Se vi siete mai chiesti dove Petrarca si sia ispirato per il celebre verso “Chiare, dolci e fresche acque” dedicato a Laura ora avete la risposta: è Fontaine-du-Vaucluse in Provenza, dove si trova una delle sorgenti più grandi d’Europa e l’acqua è protagonista di tutto il paesaggio. Mulini, case appoggiate sull’acqua, ristoranti con viste spettacolari offrono al turista (che affolla questi luoghi) un vero incanto naturalistico e la scoperta di uno dei più bei villaggi di Francia.
La sorgente del Sorgue
Dal centro del paesino parte una passeggiata che costeggia il fiume Sorgue e porta direttamente alla fonte. Man mano che ci si avvicina la natura prende il sopravvento: il rumore dell’acqua, gli alberi, le piccole cascate predominano il paesaggio. Superati i chioschi per vendere ai turisti un po’ di tutto si arriva alle lapidi in marmo che ricordano che questi luoghi ispirarono il Petrarca. La sorgente si trova sotto una falesia impressionante, alta circa 230 metri ai piedi di quella che i romani chiamarono “Vallis Clausa” e che nel 1793 fu ribattezzato Vaucluse (Valle Chiusa). In realtà l’acqua che qui si concentra viene raccolta nella regione grazie ai “buchi” in superficie presenti in questo territorio. Il percorso che fa il fiume sottoterra resta in gran parte sconosciuto. La sorgente raggiunge il massimo nel periodo tra novembre e giugno, mentre potrebbe essere asciutta in estate.
Il villaggio di Fontaine-du-Vaucluse
Il protagonista del villaggio di Fontaine-du-Vaucluse è il vecchio mulino ad acqua ancorato al ponte che divide in due il borgo. Fotografato da chiunque passi da Fontaine, questo mulino è alimentato dalle acque della Sorgue. Lungo il cammino che porta alla fonte c’è un vecchio mulino per la carta ancora funzionante con visite guidate e dimostrazione di come si faceva la carta un tempo. Il mulino si trova nel centro artigianale di Fontaine-du-Vaucluse dove si possono vedere gli artisti locali all’opera e comprare qualche souvenir. Poco più in basso c’è un museo particolare, quello del Monde Souterrain dedicato alla speleologia con grotte, stalattiti e concrezioni calcaree raccolte da Borbert Casteret. A poca distanza anche il Museo di Storia dove si trovano opere e testimonianze della vita quotidiana nella regione ai tempi dell’occupazione nazista.
Il Museo Petrarca
Subito dopo il ponte, nel luogo dove presumibilmente abitava Petrarca, c’è il Museo a lui dedicato. Qui sono esposte edizioni delle sue opere illustrate da grandi artisti tra cui Picasso, Braque e Mirò. Il museo è aperto tutti i giorni escluso il martedì dal 1 aprile al 31 ottobre. Orario 13-18. Il resto dell’anno è aperto solo su prenotazione per almeno 10 persone. Biglietto 3,50 €