Cosa fare e vedere a Palermo: 20 luoghi imperdibili

Una guida turistica sulle cose da fare e vedere a Palermo durante una vacanza o un week end

Cosa vedere a Palermo: la Cattedrale
La Cattedrale di Palermo

Palermo è stata città fenicia, greca e romana, capitale araba, terra di conquista per normanni, svevi, francesi e spagnoli.

Secoli di storia e di dominazioni hanno segnato il capoluogo siciliano, città dai mille volti, crocevia di popoli, amalgama di culture e tradizioni diverse, bella e affascinante.

Palermo mostra con orgoglio le testimonianze del suo passato glorioso che rivive nella grandiosità del suo patrimonio artistico e architettonico, spesso abbandonato o non valorizzato.

Bene e male convivono in una città che, come Napoli, rappresenta l’essenza del Sud, tra voglia di rinascita e occasioni perse.

Nella “città delle delizie” convivono armoniosamente le cupole arabe di San Cataldo con gli splendenti mosaici bizantini della Martorana, l’eccesso del barocco e la grazia dei palazzi in stile liberty, la morte come monito nelle Catacombe dei cappuccini e la vita che trionfa nei brulicanti mercati storici di Ballarò e della Vucciria.

Impossibile non restare affascinati da questa città innegabilmente splendida che vi farà dimenticare i segni dell’incuria e del degrado con la dolcezza del clima, la vivacità dei palermitani e la straordinaria cucina.

In questa pagina vi indichiamo le 10 cose più importanti da fare e vedere a Palermo.

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Chiesa della Martorana e San Cataldo

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Edificata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio è anche conosciuta come della “Martorana

Infatti, nel 1433 fu ceduta dal re Alfonso d’Aragona alle monache benedettine del vicino convento fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana.

Chiesa della Martorana di Palermo
Chiesa della Martorana di Palermo

Malgrado le trasformazioni operate nel XVI e XVII secolo (la facciata barocca ne è un esempio), questo affascinante edificio sacro conserva l’originario stile arabonormanno.

Come dimostrano il corpo squadrato dello stesso sormontato da una cupoletta emisferica, e il bel campanile aperto da arcate e tre ordini di grandi bifore.

L’interno della chiesa presenta nella parte alta delle pareti, nei sottarchi e nella cupola magnifici mosaici bizantini considerati i più antichi della Sicilia.

Punto centrale di tutta la decorazione musiva è l’immagine di Cristo Pantocratore circondata da arcangeli, apostoli, santi e profeti.

Completano il ciclo i mosaici con la Natività di Gesù, il Transito di Maria, l’Annunciazione e la Presentazione al Tempio.

Proprio accanto alla Martorana da non perdere una visita alla chiesa di San Cataldo, dalle arabeggianti cupole rosse.

Fondata intorno al 1200 ne ha passate davvero tante, svolgendo addirittura la funzione di ufficio postale!

Oggi è stata interamente recuperata ed è affidata alle cure dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Orari di apertura e biglietto della Chiesa della Martorana e di San Cataldo

Chiesa della Martorana

Orari di apertura: da martedì a sabato: 10.00 – 13.00. Domenica e Festivi 9.00 – 10.30.

Costo del biglietto: 2 €

Come arrivare: in Piazza Bellini, in pieno centro storico.

Chiesa di San Cataldo

Orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
31 dicembre: 9.30 – 12.30
1 Gennaio: 15.00 – 18.00.
Chiuso: 25 dicembre e 15 agosto.

Costo del biglietto: 2,50 €
Come arrivare: in Piazza Bellini, in pieno centro storico.

La Cattedrale di Palermo

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E’ il 1185 quando viene completata la costruzione della Cattedrale di Palermo.

L’immenso edificio religioso consacrato alla Vergine Assunta sorge sul sito occupato precedentemente da una basilica cristiana (604) trasformata dai Saraceni in moschea (831) successivamente (ri)convertita al culto cristiano dai Normanni (1072).

La Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo

Rimaneggiamenti e restauri attuati nel corso dei secoli ne hanno modificato l’aspetto originario che si caratterizza per la presenza di stili architettonici diversi.

La facciata principale compresa tra due torrette presenta un ampio portico quattrocentesco in stile gotico catalano, la cupola è tardo barocca mentre la parte più antica è rappresentata dall’abside con splendide decorazioni arabo – normanne.

L’interno ricostruito su progetto di Ferdinando Fuga nel XIX secolo in stile neoclassico è a croce latina a tre navate. Qui sono custodite le spoglie dei reali di Sicilia, tra cui Federico II e Ruggero II, e quelle di Santa Rosalia, patrona di Palermo.

Altre tombe sono presenti nella cripta risalente al VI secolo.

Nelle stanze del Tesoro è possibile ammirare la tiara d’oro della Regina Costanza d’Aragona, insieme ad altri oggetti preziosi rinvenuti nei sepolcri reali.

Da non perdere una visita ai tetti che offrono un percorso emozionante sopra la struttura della Cattedrale e una magnifica visita sulla piazza.

Orari di apertura e biglietto della Cattedrale di Palermo

La Cattedrale è divisa in due parti: un’area a ingresso libero e la parte monumentale a pagamento.

