Cosa fare e vedere a Teramo

Una guida alla scoperta di Teramo: la chiesa di Santa Maria. il Castello delle Monica, il Teatro e l'Anfiteatro romano, l'Osservatorio INAF e i dintorni della costa abruzzese.

Cosa vedere a Teramo in Abruzzo
Cosa vedere a Teramo in Abruzzo

Teramo è una piccola, tranquilla e ospitale città d’arte dell’Abruzzo. Non è certamente tra le mete turistiche più conosciute d’Italia ma è un gioiellino da non perdere.

Tra i monumenti, merita una visita l’eclettico Castello della Monica mentre il luogo religioso più importante è la Chiesa di Santa Maria Assunta con il “Campanone”.

Il centro storico pedonale è pedonale, ordinato, si gira a piedi e offre la possibilità di gustarsi la cucina abruzzese o fare shopping in tranquillità.

Se amate lo spazio astronomico, a Teramo c’è INAF, un osservatorio astronomico che è anche museo.

Per chi ama la natura, i dintorni sono straordinari: da non perdere il Parco Fluviale del Tordino e il Gran Sasso.

Della Teramo romana restano il Teatro e l’Anfiteatro, di quella medievale i portici di Casa Bonolis.

Ovviamente a Teramo si mangia bene, come in tutto l’Abruzzo, con una cucina semplice e generosa.

In questa pagina vi consigliamo cosa vedere a Teramo con tutte le informazioni pratiche per visitare musei, chiese e palazzi.

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Piazza Martiri della Libertà a Teramo

Piazza Martiri della Libertà è una tappa obbligata durante un giro nel centro storico di Teramo. Sapevate che in origine era conosciuta come piazza di Sopra o piazza dell’Olmo?

Poi fu intitolata a Vittorio Emanuele II e prese il nome attuale solo negli anni Sessanta. È la piazza principale di Teramo e anche la più “passeggiata”.

Per capirci, è la piazza che ospita la facciata posteriore della Cattedrale di Santa Maria Assunta (perché la cattedrale ha una doppia facciata) e altri edifici storici: Palazzo Costantini-Pompetti con i suoi portici e il Palazzo Vescovile risalente al Duecento che in passato era collegato alla Cattedrale dall’Arco di Monsignore.

Piazza Martiri della Libertà è punto nevralgico e un luogo di ritrovo sia dei turisti che degli stessi teramani che sono soliti ritrovarsi qui in vari momenti della giornata. Fermarsi in uno dei suoi baretti per ordinare un aperitivo o semplicemente per prendere un caffè, è d’obbligo mentre si gira per il centro storico di Teramo!

Da questa piazza inizia Corso San Giorgio, pedonalizzato e ricco di negozi per lo shopping e si diramano anche Corso De Michetti e Corso Cerulli. A Natale vengono allestite le casette di legno dei mercatini e nel resto dell’anno si organizzano tutti gli eventi più importanti della città. Poco distante, troviamo Piazza Orsini con la Fontana dei Due Leoni.

La Fontana dei due Leoni nel centro storico di Teramo
La Fontana dei due Leoni nel centro storico di Teramo

Portici Medievali e Casa Bonolis

Portici medievali e Casa Bonolis a Teramo
Portici medievali e Casa Bonolis a Teramo

Passeggiando su Corso de Michetti incontrerete un suggestivo porticato con archi in pietra. Lo noterete perché spicca in mezzo alle altre abitazioni e si capisce subito la sua storicità.

Sono gli Archi di Casa Bonolis, casa medievale risalente al XIV secolo dove nacque il pittore teramano Giuseppe Bonolis.

La casa si trovava su Corso Porta Madonna – nome dell’attuale Corso de Michetti – era formata dal porticato con gli archi ogivali, dalla zona superiore dell’abitazione vera e propria e pare che in origine ci fosse anche una torretta in pietra, che oggi non è più visibile siccome l’edificio è stato più volte modificato nel corso dei secoli.

Negli anni Settanta il comune di Teramo decise di abbattere le abitazioni medievali che si trovavano sul corso per costruirne di nuove e la stessa Casa Bonolis fu oggetto di questo piano di ammodernamento. Per fortuna la parte degli antichi archi rimase intatta.

