Torino è una città dai mille volti. Antica capitale sabauda, culla del Risorgimento, capitale dell’industria, città d’arte e di cultura, polo dell’innovazione.
Con il suo immenso patrimonio ereditato da secoli di storia, e il dinamismo di una città aperta al mondo, il capoluogo piemontese permette di vedere una perfetta combinazione di:
gioielli architettonici e monumentali
musei (oltre 40)
gallerie d’arte
divertimento, tanto buon cibo
eventi di fama internazionale, come il Salone del Libro, quello del Gusto e il Torino Film Festival.
Un costante calendario di cose da fare e vedere in ogni periodo dell’anno.
La Mole Antonelliana, il Museo Egizio, le residenze reali, la Sacra Sindone, i gianduiotti, sono solo alcuni dei tesori della città sulle rive del Po.
Torino è quindi una meta di viaggio imperdibile per chi vuole conoscere i fasti del suo splendido passato andando alla scoperta dei suoi capolavori, partecipare alla sua vivace vita culturale fatta di esposizioni d’arte e kermesse, senza dimenticare il piacere di girovagare tra i suoi mercati o fare una pausa in uno dei numerosissimi caffè storici.
Vi ricordiamo che il modo più economico per visitare Torino è la Torino + Piemonte Card che dà accesso gratuito ai principali castelli, residenze e musei di Torino e del Piemonte.
In questa pagina vi consigliamo cosa fare e vedere a Torino durante un ponte o un week end. Abbiamo visitato Torino a Febbraio e Maggio 2022 e questa guida è aggiornata a Gennaio 2023.
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Mole Antonelliana a Torino e Museo del Cinema
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Simbolo della città di Torino, la prima cosa da vedere a Torino. la Mole Antonelliana fu iniziata nel 1863 su progetto di Alessandro Antonelli per svolgere la funzione di tempio israelitico.
Nel 1878 fu ceduta al Comune che volle farne un monumento dedicato al re d’Italia Vittorio Emanuele II.
La singolare costruzione alta 167 metri a base quadrata sormontata dalla celebre cupola cuspidata, fu inaugurata nel 1889 con la posa sulla guglia della statua del genio alato.
Nel 1905 una stella a cinque punte sostituì la statua del genio alato che un fulmine aveva abbattuto l’anno prima.
Un ascensore dalle pareti vetrate posto all’interno della Mole consente di raggiungere il “Tempietto”, a 85 m. da cui si può ammirare un panorama di Torino davvero sorprendente.
L’edificio antonelliano è attualmente sede del Museo Nazionale del Cinema, unico nel suo genere in Italia.
Le collezioni museali qui conservate offrono al visitatore un viaggio nella storia del cinema attraverso un percorso articolato su cinque livelli:
l’Archeologia del Cinema
la Macchina del Cinema
la Collezione dei Manifesti
le Video installazioni
la grande Aula del Tempio circondata da 13 cappelle che raccontano alcuni grandi temi della settima arte ( Horror e Fantastico, Cinema d’Animazione, Fantascienza, Amore e Morte, Western, etc…).
Orari di apertura e costo del biglietto della Mole Antonelliana
Orari di apertura: tutti i giorni 10-18, Chiuso il martedì. La salita a piedi alla cupola è possibile Sabato, Domenica e festivi dalle 14 alle 16.30.
Costo del biglietto: 11 €.
Come arrivare: Via Montebello 20. Bus 61, 55, 56, tram 13 e 15 (fermata Rossini, via Po);
Bus 68 (fermata Verdi, via Rossini);. Tram 16 (fermata Palazzo Nuovo, corso San Maurizio).
Piazza Castello a Torino
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Questa piazza è il vero fulcro di Torino, è qui infatti che si è sviluppata la vita della città, dall’epoca romana al Risorgimento.
Piazza Castello così come appare oggi, fu progettata dall’architetto Ascanio Vitozzi nel 1584 per volere del duca Carlo Emanuele I.
La piazza, attorniata per tre lati da eleganti portici costruiti in periodi diversi, fa da cornice ad importanti palazzi cittadini tutti da vedere:
l’austero Palazzo Reale, residenza del re di Sardegna fino al 1659, e poi di Vittorio Emanuele II Re d’Italia, fino al 1865; il Teatro Regio;
il Palazzo della Giunta Regionale;
il Palazzo del Governo (oggi sede della Prefettura); delle Segreterie; l’Armeria e la Biblioteca Reale, contenente il famoso Autoritratto a sanguigna di Leonardo da Vinci.
