Cosa fare e vedere a Varese

Una guida alla scoperta di Varese la Città Giardino: Palazzo Estense, Villa Mirabello e Villa Menafoglio, la Basilica di San Vittore e il Bernascone.

Cosa vedere a Varese
Cosa vedere a Varese

Varese è definita la “Città giardino”. Potrà sembrare strano a molti che una città così a nord possa avere l’appellativo che di solito si riserva a località più a sud. Del resto siamo in Lombardia, a 1 ora da Milano ma anche a 1 ora dal confine svizzero. Ma la natura è stata molto generosa con Varese e la cura che ci ha messo l’uomo permette oggi di visitare splendidi giardini e ville eccezionali.

Partiamo dal Palazzo Estense e dai Giardini, simbolo della città lombarda e sede del municipio che ospitano anche Villa Mirabella con il Museo Archeologico. Sempre in tema di verde è imperdibile anche Villa Menafoglio che si trova sul colle di Biumo Superiore, nella parte alta della città. Qui alla passeggiata nel giardino si aggiunge quella nell’arte contemporanea della Collezione Panza con opere dentro e fuori la bellissima villa.

Altro paradosso di Varese è che oltre ad avere una natura rigogliosa è una bellissima città d’arte, anche se un po’ fuori dai circuiti turistici preferiti dagli italiani. Il centro storico ha stradine strette e acciottolate, con i classici portici e le case “a lista” che per secoli hanno svolto il doppio ruolo di bottega a piano terra e abitazione al primo piano.

La via più bella del centro è Corso Matteotti che sbuca in Piazza Podestà con il Broletto e l’Arco Mena. Gli edifici religiosi più importanti sono tutti concentrati in pochi metri: la Basilica di San Vittore, l’altissimo campanile del Bernascone il Battistero di San Giovanni.

L’altro luogo sacro di Varese richiede di prendere un autobus o l’auto: è il Sacro Monte che fa parte di un circuito di 9 luoghi che tocca tutta Lombardia e Piemonte. Il complesso di Varese è formato da 14 cappelle che raccontano i misteri del Rosario e si susseguono lungo un sentiero acciottolato che si sviluppa in salita fino al Santuario.

Insomma c’è da passare un bel fine settimana di arte, cultura, natura tra Varese e i suoi laghi. In questa pagina vi consigliamo cosa vedere a Varese in 2 – 3 giorni ma per chi ha più tempo ci sono straordinari dintorni da scoprire: Lago Maggiore, Lago di Como, Milano e anche un po’ di Svizzera a Lugano.

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Palazzo e Giardini Estensi a Varese

Palazzo e Giardini Estensi a Varese
Palazzo e Giardini Estensi a Varese

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Palazzo Estense è il palazzo del Comune di Varese, si trova al centro su via Sacco a duecento metri da Piazza Monte Grappa. A metà del Settecento Francesco III d’Este duca di Modena affida il progetto all’architetto Giuseppe Antonio Bianchi per realizzare la sua dimora di villeggiatura che comprenda anche un grande parco antistante.

In verità il duca voleva molto più di una casa per villeggiare, ma una residenza sontuosa che si ispirasse, seppur in piccolo, al palazzo di Schönbrunn a Vienna!

Nel corso degli anni si sono susseguiti vari proprietari fino a che, nel 1882 il palazzo passa al Comune di Varese.

Per quanto riguarda la visita, vengono periodicamente organizzate aperture gratuite: il tour si svolge in autonomia seguendo un percorso audiovisivo della durata di mezz’ora (prossima data in programma: 4 giugno 2023 dalle 15 alle 18). Dal portale principale si accede nel cortile d’onore e da qui si entra all’interno del palazzo.

Le sale sono una più bella dell’altra, si incontra per primo il Salone d’Onore anche detto Salone Estense con affreschi e dipinti, dove il duca dava feste e ricevimenti. Lo Scalone d’Onore conduce al primo piano dove c’erano le stanze del duca e dei suoi familiari e la Sala da Ballo oggi adibita a Sala Matrimoni e ufficio del Sindaco.