Orario Cattedrale:
Da Lunedì a Sabato: dalle ore 07.00 alle ore 19.00
Domenica: dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Orario Area Monumentale :
(Tetti, Tombe Reali, Cripta, Absidi, Tesoro, Sotterranei e Cripta dei Beneficiali).
Lunedì a Sabato: dalle 9.00 alle 18.00 ultimo ingresso ore 17.30
Domenica: dalle 10.00 alle 18.00 ultimo ingresso ore 17.30

Costo del biglietto: 12 €

Come arrivare: in Piazza della Cattedrale, in pieno centro storico.

Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni

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Il Palazzo dei Normanni, conosciuto anche come Palazzo Reale, è uno dei principali monumenti di Palermo.

La fortificazione eretta dagli arabi nel IX secolo fu trasformata e ampliata dai Normanni che ne fecero la loro il centro del loro potere.

Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni di Palermo
Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni di Palermo

Quella di Ruggero II era una reggia ricca e sontuosa come dimostrano gli appartamenti reali abbelliti da mosaici raffiguranti scene di caccia (XII secolo) e la cappella Palatina, la chiesa della famiglia reale, decorata con splendidi mosaici bizantini, considerati tra i più belli di tutta la Sicilia, e con il meraviglioso soffitto ligneo a stalattiti.

Dopo una fase di oblio, il Palazzo tornò nuovamente a splendere nel XVI secolo quando i viceré spagnoli lo scelsero come loro residenza.

Durante quegli anni furono abbattute le torri di epoca normanna (ad eccezione della superstite torre Pisana), furono aggiunti due grandi cortili interni e ulteriori sale di rappresentanza, tra cui la Sala d’Ercole che prende il nome dagli affreschi realizzati dal Velasquez che rappresentano le dodici fatiche dell’eroe greco.

Dal 1947 il maestoso Palazzo ospita l’Assemblea Regionale Siciliana.

Orari di apertura e biglietto del Palazzo dei Normanni

Orario di apertura:

Da Lunedì a Giovedì: dalle ore 8,30 alle ore 14,30
Venerdì e sabato: dalle ore 8,30 alle ore 16,30
Domenica e festivi: dalle ore 8,30 alle ore 12,30

Costo del biglietto: da 14,50 a 19 € in base al periodo di ingresso. Il biglietto include Palazzo, Cappella Palatina e Giardini Reali.

Come arrivare: a 300 metri dalla Cattedrale. Ingresso turistico da Piazza Indipendenza.

San Giovanni degli Eremiti a Palermo

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A pochi passi dal Palazzo dei Normanni c’è uno dei complessi più belli di Palermo: è la chiesa di San Giovanni degli Eremiti con il chiostro.

San Giovanni degli Eremiti
San Giovanni degli Eremiti

Le cupole rosse è le palme che svettano proiettano chi arriva alla chiesa in un’atmosfera orientale.

Questa visione è il lascito della dominazione araba che trasformò questo complesso del VI secolo in una moschea.

Anche se l’esterno ha subito diversi rimaneggiamenti, l’interno e il chiostro sono quasi intatti.

La chiesa è a croce latina sormontata dalle cupole rosse. Dalla chiesa, attraverso una porticina, si accede alla Sala Araba con volta a crociera e un affresco bizantino che raffigura una Madonna con bambino tra due santi.

Il chiostro è un’oasi di pace con archi a sesto acuto e capitelli decorati. In questo luogo anche una città piena di vita come Palermo sembra scomparire in un silenzio irreale.

Orari di apertura e biglietto per San Giovanni degli Eremiti a Palermo

Orario di apertura:

Dal martedì al sabato: dalle ore 9,00 alle ore 19,00 (ultimo ingresso alle ore 18,30);
Domenica e festivi: dalle ore 9,00 alle ore 13,30 (ultimo ingresso alle ore 13.00).
Prenotazione on line obbligatoria entro 24 ore prima per i giorni di sabato e domenica e festivi. (http://laculturariparte.youline.cloud/)

Costo del biglietto: intero 6 €, ridotto insegnanti e ragazzi euro 3.

Biglietto cumulativo per: S.Giovanni degli Eremiti, Chiostro di Monreale, Zisa e Cuba 12 €.

Come arrivare: Via dei Benedettini 20 a pochi metri da Palazzo dei Normanni.

Il Castello della Cuba a Palermo

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Basta spostarsi ancora pochi metri dal Palazzo Reale per raggiungere il Castello della Cuba, una delle meraviglie di Palermo di solito tralasciate dai turisti frettolosi.

Si tratta di una “delizia”, cioè di un palazzo costruito nel 1180 per il riposo e il divertimento di Re Gugliemo II.

Lo stile è quello arabo-normanno, caratteristico della Sicilia dovuto all’incontro tra l’architettura del nord Europa e la sapienza araba nel costruire palazzi nei luoghi molto caldi.

Il Castello della Cuba a Palermo
Il Castello della Cuba a Palermo

Tutta la struttura della Cuba, infatti, anche se oggi può apparire sgraziata e troppo squadrata, risponde a precisi criteri: permetteva di prendere i venti freschi del mare nelle ore più calde anche grazie al lago in cui era immersa, oggi prosciugato.

Tutto intorno c’erano piante di agrumi e fontane. Non a caso questo luogo era anche chiamato dagli arabi Genoardo da Jannat al-ard (Giardino o Paradiso in terra).

Nella Cuba Boccaccio ambientò una delle sue novelle del Decameron, quella in cui racconta l’amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima rapita per offrirla in dono al re Federico II d’Aragona.