Cuore della piazza è l’imponente Palazzo Madama, l’antico castello da cui prende il nome, circondato da tre monumenti;
la scultura dedicata all’Alfiere dell’Esercito Sardo;
il monumento equestre che celebra i Cavalieri d’Italia;
la statua raffigurante Emanuele Filiberto duca di Savoia.
Piazza Castello è, inoltre, il punto in cui convergono le quattro grandi arterie di Torino: Via Roma, Via Pietro Micca, Via Po e Via Garibaldi, una delle vie pedonali più lunghe d’Europa.
Piazza San Carlo a Torino
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Torino è ricca di piazze, tutte belle ed eleganti. Ma quella che resta nel cuore di molti turisti e Piazza San Carlo, non a caso considerata il “Salotto di Torino”. Maestoso spazio con al centro la statua di Emanuele Filiberto, che i torinesi chiamano Caval ëd Bronz (cavallo di bronzo, in piemontese).
Lunga 168 metri e larga 76, nella piazza colpisce la presenza delle due chiese gemelle in stile barocco, quella di Santa Cristina costruita nel 1639 e quella di San Carlo del 1619. In realtà non sono gemelle, nel senso che non sono nate insieme ma nel corso dei secoli si sono “copiate” l’una con l’altra fino a diventare uguale!
Ai lati due file di portici ospitano negozi, ristoranti e alcuni caffè storici di Torino, come il Caffè San Carlo e il Caffè Torino. Dai tavoli di questi due locali sono passati tutti i politici, gli artisti e gli intellettuali non solo piemontesi.
Tutta la storia di Piazza San Carlo è legata alla vita dei Savoia che la vollero tra 1600 e 1700 per “festeggiare” il ruolo di Torino come capitale.
Tutti gli avvenimenti importanti della città passano da qui: dai concerti alle vittorie della Juventus, anche se Piazza San Carlo è ricordata soprattutto per la ribellione del 21 settembre 1864 (184 morti) dopo il trasferimento a Firenze del titolo di capitale.
Palazzo Madama e il Museo di Arte Antica di Torino
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Palazzo Madama oggi è la sede del Museo Civico di Arte Antica ma questo meraviglioso edificio edificato sulle rovine di un’antica porta romana è stato fortezza, castello (come testimonia la facciata posteriore con le torri medioevali) e residenza di due “Madame Reali”, Maria Cristina di Francia e Giovanna di Savoia-Nemours, sotto la cui reggenza l’edificio fu ampliato e abbellito.
In particolare, nel 1718 Filippo Juvarra, architetto di casa Savoia, progettò e realizzò la grande facciata occidentale e l’imponente scalone d’onore, indiscusso capolavoro del barocco.
Da vedere le migliaia di pezzi, conservati nella splendida cornice del Palazzo che testimoniano i dieci secoli di storia della produzione artistica italiana ed europea (dall’alto medioevo al barocco).
Il percorso della visita si articola su quattro piani: nel piano fossato si trova il Lapidario Medievale con sculture in pietra e oreficerie (XII-XIII secolo);
il piano terra ospita sculture gotiche, dipinti e oggetti preziosi (XIII- XVI secolo);
il primo piano è dedicato alle arti del Sei e del Settecento con la quadreria, gli arredi e le decorazioni fastose delle sale; il secondo piano, dedicato alle Arti decorative di tutte le epoche, custodisce ceramiche, avori, tessuti, vetri.
Tra i capolavori del Museo da non perdere il “Ritratto d’Uomo” di Antonello da Messina, conservato nella Torre dei Tesori e l’Heures de Turin-Milan, unico codice al mondo miniato dal fiammingo Jan van Eyck.
Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo Madama e il Museo di Arte Antica
Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Chiuso: martedì
Costo del biglietto: 10 €
Come arrivare: in Piazza Castello. A piedi nel centro storico o con:
Autobus: linee 11, 12, 51, 55, 56, 61, 68
Tram: linee 4, 13, 15, 18.
Duomo di San Giovanni e Cappella della Sacra Sindone a Torino
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Il Duomo di Torino è dedicato a San Giovanni Battista, il Santo Patrono della città. Edificato tra il 1491 e il 1498 per volere del cardinale della Rovere, la cattedrale in stile rinascimentale presenta una facciata in marmo bianco su cui si aprono tre portali decorati da rilievi e una torre campanaria in mattoni rossi con coronamento dello Juvarra. L’interno ad impianto basilicale, è a croce latina a tre navate con elementi gotici.
Nel XVII secolo il Duomo fu ristrutturato al fine di aggiungere la cappella della Sacra Sindone, capolavoro di architettura barocca di Guarino Guarini. La cappella destinata a custodire il sudario in cui sarebbe stato avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro, fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1997.