Non può mancare una visita al Parco tanto bello in primavera con le sue fioriture quanto nelle altre stagioni. È un mix tra giardini all’italiana e all’inglese con aiuole, viali, boschetti e una vasca circolare con getti d’acqua. Il parco si estende fino all’inizio della collina da dove si ammira una splendida vista sui giardini e su Palazzo Estense. L’ingresso è gratuito.

Orari di apertura e costo del Palazzo Estense

Orari di apertura:
Primavera/Estate : dalle 8 alle 20
Autunno/Inverno: dalle 8 alle 18

Costo del biglietto: gratis

Come arrivare: autobus linee B, E, N, Z (fermata Sacco).

Villa Mirabello e Museo Archeologico

Villa Mirabello e Museo Archeologico
Villa Mirabello e Museo Archeologico

2All’interno dei Giardini Estensi si trova un’altra delle meraviglie di Varese: Villa Mirabello con il suo Museo Archeologico. Sapevate che nel territorio di Varese sono stati scoperti molti siti palafitticoli? I reperti rinvenuti durante gli scavi sono stati raccolti, e sono visitabili a Villa Mirabello che si trova sulla collinetta all’interno dei Giardini Estensi.

Passeggiando tra viali e alberi secolari, si arriva a questa storica villa sede del Museo Archeologico. Se ne sapete poco sulla Preistoria nella zona del Varesotto, vi consigliamo di visitare questa mostra perché è interessante e ben allestita con materiale ritrovato anche a Biandronno e Bodio, due siti preistorici palafitticoli entrati nella lista Patrimonio UNESCO!

Girate tra le varie sezioni suddivise in ordine cronologico dal Neolitico all’Età del Ferro, fino all’età preromana e a quella Romana. Tra i reperti più interessanti: coppe in vetro e ceramica, utensili e oggetti ritrovati nelle necropoli e il corredo funebre appartenuto ad un guerriero di epoca romana.

La sezione con i monili mostra la cura e la precisione della tecnica artigiana degli antichi Romani. Alla fine del percorso, un lapidario riporta iscrizioni su pietra. C’è anche una sezione risorgimentale multimediale dedicata alla battaglia di Varese del 1859.

Le sale di Villa Mirabello vengono spesso utilizzate per allestire mostre temporanee, sempre molto apprezzate dai visitatori. Un dettaglio non trascurabile: dal colle di Villa Mirabello si può ammirare uno splendido panorama sul Lago di Varese e sulla catena delle Alpi.

Orari di apertura e costo del biglietto per Villa Mirabello

Tutti i giorni tranne il lunedì: dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00

Costo del biglietto: Intero: 5 euro; Ridotto 3 euro (gruppi oltre 10 persone); Gratuito per under 18

Basilica di San Vittore

Basilica di San Vittore
Basilica di San Vittore

3La Basilica di San Vittore è la chiesa principale di Varese, intitolata al santo martire protettore della città. È stata costruita in varie fasi, complessivamente due secoli, sui resti di una precedente chiesa romanica: il presbiterio e il corpo della chiesa nel Cinquecento, poi le tre navate nel Seicento, mentre la facciata di Leopoldo Pollack è della fine del Settecento.

Proprio per questo c’è una commistione di stili architettonici di diversi periodi, dal neoclassico – la facciata, in particolare – al barocco, allo stile tardo-manieristico lombardo. Accanto alla basilica, il campanile alto quasi 80 metri è opera dell’architetto Giuseppe Bernascone infatti è conosciuto come il Campanile del Bernascone.

L’interno della Basilica di Varese

Passiamo agli interni, a croce latina. Tra gli elementi artistici più belli troviamo i due pulpiti del Seicento dell’intagliatore Velate Bernardino Castelli, l’affresco della “Gloria di San Vittore” sulla volta e altri affreschi raffiguranti il martirio del santo nella zona del coro. Sono presenti molte opere e dipinti del Seicento lombardo, in particolare le tele di Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.

Interessante anche il dipinto “Abramo e Lot” di Carlo Francesco Nuvolone. Nella chiesa si susseguono varie cappelle: la Cappella della Maddalena con la splendida pala d’altare della santa, la Cappella di Santa Caterina dove è raffigurato il suo martirio e la Cappella del Rosario, che è la più antica della basilica, affrescata dal Morazzone.