Orari di apertura e biglietto per il Castello della Cuba

Orario di apertura:

Da martedì a giovedì: dalle ore 9.00 alle ore 13.30.
Venerdì e sabato: dalle ore 9.00 alle ore 18.30.
Prenotazione on line obbligatoria entro 24 ore prima per i giorni di sabato e domenica e festivi (http://laculturariparte.youline.cloud/)

Costo del biglietto: intero 2 €, ridotto insegnanti e ragazzi euro 3.

Come arrivare: Corso Calatafimi 100, a pochi metri da Palazzo dei Normanni.

Il Castello della Zisa a Palermo

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A poca distanza dalla Cuba, sempre in quello che una volta era il Genoardo, c’è un altro meraviglioso castello arabo – normanno:

è la Ziza, a cui sono legate molte leggende e alcuni modi di dire dei palermitani.

Anche questo palazzo serviva come “delizia” per i re Normanni, infatti fu iniziato da Guglielmo I e finito da Guglielmo II nel 1167.

Il Castello della Zisa a Palermo
Il Castello della Zisa a Palermo

Il nome viene da Al-Aziz, una fanciulla splendida figlia dell’Emiro che fuggì dalla Libia a Palermo per vivere con Azel Comel, figlio del Sultano a cui rubarono un tesoro con cui costruire la Zisa.

Quando la madre di Aziz si suicidò per il dolore, anche lei fece lo stesso. Azel si uccise gettandosi nel mare ma non prima di aver “affidato” il tesoro ai “diavoli della Zisa“, le figure che si vedono nell’affresco sull’arco d’ingresso della facciata principale.

Secondo la leggenda questi diavoli non si possono contare e chiunque ci abbia provato non ci è mai riuscito.

Sono loro stessi a prendere vita e sbeffeggiare chiunque provi a trovare il tesoro nascosto nel palazzo.

Non a caso, ancora oggi, i palermitani usano i diavoli della Zisa per riferirsi ad avvenimenti complicati in cui i conti non tornano.

La Zisa è un capolavoro di ingegneria e architettura sostenibile: è esposto verso il mare per prendere il fresco della brezza e aveva un sistema di areazione con buchi nel pavimento che permetteva il circolo dell’aria, raffrescata da un sistema ad acqua in parte visibile anche oggi.

La Zisa oggi ospita il Museo di Arte Islamica con reperti da tutto il Mediterraneo.

Orari di apertura e biglietto per il Castello della Zisa

Orario di apertura:

Dal martedì al sabato: dalle ore 9,00 alle ore 19,00 (ultimo ingresso alle ore 18,30);
Domenica e festivi dalle: ore 9,00 alle ore 13,30 (ultimo ingresso alle ore 13.00).

Prenotazione on line obbligatoria entro 24 ore prima per i giorni di sabato e domenica e festivi (http://laculturariparte.youline.cloud/)

Costo del biglietto: intero 6 €, ridotto insegnanti e ragazzi euro 3.

Come arrivare: Piazza Guglielmo il Buono. A circa 2 km dal Palazzo dei Normanni.
Autobus 110 o 124 da Piazza Indipendenza.

Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo

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Il cimitero sotterraneo del Convento dei Cappuccini, erroneamente conosciuto come “le catacombe” conserva le spoglie mortali di frati, personaggi famosi, ricchi palermitani e gente comune.

Le Catacombe di Palermo
Le Catacombe di Palermo

Sono circa ottomila i corpi mummificati deposti dal XVII al fino alla fine del XIX secolo nelle gallerie costruite sotto il Convento e l’attigua chiesa dedicata alla Madonna della Pace.

Le condizioni micro – climatiche di questi luoghi di sepoltura e i metodi utilizzati dai frati per imbalsamare i corpi, hanno permesso che le salme si conservassero pressoché intatte, e molto riconoscibili.

Le Catacombe di Palermo, nonostante si trovino un po’ al di fuori del cuore della città, sono una delle mete turistiche più apprezzate dai visitatori del capoluogo siciliano.

Il fascino del macabro, che si conserva spaventosamente intatto dal 1599, non passa mai di moda.

Attenzione, le norme sono molto rigide ed è vietato fotografare, fare riprese o toccare i reperti.

Orari di apertura e biglietto delle Tombe dei Cappuccini

Orario di apertura: tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) ore 09.00-12.30 e ore 15.00-17.30. Da fine ottobre a  fine marzo le catacombe sono chiuse la domenica pomeriggio.

Costo del biglietto: 3 €.

Come arrivare: Via dei Cappuccini 1, fuori dal centro storico. Da Piazza Indipendenza prendere l’autobus 327 oppure a piedi percorrendo via Cappuccini (15 minuti).

Sito ufficiale delle Catacombe: http://www.catacombepalermo.it/

La Fontana Pretoria di Palermo

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Realizzata nel XVI secolo dallo scultore Camilliani per la villa fiorentina di don Pietro di Toledo e successivamente acquistata dal senato di Palermo

Dal 1581 la monumentale fontana rinascimentale fa bella mostra di sé nella bella Piazza Pretoria, circondata da splendidi palazzi, tra cui Palazzo Pretorio (sede del Comune), e chiese antiche (San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina).