La reliquia che già da qualche anno si trovava dietro l’altare maggiore, pur non essendo stata interessata direttamente dal fuoco, fu portata via dall’area dell’incendio.
Oggi la Sindone è conservata in posizione distesa all’interno di una teca a tenuta stagna, in assenza di aria e in presenza di un gas inerte collocata sotto la tribuna reale. In occasione delle ostensioni (esposizioni pubbliche) la Sindone viene invece, esposta in un’altra teca.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Duomo di Torino
Orari di apertura:
Dal lunedì al venerdì: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
Sabato: dalle 9.00 alle 19.30
Domenica: dalle 8.00 alle 19.30
Orari Santa Messa:
Giorni Festivi: 9.00, 18.00
Giorni Feriali: 18.00
Costo del biglietto: gratis
Come arrivare: alle spalle di Piazza Castello in Via XX Settembre .
Autobus: linee 11, 12, 51, 55, 56, 61, 68
Tram: linee 4, 13, 15, 18.
La Porta Palatina
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Porta Palatina si trova in Piazza Cesare Augusto, impossibile non notare questo monumento maestoso anche perché è il punto di partenza per una passeggiata nel centro storico. Fate una breve sosta per guardarla con attenzione e scattare qualche fotografia prima di proseguire verso le vie del centro tramite l’accesso pedonale.
È una porta storica risalente all’epoca Romana quando Torino si chiamava Augusta Taurinorum. Fu costruita nel I secolo a.C. per rendere più monumentale l’accesso alla città… e oggi è ancora lì. È arrivata a noi in un ottimo stato di conservazione ma l’aspetto attuale è frutto di lavori di restauro più e meno recenti.
Per quanto riguarda l’aspetto architettonico, la porta è in mattoni rossi con due torri laterali, una zona centrale con due file di finestre mentre nella parte inferiore troviamo l’accesso vero e proprio attraverso due porte ad arco.
Completa la scenografia la coppia di statue di Giulio Cesare e di Cesare Augusto, riproduzioni di monumenti dell’antica Roma. Una curiosità riguarda il nome “Palatina”, la porta fu chiamata così perché si trovava vicino al Palatium che era la sede del senato e delle attività amministrative.
Porta Palatina si colloca nel contesto del Parco Archeologico delle Torri Palatine che comprende i resti di epoca romana del teatro e delle antiche mura. Tutt’intorno l’ampia zona verde del giardino dell’Aiuola Secondo Pia progettato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2006. Un buon posto per riposarsi sulle panchine mentre si visita la città.
Uscendo dal Parco Archeologico delle Torri Palatine, su un lato ci troviamo in Piazza San Giovanni da cui si può accedere al Palazzo Reale passando per la Cattedrale di San Giovanni Battista. A due passi ci sono Piazza Castello, i Musei Reali mentre nella zona antistante il mercato storico torinese di Porta Palazzo e l’accesso a Corso Regina Margherita.
Castello e Parco del Valentino a Torino
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Poco distante dal centro della città si estende il bel parco fluviale del Valentino ridisegnato nell’800 dal paesaggista francese Barrillet-Dechamps. Incerta l’origine del nome di quest’area verde (anche se per qualcuno va fatta risalire al Santo degli innamorati le cui spoglie sono conservate in una chiesetta non lontana), ben nota ai torinesi appassionati di jogging e bicicletta.
Nel cuore del parco cittadino sorge lo splendido Castello del Valentino, inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità insieme alle altre residenze sabaude piemontesi.
Già residenza extraurbana dal ’500 fu con Maria Cristina di Francia, la madama reale che ne fece la sua dimora prediletta, che la reggia alla francese conobbe il suo periodo di massimo splendore. Utilizzato per scopi diversi nei secoli successivi, oggi il Castello è la sede della Facoltà di Architettura del Politecnico.
Anche altre costruzioni costellano il parco. Una delle più singolari è sicuramente il Borgo Medioevale, ovvero la riproduzione di un villaggio del ‘400 con tanto di case fortificate, botteghe, viuzze, ponte levatoio e Rocca (ossia il castello del Borgo).
Costruito per l’Esposizione Generale Italiana Internazionale del 1884 a Torino come padiglione di Arte Antica per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico medievale piemontese e valdostano, al termine dell’evento il complesso fu conservato trasformandosi in breve in un piacevole ed attraente luogo di svago.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Parco del Valentino
Orari di apertura:
Castello: sabato dalle 9:30 alle 12. Prenotazione obbligatoria qui
Borgo: dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 (da novembre a marzo); dalle 9 alle 20 (da aprile a ottobre).
Rocca: da martedì a domenica ore 10-17.15 (ultimo ingresso), lunedì chiuso.
