Siviglia è flamenco, tapas, corrida, feste, tutto ciò che incarna l’essenza della Spagna. Potrete scoprire gli antichi quartieri con le loro stradine strette, la tranquillità dei parchi e l’allegria della gente che si rivela soprattutto durante le feste per le quali la capitale andalusa è famosa.
Siviglia custodisce un patrimonio architettonico di grande valore, la Cattedrale, la Giralda e i Reales Alcazares ne sono un esempio, ma è consigliabile visitare la città nelle stagioni più miti, per evitare di farsi soffocare dal caldo.
La vita della città , soprattutto in estate, si concentra intorno al fiume Guadalquivir, attualmente unico porto fluviale della Spagna, che divide in due la città ; mentre d’inverno i cittadini si riuniscono nelle taverne. Insomma, in qualsiasi periodo dell’anno, Siviglia è sempre viva. Per godersi il divertimento, senza trascurare le bellezze della città , vi proponiamo alcune cose da non perdere durante una vacanza a Siviglia.
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Reales Alcazares a Siviglia
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I Reales Alcazares (Palazzi Reali) sono i monumenti più imponenti di Siviglia. Caratteristica di questi edifici è la mescolanza di stili e delle decorazioni, che vanno dall’islamico al neoclassico.
L’Alcazà r, antica fortezza araba, è un grande esempio dell’architettura mudéjar con saloni, patii e giardini che creano un’affascinante combinazione di colori.
Accanto all’Alcazar sorge il Palazzo di Carlos V che custodisce un’importante collezione di arazzi raffiguranti la conquista di Tunisi da parte del re. Dal Palazzo si può accedere direttamente ai Giardini dell’Alcazar in cui lo stile arabo ha unito forme rinascimentali a forme romaniche.
Scopri i Reales Alcazares di SivigliaOrari di apertura e costo del biglietto per i Reales Alcazares di Siviglia
Orari di apertura:
Dal 29 ottobre al 31 marzo: dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 17.00.
Dal 1 aprile al 28 ottobre: dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00
Mai: 1 e 6 gennaio, venerdì Santo e 25 dicembre
Costo del biglietto : Intero 13,50 €.
Come arrivare: Patio de Banderas, centro storico
Metro Linea 1: Puerta de Jerez
Bus: n° 1, 5, C3, C4, 21, 23, 25, 26, 30, 31, 32, 34, 35, 40, 41 e 42
Cosa vedere a Siviglia: la Cattedrale
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L’imponente Cattedrale de Santa Maria a Siviglia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, fu costruita nel posto in cui prima c’era la Moschea Mayor a 17 navate, abbattuta nel XV secolo, perché, secondo molti, iniziava a mostrare segni di decadenza.
In realtà si dice che il motivo reale per cui si costruì questa cattedrale sia stato perché Siviglia voleva superare in bellezza il duomo di Toledo, simbolo della Chiesa Spagnola. Così la maestosità della Cattedrale l’ha confermata il monumento religioso più grande del mondo cristiano dopo San Pietro e Saint Paul, nonché una delle ultime cattedrali gotiche mescolate allo stile rinascimentale. Della precedente costruzione moresca demolita, restano solo la Giralda e alcuni resti nel Patio de los Narajos.
L’interno di questa straordinaria chiesa è concepita come quello di una basilica il cui perimetro si rifà alle moschee arabe. E’ composta da cinque navate in stile gotico e da due cappelle, la Maggiore e la Reale, dove furono seppelliti Fernando III, sua moglie Beatrice di Svevia e il figlio Alfonso X il Saggio.
La Cappella Mayor o Presbiterio raccoglie un immenso retablo ispano-fiammingo scolpito e dipinto con le scene che raffigurano la vita di Cristo e della Vergine.
La Cappella Reale (1575) è coperta da una grande cupola rinascimentale e preceduta dall’altare su cui si erge la statua di legno della Vergine de los Reyes, patrona della città , che si trova al centro delle due tombe di Alfonso X e di sua madre.
Nella Sacristìa de los Calices si trova invece il celebre Tesoro con sculture e dipinti di Murillo, Juan Valdès, Goya. Nella vicina Cappella della Vergine de la Antigua si trova il Sepolcro di Cristoforo Colombo. Il Museo della Cattedrale contiene inoltre opere di grandi pittori, libri, ornamenti ed una sontuosa collezione di oreficeria.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Cattedrale e la Giralda
Orari di apertura:
Da lunedì a sabato: 10:45 – 19:30.
Domenica: 14:30 – 19:30.
