“Non è mai chiaro e non è mai compiuta notte”, ha scritto Angelo Maria Ripellino per spiegare l’atmosfera magica ma inquietante di Malà Strana, il Quartiere Piccolo di Praga. Più che un quartiere, Malà Strana è una città nella città , che ha attraversato i secoli intatta, restando uguale a quella ricostruita dopo il devastante incendio del 1541.
Oggi questa parte di Praga, appena sotto al Castello, è famosa nel mondo per i caffè, le birrerie e gli artisti squattrinati che contribuiscono a creare quell’atmosfera bohemien. Ma Malà Strana è anche il quartiere delle ambasciate di molte nazioni del mondo che hanno sede nei bei palazzi barocchi di Via Nerudova. Popolare e aristocratica, Malà Strana convive con questa duplice anima da quando i nobili viennesi abbandonarono il quartiere per tornare a Vienna e i poveri di Praga vi fecero ritorno. Da allora, per fortuna, Malà Strana ha attraversato i secoli sfuggendo ad ogni forma di risanamento edilizio, che invece hanno subito gli altri quartieri di Praga. Le case ed i palazzi portano ancora i nomi e i simboli che si usavano nel Medioevo: unicorni, aquile, chiavi, cervi, violini. Designavano quasi sempre il mestiere di chi abitava la casa o simboli naturali e religiosi scelti dai proprietari.
Scopri le 10 cose da fare e vedere a PragaIn Giro per Malà Strana a Praga
Di solito si arriva a Malà Strana attraversando il Ponte Carlo: superate le due torri gotiche si imbocca la via Mostecka, la via imperiale che percorrevano i sovrani prima di essere incoronati. La Mostecka porta dritta verso il cuore di Malà Strana, la Malostranske Namestì, Piazza Malastrana, divisa in due dalla Chiesa di San Nicola, la più bella chiesa Barocca di Praga. Questa San Nicola è da non confondere con l’omonima chiesa che si trova a Stare Mesto, la Città Vecchia.
La Via Nerudova a Praga
Di fronte alla Chiesa di San Nicola parte la Via Nerudova, la più bella di Praga, che con un po’ di fatica ma tanta gioia per gli occhi porta fino al Castello. La Nerudova prende il nome da Jan Neruda, il poeta praghese da cui il più famoso Pablo Neruda preso lo pseudonimo. Lungo la Nerudova ci sono alcuni dei palazzi più belli di Malà Strana e di tutta Praga quasi tutti trasformati in pub, negozi di souvenir e hotel. Al numero 5 c’è uno dei palazzi più belli, Palazzo Morzin che ospita l’ambasciata rumena: ve ne accorgete dai due atlanti giganti che reggono un balcone. Al numero 12 c’è la “Casa ai tre violini”, dove vissero tre famiglie di liutai. Si racconta che nelle notti di luna piena si senta ancora un violino suonare.. Al numero 20 c’è Palazzo Thun, sede dell’ambasciata italiana. Il leone d’oro del numero 32 accoglie chi vuole visitare il Museo della Farmacia mentre al numero 44 le inquietanti aquile nere raccontano dello spirito di una vecchia vissuta in quella casa per quasi un secolo e che anche dopo la sua morte non vuole abbandonarla..
La Malà Strana meno conosciuta
Di solito si entra a Malà Strana e ci si indirizza subito verso la Piazza principale, tralasciando l’Isola di Kampa e la parte a sinistra che si trova sotto la Collina di Petrin. Sotto la collina si aprono parchi e giardini segreti che offrono una bellissima visita su Malà Strana. Per questi luoghi amava girare Franz Kafka prima di passare le notti a scrivere. Kampa è invece un pezzo di Praga ottocentesca intatto e affascinante. E’ l’isolotto che si vede da Ponte Carlo, dove fino al 1900 c’erano i mulini di Praga.