La Fontana Pretoria a Palermo
La Fontana Pretoria a Palermo

La scenografica macchina d’acqua a pianta ellittica è circondata da un’elegante balaustra all’interno della quale sono collocate le vasche (tre concentriche più una serie di piccole e medie)

Seguono quattro scalinate, le statue che raffigurano alcune divinità pagane (Apollo, Venere, Diana, Bacco, Adone, Cerere, Ercole), le allegorie dei quattro fiumi di Palermo (Gabriele, Oreto, Maredolce, Papireto), mostri marini, ninfe e teste di animali.

La nudità delle statue che la decorano spinse i palermitani a ribattezzarla “fontana della vergogna”.

Considerata tra l fontane più belle d’Italia (non a caso Giorgio Vasari la definì “stupendissima fonte”), la magnifica costruzione architettonica dopo un lungo restauro è tornata nuovamente a risplendere.

I Quattro Canti di Palermo

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A pochi metri dalla Fontana c’è “I quattro Canti“, uno degli angoli più scenografici e fotografati di Palermo.

Si tratta dell’incrocio tra via Maqueda e Via Vittorio Emanuele, due strade fondamentali di Palermo.

I Quattro Canti
I Quattro Canti

La costruzione di via Maqueda, nel 1600, divise la città in quattro “Mandamenti” e quindi, all’incrocio, di quattro case cantoniere da cui il nome della piazza.

I Quattro Canti sono definiti anche “ottagono” per la loro forma o più spesso “Teatro del Sole“, perché in ogni giorno dell’anno, almeno uno dei quattro cantoni è illuminato dalla luce solare.

Ogni cantone ha tre ordini in stile dorico, ionico e composito.

Più in basso ci sono le statue delle stagioni, in quello medio le statue di re spagnoli e in alto i santi protettori di ogni mandamento (S. Oliva, S. Cristina, S. Agata e S. Ninfa).

Santa Maria dello Spasimo a Palermo

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Le chiese incomplete hanno sempre fascino.

Accade con San Galgano a Siena, il complesso del Goleto ad Avellino o la chiesa do Carmo a Lisbona.

Questo vale anche per Santa Maria dello Spasimo a Palermo, un complesso del 1500 nel quartiere della Kalsa, la cui storia secolare racconta oggi la sua natura di chiesa incompiuta.

A inizio 1500 Jacopo de Basilicò inizia la costruzione di una chiesa per rispettare le ultime volontà della moglie Eulalia Rosolmini, particolarmente devota al dolore (Spasimo) della Madonna per la morte di Cristo.

Santa Maria dello Spasimo a Palermo
Santa Maria dello Spasimo a Palermo

Il progetto originale prevedeva una chiesa e un monastero, ma solo la chiesa vide la luce completamente.

Prima la mancanza di fondi, poi le incursioni dei turchi, impedirono la conclusione dei lavori.

Ci fu tempo, però, per vedere arrivare un capolavoro: l’Andata al Calvario (conosciuto come Spasimo di Sicilia) di Raffaello Sanzio.

Il quadro si trovava sopra uno splendido altare realizzato dallo scultore Antonello Gagini. Il dipinto si trova oggi al Museo del Prado di Madrid.

Dopo l’aggiunta di un fossato e di altre mura, il complesso iniziò il suo secolare decadimento: fu usato ospizio per i poveri, magazzino, teatro pubblico fino a diventare una discarica.

Alluvioni, terremoti e i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno fatto il resto.

Negli ultimi 30 anni è iniziato un lavoro di lento recupero, con l’altare finalmente ricoperto e con una copia dell’opera di Raffaello. O

ggi lo Spasimo è un centro polifunzionale per concerti e spettacoli.

Orari di apertura e biglietto di Santa Maria dello Spasimo

Orario di apertura: da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.30.
Prenotazione obbligatoria a spasimo@comune.palermo.it

Costo del biglietto:

Come arrivare: Via dello Spasimo nel quartiere della Kalsa.

Palazzo Abatellis e Galleria Regionale della Sicilia

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A 400 metri da Santa Maria dello Spasimo c’è un altro dei luoghi imperdibili del della Kalsa: è Palazzo Abatellis che si incontra lungo Via Alloro, la strada più importante e bella del quartiere.

Palazzo Abatellis e Galleria Regionale della Sicilia
Palazzo Abatellis e Galleria Regionale della Sicilia

Costruito nel 1400 per volontà del Maestro Portolano Francesco Abatelli, dal dopoguerra ospita la Galleria Regionale della Sicilia.

I capolavori iniziano già dal piano terra, con le opere in legno e le sculture del Trecento e del Quattrocento fra cui la Madonna del latte di Gagini e il meraviglioso Busto di gentildonna di Francesco Laurana.

Al secondo piano accoglie il visitatore  lo straordinario grande affresco del Trionfo della Morte un affresco in cui la morte, su un cavallo scheletrico, irrompe in un giardino dopo aver sterminato papi e imperatori, nobili e cardinali, risparmiano solo un gruppo di poveri.

Il capolavoro più famoso di Palazzo Abatellis è l’Annunziata di Antonello da Messina, considerata uno dei simboli del Rinascimento italiano.

Altro grande protagonista della Galleria Regionale è Antoon van Dyck che dipinse questi capolavori dopo essersi trovato a Palermo durante la peste del 1624:  “Santa Rosalia incoronata dagli angeli”, la “Madonna col bambino” e il “Compianto”.

