome e indicando il numero di persone che visiteranno l’Orto. Si può chiamare anche nella stessa giornata della visita. Ingresso senza prenotazione tutti i mercoledì ed i giovedì compresi tra il 15 aprile ed il 15 giugno.
Costo del biglietto: gratis