La Galleria Borghese a Roma

La Galleria Borghese di Roma. Un museo pieno di capolavori nato dall'amore per l'arte e la spregiudicatezza di Scipione Borghese.

La Galleria Borghese a Roma
La Galleria Borghese a Roma

Non si può comprendere appieno la storia della Galleria Borghese di Roma e dei suoi capolavori senza raccontare di Scipione Borghese. Figlio della sorella di Camillo Borghese, divenuto nel 1605 Paolo V, importante pontefice ma anche campione di nepotismo, Scipione venne decretato cardinale immediatamente dopo l’elezione dello zio, a soli due mesi di distanza. Scipione aveva solo 26 anni e gli furono affidati numerosi importanti compiti di responsabilità: fu prefetto della Congregazione del Concilio, protettore di chiese, Ordini religiosi e regioni, Gran Penitenziere, arcivescovo di Bologna e altro ancora. Ma nonostante tutti i gravosi impegni non smise mai di dedicarsi alla sua vera passione: l’arte. Sovvenzionatore di prodigiosi talenti come Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini, Nicolas Cardier, Guido Reni, Domenichino e Rubens, tanto per citarne qualcuno, Scipione era anche rinomato e temuto per l’assenza di scrupoli con cui si assicurava le opere d’arte.

"Non mi dai il quadro? In prigione!" Nacque così la Galleria Borghese

Fu vittima di questa spregiudicatezza e prepotenza il Domenichino che nel 1616-17 venne imprigionato per essersi rifiutato di consegnare al cardinale il dipinto Caccia di Diana che gli era stato ordinato da un altro cardinale, Pietro Aldobranchini. Ma anche i frati della chiesa di San Francesco a Perugia si videro portare via senza la loro autorizzazione un capolavoro di Raffaello, la Deposizione. E come non raccontare anche dell’assurda vicenda del Cavalier d’Arpino, il pittore Giuseppe Celesti, a cui nel 1607 furono confiscati ben 107 dipinti che il papà consegnò naturalmente al nipote cardinale per consentirgli di incrementare maggiormente la sua già prestigiosa collezione. La raccolta di Scipione Borghese era già considerevole quando il cardinale acquisì nel 1609 un palazzo in via della Conciliazione, accanto a San Pietro. Questa casa divenne la prima dimora della collezione che rimase lì fino al trasferimento nella villa fuori porta Pinciana, nella parte alta di Villa Borghese: nacque così la Galleria Borghese.

La Galleria Borghese

Le opere d’arte della Galleria Borghese sono suddivise in una ventina di sale ripartite su due piani. Al pianoterra sono situate, nel salone d’ingresso e in otto sale, le sculture, non solo quelle antiche, ma anche quelle che lo stesso Scipione Borghese ordinò agli artisti dell’epoca, oltre a quelle pervenute nei secoli seguenti. Una scala a chiocciola porta dal pianterreno al primo piano dove in dodici sale si compone la pinacoteca con centinaia di dipinti che costituiscono un’antologia della pittura dal XVI al XVIII secolo. Una raccolta enorme, grandiosa, ineguagliabile, dove sono rappresentate tutte le scuole: il manierismo italiano e quello fiorentino, la scuola lombarda, ferrarese, fiorentina, senese, bresciana, veneta e romana. In questa pagina alcune delle opere da vedere assolutamente alla Galleria Borghese.

Canova e Bernini: Paolina Borghese, Apollo e Dafne, David e il Ratto di Proserpina

Al centro della prima sala, spicca una delle statue più famose al mondo, quella di Paolina Borghese sdraiata che Antonio Canova eseguì tra il 1805 e il 1808. Non meno famoso è, nella seconda sala, il David che il cardinale Scipione commissionò al giovane Gian Lorenzo Bernini; ancora del Bernini sono Apollo e Dafne, al centro della terza sala, e nella quarta il gruppo marmoreo che ritrae Plutone che rapisce Proserpina. La quinta sala è denominata dell’Ermafrodito per la presenza di una scultura greca di Ermafrodito, che risale al I secolo dopo Cristo. Sono due le altre opere berniniane nella sesta sala, Enea e Anchise e la Verità, mentre nella settima sala, quella Egizia, spiccano due statue di Iside, una in bronzo del I secolo dopo Cristo, l’altra in marmo nero, circa 150 dopo Cristo.

Paolina Borghese sdraiata di Antonio Canova

Caravaggio tanto amato da Scipione Borghese

Caravaggio era l’autore preferito del cardinale Borghese, quindi non stupisce che qui ci siano ben sei opere: la Madonna dei Palafrenieri (o del Serpe),  il famosissimo Fanciullo con canestro di frutta, il Bacchino malato, San Girolamo scrivente, San Giovanni Battista e Davide con la testa di Golia, autoritratto dello stesso Caravaggio.

La Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio

Raffaello

L’autore più presente (dopo Caravaggio) è Raffaello con tre quadri: Ritratto virile, Ritratto di dama con liocorno, e la Deposizione Baglioni. Il modo in cui la Deposizione ha raggiunto Roma è indicativo del carattere di Scipione Borghese: dipinto per Atalanta Baglioni in memoria del figlio Grifonetto, ucciso nelle lotte per la signoria di Perugia, il quadro si trovava nella chiesa di San Francesco a Perugia. Qui restò per 101 anni, fino a quando, con complicità del clero locale, fu prelevato e inviato a Paolo V che lo donò al nipote per la collezione.

Tiziano e L'Amor Sacro e l'Amor Profano

Tiziano a soli 25 anni dipinge nel 1514 “L’Amor Sacro e l’Amor Profano” per le nozze di Nicolò Aurelio, veneziano e Laura Bagarotto. La candida sposa, vicina ad Amore, viene assistita da Venere in persona. Le due donne di simile perfezione simboleggiano l’una la “felicità breve in terra” con l’attributo del vaso di gioie e l’altra la felicità eterna e celeste con in mano la fiamma ardente dell’amore di Dio.

Orari di apertura e costo del biglietto per la Galleria Borghese

Orari di apertura:

Villa Borghese (Parco)
Il parco è aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto.

Galleria
Dal martedì alla domenica. Dalle 9.00 alle 19.00
Ultimo ingresso alle ore 17.45.

Costo del biglietto: 13 €

La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.

Come arrivare:

Il parco ha ben 9 ingressi tra i quali spiccano Porta Pinciana, Trinità dei Monti, Piazza del Popolo e Piazzale Flaminio.

Metro: Linea A fermata Spagna (seguire le indicazioni per Villa Borghese – Via Veneto)
Bus: 5, 19, 52, 53, 63, 86, 88, 92, 95, 116, 204, 217, 231, 360,490, 491, 495, 630, 910, 926.

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