Un grande altare in marmo scolpito con la “Deposizione di Cristo nel sepolcro” si trova invece nella Cappella di Santa Marta. L’altare maggiore è di uno scultore moderno, mentre l’antico altare si può ammirare nel presbiterio e risale alla metà del Settecento.

Orari e biglietto per la Basilica di San Vittore

Orari d’apertura:
Tutti i giorni: 8.30 – 18.30

Costo del biglietto: gratis

Come arrivare: a piedi nel centro.

Campanile del Bernascone

4Accanto alla Basilica di San Vittore c’è la torre campanaria chiamata affettuosamente dai varesini “Campanile del Bernascone” dal nome del suo architetto, il più noto a Varese nel Seicento.

Essendo alto quasi 80 metri, il campanile si può scorgere da molti punti del centro città di cui è diventato un vero simbolo. Lo stile architettonico è quello del tardo manierismo lombardo, molto in voga al tempo.

In realtà l’opera fu costruita a più riprese e terminata dai fratelli Baroffio solo nel Settecento i quali resero la torre più alta e le diedero un’impronta barocca sulla sommità, secondo il gusto stilistico di quel periodo.

Infatti se guardate in cima, noterete che la lanterna e la guglia sono proprio di matrice barocca. Sapevate che sul lato sud del campanile si vedono tracce di cannonate? Furono sparate dalle truppe austriache nel 1859 alla fine della Battaglia di Biumo come una sorta di “ritorsione” perché con il suono delle sue campane, Varese aveva festeggiato i Garibaldini e la liberazione della città dall’esercito austroungarico.

Da allora queste tracce non sono mai state cancellate dai varesini, proprio per conservare la memoria dell’evento storico.

Un’altra curiosità sul campanile del Bernascone è che alla fine del Seicento fu costruita una miniatura precisissima in quanto a fattezze e dimensioni, che è stata restaurata e oggi è conservata ai Musei Civici di Villa Mirabello.

Di recente la torre campanaria è stata oggetto di lavori di manutenzione e restauro. Sono quasi 300 le scale da salire fino alla cella campanaria, ma per adesso la torre non è visitabile e si può ammirare solo dall’esterno.

Basilica di San Giovanni

5Il sito della Basilica di San Vittore comprende anche il Battistero di San Giovanni che si trova alle spalle del Campanile del Bernascone. È antichissimo, pensate che fu costruito nel XIII secolo sui resti di un edificio di culto ancora più antico, probabilmente di epoca altomedievale.

L’architettura romanica presenta una commistione con elementi gotici. Sulla facciata, nella parte alta, c’è una nicchia con la statua di San Giovanni risalente al Trecento e, al centro, un lucernario di forma rotonda.

All’interno gli scavi hanno portato alla luce alcuni elementi dell’edificio originario: la pavimentazione altomedievale che oggi è lasciata a vista e l’antica fonte battesimale ad immersione, incassata nel pavimento, sulla quale è stata poi collocata la nuova vasca battesimale di forma ottogonale.

Il portale d’ingresso al Battistero e la vasca battesimale sono opera dei maestri campionesi, i più importanti scultori lombardi della seconda metà del Trecento. Il Battistero di San Giovanni è conosciuto anche perché conserva bellissimi affreschi di varie epoche, specialmente del Duecento e del Trecento: le opere sono più di trenta, di grande valore storico-artistico.

In particolare segnaliamo una “Madonna del latte” che è l’affresco più antico, una “Crocifissione” di ispirazione giottesca e una raffigurazione degli Apostoli e dei Santi forse opera di un allievo di Giotto chiamato “Maestro della Tomba Fissiraga“. Anche altri dipinti del battistero e alcune decorazioni della facciata sono state attribuite a lui.

Palazzo Pretorio e Cortile del Broletto

Palazzo Pretorio e Cortile del Broletto
Palazzo Pretorio e Cortile del Broletto

6 Palazzo Pretorio si affaccia su Piazza Podestà, lungo Corso Matteotti di fronte a Piazza San Vittore. Risale alla metà del Cinquecento e sia il porticato che la facciata furono restaurati nel corso dell’Ottocento.