Costo del biglietto: gratis. Rocca a pagamento ma chiusa per tutto il 2022.
Come arrivare:
Autobus: 9 – 16 – 42 – 45 – 45 barrato – 52 – 67
Sito ufficiale del Parco del Valentino
Sito ufficiale del Borgo Medievale
Museo delle Antichità Egizie di Torino
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Questo museo, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico, si trova a Torino da quasi due secoli. La fondazione del museo risale al 1826, anno in cui Carlo Felice, re di Sardegna, acquistò un’ampia collezione di opere del console di Francia in Egitto, Bernardino Drovetti.
Gli acquisti e gli scavi realizzati successivamente ampliarono la raccolta museale, la quale oggi vanta più di 30.000 pezzi, tra cui statue di faraoni, sarcofagi, stele funerarie, gioielli, oggetti d’uso quotidiano (in esposizione ce ne sono “solo” 6.500) che fanno del Museo delle Antichità Egizie di Torino uno tra i più ricchi musei egiziani al mondo. Tra i capolavori che qui si possono ammirare, spiccano: la statua di Ramesse II, le tombe intatte di Kha e Merit, la Mensa Isiaca, e il tempio rupestre di Thutmosi III trasportato da Elessiya, 200 km a sud di Assuan, e qui ricomposto per salvarlo dalle acque del lago artificiale Nasser dopo la costruzione della diga di Assuan.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo Egizio
Orari di apertura:
Lunedì: 9.00 – 14.00
Martedì-Domenica: 9.00 – 18.30
Costo del biglietto: 15 €
Come arrivare: Via Accademia delle Scienze, 10 minuti da Piazza Castello.
Autobus/Tram:
Linee 4 e 15; fermata BERTOLA-247
Linee 58, 58B, 11, 55, 57; fermata BERTOLA-1642
Linee 72 e 72B; fermata BERTOLA-2179
Linee 13, 56, 51; fermata BERTOLA-469
Linea 27; capolinea BERTOLA-1632
Linee 13, 15, 55, 56; fermata CASTELLO-471
Linea 7; capolinea CASTELLO-409 (linea in servizio sabato, domenica e festivi)
Chiesa della Gran Madre di Dio
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Se da Piazza Vittorio Veneto si prende il ponte che porta lo stesso nome, ci si ritrova di fronte la sagoma della Chiesa della Gran Madre di Dio. Se avete visto il Pantheon a Roma, riconoscerete che questa chiesa ne è quasi una copia.
La prima pietra fu posata da Vittorio Emanuele il 23 luglio 1818 e completata dopo circa 13 anni. In realtà, la chiesa fu voluta dai Decurioni, gli amministratori di Torino per festeggiare il ritorno nel 1814 di Vittorio Emanuele I dopo la ritirata delle truppe francesi.
L’iscrizione in latino sul timpano, recita “ORDO POPULUSQUE TAURINUS OB ADVENTUM REGIS”. Gli studiosi di latino hanno più volte litigato su questa iscrizione, perché celebra “la venuta, l’avvento” del Re e non il suo ritorno. La chiesa è rialzata rispetto alla piazza e ad accogliere il visitatore ci sono le statue della Fede e della Giustizia.
Secondo la tradizione esoterica, la statua di sinistra è la Madonna con in mano il Santo Graal che sarebbe seppellito sotto la chiesa o comunque a Torino. Ricordiamo che Torino è considerata, insieme a Praga e Lione, una delle città magiche d’Europa. Superate le sei colonne si entra in un’unica navata circolare ricchissima di sculture.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Gran Madre
Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.00 (orario continuato)
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: Piazza Gran Madre di Dio. A piedi da Piazza Vittorio Veneto.
Autobus di linea: 56
Tram: 13
Santuario della Consolata di Torino
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Il Santuario della Consolata si trova nell’omonima piazza, Piazza della Consolata. Non sempre inserito nel classico circuito turistico di Torino, merita una visita sia per la storia che per l’architettura e la ricchezza di opere.
Il Santuario è situato dove in origine c’era la Chiesa di Sant’Andrea databile al X secolo di cui è arrivata fino a noi la torre campanaria romanica, oggi restaurata. A partire dal Seicento la Chiesa è stata più volte ricostruita e ampliata grazie all’intervento di architetti del calibro di Guarino Guarini e Filippo Juvarra.
Ai lati del portale d’ingresso troviamo due statue, quella di San Massimo che fu il primo vescovo di Torino e quella di Santo Sebastiano Valfrè.