Si può provare a lavorare d’immaginazione e pensare a come si presentasse Corso de Michetti prima di cambiare “forma”, per certo sappiamo che gli archi Bonolis sono una testimonianza unica e significativa di epoca medievale. Vale quindi la pena soffermarsi e scattare una foto.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta

Cattedrale di Santa Maria Assunta a Teramo
Cattedrale di Santa Maria Assunta a Teramo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta storicamente è stata uno degli edifici religiosi più importanti d’Abruzzo. Oggi è nel circuito dei monumenti che valgono una visita al centro di Teramo.

La peculiarità è di avere due facciate: quella che dà su Piazza Orsini è la più recente ed elaborata stilisticamente con il bel portale trecentesco mentre l’altra in stile romanico dà su Piazza Martiri della Libertà nella parte posteriore dell’edificio, è più lineare e sobria.

Per chi apprezza lo stile romanico questa chiesa non delude in quanto a bellezza, infatti il romanico-gotico catalizza l’attenzione sia nella parte esterna realizzata in pietra d’Istria che all’interno.

Il Duomo di Teramo fu costruito intorno al XII secolo al posto della vecchia Cattedrale di Santa Maria Aprutiensis, nel corso dei secoli è stato più volte rimaneggiato e i lavori di restauro continuano ancora oggi. Da non perdere la Cappella di San Berardo in stile barocco dedicata al patrono di Teramo che si trova a metà della navata maggiore e ospita le reliquie del santo trasferite qui dalla vecchia cattedrale.

Sopra l’altare maggiore cercate il paliotto d’argento realizzato dall’artista Nicola da Guardiagrele che impiegò quindici anni per terminarlo, come si può leggere su un’iscrizione dell’opera. Degli antichi affreschi di scuola giottesca, oggi sono visibili solo alcune tracce, mentre gli affreschi rinascimentali di Andrea De Litio impreziosiscono la zona del coro.

Un discorso a sé merita il campanile alto circa 50 metri e completato nel Quattrocento, che per i teramani è affettuosamente il “Campanone”. Si racconta che durante la Seconda Guerra Mondiale il Tesoro della Cattedrale di Teramo fu nascosto e portato in salvo proprio nei sotterranei della torre campanaria.
L’ingresso alla Cattedrale di Santa Maria Assunta è gratuito.

Castello della Monica

Da Piazza Garibaldi percorrendo via del Castello, appena fuori dal centro storico si raggiunge Borgo colle di San Venanzio e l’occhio cade subito sul Castello della Monica. In effetti il suo aspetto è davvero particolare, ricorda il gusto dei castelli neogotici ma è mescolato anche ad altri stili. Fu realizzato a fine Ottocento sulla scia di un revival stilistico chiamato proprio Gothic Revival.

Fu l’architetto e pittore teramano Gennaro Della Monica ad occuparsi del progetto del suo castello, dove abitò con la famiglia e allestì il suo studio creativo.

Nel corso degli anni Della Monica cercò sempre di più di conferirgli l’aspetto di un maniero medievale e provò a ricreare un vero e proprio borgo organizzato tra il castello vero e proprio – il corpo centrale – e tre edifici secondari con merlature e giardini terrazzati: un lavoro eclettico che oggi si riesce ancora ad apprezzare.

Castello della Monica
Castello della Monica

Per la costruzione furono usati materiali dell’antecedente chiesa di San Venanzio che sorgeva sullo stesso colle.

Dopo essere stato chiuso per molti anni e poi restaurato, il Castello della Monica oggi è aperto al pubblico e visitabile gratuitamente. Nelle sale si possono ammirare i dipinti di Della Monica, principalmente ritratti e pitture paesaggistiche che raffigurano scorci del territorio teramano.

Orari e biglietto per il Castello della Monica

Orari d’apertura:
Mostra “La camera delle meraviglie” Dal 22 gennaio al 7 maggio 2023: Mercoledì dalle 10 alle 13; da Giovedì a Domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Giorni di chiusura: Lunedì e Martedì.
Costo del biglietto: gratis.

