La sfarzosa Villa Pignatelli di Napoli, avvolta da un vasto parco e sede del Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, è la struttura più indicativa della diffusione dello stile neoclassico a Napoli. La prestigiosa villa, caratterizzata dal maestoso colonnato neodorico, venne edificata a partire dal 1826 dall’architetto Pietro Valente per volere del baronetto inglese sir Ferdinand Richard Acton, figlio dell’illustre sir John, primo Ministro e Segretario di Guerra e Marina di Ferdinando IV.
Le preferenze del committente sono evidenti nello stile “inglese” del giardino, progettato da Guglielmo Bechi, dinamico nel disegno dei viali e variegato nella scelta delle piante posizionate “a boschetto”. Tra le specie più preziose e belle che fanno parte del giardino vi sono le Araucaria excelsa, gli alti lecci, il maestoso Ficus Magnolioides, gli esemplari di Grevillea Robusta, le Strelitzia Augusta, diversi tipi di Cycadaceae e palme di vario genere.
Abbondanti anche le piante di Camelie, mentre solitaria e fiera spicca sul prato posteriore una Magnolia Grandiflora. Verso la fine del  secolo il parco venne abbellito da piccole strutture di impronta “pittoresca” come lo Chalet svizzero, la Torretta neogotica e la Serra.
La Villa Pignatelli
L’ingresso della villa è posto sul fronte posteriore: attraverso una raffinata pensilina e un portico a veranda si accede all’interno dove vi è un pian terreno in cui si dischiudono le stanze dell’appartamento storico e la veranda neoclassica, usata attualmente per le mostre temporanee.
Anche al primo piano gli ambienti sono stati adibiti a sede di eventi espositivi che rendono la villa, da oltre venti anni, un centro culturale molto significativo per la documentazione di opere artistiche di grande rilievo di questo secolo, dalla fotografia contemporanea fino all’architettura.
Il Museo di Villa Pignatelli
Il Museo è il frutto della donazione dell’intero complesso fatta allo Stato nella metà degli anni Cinquanta dalla principessa Rosina. Il Museo è costituito dalla struttura principale con l’arredo interno, dal parco e da altri edifici annessi. Le sale del piano terra custodiscono i dipinti, le decorazioni a stucco e gli arredi che documentano l’alto casato delle famiglie aristocratiche che si sono susseguite nell’occupazione della villa: dopo gli Acton la struttura fu acquisita e quasi interamente riassestata dalla famiglia di banchieri tedeschi Rothschild, che vi dimorarono fino al 1860, anno della caduta dei Borbone.
La splendida decorazione in stucco bianco e oro della Sala Rossa ad opera di Gaetano Genovese, risale probabilmente all’epoca dei Rothschild, mentre gli ornamenti che appartengono alle altre sale, la Sala da Ballo, la Biblioteca, la Sala Azzurra, la Sala verde e quella da pranzo, i servizi da tavola e gli arredi sono riconducibili al gusto e alla fastosità degli ultimi proprietari, i Pignatelli, in particolare alle preferenze della principessa Rosina, moglie del principe Diego.
La nobildonna volle legare alla villa candelabri, mobili e argenti che erano di proprietà della sua famiglia, in particolare una splendida e ampia collezione di porcellane europee del XVIII e XIX secolo.
Le porcellane
Nonostante il numero degli esemplari appartenenti a questa collezione sia piuttosto ristretto, risulta comunque di grande pregio per la preziosità e la particolarità di alcuni oggetti. Il nucleo di maggior interesse è quello della Manifattura di Meissen, con esemplari anche molto antichi, come il Servizio da caffè con immagini marine del 1735-40 o come il gruppo plastico con il Ratto di Proserpina del 1750.
Evidenziamo anche porcellane della Manifattura di Vienna, di Limonges, di Bonneval, di Doccia e di Venezia. Sono anche presenti non solo i capolavori della Real Fabbrica di Capodimonte come il Gentiluomo con marsina, la celebre Lavandaia e la Scena galante con cagnolino, ma anche diversi biscuit della Real Fabbrica di Napoli.
Il Museo delle carrozze
In prossimità del Museo Pignatelli vi è il Museo delle Carrozze, posto in una piccola struttura nel parco, che acquisisce il nome dal marchese che elargì allo stato la sua ricchissima collezione, costituita da esemplari di carrozze europee di svariate manifatture della fine dell’Ottocento. Oltre ai diversi tipi di vetture come Ragno, Mail Coach, Dog Kart, Poney-Chaise e Coupè, si custodiscono in questo museo anche accessori di ogni sorta, dai frustini ai finimenti.
Informazioni per la visita a Villa e Museo Pignatelli
Dove: la Villa si trova lungo la Riviera di Chiaia, di fronte alla più famosa Villa comunale e a pochi metri dal lungomare di Napoli.
Come: ci si arriva con tutti i mezzi pubblici che vanno verso Fuorigrotta e Mergellina. Fermata della Metro Linea 2 più vicina, Piazza Amedeo.
Orari di apertura: Aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 14.
Chiuso martedì. Costo del biglietto: 2 €. La biglietteria chiude un’ora prima