Si accede prima ad un ambiente di forma ellittica per poi entrare nel cuore del santuario vero e proprio dalla pianta esagonale, che infatti è conosciuto come “Esagono Guariniano” perché fu progettato dall’architetto Guarini. Gli interni sono in stile barocco piemontese.
Da ammirare sulla volta un ciclo di affreschi con scene della vita della Madonna. Interessanti anche i dipinti raffiguranti la storia di un giovane cieco che si racconta recuperò la vista proprio grazie alla Madonna della Consolata. L’altare maggiore è opera di Juvarra.
Lateralmente si incontrano le cappelle: la cappella di San Valerico protettore dei torinesi contro la peste nel ‘500, la cappella di San Giuseppe e la seicentesca Cappella di Sant’Anna del Guarini con un altare in marmo, un dipinto della Natività e la grande pala raffigurante la santa. Accanto all’entrata invece c’è la tomba di Giuseppe Cafasso, prete torinese che fu molto vicino spiritualmente ai poveri e ai deboli.
Interessanti la Cripta – o Cappella delle Grazie – la sacrestia Maggiore e la Galleria degli Ex-voto. Infine c’è il Chiostro di forma quadrata con il classico porticato e la fontana centrale.
In Piazza della Consolata, è d’obbligo fare tappa da “Al Caffè al Bicerin”, locale storico dove ordinare il famoso bicerin torinese o una cioccolata calda. Perdendosi nei vicoletti, si raggiunge Porta Palazzo famosa per il suo grande e colorato mercato.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Consolata di Torino
Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.00 (orario continuato)
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: 10 minuti a piedi da Piazza Castello.
Le Gallerie Coperte di Torino
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Torino è conosciuta per i suoi portici, per i musei e senza dubbio anche per le sue gallerie storiche. Ispirate ai tipici passage parigini, nonostante gli anni e i restauri, conservano ancora un fascino retrò.
Impossibile non scovarle mentre si è in giro per la città. Storicamente nascono come spazi commerciali per lo svago della borghesia ottocentesca: basta entrarci anche solo di passaggio per respirare aria di Torino. Sono belle da vivere quando c’è passeggio e comode per trascorrerci qualche ora nelle giornate di pioggia. Ma anche visitarle al mattino presto quando le prime luci filtrano dalle vetrate è un’esperienza da fare. Le gallerie coperte di Torino sono tre, vediamo dove si trovano.
Galleria Umberto I collega Piazza della Repubblica dove si tiene il Mercato di Porta Palazzo, Via Milano, via della Basilica e via Egidi. Inaugurata nel 1890, è la galleria coperta più antica di Torino dove in origine si trovava l’Ospedale Mauriziano che poi fu spostato e venne realizzata l’area commerciale. La pianta è a croce, all’interno ci sono gallerie d’arte e diverse attività storiche tra cui la Farmacia Mauriziano.
Tra Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto c’è la Galleria Subalpina. È ampia e luminosa, questo grazie alla rilevanza che architettonicamente viene data al vetro accostato al ferro battuto. Ospita un negozio di antiquariato, una libreria e il Cinema Romano che è il più antico di Torino. D’obbligo una sosta al Caffè Baratti & Milano, storico come la sua posizione: all’interno fanno bella mostra di sé tante dolcezze da ordinare insieme al bicerin, il classico della caffetteria torinese, o a una cioccolata calda aromatizzata.
Poi c’è la centralissima Galleria San Federico nei pressi del Museo Egizio, alla quale si accede da Piazza San Carlo, un ottimo posto per sedersi in uno dei locali a mangiare qualcosa, ordinare un caffè o un bicchiere di vino. Ospita negozi, uffici e il Cinema Lux. La costruzione è più recente rispetto alle altre due gallerie, la pianta è a T con volte a botte con cupole.
Villa della Regina
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Come tuti i sovrani, anche i Savoia amavano vivere in dimore preziose, in luoghi incantevoli, sia per godersi la via, sia per dare un segno della loro potenza. Villa della Regina, come il Castello del Valentino (vedi punto 6) non sfugge a questa regola: fu costruita a inizio 1600 per volere di Maurizio di Savoia, prima cardinale e poi, dal 1641, principe d’Oneglia.
L’obiettivo del principe non era solo avere una villa dove vivere ma anche una vigna, ancora oggi attiva, per ottenere del buon vino per la sua cucina.
Dopo la sua morte, la villa passò a sua moglie Ludovica di Savoia, e poi in seguito dimora estiva di Anna Maria d’Orléans e Polissena d’Assia, regine di Sardegna: da qui il nome di Villa della Regina.
Dopo lo scalone con la fontana dedicata al dio Nettuno (il cosiddetto Gran Rondeau), si accede alla villa con lo spettacolare salone affrescato e i quattro Gabinetti Cinesi in raffinato legno laccato e dorato.