Teatro e Anfiteatro Romano

Teatro e Anfiteatro Romano
Teatro e Anfiteatro Romano

Da Corso Cerulli facciamo una piccola deviazione per vedere i resti del Teatro e dell’Anfiteatro Romano risalenti all’epoca Augustea, riportati alla luce agli inizi del Novecento. Questo è stato reso possibile non solo grazie ai lavori di scavo ma anche grazie alla demolizione delle abitazioni costruite a ridosso del sito, che fino a quel momento avevano nascosto le tracce del Teatro e dell’Anfiteatro.

Alcuni resti sono visibili da via Luigi Paris ma l’accesso principale all’attrazione è su Via Teatro Antico. Il Teatro e l’Anfiteatro romano sono spesso confusi anche perché si trovano a pochi metri di distanza, in realtà sono due edifici a sé: nell’antica Interamnia (Teramo) il teatro veniva utilizzato per mettere in scena le commedie mentre nell’anfiteatro si assisteva a spettacoli più cruenti come i combattimenti tra gladiatori. Pensate che il teatro aveva una gradinata che poteva ospitare circa tremila spettatori!

Dell’antico palcoscenico oggi restano pochissime tracce mentre sono ancora visibili alcuni resti del pavimento dell’orchestra e due arcate in travertino – si pensa che in origine ci fosse anche un altro ordine superiore di arcate ma questa informazione non è certa.

Dell’anfiteatro invece è arrivato fino a noi un tracciato dell’antico muro perimetrale esterno. Per capire l’importanza di questo sito, leggete la targa dove sono incise le parole di Gabriele d’Annunzio che lodano la grandezza delle vestigia romane di Teramo.

Sapevate che la vicina Cattedrale di Santa Maria Assunta fu edificata prendendo marmi, colonne e altri materiali proprio dai resti del Teatro e dell’Anfiteatro Romano? In particolare, per ricostruire il Duomo fu demolita l’intera parte nord-occidentale dell’anfiteatro. Infatti su alcune pareti della cattedrale si possono vedere ancora i fregi dorici risalenti al I sec. d.c.

INAF Osservatorio Astronomico d'Abruzzo

Un posto per gli appassionati del mondo dell’astronomia è l’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. Si trova in località Collurania, il percorso di visita è ben organizzato e accessibile a tutti.

Le visite guidate sono gratuite, si può partecipare solo previa prenotazione. Il tour dura circa un’ora e mezza e permette di accedere a varie sezioni: il Museo storico, il Laboratorio Didattico e la stanza del telescopio rifrattore “Cooke”.

Nel Museo si possono vedere strumentazioni astronomiche sia antiche che moderne collezionate per gran parte dal fondatore dell’Osservatorio Vincenzo Cerulli mentre nell’area del Laboratorio Didattico Multimediale si ascoltano le guide specializzate che appassionano con curiosità e nozioni raccontate in modo semplice ed intuitivo.

La sezione più gettonata è quella che ospita il telescopio rifrattore “Cooke” di oggetti celesti visibili: durante le visite in notturna sono previste osservazioni con questo affascinante strumento.

In occasione di eventi speciali come “La Notte Europea dei Ricercatori” che si svolge ogni anno nel mese di settembre, l’INAF organizza un calendario di appuntamenti a tema tra cui osservazioni al telescopio e a occhio nudo, dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre in realtà virtuale, laboratori, attività di intrattenimento per famiglie e seminari.

È consigliabile rimanere informati – tramite i canali ufficiali dell’Osservatorio – anche sulle aperture straordinarie dell’INAF. Ad esempio è possibile partecipare ad iniziative serali per assistere con i telescopi allo spettacolo delle Eclissi o delle stelle cadenti durante la Notte di San Lorenzo.

Come arrivare all’Osservatorio INAF

L’osservatorio si trova a pochi km dal centro di Teramo. È consigliabile raggiungerlo in auto, da Teramo prendere la SS81 in direzione Villa Vomano.

Parco fluviale del Tordino e del Vezzola

Prendiamo una boccata di ossigeno a pochi passi dal centro di Teramo nel Parco fluviale del Tordino e del Vezzola che costeggia i due fiumi (il Vezzola è un torrente, in realtà).