È stato la sede del Comune fino al 1882, da allora il Municipio è stato trasferito all’interno di Palazzo Estense. Prima di entrare soffermatevi sul portale d’ingresso, noterete due teste leonine che ricordano quelle del campanile del Bernascone.

Una piccola campana si trova in cima al palazzo dalla fine del Cinquecento, in passato serviva per radunare la popolazione e segnalare avvisi importanti come l’ora del coprifuoco.

Il Cortile del Broletto di Varese

Entrando, si accede al cortile detto il Cortile del Broletto perché un tempo si coltivava l’orto infatti “brolo” vuol dire orto, e si svolgeva anche il mercato delle granaglie. Sulle pareti si possono ammirare medaglioni dipinti con busti e ritratti anche se purtroppo non tutte le figure sono più riconoscibili data l’usura, ma probabilmente vi erano raffigurati personaggi legati alla vita politica di Varese.

Su uno di questi medaglioni si riconosce un uomo che indossa un cappello a tesa larga, accessorio indossato dai viaggiatori di un tempo. Nella piazza antistante Palazzo Pretorio, a metà di Corso Matteotti, si trova il Monumento alla Battaglia di Varese chiamato affettuosamente dai Varesini “Il Garibaldino”.

Ricorda la battaglia di Biumo Inferiore combattuta il 26 Maggio 1859 tra i Cacciatori delle Alpi guidati da Garibaldi e gli Austriaci che furono sconfitti. La statua porta la firma dello scultore Luigi Buzzi Leone ed è una copia in bronzo dell’originale in marmo conservata nell’ex Caserma Garibaldi.

Villa Menafoglio e Collezione Panza

Villa Menafoglio e Collezione Panza
Villa Menafoglio e Collezione Panza

7 Tappa imperdibile se si va a Varese, Villa Menafoglio si trova sul colle di Biumo Superiore, nella parte alta della città. Oggi è di proprietà del FAI che organizza visite guidate su prenotazione, in alternativa la villa si può visitare in autonomia acquistando il biglietto di ingresso che include anche l’accesso al Parco e alla collezione Panza. Villa Menafoglio fu costruita nel Settecento come casa di campagna per il Marchese Menafoglio, mentre la collezione di arte contemporanea si trova qui dalla metà del Novecento.

Le sale, arredate con mobili di pregio, valgono da sole la visita in particolare segnaliamo il Salone Impero che è l’ambiente più sontuoso della villa! La mostra si inserisce magnificamente in questo contesto: comprende opere americane, raccolte d’arte precolombiana e africana realizzate da artisti contemporanei e collezionate da Giuseppe Panza di Biumo.

Il tema principale, la luce, accomuna le varie sezioni in particolare quella dedicata alle opere d’arte ambientale site specific che portano la firma di Dan Flavin, James Turrell e Robert Irwin. Non può mancare una passeggiata nei giardini all’italiana del Parco disseminato di opere di Land Art che piacciono a grandi e piccoli.

Al ristorante “Luce” è possibile pranzare e cenare con menù degustazione in un ambiente raffinato.

Orari di apertura e costo del biglietto per Villa Menafoglio

Giorni e orari di apertura

Da martedì a domenica: dalle 10 alle 18
Giorno di chiusura: lunedì

Costo del biglietto

Intero: 15 euro
Ridotto (6 – 18 anni): 10 euro
Studenti fino ai 25 anni: 10 euro
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): 40 euro
Gratis per bambini fino ai 5 anni
Iscritti al FAI: 5 euro

Come arrivare

In autobus: Linea A, fermata Litta (capolinea)

Sacro Monte di Varese

Sacro Monte di Varese
Sacro Monte di Varese

8Anche Varese ha il suo “Sacro Monte“, un sito devozionale formato da un gruppo di cappelle databili al Cinquecento e al Seicento. I “Sacri Monti” sono nove in totale, disseminati tra la Lombardia ed il Piemonte: sono luoghi mistici, affascinanti, pieni di arte e totalmente immersi nella natura. Dal 2003 fanno parte della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, una buona motivazione per visitarli anche se non si è credenti o interessati agli itinerari religiosi.