Nelle altre sale si susseguono opere di Josepe Ribera detto lo “Spagnoletto”, Giorgio Vasari, Andrea Vaccaro, Mattia Preti e Luca Giordano.

Orari di apertura e biglietto di Palazzo Abatellis

Orario di apertura: 

Da Martedì a Venerdì 9:00- 18:30
Sabato e Domenica 9:00-13:00
Chiuso: lunedì.

Costo del biglietto: 8 € singolo. 10 € con ingresso anche a Castello della Zisa, Chiostro di San Giovanni degli Eremiti e Chiostro Santa Maria La Nuova di Monreale (Duomo)

Come arrivare: Via dell’Alloro nel quartiere della Kalsa.

Il Teatro Massimo di Palermo

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Anche se non amata la lirica, una visita al Teatro Massimo di Palermo resta indispensabile.

Questo è il teatro di lirica più grande d’Italia, superato in Europa solo da quelli di Parigi e Vienna.

Il “Massimo” fu costruito a partire dal 1866 nel luogo dove c’erano tre chiese e altrettanti monasteri: la Chiesa e Monastero delle Stimmate, di San Giuliano e di Sant’Agata.

La leggenda racconta che una delle suore a cui era stata distrutta la tomba si aggiri ancora per il teatro.

Dall’esterno colpisce la grande scalinata che porta a un pronao con sei colonne in stile corinzio.

Il Teatro Massimo
Il Teatro Massimo

Giovanni Battista Basile, che progettò il teatro, era un esperto di arte greca e romana a cui si ispirò per la costruzione del teatro.

La sensazione, infatti, è di trovarsi davanti ai grandi edifici pubblici di Atene o Roma, con una sensazione di ordine, pulizia e maestosità.

Sulla facciata è scolpito il monito per chi fa o assiste agli spettacoli.

L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”.

Superati i due leoni in bronzo, allegoria della tragedia e della lirica, si entra nella grande sala a forma di ferro di cavallo in stile Liberty.

Ci sono cinque ordini di palchi e galleria sovrastati da un’enorme cupola emisferica.

Orari di apertura e biglietto per il Teatro Massimo

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9:30 alle 17:30 (ultima visita alle 17:00)

Costo del biglietto: 8 € visita guidata di 30 minuti.
Informazioni e prenotazioni: visiteguidate@teatromassimo.it – 091 6053267

Come arrivare: in Piazza Verdi, nel centro di Palermo. Dai Quattro Canti si percorre via Maqueda per circa 10 minuti.

Cosa vedere a Palermo: Stanze al Genio

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Inaugurata nel dicembre 2008, la singolare “Casa Museo Stanze al Genio” che prende il nome dall’Associazione culturale omonima, raccoglie una delle collezioni più grandi in Europa di maioliche antiche napoletane e siciliane con oltre 5.000 esemplari in mostra (dalla fine del XVI secolo agli inizi del XX secolo), e altre collezioni minori di arte contemporanea e modernariato.

Stanze al Genio a Palermo
Stanze al Genio a Palermo

La Casa Museo è ospitata all’interno di un’elegante abitazione privata in una parte del piano nobile dello storico palazzo Torre – Piraino, nel centro storico di Palermo.

Lo spazio museale si articola in 8 splendide sale (tra le quali la sala D’ingresso, sala della Cucina, sala dei Fiori e sala Neoclassica), utilizzate anche per lo svolgimento di eventi culturali collaterali.

Il percorso espositivo adottato per le mattonelle maiolicate segue una distinzione per epoca, provenienza geografica e produzione  mettendo in risalto per ognuna di esse i pezzi più belli e pregiati.

Orari di apertura e biglietto per le Stanze al Genio

Orario di apertura: visite guidate su prenotazione (telefonare ai numeri 340 0971561 – 335 6885379)

Costo del biglietto: costo tessera ordinaria  € 10;  ridotto (studenti e over 65) € 5,00.

Come arrivare: Via Garibaldi 11, circa 800 metri dalla Fontana Pretoria.
Sito ufficialehttps://www.stanzealgenio.it/

Cosa vedere a Palermo: mercati di Vucciria, Ballarò, Capo e Borgo Vecchio

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I mercati rionali di Palermo sono luoghi fuori dal tempo, che hanno conservato il fascino di una cultura che qui ha lasciato segni inconfondibili.

I mercati di Ballarò e Vucciria, posti rispettivamente nei pressi della stazione e della Chiesa della Martorana, sono quelli più visitati, dove i colori e i profumi di Palermo e della Sicilia intera, si danno appuntamento sulle bancarelle degli ambulanti.

Ballarò è quello ancora vivo, autenticamente popolare mentre la Vucciria è da qualche anno sottotono, quasi decandente, anche se merita comunque una visita.

I mercati popolari di Palermo
I mercati popolari di Palermo

Altri due mercati da visitare assolutamente sono quelli del Capo, situato alle spalle del Teatro Massimo, e Borgo Vecchio, che si trova vicino al porto ed è aperto anche la notte.

Quattro luoghi da non perdere per rivivere una Palermo antica, che non perde mai il suo fascino e per portarsi a casa qualche souvenir gastronomico a Km 0 e a bassissimo costo.

Casa Professa o Chiesa del Gesù di Palermo

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La presenza a Palermo dei Gesuiti ha lasciato una chiesa straordinaria, anche se molti turisti se la lasciano scappare pur passandoci davanti all’uscita da Ballarò.