Costo del biglietto: Intero 12 €.
Come arrivare: a piedi nel centro storico.
La Giralda di Siviglia
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La Giralda, emblema della capitale andalusa, è la torre campanaria della Cattedrale: un monumento alto ben 96 metri che rispecchia in pieno lo stile degli Almohadi, rigidi in materia religiosa e nemici del lusso, nell’unire all’imponenza monumentale una raffinata semplicità .
La Giralda deve il suo nome alla statua della Fede (detta appunto Giraldillo) che la sovrasta e che gira su sé stessa in base alla direzione del vento.
La torre alta ben 96 metri rappresenta un antico minareto del XII secolo, il cui nome deriva dalla statua bronzea della Fede che venne aggiunta nel 1568 nella sua parte superiore.
La statua della Fede che sovrasta la torre gira su se stessa a seconda del vento, come dice stesso il suo nome, e raffigura appunto la Fede con stendardo e palma tra le mani. Il suo nome, Giraldillo poiché “girevole”, ha ispirato anche quello della torre stessa, la Giralda.
La Giralda ha ricoperto la zona che un tempo era quella della Grande Moschea demolita nel XV secolo e di cui venne salvato solo questo minareto, poi tramutato in campanile. Dalla rampa di scale posta all’interno della cattedrale si può salire fino ad una piattaforma alta 70 metri da cui ammirare uno dei panorami più belli di Siviglia.
Le pareti sono decorate con rombi che si intrecciano sulle finestre gemelle e su altre cieche. Un tempo qui si trovava una torretta la cui cupola recava 4 palle dorate, ma il terremoto del 1355 la distrusse, così Hernan Ruìz II ideò la nuova costruzione a 5 piani, che rappresenta il simbolo trionfante del cristianesimo.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Cattedrale e la Giralda
Orari di apertura:
Da lunedì a sabato: 10:45 – 19:30.
Domenica: 14:30 – 19:30.
Costo del biglietto: Intero 12 €.
Come arrivare: a piedi nel centro storico.
Plaza de España a Siviglia
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Plaza de España, all’interno del Parque de Maria Luisa, venne costruita nel 1929 in occasione dell’Esposizione Iberoamericana, su progetto dell’artista sivigliano Gonzalez.
Decorata con mattoni, ceramiche e marmi colorati, la piazza ha un suo particolare simbolismo: la forma semicircolare richiama all’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie; le 58 panchine rappresentano tutte le province spagnole; il Palacio Español al suo interno, imponente e fiero, rappresenta il prestigio della potenza mondiale spagnola; infine, Plaza de España guarda verso il fiume, rotta da seguire per raggiungere l’America.
La Casa di Pilato
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La Casa di Pilato è un capolavoro dell’arte rinascimentale del XV secolo, voluto da Don Fadrique e forse ispirato alla casa di Ponzio Pilato a Gerusalemme. Si trova nel quartiere di San Bartolomé di cui parliamo nel dettaglio più avanti.
La leggenda vuole che il marchese si sia accorto che la distanza tra la sua abitazione e la chiesa più vicina era uguale a quella tra la residenza di Ponzio Pilato e il luogo in cui Gesù venne crocifisso.
Decise allora di far mettere lungo il percorso le 14 stazioni della via Crucis di cui la prima (processo di Gesù) coincideva con la sua casa. Questo è il motivo per cui si è creduto che il suo palazzo fosse anche la copia della residenza di Pilato.
Caratteristico elemento della Casa de Pilatos è il suo patio a 24 arcate con i maestosi busti dei Cesari e le statue romane o le pareti decorate in stile mudejar che esaltano la struttura mista di stili rinascimentale, gotico fiammeggiante e mudejar.
L’edificio venne terminato intorno al 1533 grazie all’intervento dell’italiano Antonio Maria d’Aprile, mentre gli interni sono fatti da grandi saloni con i soffitti decorati, come nel salon dorado e da uno scalone coperto da una cupola in legno mudejar che porta al primo piano.
Notevoli sono gli affreschi della galleria e della sala dei vetri del 1539 in cui sono raffigurati sempre i temi della natura e dell’antichità . Anche i suoi giardini meritano un’attenta visita.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Casa de Pilatos
Orario di apertura:
Da novembre a marzo: tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00.
Da aprile ad ottobre: tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
Costo del biglietto: intero: 12€. Solo Piano inferiore: 10€.
Come arrivare: Plaza de Pilatos, 1.
Metro: linea 1.
Autobus: linee 1, 21, 24 e C4.