Il Sacro Monte di Varese si trova a circa un quarto d’ora d’auto dal centro città all’interno del Parco Regionale Campo dei Fiori. Si può raggiungere in auto o con un autobus che parte dal centro e ferma davanti alla Prima Cappella o sulla sommità del Monte (capolinea) dove si trova l’omonimo Santuario del Sacro Monte.

Il complesso è formato da 14 cappelle che raccontano i misteri del Rosario e si susseguono lungo un sentiero acciottolato che si sviluppa in salita fino al Santuario. La passeggiata è un po’ impegnativa per chi non è abituato a camminare su percorsi in pendenza, per apprezzarla va fatta con calma apprezzando ogni particolare. Quando arrivate in cima godetevi la vista impagabile e non perdetevi una passeggiata tra le viuzze del borgo di Santa Maria del Monte dove si trovano il Museo Baroffio e la Casa Museo Lodovico Pogliaghi. Consigliamo di venire al Sacro Monte sia di giorno che al tramonto in modo da poter vedere tutta Varese illuminata dall’alto.

Come arrivare al Sacro Monte di Varese

In autobus: Linea C direzione Sacro Monte – fermata Piazzale Montanari (Prima Cappella)

Casa Museo Villa Pogliaghi a Varese

Casa Museo Villa Pogliaghi a Varese
Casa Museo Villa Pogliaghi a Varese

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La Casa Museo Villa Pogliaghi si trova sul Sacro Monte di Varese alla fine del Viale delle Cappelle, quasi in vetta. Il fondatore, Lodovico Pogliaghi, si occupò del lavoro di restauro delle Cappelle e da quel momento decise di costruirci vicino la casa-museo dove visse, creò il suo atelier-laboratorio e raccolse la sua collezione d’arte.

La Villa, che già da sola varrebbe la visita, ospita reperti, oggetti, dipinti e sculture di cui Pogliaghi nel corso della carriera si innamorò al punto da volerle esporre nella sua residenza: ritrovamenti di epoca egizia, greca e romana, pitture e sculture di vari periodi e altre forme d’arte tra cui disegni e bozze alcuni dei quali dello stesso Pogliaghi che fu un eclettico pittore, scultore e architetto.

Sapevate che è l’autore della porta del duomo di Milano e che in una sala del museo è esposto il calco in gesso della porta?

La collezione è notevole, complessivamente ospita più di mille opere. La visita si svolge in compagnia di una guida e sono disponibili diverse tipologie di tour. La bellezza continua nel giardino che è stato allestito con statue e altri reperti della collezione. Da Villa Pogliaghi si gode di un panorama unico su Varese su tutto il Viale delle Cappelle.

Come arrivare alla Casa Museo Villa Pogliaghi

Giorni e orari di apertura

Apertura da metà marzo a metà novembre.
Sabato, domenica e festivi: dalle 10 alle 18
Mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 10 alle 13

Costo del biglietto
Intero: 7 euro (giorni feriali); 10 euro (sabato, domenica e festivi)
Ridotto: 5 euro (bambini e ragazzi 6-18 anni)
Ticket Famiglia: 20 euro (2 adulti + 2 bambini):
Solo giardino: 2 euro
Gratis fino ai 5 anni

Come arrivare
In autobus: Linea C direzione Sacro Monte – fermata Piazzale Montanari (Prima Cappella)

Il Castello di Masnago a Varese

Il Castello di Masnago a Varese
Il Castello di Masnago a Varese

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Facilmente raggiungibile dal centro di Varese da cui dista un paio di chilometri, il Castello di Masnago è immerso nel verde del parco Mantegazza. È il tipico maniero medioevale con mura difensive e una torre di avvistamento, che è la sua parte più antica.

Adiacente al castello si trova un edificio risalente al Quattrocento perché la Rocca fu costruita a scopo difensivo ma poi venne restaurata e trasformata in residenza di campagna.

Per vedere la parte più interessante bisogna entrare e dirigersi nella “Sala degli Svaghi“: una serie di cicli pittorici quattrocenteschi commissionati dai proprietari, raffigurano i passatempi con cui i nobili erano soliti intrattenersi nella residenza e nel suo parco come una gita in barca, battute di caccia e giochi insieme a scene naturalistiche di piante e animali.