Casa Professa a Palermo
Casa Professa a Palermo

La Casa Professa, o Chiesa di Gesù, è il trionfo del Barocco per antonomasia.

Stucchi, affreschi, marmi, decorazioni delle tre navate della chiesa la rendono il monumento barocco più importante della Sicilia.

Le tre immense navate costruite nel 1564 dai padri Gesuiti furono però decorate a partire dal 1658. Al primo piano c’è l’Oratorio del Sabato.

Da non perdere il Museo con sale tematiche dedicate al “Tesoro dei Gesuiti” in cui sono esposti molti arredi sacri, tra cui oggetti in corallo e argento della produzione artigianale trapanese del 1600 e 1700.

La Palazzina Cinese

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Una palazzina in stile cinese è l’ultima cosa che ci si aspetti di trovare in una città come Palermo: eppure c’è.

In effetti, questa casina costruita nel Parco della Favorita, è un edificio davvero unico, punto incontro tra il neoclassicismo e il romantico richiamo dell’Oriente.

La Palazzina Cinese di Palermo
La Palazzina Cinese di Palermo

A volerla nel 1799 fu Ferdinando III di Borbone che fuggito da Napoli dopo l’invasione napoleonica decise di acquistare e modificare una casina di proprietà dei Baroni Lombardo che già aveva uno stile orientaleggiante.

L’architetto Marvuglia adattò la vecchia costruzione trasformandola in una piccola reggia a quattro piani.

Nel seminterrato c’è una grande sala da ballo in stile Luigi XVI e l’ambiente che contiene l’originale meccanismo a saliscendi chiamato la “Tavola Matematica”.

Un meccanismo meraviglioso e unico che permetteva di far salire i piatti al piano superiore subito dopo essere stati preparati nelle cucine.

Al piano rialzato, infatti, si trova il salone di rappresentanza alla cinese, detta anche sala delle udienze, con ai lati gli ambienti privati del re (la sala da gioco, la sala da pranzo e la camera da letto).

Al secondo piano si trovano le stanze più belle, gli appartamenti della regina Maria Carolina con il “salotto turco”, la saletta “ercolana” in stile impero, e la camera da letto con alcova in stile neoclassico e il meraviglioso “gabinetto delle pietre dure”.

All’ultimo livello, invece, una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda e la “Stanza dei Venti”, che doveva servire da osservatorio.

Orari di apertura e biglietto per la Palazzina Cinese

Orario di apertura: 

Dal martedì al giovedì: dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Venerdì e sabato: dalle ore 09.00 alle ore 18.00.
Domenica: solo la prima di ogni  mese dalle 09.00 alle 13.00 (al momento sospesa)
Chiuso: il lunedì.

Costo del biglietto: gratis.

Come arrivare: Via Duca degli Abruzzi, 1. Bus 101 e 106 dal centro di Palermo.

Palazzo Valguarnera-Gangi (Palazzo del Gattopardo)

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Palazzo Valguarnera-Gangi è comunemente conosciuto come “Palazzo del Gattopardo” per aver fatto da set cinematografico al film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Palazzo Valguarnera-Gangi è comunemente conosciuto come "Palazzo del Gattopardo"
Palazzo Valguarnera-Gangi – Palazzo del Gattopardo

Chi lo ha visto sicuramente ricorderà la celebre scena del ballo tra Claudia Cardinale nei panni di Angelica Sedara e il Principe Don Fabrizio di Salina interpretato da Burt Lancaster

La scena è stata girata nella Sala del Ballo anche detta Salone Giallo con il soffitto a doppio fondo e i tre grandi lampadari in vetro di Murano.

Il palazzo si trova a Palermo in Piazza Croce dei Vespri, nel quartiere della Kalsa.

Fu voluto da Pietro Valguarnera principe di Gangi il quale nella prima metà del Settecento affidò all’architetto Andrea Gigante l’opera di ristrutturazione di un preesistente edificio cinquecentesco.

Così nasce il Palazzo del Gattopardo. Celebri pittori nel corso del tempo hanno affrescato le sale interne insieme ad intagliatori, stuccatori e altri artisti.

Palazzo Valguarnera-Gangi è un esempio perfettamente conservato di rococò palermitano nonché uno dei palazzi nobiliari più belli e importanti di tutta la Sicilia dal punto di vista artistico-architettonico.

Per visitare il Palazzo del Gattopardo è obbligatorio prenotare telefonicamente al numero 0916162718 o via mail all’indirizzo palazzogangi@hotmail.com

Oppure ci si può rivolgere ad una delle associazioni culturali di Palermo o all’Associazione dei Musei Siciliani che si occupano di organizzare visite guidate.

Il tour conduce in molti degli ambienti del palazzo come il Salone d’Onore, il Salone Giallo e la Galleria degli Specchi con il grande affresco centrale.

La visita è come un viaggio nei fasti di quell’epoca: il palazzo ha conservato l’arredamento originale in ogni dettaglio, dall’oggettistica ai tessuti, alle sfarzose decorazioni.

Come arrivare al Palazzo del Gattopardo

Come arrivare: Il Palazzo del Gattopardo si può raggiungere facilmente a piedi dal centro di Palermo o in autobus (Linee 101 e 102).

Palazzo Mirto a Palermo

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In via Merlo a Palermo a 100 mt. da Piazza Marina e dal Giardino Garibaldi nel quartiere Kalsa si trova Palazzo Mirto.