L'Archivio delle Indie
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Nell’area monumentale di Siviglia, al centro della Plaza del Triunfo sorge la Casa Lonja (1583-98) in stile tardo-rinascimentale, che ospita l’Archivio generale delle Indie al cui interno è raccolto un vasto materiale sulla colonizzazione europea del Centro e Sudamerica.
La storia della nascita dell’Archivio delle Indie risale a quando a Siviglia si teneva quotidianamente nel Patio degli Aranci la Borsa Merci voluta da Filippo II. Ma nel XVIII secolo la Borsa iniziò a perdere la sua importanza, fino a che Carlo III non vi fece trasferire l’Archivio General De Indias. Questo edificio creato da Juan de Herrera, fungeva da Loggia dei Mercanti (Lonjia) al cui interno si conservano tutti i documenti sulla storia della scoperta dell’America fino al XIX secolo.
Inoltre potrete trovare anche saggi di Ferdinando Magellano, il primo circumnavigatore della Terra, Cristoforo Colombo, ma anche resti dei documenti dei conquistatori del Messico e del Perù: Cortès e Pizarro, insieme a numerose piante delle città .
Il Museo di Belles Artes
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Questo museo rappresenta una delle pinacoteche più fornite di tutta la Spagna, ed ha sede nell’ex Convento de la Merced. Al suo interno sono rappresentati i migliori esempi della pittura spagnola del Secolo d’Oro, tra cui opere interessanti dell’arte sivigliana.
Le sale che potrete visitare sono 14: nella I° sala sarete immersi nella sezione dedicata all’arte medioevale spagnola tra cui spicca la scultura di legno della Madonna con Bambino di Lorenzo Mercadante di Bretana.
Nella II° sala si evoca l’arte del Rinascimento del ‘500 in cui si notano esemplari di profonda ricchezza artistica come la splendida scultura in terracotta di S. Girolamo penitente eseguita da Pietro Torrigiani.
Nella celebre chiesa conventuale sono raccolte le opere migliori di tutto il museo, provenienti dalla scuola di Siviglia: Francisco Herrera il Vecchio, Diego Velazquez, Bartolom� Murillo, Juan Valdes Leal, fino ad arrivare alla V sala in cui la vostra attenzione sarà sicuramente catturata dal vero gioiello del museo: la tela di Zurbarazà n che rappresenta il Trionfo di San Tommaso d’Aquino.
Un altro pittore nobilmente rappresentato nel Museo delle Belle Arti è il Murillo che qui è presente con la sua Vergine col Bambino, la sua opera più famosa eseguita tra il 1556 e il 1668, nota anche come “Virgen de la servilleta” perché appunto dipinta su una tovaglietta.
Infatti i temi ricorrenti di Murillo sono proprio i bambini e la religione con lo scopo di trasmettere a chiunque ammiri le sue opere, un delicato senso di pace e tenerezza. Oltre alla Vergine col Bambino, sono qui costoditi anche la Immacolata, la Vergine del panno e la Mater Dolorosa. Al piano superiore si trova la VI sala in cui è esposta la collezione di ritratti di Santi di Zurbarazan, mentre nella VII sala ci sono le opere dei discepoli di Murillo.
La VIII sala è dedicata ai dipinti dell’artista barocco Juan Valdes Leal con la serie della vita di San Girolamo e la X, consacrata a Zurbarà n risalta per la meravigliosa Crocifissione e il broccato di velluto di S.Ambrogio che sono al suo interno.
La sala XI raccoglie opere del ‘700 dell’aragonese Francisco Goya come il ritratto di Don Josè Duarto, mentre nelle sale XII e XIII si raffigurano opere dell’800 e ‘900 di come i ritratti di Esquivel.Nell’ultima (XIV) invece sono presenti i ritratti del basco Zuloaga e l’eccezionale opera rappresentata dal ritratto di Don Cristobal Suarez de Ribera di Diego Velazquez.
Il Quartiere di Triana a Siviglia
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La riva occidentale del fiume Guadalquivir accoglie il caratteristico quartiere di Triana, in cui convivono la città antica e la città moderna. In origine Triana era un quartiere di marinai, operai, industriali e ceramisti ed, ancora oggi, addentrandovi nel quartiere, potrete acquistare le ceramiche realizzate artigianalmente nei laboratori. Il lungofiume, invece, che si estende dal puente San Telmo al puente de Isabel II, è un concentrato di bar e ristoranti alla moda che offrono, di sera, una buona occasione di intrattenimento. Altra caratteristica di Triana è il mercato coperto nel quale è possibile ammirare i resti delle civiltà araba e romana.