Spettacolare il giardino all’italiana, scavato nella collina, e diviso su tre livelli suddivisi da filari di siepi di bosso. Subito dietro la villa c’è un’esedra semicircolare con 20 nicchie e altrettante statue.
Da qui una scalinata porta ad un’ulteriore vasca e poi alla cosiddetta “Grotta del Re Selvaggio”. Da qui si arriva al Belvedere superiore dalla cui fontana parte la Cascatella della Naiade che dà l’acqua alle fontane sottostanti. Villa della Regina fa parte del circuito delle residenze reali ed è Patrimonio UNESCO.
Costo del biglietto: intero € 7,00; ridotto (18 – 25 anni) € 2,00
Gratis: la prima domenica del mese da ottobre a marzo;
Come arrivare: Strada S. Margherita, 79. A piedi un chilometro in ripida salita dalla Chiesa della Gran Madre di Dio. Parcheggio gratuito all’esterno.
Bus: 53- 55-56
City Sightseeing: Torino linea A – Torino Centro. Guarda su Google Maps.
La Venaria Reale a Torino
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Sorta per volere di Carlo Emanuele II come residenza di caccia e di piacere, la Reggia di Venaria è una della magnifiche residenze ducali in Piemonte costruite per creare una “Corona di Delizie” intorno alla capitale a testimonianza del potere dei Savoia. Costruito tra il 1659 e il 1679 su progetto del Castellamonte, l’imponente complesso della Reggia di Venaria si sviluppava lungo un asse di 2 km che collegava il Borgo, la Reggia con il bellissimo Salone di Diana e i Giardini.
In seguito alle distruzioni di alcune parti operate dai francesi nel 1693, fu avviato un progetto di rinnovamento e ampliamento ad opera di Garove alla cui morte subentrò Juvarra al quale si devono la decoratissima Galleria Grande (detta di Diana), la solenne cappella dedicata a Sant’Uberto (il santo dei cacciatori), e l’edificio detto “Scuderia grande” o “Citroniera”, magnifici esempi dell’architettura barocca.
I lavori alla Reggia furono completati dall’Alfieri nel secondo Settecento. Nell’800 cominciò la lunga fase di decadenza della Reggia (trasformata in caserma militare) completamente in rovina un secolo dopo. Fortunatamente un grandioso progetto europeo di restauro le ha restituito tutto lo splendore di quel luogo di delizie che fu in passato.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, dalla sua apertura al pubblico nel 2007, la Venaria Reale si è attestata tra i primi cinque siti culturali più visitati in Italia.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Venaria Reale
Orari di apertura:
Da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 17; sabato, domenica e festivi dalle ore 9 alle 20.
Chiuso: tutti i lunedì (tranne eventuali giorni Festivi, escluso Natale, che hanno gli stessi orari della domenica), 24 e 25 Dicembre.
La Reggia è aperta (con gli stessi orari della domenica) nei giorni Festivi: Capodanno ( dalle ore 11), Epifania, Pasqua e Pasquetta, Festa della Liberazione, Festa del Lavoro, Festa della Repubblica, Ferragosto, Ognissanti, Festa dell’Immacolata e Santo Stefano.
Costo del biglietto: 20 €
Come arrivare: Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (TO), a 10 km dal centro di Torino.
Auto: tangenziale di Torino Nord, uscita Venaria o Savonera/Venaria.
Autobus di linea e navette dedicate: linea dedicata GTT Venaria Express, Autobus GTT: linee 72, 11
Treno: linea Torino Dora-Ceres (fermata Venaria, viale Roma).
Il Museo GAM di Torino
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Considerata una delle principali capitali europee dell’arte contemporanea, Torino è stata la prima città italiana a promuovere una raccolta pubblica di arte moderna. Nata nel 1863, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) vanta una collezione di oltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni e incisioni dal Settecento ad oggi, nonché una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista.
La ricca raccolta museale documenta soprattutto l’arte italiana, specie piemontese, ma non mancano spazi dedicati alle avanguardie storiche internazionali e all’arte straniera.
La collezione include opere di grandi maestri come Fontanesi, Balla, Boccioni, De Chirico, Ernst, Klee. Dal 2009 le opere sono esposte secondo quattro percorsi tematici che mutano nel tempo in modo da consentire al visitatore di riscoprire continuamente le collezioni.