Fu costruito come dimora nobiliare per ospitare la storica famiglia Filangeri, una delle più importanti di Palermo e di tutta la Sicilia.

Il nome Mirto deriva dalla carica “principe di Mirto” di cui fu insignito Giuseppe Filangeri.

La fontana di Palazzo Mirto a Palermo
La fontana di Palazzo Mirto a Palermo

Si tratta di uno dei più antichi palazzi palermitani, risale al periodo normanno e nel corso dei secoli ha subìto vari rifacimenti fino ad assumere, verso la fine del Settecento, l’aspetto che presenta attualmente.

Oggi il palazzo non è più abitato dai Filangeri e appartiene al Comune di Palermo che l’ha trasformato in casa-museo.

Le stanze conservano il lusso di un tempo e raccontano la storia della famiglia che le ha abitate per quattro secoli.

Gli arredi sono originali così come l’oggettistica, dagli orologi alle porcellane conservate nelle vetrine che sono un motivo di vanto per il museo data la loro particolarità e bellezza.

Tra le sale segnaliamo la Sala Salvatore Rosa che ospita le opere dell’omonimo pittore napoletano.

La Sala del Trucco conserva una toeletta d’epoca in stile Luigi XV mentre la Sala degli Arazzi i dipinti di Giuseppe Velasco che raffigurano il mito di Amore e Psiche.

Interessante la sala di rappresentanza, il Salone del Baldacchino, per la presenza di un ciclo di pitture allegoriche e di scene tratte dalla Gerusalemme Liberata.

Dal piano nobile si accede al giardino pensile dove si trova una chicca del palazzo, la fontana in stile rococò realizzata con conchiglie e statue, un pezzo indubbiamente particolare e scenografico.

Complessivamente Palazzo Mirto è tenuto a regola d’arte. Il tour si svolge in compagnia del personale addetto alle visite guidate.

Il palazzo è sede di mostre, stagioni concertistiche ed eventi culturali.

Orari di apertura e biglietto per Palazzo Mirto

Orario di apertura: 

Da mar a sab: dalle 9 alle 19
Dom e festivi: dalle 9 alle 13
Chiuso: lunedì

Costo del biglietto:

Ticket intero:  6,00 €
Ticket ridotto:  3,00 €
Ticket cumulativo valido per 3 giorni: € 10,00 include l’ingresso a Palazzo Mirto, Palazzo Abatellis e Oratorio dei Bianchi.

Come arrivare: Palazzo Mirto dista 1 km dalla Stazione centrale di Palermo. Da qui si può raggiungere in Autobus (Linee 101, 102, 124). Oppure a piedi dal centro storico in direzione Kalsa.

Cosa vedere a Mondello

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Dopo aver visitato la Palazzina Cinese è d’obbligo spostarsi di 3 km e raggiungere Mondello, la spiaggia per eccellenza dei palermitani.

La storia dei due luoghi è collegata: quando il Re si trasferì a Palermo, i nobili gli donarono alcuni possedimenti nella zona di Mondello che il re trasformò in riserva di caccia e pesca.

Mondello a Palermo
Mondello a Palermo

Dopo l’Unità d’Italia, a inizio 1900 i Florio di Favignana portarono a Mondello il fiore dell’aristocrazia europea, trasformando questa baia in un luogo esclusivo di villeggiatura e incontro.

Iniziò tra le famiglie ricche di Palermo una specie di gara per costruire la villa più bella: eravamo in pieno stile Liberty e questo spiega il susseguirsi sul lungomare di ville, torrette, cancelli lavorati, giardini e fregi di ogni tipo.

La sintesi di tutta questa bellezza è lo stabilimento balneare, simbolo di Mondello da più di un secolo, progettato dall’architetto belga Rudolf Stualker.

Ovviamente il mare di Mondello è splendido, così come la spiaggia che ha una caratteristica: è finissima e rosa perché formata da conchiglie e posidonie decomposte e non da semplice sabbia.

Questo la rende più simile a una spiaggia caraibica che a una del Mediterraneo.

Il Santuario di Santa Rosalia

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Il Santuario dedicato a Santa Rosalia non è forse da annoverare tra i luoghi turistici più famosi di Palermo ma merita una visita per la posizione suggestiva e per devozione verso la santa protettrice che è molto venerata dai palermitani.

Il Santuario si trova sul Monte Pellegrino a tredici chilometri dal centro e la particolarità è di essere completamente incastonato nella roccia.

Il Santuario di Santa Rosalia a Palermo
Il Santuario di Santa Rosalia a Palermo

Si racconta che Santa Rosalia trascorse una vita da eremita su questo monte e che le sue spoglie furono ritrovate in quella che oggi è la Grotta sacra del Santuario, aperta al pubblico e visitabile.

La grotta ospita l’altare con il simulacro a lei dedicato, “La Santa giacente”, opera d’arte realizzata nel Seicento in marmo e rivestita in lamina d’oro. L’autore è Gregorio Tedeschi.

Si prosegue nelle Stanze del Tesoro che custodiscono busti, ex-voto, oggetti sacri e simboli legati alla vita di Santa Rosalia come la corona di rose e il bastone.

Per quanto riguarda la visita al Santuario, si può entrare in autonomia oppure, per approfondire la storia, si può partecipare ad un tour guidato.

