Scopello è un delizioso borgo marinaro, frazione del comune di Castellammare del Golfo. Siamo nella Sicilia Occidentale, in provincia di Trapani, su una rupe rossa a 106 metri sul livello del mare. Il suo nome curioso lo deve molto probabilmente ai due faraglioni o scogli, (in latino scopulus, in greco scopelos), simbolo della località. Fondata dagli Èlimi, profughi troiani di passaggio in Sicilia, Scopello è stata sotto la denominazione greca, romana e poi normanna, fino a diventare Real Sito Borbonico. Con l’Unità d’Italia è diventata, infine, frazione di Castellamare del Golfo.
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Il baglio di Scopello
Il borgo di Scopello, come lo vediamo oggi, è databile al XVII secolo ed è diviso in due parti. Una parte centrale chiamata baglio, e una parte esterna dove spiccano la Piazza Nettuno con al centro ancora l’abbeveratoio e una piccola chiesa.
La parola baglio, ci evoca un tempo lontano. Infatti l’etimologia di questo termine risale ai tempi dell’antica Grecia e racconta diversi significati. Più vicino ai nostri tempi, in Sicilia il termine baglio (bagghiu) fa riferimento al cortile interno di una fattoria o a un piccolo forte.
Una costruzione tipica, qui, sull’isola che ci affascina incontrare.
Il baglio di Scopello è infatti un vero gioiellino che si espande intorno ad una corte dalla forma quadrata. Si varca la soglia del baglio passando sotto un arco che riporta la scritta Baglio Isonzo, e si è accolti all’ingresso da un enorme quercia secolare. La corte è resa vivace da diversi ristorantini, caffè, botteghe artigianali e prodotti tipici siciliani. L’aria che si respira è profondamente calma e tranquilla. Qui il tempo sembra essersi arrestato.
Con poco più di un centinaio di abitanti, Scopello è un vero angolo di paradiso che conserva intatta tutta la sua unicità. Nei volti cavi dei pochi abitanti che si incontrano, nei vicoli solitari in cui è piacevole perdersi, nell’odore di “pane cunzato” che si respira nell’aria.
C’è un’atmosfera deliziosa per le sue strade, e anche d’estate, quando il borgo si anima di visitatori e villeggianti, è tutto un lento brulicare che non trasforma mai Scopello in un posto eccessivamente turistico.
La Tonnara di Scopello
Il mare è sicuramente l’attrattiva principale di Scopello. E ancor più, la sua meravigliosa tonnara che incontriamo ai piedi del borgo, in una cala dalla straordinaria bellezza. La Tonnara di Scopello è una delle più antiche di tutta la Sicilia.
Fu costruita nel XV secolo dalla famiglia Sanclemente che negli anni ha provveduto ad ampliarla. All’interno del Complesso Monumentale della Tonnara di Scopello sorgono circa 14 unità abitative tra cui la casa del custode, la falegnameria, il magazzino del sale, la loggia dove venivano appesi i tonni per trattare la carne, il forno del custode e lo scagno, una sorta di ufficio dove venivano pagati i dipendenti.
C’è stato un tempo in cui la Tonnara fu gestita anche dai Gesuiti che continuarono a migliorarla, costruendo sia un’area per la protezione delle barche, sia delle abitazioni per i pescatori. Nel 1874 passò poi sotto la famiglia Florio, ancora oggi, gli attuali proprietari, che da quel momento grazie alla loro gestione, incrementarono notevolmente il pescato di tonno. Un pescato che nel corso degli anni è andato diminuendo, fino ad arrivare all’ultima mattanza avvenuta negli anni ‘80.
Attualmente la Tonnara viene utilizzata esclusivamente per sperimentazioni biologiche, ma chi desidera fare un viaggio sommerso nelle sue acque, segnaliamo che c’è un diving center a cui ci si può rivolgere per le immersioni.
Il Museo della Tonnara di Scopello
Oggi la Tonnara di Scopello è un vero museo naturale, testimonianza di un’economia che un tempo, si basava sulla pesca del tonno. All’interno del museo sono conservati tutti gli attrezzi utilizzati per l’attività di pesca e grazie ad un percorso guidato è possibile ricostruire tutta la sua storia.
Nella zona circostante, la Tonnara di Scopello è sovrastata da due torri che sembrano quasi volerla proteggere. Una si trova su un piccolo promontorio e risale al 1500, l’altra è più antica, ma restano solo pochi ruderi che si intravedono su una roccia.