All’interno della GAM sono presenti inoltre, una videoteca, la Wunderkammer (camera delle meraviglie), ovvero uno spazio raccolto e confortevole dove ammirare le opere che di volta in volta vengono esposte e l’Underground Project, spazio espositivo allestito nel seminterrato per lo studio dell’arte contemporanea in relazione alla cultura del secolo passato.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo GAM
Orari di apertura:
Da martedì a domenica: dalle 10 alle 18.
Chiuso: tutti i lunedì.
Costo del biglietto: Intero € 10; ridotto € 8.
Come arrivare: Via Magenta, a 20 minuti a piedi da Piazza Castello.
Metro1: fermate Vinzaglio e Re Umberto
Bus: 5/ , 14, 14/, 33, 33/, 52, 64, 68; Tram: 9, 15.
La Basilica di Superga
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Nel 1706 l’esercito franco-Spagnolo di Luigi XIV assedia Torino: il Duca Vittorio Amedeo II che guida l’esercito piemontese sale fino a Superga per guardare dall’alto il campo di battaglia.
Qui da molti secoli c’è già una chiesetta con una Madonna di legno a cui il Duca fa un voto: se vincerà costruirà in quel luogo una splendida basilica in onore della Vergine. Dopo la vittoria il Duca adempie al suo voto e da l’incarico all’architetto di Corte, Filippo Juvarra.
Per realizzare il complesso sarà demolita la chiesa preesistente e abbassato il colle di quaranta metri. Finita nel 1731 in pieno Barocco, la Basilica di Superga ne porta tutti i segni: alta 75 metri e lunga 51 ha sei cappelle e da quattro altari decorate con statue e monumenti in marmo di Carrara.
Il luogo religioso più importante è la Cappella del voto con la Statua in legno della Madonna delle Grazie a cui si rivolse Vittorio Amedeo II per vincere la guerra. Imperdibile una salita alla Cupola dopo aver affrontato 131 scalini ricompensata da una vista spettacolare. Del complesso fanno parte anche le Tombe Reali dei Savoia e un appartamento reale per il ritiro spirituale dei sovrani sabaudi.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Basilica di Superga
Orari di apertura:
Lunedi – – Venerdì:
ore 10.00 – 13.00
ore 14.30 – 17.00
Sabato, Domenica e Festivi chiusura ore 18.00
Costo del biglietto: basilica gratis.
Tombe e appartamento: 5 €
Salita alla cupola: 3 €.
Come arrivare:
Da P.zza Castello: Linea 15 direzione Sassi
Da P.zza Vittorio: Linee 61 o 68 direzione Sassi
Dalla Stazione Sassi prendere la Tranvia che porta al piazzale della Basilica.
Il Museo dell'Automobile MAUTO di Torino
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Il MAUTO, Museo dell’Automobile di Torino, nel quartiere Lingotto, conquista anche i non appassionati di auto per la bellezza delle automobili esposte e del percorso di visita che è organizzato in maniera eccellente.
Apprezzato dagli adulti, il museo è amatissimo anche dai bambini che si divertono a camminare tra le ambientazioni storiche e le auto dei loro sogni.
L’esposizione racconta la storia dell’automobile, dalle origini ai nostri giorni. È accompagnata da scenografie realizzate in modo esemplare per contestualizzare le varie epoche.
Sono più di 200 le macchine esposte e oltre 80 le marche, non solo italiane ma anche internazionali. Carrozze, tricicli a vapore, macchine da corsa, modelli legati al costume e a famosi costruttori: ce n’è per tutti i gusti. Un viaggio nel tempo dove stupirsi ad ogni sezione.
Per fruire delle informazioni relative alle auto, si può noleggiare l’audioguida o scaricare l’app del MAUTO. In alternativa è possibile scaricare al costo di 5 euro l’audio-video guida che è ancora più immersiva e prevede anche la versione Kids al costo di 4 euro.
Per quanto riguarda la visita, il museo si può girare in autonomia in tal caso NON è necessaria la prenotazione, fatta eccezione per i gruppi di oltre 10 persone. Nel caso invece della visita guidata, è consigliabile prenotare con almeno una settimana di anticipo.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo dell’Automobile di Torino
Orari di apertura:
Lunedì: dalle 10 alle 14
Da Martedì a Domenica: dalle 10 alle 19
Costo del biglietto: intero 15 euro, Ridotto 12 euro (over 65, 18-25 anni)
Gratis: minori da 0 a 5 anni
L’ingresso è incluso nel pass turistico Torino + Piemonte Card.
Come arrivare:
Metro: Linea 1, fermata LINGOTTO dalle Stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa. Da qui 10 minuti a piedi.
Autobus: Linee 18, 74, 42 o bus Hop-on Hop-off Linea B Fermata 4
La Palazzina di Caccia di Stupinigi
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La Palazzina di Caccia Stupinigi si trova in provincia di Torino nella frazione Stupinigi del comune di Nichelino, da cui appunto il nome.