La visita prosegue nella “Sala dei Vizi e delle Virtù” rappresentati allegoricamente attraverso sette scene con figure femminili. La “Sala della Musica” è stata chiamata così perché conserva dipinti di strumenti musicali, probabilmente era usata come studiolo: ammirate le belle decorazioni in stile rinascimentale.

Seguono la “Sala delle Colonne” e  la “Sala della Crocifissione” che è l’antica cappella. Il castello di Masnago ospita il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, una collezione di opere databili dal Cinquecento fino al XX secolo di artisti lombardi, di cui la più famosa è la “Tamar di Giuda” di Francesco Hayez. Il parco Mantegazza, pur non essendo molto grande, è esso stesso un’attrattiva perché è ricco di piante di molte varietà diverse e assomiglia ad un piccolo giardino botanico.

Come arrivare al Castello di Masnago

Giorni e orari di apertura
Da martedì a domenica: dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00; chiuso il lunedì

Costo del biglietto
Intero: 5 euro; Ridotto: 3 euro

Come arrivare
In autobus: Linea E – fermata Sanvito; Linea P – fermata Crispi

Cosa mangiare a Varese

Cosa mangiare a Varese
Cosa mangiare a Varese

11Varese riserva delle belle sorprese, anche quando ci si siede a tavola. Iniziamo da un piatto rustico e corposo da non perdere nella stagione invernale, i “bruscitt” con la polenta che va intinta rigorosamente nel sughetto di carne: striscette di manzo fatte cuocere in umido con il lardo e sfumate con il vino rosso.

L’autunno-inverno è anche la stagione della cassoeula, piatto sostanzioso conosciuto e apprezzato dai buongustai di tutta la Lombardia. Come ogni ricetta della tradizione, viene cucinata in diverse versioni dalla più “autentica” e sostanziosa alla più “alleggerita” ma sicuramente non devono mancare cotenna, costine e verzini di maiale. Un’altra prelibatezza è la Formaggella del Luinese DOP, delicato formaggio a pasta semidura di capra.

Da assaggiare come antipasto con una selezione di salumi e un calice di Ronchi Varesini IGP ma anche nel risotto alla Formaggella del Luinese, tipicamente varesino. Piatto peculiare di queste zone è il pesce in carpione in tutte le sue declinazioni: “carpione” è una classica preparazione che esalta la freschezza e il sapore del pesce di lago come agoni, lavarelli o pesce persico.

Se resta un po’ di spazio per un peccato di gola, assaggiate il Dolce Varese o Amor Polenta. Friabile e leggero, è preparato con fecola di patate, farina gialla di mais e polvere di nocciole. Ogni pasticceria storica varesina ha una sua ricetta. Un’altra “celebrità” sono i Brutti e Buoni, golosi biscotti realizzati con nocciole e albumi. Ordinateli con tè, caffè o cioccolata. Oppure con uno spumantino dolce.

Dintorni di Varese

Cosa vedere sul Lago Maggiore
Cosa vedere sul Lago Maggiore

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Varese è al centro di un territorio ricchissimo di città d’arte e natura: Milano e Torino distano circa 1 ora di auto o treno così come il Lago Maggiore, il più grande lago italiano che rientra in parte nella provincia piemontese.

Se non si amano le grandi città, si può scegliere di visitare le bellissime Pavia e Vigevano, piccole ma straordinarie città d’arte. Per chi vuole “espatriare” per un po’, a meno di 1 ora c’è anche Lugano con la sua arte e il suo lago. E se non siete ancora stanchi di laghi, a circa 45 minuti c’è Como da cui potete partire per esplorare il lago.

Hotel a Varese

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Alessia Carbone
Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” ho sempre risposto: "Scrivere". So farlo senza guardare la tastiera, ma non so guardare la tastiera senza scrivere. Salernitana, laureata in Lingue e votata al travel copywriting. Dicono che un bravo copywriter sappia trattare qualsiasi argomento ma è quando scrivo di viaggi che sento di non essere mai a corto di idee.