Visto dall’alto, il borgo di Palmanova è una stella, con nove punte verso il verde della pianura friulana e una grande piazza esagonale al centro. È davvero elegante da ammirare dall’alto, ma è altrettanto affascinante scoprirla a piedi, entrando da una delle tre porte ancora perfettamente conservate.
Palmanova si trova in provincia di Udine, in un territorio permeato di storia, bellezza e segnato dal passato bellicoso delle popolazioni passate di qui. Palmanova viene fondata ufficialmente il 7 ottobre 1593 per volontà della Repubblica di Venezia.
La Serenissima voleva lanciare un messaggio chiaro: Palmanova sarà una fortezza che farà da argine alle invasioni dei turchi e di chiunque vorrà attaccare la Cristianità . Per due secoli sarà sotto il dominio di Venezia: fino a quando arriva Napoleone, il personaggio che più ha segnato.
Da qui, nel 1799, il generale francese dichiarò guerra alla Serenissima Repubblica di Venezia, e che sempre qui si asserragliò, aggiungendo la terza cinta muraria alla struttura originale del 1593.
Oggi Palmanova è elegante, quieta, e merita una visita per i palazzi storici e il Duomo che circondano la piazza, per il colpo d’occhio che si ottiene mettendosi sotto lo stendardo centrale e per un buon bicchiere di vino friulano accompagnato dai formaggi e i salumi locali.
In giro per il Borgo di Palmanova
La parte più scenografica del borgo di Palmanova è la piazza: grande, che abbraccia tutto il centro, e da cui si può vedere la pianta singolare di Palmanova, con le sei strade che la circondano a raggio e tre che la tagliano. Sulla piazza affacciano il Duomo e la loggia dei Mercanti (vedi paragrafo successivo).
Dall’altro lato della piazza si può ammirare il Palazzo del Provveditore Generale, che oggi ospita il Municipio e che risale al 1598, e il Palazzo del Governatore alle Armi, oggi sede del Museo Storico Militare.
Delle tre porte, in perfette condizioni, Porta Udine è quella che conserva nei cardini le ruote del ponte levatoio: si raggiunge dalla piazza a piedi in pochi minuti seguendo le indicazioni per Udine. Oltre ai palazzi storici, sulla piazza si aprono bar e trattorie con i loro tavolini, negozi e locali. Le strade che si diramano dal centro sono prevalentemente residenziali.
Il Duomo di Palmanova
Il Duomo, costruito nel 1636, è la chiesa più importante della città , svetta con la sua pietra bianca e lo stile barocco sulla piazza, e l’interno custodisce la pregiata Pala delle Milizie di Alessandro Varotari detto il Padovanino. L’interno ha un’unica ampia aula coperta dalle splendide capriate in travi di rovere. L’interno, senza colonne, ha tre cappelle nel coro, quattro altari e un bel pulpito sospeso.
La Loggia e il Palazzo del Provveditore
A sinistra del Duomo, dopo alcuni palazzetti, si apre la Loggia dei Mercanti con il Palazzo del Provveditore. Una fila di portici in pietra che un tempo era il quartier generale dell’esercito del Provveditore Generale. A fianco della loggia c’è il Palazzo del Provveditore Generale costruito nel 1598. Nei secoli ha sempre svolto la stessa funzione: era la casa del rappresentante di Venezia, oggi ospita l’ufficio del Sindaco e dell’amministrazione comunale.
Il Museo Storico Militare di Palmanova
La vocazione guerriera di Palmanova è stata racchiusa oggi nel Museo Storico Militare, anzi, per la precisione, Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova.
Le mostre e le esposizioni del museo sono divise in tre sedi: il Palazzo del governatore delle armi, il percorso scoperto lungo le fortificazioni e Porta Cividale.
In questi tre percorsi si ammirano cimeli, armi, documenti e divise della storia militare della città dal 1593 fino al 1917. Davvero interessante il percorso delle fortificazioni esterne, che si snoda lungo i bastioni e i terrapieni che circondano il centro fortificato.
Informazioni per la visita al Museo Storico Militare di Palmanova
Orari di apertura: dalle 9 alle 12 e dalle 13.45 alle 16 tutti i lunedì
Dalle 9 alle 12 da venerdì a domenica, festivi compresi.
Costo del biglietto: gratuito
Le polveriere napoleoniche di Palmanova
Palmanova racchiude due polveriere napoleoniche, una in Contrada Garzoni e l’altra in Contrada Foscarini, che come dice il nome ospitavano le munizioni dell’esercito napoleonico. Sono grandi costruzioni in pietra e oggi ospitano mostre temporanee, come quella di stampe antiche. Si possono visitare in occasione degli eventi che ospitano. Per le tutte le informazioni: Info Point di Palmanova, tel. 0432 924815.
La rievocazione storica di Palmanova
Il primo weekend di settembre a Palmanova c’è una straordinaria e suggestiva rievocazione storica che attira turisti e appassionati da tutta Italia. La manifestazione si chiama “A.D. 1615. Palma alle armi“. Duecento figuranti in costumi del 1600 ricordano l’inizio della “guerra degli Uscocchi” conosciuta anche come guerra del Friuli. L’episodio storico è riferito alla guerra di Venezia conto contro gli Austriaci, soprattutto per mettere un freno alle scorribande degli Uscocchi, rifugiati slavi al servizio dell’impero Asburgico.
Cosa mangiare a Palmanova
Palmanova è molto frequentata da turisti, austriaci e italiani, e friulani, soprattutto in primavera, in estate e nei fine settimana. I friulani si fermano alle osterie, dentro in inverno o appoggiati al bancone esterno quando fa caldo, per un taj (il bicchiere di vino), e per stuzzicare qualcosa.
I vini rossi da provare sono Refosco e Cabernet; tra i bianchi non può mancare il Verduzzo e il Tocai friulano. Se volete fare come i locali, ordinate uno spritz, nero o bianco. La cucina veloce di Palmanova permette di assaggiare i salumi prelibati come il Prosciutto di San Daniele, il cotto di Praga affumicato tagliato a mano, e i formaggi di malga, accompagnati dalle composte.
Per pranzo e cena, invece, ottimo il pesce e i frutti di mare della vicina laguna di Grado, serviti con polentina bianca, la carne con polenta o patate, il Frico.
Palmanova ha una fama meritatata di borgo accogliente, perché i ristoratori e gli osti sono molto attenti sia al sevizio che alla presentazione dei piatti, aggiungendo un tocco di cortesia tutta friulana all’eccellente qualità delle materie prime offerte da questi territori tra mare e Alpi.