La palazzina così come la conosciamo oggi fu costruita agli inizi del Settecento dall’architetto Juvarra come residenza adibita alle feste e alle battute di caccia dei Savoia. Nel corso dei secoli è stata ampliata, ha cambiato proprietari e oggi appartiene alla Fondazione Ordine Mauriziano.
L’edificio visto dall’esterno colpisce per la sua imponenza e bellezza. Interessanti gli interni con saloni affrescati e arredi dal grande valore storico-artistico. Il complesso è circondato da un grande parco che però è chiuso al pubblico.
La Palazzina di Caccia Stupinigi è una delle tappe dei “Percorsi di Arte e Cultura”, precisamente del percorso Grigio, circuito turistico di cui fanno parte le residenze nobiliari dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO che si trovano nei dintorni di Torino. Segnaliamo la Venaria Reale, il Castello di Racconigi e il Castello di Rivoli.
Il percorso di visita a Stupinigi inizia dalla Scuderia Juvarriana con la famosa statua del cervo di Francesco Ladatte. Si prosegue nella Biblioteca e nel Salone centrale per poi passare agli Appartamenti Reali e alla Cappella di Sant’Uberto protettore dei cacciatori splendidamente restaurata. Ultimi, ma non per bellezza, la Sala degli Specchi, i Gabinetti Cinesi e la Sala del Gioco.
Per visitare l’attrazione NON occorre prenotare fatta eccezione per i gruppi e per le visite guidate.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Palazzina di Stupinigi
Orari di apertura: dal mar al ven: dalle 10 alle 17:30
Sab, dom e festivi: dalle 10 alle 18:30
Costo del biglietto: I ticket di ingresso si possono acquistare online o sul posto:
Intero 12 euro; Ridotto 8 euro (over 65, studenti maggiorenni); 5 euro (da 6 a 18 anni non compiuti accompagnati da un adulto); Gratuito (minori di 6 anni). L’ingresso è incluso nel pass turistico Torino + Piemonte Card.
Come arrivare: Dal centro di Torino in circa mezz’ora d’auto.
Autobus: Linea 4 e cambio linea 41 fino alla fermata Stupinigi.
Cosa mangiare a Torino
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A Torino i buongustai possono stare tranquilli. Quella torinese è infatti una cucina ricca di piatti e di sapori. Prodotti ottimi, specialità straordinarie, preparazioni succulente fanno di Torino il cuore della gastronomia piemontese. Si comincia dagli antipasti (salumi, vitello tonnato, verdure accompagnati dai celebri grissini ), si continua con i primi piatti: gli agnolotti (pasta ripiena di carne) conditi con il fondo di cottura del brasato o burro e salvia, e i tajarin, pasta fresca lunga e sottile, condita con tartufo bianco o ragù di frattaglie.
E poi con i secondi: carni (bollito, brasato al Barolo accompagnati da salse varie), formaggi (robiole, tome) e la famosa bagna caôda, ovvero la salsa a base di olio, aglio e acciughe in cui si intingono verdure crude o cotte.
A seguire magnifici dolci a base di cioccolato come il bonèt a base di cacao e amaretti, le torte alle nocciole e al cioccolato Gianduja. Il tutto accompagnato da grandi vini rossi (Barolo, Dolcetto, Barbera solo per citarne qualcuno), magnifici bianchi (Arneis, Moscato) e spumanti dolci e secchi.
E per finire liquori e digestivi: vermouth (vino miscelato con erbe e spezie) e grappe derivanti da molte uve, specie quella di Barolo. Il modo migliore per scoprire la cucina torinese in luoghi caratteristici è trovarsi una “Piola“, tipica trattoria locale a conduzione familiare, di solito con pochi tavoli, un servizio cordiale e amichevole e prezzi accessibili a tutti.
Dove dormire a Torino
HCertamente Torino non vi lascerà senza posto letto grazie alla sua grande varietà di hotel, alberghi, bed & breakfast e ostelli in cui dormire. Hotel raffinati ed eleganti, prestigiose dimore storiche e appartamenti intimi e familiari, vi aspettano per rendere unica ed indimenticabile la vostra vacanza a Torino.
La recente nascita di nuove strutture alberghiere internazionali come Holiday Inn e Best Western ha arricchito ancora di più la varietà delle strutture ricettive presenti nella città delle Olimpiadi. L’offerta è molto varia e include alberghi di lusso a 5 stelle, per i turisti più pretenziosi, fino a quelli a tre o due stelle, ugualmente confortevoli e situati per lo più nel centro storico della città.
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