Per i teramani è il posto dove passeggiare, fare una corsetta all’aperto o portare il cane e c’è anche una zona attrezzata con giochi per bambini. Per i turisti è la tappa per fare una sosta, specialmente d’estate nelle zone ombreggiate dalla fitta vegetazione.

La passeggiata, ad anello, si snoda nel verde per circa dieci chilometri con una serie di ponti di legno che collegano le sponde dei due corsi d’acqua.

Percorrendo la pista ciclopedonale del parco si arriva alla Necropoli di Ponte Messato, sito archeologico risalente all’età preromana. Il percorso è sterrato e abbastanza agevole tranne in qualche tratto per cui è preferibile la mountain bike alla classica bici da città.

Nei pressi della Via Vecchio Mattatoio si incontra il Ponte degli Impiccati dove si racconta che nell’Ottocento venissero fatte le esecuzioni capitali. Nel corso dei secoli i detriti delle alluvioni del Vezzola lo hanno quasi completamente sepolto, quello che riusciamo a vedere oggi è stato riportato alla luce grazie ad un’opera di recupero.

In zona Madonna delle Grazie ci si imbatte nella storica Fonte della Noce chiamata così perché nelle vicinanze si trovano molti alberi di noce. I teramani la conoscono anche come “Fonte Regina” perché la fontana fu visitata dalla regina Giovanna d’Aragona. In quanto a manutenzione del parco c’è ancora da lavorarci ma un interessante progetto di riqualificazione è già stato avviato.

Come arrivare al Parco

Sono diversi gli accessi al parco. Uno dei principali è quello nei pressi dell’Autostazione di p.zza S. Francesco. Altre entrate sono ubicate nella zone più esterne come nei pressi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.

Cosa mangiare a Teramo

La cucina teramana si privilegia dei prodotti del mare e della terra: tra i primi piatti da provare tutta la pasta “alla chitarra“, fatta in casa di solito condita con pomodoro, agnello o castrato.

Tra i primi sono imperdibili le Scrippelle ‘mbusse: canneloni di pasta ripieni di formaggio, servite in brodo di carne. Dal mare arriva la ricetta classica dell’Adriatico: un brodetto di pesce a base di diversi tipi di pesce e crostacei, accompagnato da pane casereccio.

Tra i secondi, vincono a mani basse gli arrosticini tipici della cucina abruzzese. Tra i dolci da assaggiare i tradizionali abruzzesi: Parrozzo, Celli ripieni e Ferratelle. Per quanto riguarda i vini, imperdibili ad ogni pasto il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano e il Cerasuolo rosato.

Dintorni di Teramo

Civitella del Tronto in Abruzzo: cosa vedere
Civitella del Tronto in Abruzzo

Nei dintorni di Teramo sono da vedere assolutamente due luoghi: Civitella del Tronto, splendido borgo fortificato. Prima di arrivare a Civitella consigliamo una sosta a Campli con la sua Scala Santa, meta di un pellegrinaggio ormai secolare.

Chi ama il mare dovrebbe spostarsi sulla costa dove si susseguono Giulianova, Tortoreto e Roseto degli Abruzzi, mete soprattutto estive ma che meritano anche in primavera e autunno.

Se si dispone di una giornata in più è una buona idea varcare il “confine” con le Marche e andarsi a visitare 14 luoghi da non perdere di Ascoli Piceno. Se amate i borghi, a poca distanza c’è Castelli, uno dei più belli d’Abruzzo e d’Italia. Ovviamente meritano una visita anche le altre città capoluogo come Chieti, Pescara e l’Aquila.

Hotel a Teramo

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Come arrivare e muoversi a Teramo

Teramo si trova nel cuore dell’Abruzzo. Milano dista 648km (6 ore), Firenze 357km (4 ore), Bari 306km (3 ore e 30 min), Ancona 270km (3 ore). Il modo più semplice per arrivarci è la A14 che costeggia l’Adriatico o con la A24 Roma – Teramo.

Come muoversi a Teramo
: La maggior parte delle attrazioni di Teramo sono concentrate nel centro storico, quindi girare a piedi è la scelta migliore.

Dove parcheggiare: nel centro storico ci sono posti pubblici disponibili oppure ci sono due grandi parcheggi privati: Parcheggio Europa e Parcheggio San Giorgio con tariffe conveniente per le soste lunghe.