Il Barrio de San Bartolomè a Siviglia
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Il quartiere di San Bartolomè ha condiviso con quello del vicino Santa Cruz il nome dispregiativo di Juderia perché qui vivevano gli ebrei sefarditi prima della cacciata da parte degli islamici. E con il vicino quartiere, anche questo Barrio si caratterizza per la tipica atmosfera sivigliana fatta di case bianche, cortili fioriti, palme e balconcini.
Chiesa di Santa Maria la Blanca
Un magnifico esempio del barocco sivigliano all’interno di questo quartiere è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria la Blanca, antica sinagoga diventata poi chiesa nel XVI secolo. Internamente l’edificio è ricco di splendidi stucchi barocchi che rivestono le volte sostenute da colonne in marmo rosso. Di grande valore la pala della Pietà (1564) di Luis de Vargas e l’Ultima Cena (1650) del Murillo, custoditi al suo interno.
La Plaza de San Francisco
Questa piazza un tempo era il cuore di Siviglia in cui si tenevano le feste, le manifestazioni, le corride e durante l’Inquisizione, i processi pubblici contro gli eretici. L’imponente struttura che spicca al suo interno è il palazzo dell’Ayuntamiento, il Municipio, con la sua facciata rinascimentale progettata da Diego de Riano tra il 1527 e il 1564, che rappresenta uno dei tipici esempi del plateresco spagnolo. Ancora oggi l’edificio è sede del Municipio ed è decorato da fregi e figure allegoriche, oltre che da intarsi floreali.
Chiesa de Santa Magdalena
Si tratta di una chiesa parrocchiale barocca sorta sul preesistente convento di San Pablo. Fu progettata da Leonardo de Figueroa nel 1724 che mantenne il suo originario perimetro gotico. La struttura comprende tre navate e cinque cappelle a cui Figueroa aggiunse una cupola ottagonale.
Il suo interno colpisce senza dubbio per la ricchezza delle sue decorazioni: stucchi, legno dorato intarsiato, opere barocche e pittoriche eseguite da Valdès come l’Ingresso di Ferdinando il cattolico a Siviglia. Da non dimenticare che altri due esempi straordinari dell’arte e dell’architettura del Barrio de San Bartolomè sono la Chiesa di San Bartolomè e la Chiesa di San Nicolà s.
Uscire la sera a Siviglia
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Sia d’inverno che d’estate, Siviglia è una città sempre attiva. I sivigliani non si lasciano fermare né dal freddo e né dal caldo e ogni giorno dell’anno è quello giusto per stare insieme, riversarsi nelle strade e nei locali e divertirsi: questo è lo spirito della gente. Nei mesi più freddi il divertimento si concentra nella zona del Barrio Santa Cruz, dove nei bar e nelle discoteche si prosegue fino all’alba. La zona di Triana, invece, è quella giusta per trascorrere serate più tranquille, ascoltando musica dal vivo. D’estate il divertimento si sposta lungo il fiume dove vengono allestiti bar, chioschi e discoteche all’aperto.
Cosa mangiare a Siviglia
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La cucina sivigliana offre prodotti freschi sia della terra che del mare. Il pesce è l’elemento principale della tavola, cucinato accuratamente e quasi sempre fritto; per gli amanti della carne, invece, non mancano gustosi piatti come l’oca alla sivigliana o l’agnello fritto. Che mangiate carne o pesce, la cucina a Siviglia è impreziosita da un uso appropriato delle spezie, com’è da buona tradizione araba. Patria delle tapas, le zone di Triana e de La Macarena sono i luoghi ideali per gustare questa pietanza accompagnandola con ottima birra o sangria. Ricca anche l’offerta di dolci, tra cui le torrijas, i borrachuelos e gli alfajores.
Dove dormire a Siviglia
HEssendo una meta turistica molto popolare, tappa obbligata durante un tour in Andalusia, Siviglia presenta un’ottima capacità ricettiva. In base alla tipologia di alloggio che preferite e al budget che volete spendere, la città ha a disposizione hotel, ostelli, appartamenti o stanze sia economici che extra lusso.
Nel prenotare la vostra vacanza a Siviglia, ricordate che l’autunno e la primavera sono i periodi di alta stagione, ma la capitale andalusa è bella da visitare e da vivere in ogni periodo dell’anno. Ogni angolo di Siviglia è da esplorare, luoghi conosciuti e meno noti hanno un fascino che vale la pena scoprire.
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