Nelle acque cristalline della Tonnara di Scopello, svettano invece maestosi i celebri faraglioni ricoperti da una ricca vegetazione. Uno dei paesaggi più fotografati di Scopello, soprattutto all’ora del tramonto, quando gli scogli si tingono di colori caldi donando splendidi riflessi.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Tonnara di Scopello
La visita al Complesso monumentale della Tonnara di Scopello è a pagamento e consente la visita della Tonnara, del Museo e della spiaggia con i suoi faraglioni dove è possibile fare un bagno indimenticabile.
L’attuale costo del biglietto è di 6 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini.
L’apertura è garantita tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 18:30.
Per ulteriori info è possibile scrivere al seguente indirizzo email info@latonnaradiscopello.it oppure telefonare ai seguenti recapiti:
- 3888299472
- 3924955002
Le spiagge di Scopello
Nella zona di Scopello c’è davvero l’imbarazzo della scelta su dove fare un bagno. Questa località, infatti, offre diverse calette e baie dalle acque limpide e incontaminate. Spiagge con scorci mozzafiato e posti incantevoli dove potersi rilassare circondati solo dalla natura. Un mare da sogno, come quello che si incontra alla Spiaggia dei Faraglioni, o un paesaggio selvaggio nella Cala di Mazzo di Sciacca. Più tranquilla, la splendida Spiaggia di Guidaloca, più avventurosi i percorsi per scoprire le cale della meravigliosa Riserva dello Zingaro. Insomma c’è ne davvero per tutti.
Di seguito vi suggeriamo le migliori Spiagge di Scopello.
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La spiaggia dei Faraglioni nella Tonnara
Visitando la tonnara, come dicevamo sopra, si accede anche alla spiaggia dei Faraglioni, la linea di mare che bagna la Tonnara. Questa è sicuramente la spiaggia più suggestiva di tutta la zona, anche se di spiaggia non si può proprio parlare, poiché si tratta di una piattaforma in cemento e rocce. Il paesaggio che si presenta dinanzi gli occhi è straordinario, l’acqua si colora di sfumature meravigliose che variano dal blu, al verde, all’azzurro. I fondali nascondono e preservano un’altra vita, ricca di splendide varietà di pesci e vegetazione, e scoprirla è davvero un’esperienza emozionante.
Informazioni
A causa delle ridotte dimensioni della Spiaggia dei Faraglioni, gli accessi giornalieri sono limitati, pertanto si consiglia di recarsi di buon mattino per godere degli attimi di pace.
Per gli orari d’ingresso ed i costi del biglietto, valgono le stesse indicazioni riportate sopra per la Tonnara di Scopello.
La spiaggia di Guidaloca
Altro meraviglioso tratto di costa è la spiaggia di Guidaloca, una baia di acqua limpidissima dai colori sgargianti. Qui, troviamo una ghiaia finissima, pertanto questa spiaggia è anche adatta a famiglie con bambini. Tratti liberi si alternano a stabilimenti balneari dove è possibile noleggiare lettini e ombrelloni per un completo relax. La spiaggia si trova nella parte bassa di Scopello, prima di iniziare la salita verso la Tonnara e il borgo.
Cala Mazzo di Sciacca
Cala Mazzo di Sciacca è una piccola caletta incantevole che si incontra nel bel mezzo della natura. Questa è senz’altro una delle spiagge più selvagge della zona. Per raggiungerla è consigliabile munirsi di scarpe comode poiché dal parcheggio, si raggiunge percorrendo un breve tratto di strada acciottolato. Anche qui è possibile usufruire del servizio noleggio ombrelloni o lettini, data la presenza di un piccolo chiosco. Una volta arrivati, ci si rende conto del piccolo paradiso in cui ci si trova. I fondali di queste acque sono ricchissimi di flora e fauna, pertanto nuotare in questo mare è davvero un’esperienza unica.
La Riserva dello Zingaro
Oltre alle sue splendide spiagge, Scopello è anche la porta d’accesso per visitare la meravigliosa Riserva dello Zingaro. Per chi non la conoscesse, si tratta di un pezzo di costa completamente incontaminato che si estende per 7 chilometri da Castellammare del Golfo fino ad arrivare alla penisola di San Vito lo Capo. Diversi sono i sentieri che si snodano lungo tutta la costa, e ciascuno, a seconda della durata e dell’intensità, conduce a cale dalla straordinaria bellezza.