Ogni anno a settembre si svolge la tradizionale “Acchianata”: nella notte tra il 3 e il 4 settembre i fedeli salgono a piedi al Santuario percorrendo un antico sentiero di quattro chilometri.

Dopo la visita consigliamo di proseguire lungo la strada in salita che conduce alla piazzola panoramica in cima al Monte Pellegrino dove si trova la statua di Santa Rosalia.

Questo è uno dei punti di osservazione più belli su Palermo e sulla costa tirrenica del litorale palermitano.

Orari di apertura e come arrivare al Santuario di Santa Rosalia

Orari di apertura: da lunedì al sabato: 9 -18. Domenica e festivi: 8-19
Come arrivare: autobus Linea AMAT n.812 da Largo Sellerio, in alternativa con il bus-navetta che prevede più corse.

A piedi: Il Santuario si può raggiungere a piedi in circa un’ora con una passeggiata panoramica lungo la “Scala Vecchia” (partenza in piazza Sellerio). Questo è il percorso più comodo, in alternativa segnaliamo il sentiero più selvaggio della Valle del Porco.

La Cattedrale di Monreale

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A circa 8 km da Palermo, nella cittadina di Monreale, sorge la bellissima cattedrale in stile arabo – normanno dedicata alla Vergine Maria, meta di turisti e pellegrini da tutto il mondo.

Il grandioso edificio religioso fu costruito nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo

La Cattedrale di Monreale a Palermo
La Cattedrale di Monreale a Palermo

II in seguito ad un’apparizione della Madonna che in sogno, gli chiese di erigere un tempio in suo onore indicandogli dove trovare il tesoro per farlo.

Il Duomo si presenta all’esterno con un portico a trifora sotto il quale vi è il pregevole portale bronzeo opera di Bonanno Pisano, e due grosse torri quadre di cui una trasformata in campanile.

L’interno a croce latina è diviso in tre navate divise da colonne sormontate da bellissimi capitelli scolpiti;

le pareti sono ricoperte da magnifici mosaici a fondo d’oro di scuola bizantina (XII e XIII secolo) raffiguranti episodi della Bibbia e storie della Chiesa, a cui nell’abside centrale si aggiunge la figura di Cristo Pantocratore.

Tra i numerosi tesori qui conservati meritano menzione: l’altare maggiore opera dell’argentiere Valadier (1711), i sarcofagi di Guglielmo I e Guglielmo II, l’organo a sei tastiere del XX secolo.

Da non perdere la Cappella del Crocifisso, bell’esempio di barocco siciliano, la quale custodisce il Tesoro della Cattedrale con il reliquiario contenente una spina della corona di Cristo.

Merita una visita anche il chiostro porticato del convento benedettino (XII secolo) accanto alla cattedrale per ammirare la ricca decorazione dei capitelli delle colonnine istoriate.

Orari di apertura e biglietto per il Duomo di Monreale

Orario di apertura: da lunedì a sabato: dalle ore 09.00 alle ore 12.45 (ultimo ingresso) – dalle ore 14,00 alle ore 17,00 (ultimo ingresso)
Domenica e Festivi
: mattina visite sospese – pomeriggio dalle 14,00 alle ore 17,00 (ultimo ingresso)

Costo del biglietto: Duomo, chiostro, cappella, museo e tetti 10 €

Come arrivare: da Piazza Indipendenza, autobus di linea Amat n. 824 (Politeama-Sant’Erasmo) e n. 108 (Politeama-Ospedale Civico).

La cucina di Palermo

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La gastronomia palermitana è varia, buona e gustosa.

Dall’antipasto al dolce, Palermo offre piatti tipici assolutamente imperdibili: una combinazione straordinaria di ingredienti, sapori e profumi, frutto del passaggio delle innumerevoli civiltà che si sono succedute e che hanno lasciato anche nella cucina il loro segno.

Cosa mangiare a Palermo
Cosa mangiare a Palermo

Zafferano, pistacchi, prodotti caseari, fichi d’india e aromi per le granite, sono solo alcuni degli elementi utilizzati nella fantasiosa cucina palermitana.

Non riempitevi la pancia di cannoli e cassate, assaggiate anche i piatti tradizionali della popolare “cucina di strada”, come le famose arancine (palle di riso impanate e fritte farcite generalmente con ragù, mozzarella e piselli);

le crocchè o “cazzilli” a base di patate; le panelle, (frittelle di farina di ceci);

lo sfincione (grossa sfoglia di pasta lievitata condita con una salsa a base di pomodoro fresco, cipolla, acciughe e caciocavallo);

ed il proverbiale u pane ca’ meusa, ovvero la pagnottella ripiena di milza, polmone e trachea a pezzettini cucinati con lo strutto, nella versione “schietta”, cioè semplice (per così dire!) e “maritata”, ovvero con la ricotta.

Dove dormire a Palermo

Palermo è attrezzata per accogliere ogni tipo di viaggiatore.

Alberghi di lusso come il Grand Wagner, o Bed & Breakfast più economici, sono disseminati vicino alle mete turistiche più importanti della città.

Dove dormire a Palermo
Dove dormire a Palermo

L’offerta è buona e i prezzi non molto alti: una doppia 3 stelle per una notte, nel centro città, costa circa 50 euro.

Vi consigliamo di cercare un alloggio nella zona centrale, sia per ottimizzare i tempi di visita, sia perché i collegamenti interni non sono sempre molto affidabili.

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