Informazioni
Per tutte le informazioni sulla Riserva dello Zingaro, sulle visite guidate, gli orari di visita, i percorsi e altro vi consigliamo di fare riferimento al sito ufficiale: www.riservazingaro.it
Parco Archeologico di Segesta
Gli amanti dell’arte e dell’archeologia non possono certo disperarsi a Scopello. Qui non manca niente. A poca distanza da Scopello, infatti è possibile visitare il meraviglioso Parco Archeologico di Segesta.
La leggenda racconta che Segesta fu fondata da Enea, il profugo troiano che avrebbe poi fondato Roma. Nell’Eneide Virgilio racconta che Enea, insieme ad Aceste, che già governava su Erice, fondò Segesta per farci vivere uomini, donne e bambini che erano stanchi di navigare verso Roma.
Il Tempio di Segesta
Già durante il percorso in auto, ancora prima di giungere nell’area archeologica, ci appare imponente il meraviglioso Tempio di Segesta. Un tempio greco dal fascino irresistibile e dalla storia misteriosa, che risale al V secolo.
Giunti nell’Area Archeologica, in uno scenario di colline e vallate, percorrendo un sentiero dal profumo di ginestre e di ulivo, ce lo ritroviamo di fronte, in tutta la sua straordinaria bellezza.
Una presenza magnifica ed elegante, resa tale dalle sue splendide colonne doriche, perfettamente conservate. Trentasei colonne alte 10 metri.
Tutt’oggi gli specialisti discutono circa le funzioni e i motivi che avrebbero indotto gli Èlimi a costruire questo tempio. Forse lo scopo era semplicemente quello di un luogo di culto in un territorio dove non c’era, e questo giustificherebbe anche l’assenza di una cella all’interno del colonnato. O forse si tratta di un tempio destinato ad un culto greco di cui non si conosce la divinità.
Il Teatro Greco
Più in alto rispetto al tempio, si incontra invece il Teatro Greco di Segesta. Costruito tra il III e II secolo a.C. Il teatro è collocato nella zona nord dell’Acropoli, a 400 metri di altezza, con una splendida vista su Castellamare del Golfo. Durante il periodo estivo, il Teatro Greco di Segesta diventa lo scenario per importanti rappresentazioni di carattere nazionale ed internazionale.
Le “Dionisiache Segestiane” scelgono il mito come contenuto principale delle opere da rappresentare. Classici greci, latini, Shakespeare e tanto altro. Le rappresentazioni si svolgono da luglio a settembre e sul sito ufficiale del Festival è possibile conoscere l’intera programmazione.
Per finire, l’Acropoli di Segesta, divisa in due parti. La zona sud è quella più residenziale, con abitazioni private, quella nord, invece, ospita il teatro, il castello, due chiese di epoca normanna, il quartiere medievale e la moschea.
Orari di apertura e costo del biglietto di Segesta
Il Parco Archeologico di Segesta si trova nella Contrada Barbaro, SR 22, 91013 Calatafimi TP. Per arrivare al Parco Archeologico, dal parcheggio bisogna prendere un Bus-navetta che ha un costo di € 1,50.
Gli orari d’ingresso vanno dalle 9:00 alle
- 17:00 da novembre a febbraio
- 18:30 da marzo e ottobre
- 19:30 da aprile a settembre
Il costo del biglietto è di € 6,00 intero e € 3,00 ridotto (dai 18 ai 25).
È gratuito la prima domenica di ogni mese, per tutti i cittadini Ue con età inferiore ai 18 anni, per i portatori di handicap e accompagnatori, per gli studenti universitari di Beni Culturali e affini.
Il pane cunzato e altre cose da mangiare a Scopello
Il mare sì, certo, ma è anche la buona cucina di Scopello, e della Sicilia tutta, che conquista turisti e visitatori da ogni parte. D’altronde in un territorio come questo, non è certo difficile far emergere piatti che valorizzano le squisitezze del mare, ma anche della terra.
Sicuramente il pesce fresco è il re del tavolo, ma qui a Scopello abbiamo incontrato un altro protagonista della cucina: il “pane cunzato”.
Il “Pane cunzato”, ovvero, “pane condito” è una pagnotta fresca farcita con un particolare condimento di olio, origano, acciughe, formaggio primo sale e pomodori. Servito caldo. Si tratta di un’antica tradizione tramandata dalle donne contadine che preparavano questo filone una volta alla settimana lavorandolo con ingredienti semplici e genuini.
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